News Nuova Pinarello Dogma F

Mauro85

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7 Aprile 2012
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Pinarello
Beh, scusa... Ma ti aspetteresti che un addetto marketing presenti una nuova bici con un comunicato del tipo: "il nostro R&D ha creato un bolide da 15k€, ma tanto non ne sentirete il beneficio perchè siete scarsi"?
Ovvio che nei comunicati facciano trasparire il messaggio che le loro bici sono meglio di quelle dei competitor
Ok, come è ovvio che il marketing così costruito può allontanare il cliente dal prodotto invece di avvicinarlo, poiché egli ne comprende le esagerazioni.
 

alvan

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16 Agosto 2014
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Dogma F disk
ehm ehm.... dai comunicati di marketing non risuona così, traspare la potenza di certe bici rispetto ad altre che sembra non ti facciano muovere!! :):)

Certi comunicati di marketing descrivono certe biciclette proprio come delle F1:==:==
Non bisogna confondere il messaggio (letterale) con l'interpretazione che ne dà chi lo riceve.
Nel comunicato della Dogma F, Pinarello dice che a 40 km/h si ha un guadagno rispetto alla F12 di 1.3W e a 50 Km/h di 2.6W. a 40 Km/h o a 50 km/h. Non sta dicendo che la bici ti porta a quelle velocità (ci deve andare tu con le tue gambe), ma che arrivarci richiede rispettivamente 1.3 e 2.6 W in meno. Non si parla di 'potenza' espressa dalla bici (sarebbe ridicolo) ma di minor potenza necessaria. Cosa credibilissima che nella misura sottolineata può essere ritenuta del tutto marginale o importante a seconda del contesto (amatoriale, agonistico, tipologia di uso o di gara). Non c'é nessun trucco o imbroglio di marketing. Peggio per chi non sa valutare un dato presentato in termini del tutto oggettivi. Le bici di livello top sono fatte per limare grandezze anche in misura marginale (basti pensare a tutte le pippe amatoriali per 100 g in più o in meno...)
 
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alvan

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16 Agosto 2014
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Piu che altro non trovo davvero il senso di fare paragoni con altre categorie di beni.
Come in tutte le categorie di beni (sia di lusso che non) il prezzo spesso lo fa la domanda/offerta. Se ls vendessero a 16k sarebbe comunque venduta ugualmente a chi puo permettersela/ la desidera.

negli orologi le speculazioni son aumenate del 20/30% in 5 anni. Lo stesso orologio vale piu di 5 anni fa per richiesta non per effettivo costo.

Riva yacht continuano ad acquistare valore anche se nel lago puoi andarci anche con il pedalo.

come tutte le cose credo che nessuno compri solo ciò di cui ha bisogno, ma ció che per ognuno ha un valore costo/beneficio accettabile. Ed il beneficio non è mai solo pratico ma spesso ricopre status quo / prestigio etc quindi il discorso per me non ha proprio modo di esistere.

io avessi quei soldi la ordinderei domani.
Io l'ho ordinata in permuta della F12 (purtroppo consegna prevista a dicembre)... e giuro di non sentirmi minimamente in colpa, tanto meno in quanto cicloamatore di 68 anni che va veloce per la sua età ma del tutto sproporzionato, da un punto di vista delle performance nei confronti della bici di Egan Bernal... Come altri hanno già detto, in un oggetto di questo tipo (ma direi in qualunque oggetto, forse anche in un cavatappi), c'é un piacere che va al di là dell'uso 'funzionale'. Anche guardare un oggetto progettato con grande cura fa parte dell'uso, perché se così non fosse non si spiegherebbe una attività, funzionalmente irrilevante, come l'arte o la gioielleria. E nessuno, credo, compri un Rolex Daytona perché segna meglio il tempo, eppure, nella percezione popolare, il prezzo di quel Rolex sembra meno 'assurdo' di quello di una bicicletta, solo perché tutti hanno avuto una bicicletta, in tempi in cui la bicicletta non aveva il ruolo che finalmente ha preso oggi. Erano, nella stragrande quantità dei casi, pesantissimi mezzi utilitari che costavano per il valore dei tubi che li costituivano e poco altro... In ogni caso a prescindere dall'andare a velocità da Tour o da amatore evoluto, chi dice che la sensazione (che non significa necessariamente correre di più, particolarmente in un mezzo in cui il motore è il proprietario) che da pedalare su una bici da 1400 e su una da 14.000 sia la stessa cosa o mente o non la ha mai provata. Purtroppo (o per fortuna) c'é una legge della fisica e del mercato che dice che più aumentano le prestazioni (in senso lato) e più il costo specifico dell'incremento aumenta, esponenzialmente, Vale per auto, barche, aerei e anche per le biciclette...
 

PKMic

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Io l'ho ordinata in permuta della F12 (purtroppo consegna prevista a dicembre)... e giuro di non sentirmi minimamente in colpa, tanto meno in quanto cicloamatore di 68 anni che va veloce per la sua età ma del tutto sproporzionato, da un punto di vista delle performance nei confronti della bici di Egan Bernal... Come altri hanno già detto, in un oggetto di questo tipo (ma direi in qualunque oggetto, forse anche in un cavatappi), c'é un piacere che va al di là dell'uso 'funzionale'. Anche guardare un oggetto progettato con grande cura fa parte dell'uso, perché se così non fosse non si spiegherebbe una attività, funzionalmente irrilevante, come l'arte o la gioielleria. E nessuno, credo, compri un Rolex Daytona perché segna meglio il tempo, eppure, nella percezione popolare, il prezzo di quel Rolex sembra meno 'assurdo' di quello di una bicicletta, solo perché tutti hanno avuto una bicicletta, in tempi in cui la bicicletta non aveva il ruolo che finalmente ha preso oggi. Erano, nella stragrande quantità dei casi, pesantissimi mezzi utilitari che costavano per il valore dei tubi che li costituivano e poco altro... In ogni caso a prescindere dall'andare a velocità da Tour o da amatore evoluto, chi dice che la sensazione (che non significa necessariamente correre di più, particolarmente in un mezzo in cui il motore è il proprietario) che da pedalare su una bici da 1400 e su una da 14.000 sia la stessa cosa o mente o non la ha mai provata. Purtroppo (o per fortuna) c'é una legge della fisica e del mercato che dice che più aumentano le prestazioni (in senso lato) e più il costo specifico dell'incremento aumenta, esponenzialmente, Vale per auto, barche, aerei e anche per le biciclette...
Tra 5-7 anni la bici da 14000 € si ridurrà al suo valore naturale di qualche centinaio di euro, come accade a qualsiasi bene consumabile di valore intrinseco basso...

Invece il Rolex Daytona usato costerà di più di quello nuovo, perché è un pezzo di storia...

La Dogma invece non sarà neanche un pezzo di geografia (citazione impropria del grandissimo critico d'arte Bonito Oliva)
 

alvan

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Tra 5-7 anni la bici da 14000 € si ridurrà al suo valore naturale di qualche centinaio di euro, come accade a qualsiasi bene consumabile di valore intrinseco basso...

Invece il Rolex Daytona usato costerà di più di quello nuovo, perché è un pezzo di storia...

La Dogma invece non sarà neanche un pezzo di geografia (citazione impropria del grandissimo critico d'arte Bonito Oliva)
Assolutamente vero, fino a un certo punto. Per questo non le tengo per più di due anni scarsi.
A un certo punto, però, perché avrei da contestare il 'valore intrinseco basso'. Un oggetto come una bicicletta di alta gamma, di qualunque marca, ha ormai uno studio di forme e di materiali che lo rendono tutt'altro che un oggetto di 'valore intrinseco basso'. C'è qualcosa che andrebbe studiato in merito, perché è difficile da comprendere perché certi oggetti mantengano e amplifichino il proprio valore nel tempo e altri, non meno di qualità, nel proprio genere, non lo fanno.
Il miglior investimento che ho fatto nella mi avita è stato con una automobile, pagata, usata, meno di cento milioni di lire e che oggi ne vale, in euro, quasi il triplo. Si potrebbe dire che è il superamento di una certa soglia di valore assoluto che crea questo fenomeno di mantenimento del valore, ma non basta, perché il succitato Daytona, rientra in una fascia di prezzo non altissima in assoluto e invece, in termini puramente monetari, la mia barca, di grande qualità americana, potrebbe essere il peggior investimento della mia vita, per il deprezzamento che qualunque barca subisce, fosse pure uno Swan. Il fatto che ancora oggi una bicicletta crolli nel valore, però, dovrebbe essere verificato nel tempo, in relazione alla crescita di interesse che le bici sembrano subire. Del resto il fenomeno della rivalutazione delle automobili sportive non ha più di una trentina d'anni. Una Carrera RS 2.7, trent'anni fa, si portava via a prezzaccio di usato e oggi viaggia verso i trecentomila euro. Il mondo dei generi di alta gamma è imprevedibile e legato a fattori sociali e culturali complessi...

P.S. Non mi pare che il Daytona (il modello, non l'esemplare specifico) trovi il motivo del suo valore nella 'storia' (perché indossato da qualche personaggio in qualche importante gara?) più di una bicicletta che magari ha vinto (anch'essa come modello e non come esemplare specifico) due Tour e due Giri. Potrai azzardare che gli esiti sono il risultato della scarsità combinata con l'esclusività, con il prezzo, con i risultati etc, ma ancora non riesco a immaginare come e se ci sia una equazione che li metta insieme... Del resto come si combinerebbe il valore di un diamante, con tutto questo, quando è noto a tutti che la sua scarsità è controllata da chi ne monopolizza il mercato?
 
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Assolutamente vero. Per questo non le tengo per più di due anni scarsi.
In 2 anni ne perdi 6 k€, non cambia molto...

Sulle scelte personali non c'è niente da discutere, se ne possono pure comprare 3 all'anno di bici da 14 k.

La parte del genio la fa Pinarello, che vende per esclusivo, un prodotto che dopo pochi anni non diventa storia, ma vecchiume...

Paradossalmente potrebbero venderla a 20 o 25 k... secondo me guadagnerebbero acquirenti che a 14k non la comprano perché è da pezzenti... Ne vogliono una più esclusiva.

Sul discorso delle performance marginali che alzano di molto il costo ci andrei cauto, perché se poi ci fai pedalare sopra un somaro, gli 0.X watt guadagnati non lo faranno mai diventare un cavallo...

Carapaz e tutto il team Ineos al tour ne sono testimoni...
 
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In 2 anni ne perdi 6 k€, non cambia molto...

Sulle scelte personali non c'è niente da discutere, se ne possono pure comprare 3 all'anno di bici da 14 k.

La parte del genio la fa Pinarello, che vende per esclusivo, un prodotto che dopo pochi anni non diventa storia, ma vecchiume...

Paradossalmente potrebbero venderla a 20 o 25 k... secondo me guadagnerebbero acquirenti che a 14k non la comprano perché è da pezzenti... Ne vogliono una più esclusiva.

Sul discorso delle performance marginali che alzano di molto il costo ci andrei cauto, perché se poi ci fai pedalare sopra un somaro, gli 0.X watt guadagnati non lo faranno mai diventare un cavallo...

Carapaz e tutto il team Ineos al tour ne sono testimoni...
Giriamola come si vuole, ma il valore come sempre, non è mai quello d'uso, ma quello di scambio, e se 'tutte' le marche (Pinarello, in quanto a prezzi non è molto diverso da Colnago o da Trek) riescono a vendere meglio i modelli di alta gamma, e a quei prezzi (con oscillazioni intorno ai 1000-2000 euro) gridare al re nudo lascia il tempo che trova. E non dimentichiamo che ormai la montatura costa più dello stesso telaio (che sembra essere invece LA bicicletta)
Ritorno all'esempio automobilistico. Trent'anni fa una 911S cofano lungo era meno che vecchiume e ne ricordo di verniciate a pennello buttate in strada e acquistabili per tre milioni di lire. Oggi a trovarne in quelle condizioni, le paghi 80.000 euro e meglio tacere di quelle buone. Il trucco di chi sa vedere in avanti è capire perché uncerto vecchiume di oggi (uno tra gli altri) può diventare il tesoro di domani, senza che oggi si capisca perché.
Sul fatto delle prestazioni marginali il discorso è complesso e, per favore, non scopriamo, perché è apparso, come capita rarissimamente , un potenziale cannibale, che gli altri, che fanno medie che avrebbero fatto impallidire molti miti di un passato recente, siano dei brocchi.

P.S. Qui bisogna decidersi. Se il prezzo dato dal piacere dell'uso (che è altra cosa che la performance assoluta) 3000 k all'anno sono una spesa più che ragionevole se comparata ad altre spese voluttuarie...
 
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16 Agosto 2014
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E aggiungo che, se i marchi di biciclette dovessero, come in parte stanno facendo, promuovere immagine come fa Rolex con la nautica, l'automobilismo, il tennis e il golf, una Dogma o una C64 tra vent'anni finirebbero da Sotheby's. Ma fortunatamente la bicicletta, sia pure con questi costi che (diciamola tutta) in termini relativi sono abbordabili da molti, rimane nell'immaginario collettivo uno sport proletario, con la gente assiepata per ore al bordo strada e c'é poco posto per i birignao da seconda si copertina delle riviste 'fashion'. Meno male... preferisco rinunciare all'investimento del secolo...
 

golias

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mia
P.S. Qui bisogna decidersi. Se il prezzo dato dal piacere dell'uso (che è altra cosa che la performance assoluta) 3000 k all'anno sono una spesa più che ragionevole se comparata ad altre spese voluttuarie...
Di ragionevole e/o razionale in questi casi c'è poco o nulla, sono acquisti di pancia (ovviamente spesso per chi se li può permettere) di conseguenza neppure da giustificare o peggio appunto ragionarci più del dovuto.
 

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23 Ottobre 2020
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Ah, ah, se non sei un troll (e non credo, sembri sincero...) il tuo post andrebbe visualizzato in tutti i forum di bdc. A prescindere dal marchio (le tue disavventure possono capitare con tutti i brand...) e' proprio l' attenzione/assistenza post vendita che dovrebbero spingere il cliente ad un acquisto cosi sostenuto, invece, manco quella!!! Cosa si ha in mano allora?!? Una scritta sull' obliquo ?!? ( Motivo per cui rimango sempre piu' convinto della mia scelta no brand).

ps: leggevo proprio stamattina l' intervista al CEO di Pinarello: diceva che stanno cercando di abbreviare i tempi di consegna dei loro prodotti, visto il periodo particolare....ma tra le righe sono rimasto sbigottito quando ho letto il numero di dipendenti globali dell' azienda...; 100 in tutto,...E fatturano 70 milioni di euro...Non sono un laureato in economia ma qualcosa non mi torna...(ci saranno anche aziende che fatturano di piu' con meno dipendenti, ma non aziende che producono beni materiali...boh...).
A Villorba non superano i 50-60 dipendenti... E' un po' che non passo.., ma non credo abbiano raddoppiato dipendenti in meno di un anno..
Ma ad esempio Wilier che ha numeri del tutto simili anche nei fatturati, credo abbia anche meno dipendenti...
Colnago che credo si aggiri intorno ai 30ml di fatturato, dovrebbe essere inferiore ai 50 dipendenti...
 
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E aggiungo che, se i marchi di biciclette dovessero, come in parte stanno facendo, promuovere immagine come fa Rolex con la nautica, l'automobilismo, il tennis e il golf, una Dogma o una C64 tra vent'anni finirebbero da Sotheby's. Ma fortunatamente la bicicletta, sia pure con questi costi che (diciamola tutta) in termini relativi sono abbordabili da molti, rimane nell'immaginario collettivo uno sport proletario, con la gente assiepata per ore al bordo strada e c'é poco posto per i birignao da seconda si copertina delle riviste 'fashion'. Meno male... preferisco rinunciare all'investimento del secolo...

Da Sotheby's non ci va neanche la bici di Coppi o Pantani, che per non farla andare al macero ci deve organizzare una colletta Cassani...

Diciamoci la verità fino in fondo e poi ciascuno compri la bici che preferisce: con 23 k si compra una Ducati Panigale da 214 cv, e 175 kg, ovvero una moto da corsa.
Non prendiamoci in giro e consideriamo che una bici da 14k non ha dentro più di qualche migliaio di euro di valore intrinseco...

Poi, ripeto, ciascuno compri ciò che desidera e lo rende felice...
 
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jan80

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3 Marzo 2008
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Colnago
una cosa e' certa,Pinarello,Colnago tengo una valutazione medio/alta anche come usato a distanza di anni,infatti ho visto biciclette Colnago c50 di 15 anni essere vendute ancora oggi a 1500 euro,cosa che se fosse stata una marca meno di nicchia era tanto vendere a 300-400 euro.
Attualmente per un telaio usato F8 ti chiedono ancora 1500 euro e per un F10 dai 2000 ai 2500 euro anche se hanno tra i 3 e 6 anni.
La bicicletta sicuramente e' un bene che perde di valore,ma se uno spende anche 5500 euro per un telaio oggi,lo rivende tra 4 anni,sono certo che per 2500 lo vende ancora se tenuto bene,il che significa che quel telaio in 4 anni e' costato 3000 euro,cioe' neanche 800 euro anni.
 
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sembola

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Non prendiamoci in giro e consideriamo che una bici da 14k non ha dentro più di qualche migliaio di euro di valore intrinseco...
Non esiste un "valore intrinseco". Esiste un valore di scambio, cioè un prezzo che qualcuno è disposto a pagare per avere quell'oggetto. Se lo scambio si fa, evidentemente quello è il valore che il mercato riconosce al bene.

Il fatto che io, tu ed altri milioni di persone non siamo interessati a spendere 10K euro per una Pinarello (o che non possiamo spenderli) è insignificante, se le vendono a quel prezzo il valore è quello, perlomeno da un punto di vista prettamente economico.
 

alvan

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Quando ho venduto la mia 998 FE edizione limitatissima, 25.000 euro di listino e sopra varie migliaia di euro di titanio e carbonio, con meno di 10.000 km, ho ricavato 10.000 euro e ho fatto i salti di gioia. Nessun oggetto sotto i 200.000 euro riprende valore in meno di venti, trent'anni. il valore intrinseco c'entra pochissimo. Perché qualunque auto di un qualsiasi attore (che con il mondo dell'auto conta solo se si chiama SMQ o PN) spunta il doppio del valore di una appartenuta a Mario Rossi? Certo non per il valore intrinseco... E qual'é il valore in materiali e mano d'opera di un Van Gogh o di un diamante? Il valore è dato dalla sua accettazione collettiva, pilotata da ridotte elites... Buon pro faccia a chi spende solo per il valore intrinseco, e gli auguro di esserne felice io lo accetto solo per i frigoriferi e le lavatrici, che non mi renderanno mai felice come il sovrapprezzo di una Pinarello o una Colnago...
 

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Non esiste un "valore intrinseco". Esiste un valore di scambio, cioè un prezzo che qualcuno è disposto a pagare per avere quell'oggetto. Se lo scambio si fa, evidentemente quello è il valore che il mercato riconosce al bene.

Il fatto che io, tu ed altri milioni di persone non siamo interessati a spendere 10K euro per una Pinarello (o che non possiamo spenderli) è insignificante, se le vendono a quel prezzo il valore è quello, perlomeno da un punto di vista prettamente economico.
Il valore intrinseco esiste, ma rispetto a quello di scambio si colloca su un piano diverso: il primo è a monte e propedeutico alla determinazione del secondo. Poi, a seconda della razionalità di ognuno, il primo assume più o meno valore nella suddetta determinazione.
 
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Il valore intrinseco esiste, ma rispetto a quello di scambio si colloca su un piano diverso: il primo è a monte e propedeutico alla determinazione del secondo. Poi, a seconda della razionalità di ognuno, il primo assume più o meno valore nella suddetta determinazione.
Il problema è che il valore intrinseco a monte può essere irrilevante rispetto al secondo. Per dire, puoi realizzare un bene che incorpora un bel po' di "valore intrinseco" (per dire tecnologia, elettronica, o banalmente lavoro) ma non riuscire a venderlo perchè non interessa al potenziale consumatore, di per sè o al livello di prezzo necessario. Come diceva un famosissimo enologo, puoi produrre il vino più buono del mondo, ma se non lo vendi o non recuperi quanto hai speso per farlo, l'anno dopo non lo fai più.

Un Brunello ha un "valore intrinseco" maggiore rispetto al Tavernello? Sicuramente, visto che "incorpora" dei costi di grossa entità. A quanto pare esiste un consenso a riconoscere questo valore anche sul mercato, con buona pace di chi (legittimamente, sia chiaro) ritiene assurdo spendere 70 euro per una bottiglia di vino "che alla coop lo pago due euro".
 
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Non esiste un "valore intrinseco". Esiste un valore di scambio, cioè un prezzo che qualcuno è disposto a pagare per avere quell'oggetto. Se lo scambio si fa, evidentemente quello è il valore che il mercato riconosce al bene.

Il fatto che io, tu ed altri milioni di persone non siamo interessati a spendere 10K euro per una Pinarello (o che non possiamo spenderli) è insignificante, se le vendono a quel prezzo il valore è quello, perlomeno da un punto di vista prettamente economico.

Cosa c'entrano le mie supposte preferenze di consumatore?

Io peraltro pedalo su Pinarello, perché mi piacciono, ma valgono come le altre, né più né meno...

Per chi ha detto che tengono il valore più di altre non è del tutto vero, costano di più sull'usato perché costavano di più sul nuovo.

Ho ancora una F8 di mia moglie, che avrà fatto 10.000 km, se la dai dentro ti danno due dita negli occhi, anche se compri una nuova Pinarello.

Pinarello stessa tra 2 anni uscirà con un nuovo modello, dicendo più leggero di X%, più aerodinamico di Y%, più rigido di Z%... e automaticamente il nostro gioiello diventerà vecchio e perderà valore.
 
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Cosa c'entrano le mie supposte preferenze di consumatore?
Senza le preferenze non esiste valore di scambio (banalmente, il bene non si vende e/o non si vende a quel prezzo).

Non è un giudizio ma una semplice constatazione, che vale per le bici di Pinarello come quelle di Canyon o di Rose o-o

Ad ogni modo l'intervento che citi era teso a far notare che è inutile, in un ambito come questo, invocare chissà quale contenuto nei beni che compriamo. Per dire, che ci fai con il "contenuto" di una Panigale su strade aperte al pubblico? Oppure con un iPhone i whatsapp a base di "kaffeee?" vengono diversi? ;-)
 
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