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samuelgol

Flughafenwächter
24 Settembre 2007
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Bozen
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Bici
Canyon Ultimate SLX. Nome: Andrea
Ho capito il tuo punto. Quindi faresti correre tutti oggi con le bici di Binda?
Mi dispiace, ma se mi fai questa domanda, evidentemente il mio punto non lo hai capito. Ma non so come esprimerlo diversamente. Nè del resto è poi così importante, tanto sono semplici opinioni le nostre e non sta a noi fare i regolamenti.
Non è una domanda ironica. Perché se prendi la bici di Binda ed una del 2021 chiunque capisce che l'evoluzione del mezzo ha spostato decisamente gli equilibri (altro che quello scarpone di Bonucci).
Si ma ciò è avvenuto come ho detto gradualmente in 100 anni....se non metti un freno, sono capaci di trovare un marchingegno o una novità che quel salto glielo fa fare in un colpo solo....e lì che sorge il problema. Se metti Pogacar sulla bici di Binda, quello non arriva manco nel tempo massimo. Bisogna evitarlo.

Ma dovresti poi considerare anche l'evoluzione tecnica dell'abbigliamento è notevole avanzata e rispetto al vestiario di Binda e dà sicuramente un vantaggio 'aggratis'. Etc etc. Insomma diventerebbe un circo. Fatti salvi 2 o 3 punti (l'assoluto divieto di qualsiasi marchingegno che possa dare un aiuto alla pedalata, metterei a scanso di equivoci nessun tipo di elettronica sulla bici magari facendo l'elenco dei componenti ammessi) non vedo come possa diventare una cosa simile alla f1...metti un tetto alle spese di team e se un team trova qualcosa di miracoloso lo deve rendere disponibile per tutti.
E chi glielo fa fare a quel punto a un team a spendere soldi per un qualcosa che poi devono dare pure agli altri? Lì si che tutto resta fermo.

Se lo trova un produttore deve avere l'obbligo di renderlo acquistabile per tutti.
Idem, un produttore non spende milioni per studi, progettazioni, marchi, brevetti, per poi mettere a prezzo politico a disposizione il prodotto....quelli ci devono guadagnare...e ci mancherebbe.
Bisogna evitare che come nel campo medico ci sia una corsa al doping e rincorsa dell'antidoping, ossia una rincorsa a novità e successivo divieto delle stesse se esageratamente vantaggiose. Una rincorsa e conseguente divieto che non farebbe bene a nessuno.
 

leandro_loi

Velocista
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dovunque si possa pedalare
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mia
Ho capito il tuo punto. Quindi faresti correre tutti oggi con le bici di Binda? Non è una domanda ironica. Perché se prendi la bici di Binda ed una del 2021 chiunque capisce che l'evoluzione del mezzo ha spostato decisamente gli equilibri (altro che quello scarpone di Bonucci).
Ma dovresti poi considerare anche l'evoluzione tecnica dell'abbigliamento è notevole avanzata e rispetto al vestiario di Binda e dà sicuramente un vantaggio 'aggratis'. Etc etc. Insomma diventerebbe un circo. Fatti salvi 2 o 3 punti (l'assoluto divieto di qualsiasi marchingegno che possa dare un aiuto alla pedalata, metterei a scanso di equivoci nessun tipo di elettronica sulla bici magari facendo l'elenco dei componenti ammessi) non vedo come possa diventare una cosa simile alla f1...metti un tetto alle spese di team e se un team trova qualcosa di miracoloso lo deve rendere disponibile per tutti. Se lo trova un produttore deve avere l'obbligo di renderlo acquistabile per tutti. Quindi ai team non conviene investire cifre spropositate in r&d visto che poi devono passare anche agli altri la scoperta, i produttori possono farlo, RIMANENDO DEPOSITARI DEL SAPERE (ovviamente non devono dire ai competitori cosa fanno, quello era solo per limitare i teams) ma sapendo del tetto alle spese non potranno uscire con cifre esorbitanti.
Così a mio avviso eviti la f1izzazione senza però fermare l'inevitabile progresso.
Scusa il linguaggio non molto corretto ma sto scrivendo dal cellulare.
Già ci sono delle limitazioni precise, geometrie delle biciclette e posizioni sostanzialmente imposte. Il concetto di bicicletta con gli attuali vincoli normativi non si può perdere. O vogliamo tornare indietro a Verbruggen e alla caccia alle streghe?
 

EliaCozzi

Scalatore
2 Marzo 2016
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Mozzate (CO)
www.eliacozzi.it
Bici
Costelo Aeromachine, BTwin FC7, Workswell 226, Seraph TT-X2, Og-EVkin CF054
Perché hanno usato un 63 x 14 invece di un 53x11 ?
  1. Perché è più agile del 7%
  2. Perché l'avversario vede la corona davanti che enorme e si intimidisce
  3. Perché quando lo dicono in televisione, dici "minchia, spingono un 63 !" (io sulla crono ho provato il 58 che usa normalmente Ganna e riesco a spingerlo ... col 22)
  4. Perché a 120 rpm ti fa andare a 68 all'ora esatti che è la velocità che hanno tenuto.
 

andry96

Ammiraglia
23 Luglio 2018
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25.650
Brescia
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Mtb, holdsworth competition, Favaloro, cervelo
  1. Perché è più agile del 7%
  2. Perché l'avversario vede la corona davanti che enorme e si intimidisce
  3. Perché quando lo dicono in televisione, dici "minchia, spingono un 63 !" (io sulla crono ho provato il 58 che usa normalmente Ganna e riesco a spingerlo ... col 22)
  4. Perché a 120 rpm ti fa andare a 68 all'ora esatti che è la velocità che hanno tenuto.
Aggiungiamo che in unanporva vinta per un decimo di secondo conta ogni minimo vantaggio quindi pure il rendimento leggermente migliore dei pignoni più grandi dell'11 che non è il massimo in questo
 

Mitzkal

Pignone
10 Giugno 2012
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Alba
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Specialized Tarmac SL4 custom
Oltre ai motivi sopra citati, l'11 ad avvitare è una m....a, rimane poco materiale e bla bla bla, già il 14 è limite, qualcuno usa 13.
C'è anche una questione legata al tensionamento della catena: con curve ampie, nonostante servano più maglie, gli spostamenti in avanti ed indietro della ruota per tensionare la catena sono inferiori cambiando di 1 o 2 denti il rapporto, o per recuperare l'allungamento.
Questo oltre ad avere vantaggi sul cambiare di poco l'interasse della bici, permette di stare più vicini al piantone, con vantaggi aerodinamici.

Io da normale umano pure manco tanto prestante, uso 60x15, che fa tanto gradasso, ma corrisponde "appena" ad un 44x11.
 
23 Ottobre 2015
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Cube, Specialized
Già ci sono delle limitazioni precise, geometrie delle biciclette e posizioni sostanzialmente imposte. Il concetto di bicicletta con gli attuali vincoli normativi non si può perdere. O vogliamo tornare indietro a Verbruggen e alla caccia alle streghe?
Ecco io vedrei bene una modifica alla regola delle geometrie imposte, tipo quella del telaio formato da due triangoli, così da aprire la forma delle bici a soluzioni più moderne.
 
23 Ottobre 2015
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Cube, Specialized
Oltre ai motivi sopra citati, l'11 ad avvitare è una m....a, rimane poco materiale e bla bla bla, già il 14 è limite, qualcuno usa 13.
C'è anche una questione legata al tensionamento della catena: con curve ampie, nonostante servano più maglie, gli spostamenti in avanti ed indietro della ruota per tensionare la catena sono inferiori cambiando di 1 o 2 denti il rapporto, o per recuperare l'allungamento.
Questo oltre ad avere vantaggi sul cambiare di poco l'interasse della bici, permette di stare più vicini al piantone, con vantaggi aerodinamici.

Io da normale umano pure manco tanto prestante, uso 60x15, che fa tanto gradasso, ma corrisponde "appena" ad un 44x11.
Alcuni hanno provato a spostare la catena a sx, così che il tiro e la deformazione del telaio facilitassero l’ingresso in curva.
 

ildoppingnonvincemai

Apprendista Scalatore
5 Ottobre 2015
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nome proprio "Morgana"
Perché hanno usato un 63 x 14 invece di un 53x11 ?
63x14 dovrebbe corrispondere ad un 53x13 circa.
Da quanto ho sentito si preferisce il 63x14 per due ragioni.
La prima perchè la catena sta un po' più aperta, gli angoli sono maggiori, per cui si ha un minimo risparmio in Watt.
Il secondo perchè, viste le potenze che scaricano i ciclisti, si preferisce non scendere sotto i 14 denti al posteriore per permettere alla catena di stare in contatto con un numero maggiore di denti. in un pignone da 9 denti la catena viene ingaggiata soltanto in 3 denti o una cosa del genere, per cui le maglie sono molto più stressate.
 

andry96

Ammiraglia
23 Luglio 2018
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Mtb, holdsworth competition, Favaloro, cervelo
63x14 dovrebbe corrispondere ad un 53x13 circa.
Da quanto ho sentito si preferisce il 63x14 per due ragioni.
La prima perchè la catena sta un po' più aperta, gli angoli sono maggiori, per cui si ha un minimo risparmio in Watt.
Il secondo perchè, viste le potenze che scaricano i ciclisti, si preferisce non scendere sotto i 14 denti al posteriore per permettere alla catena di stare in contatto con un numero maggiore di denti. in un pignone da 9 denti la catena viene ingaggiata soltanto in 3 denti o una cosa del genere, per cui le maglie sono molto più stressate.
No corrisponde circa a un 53x11,8

Comunque la "potenza" dei ciclisti è il minore dei problemi, pure ganna è più scarso di un minipimer
L'unico vantaggio è un minimo guadagno di rendimento dei pignoni con più denti
 
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sartormassimo

Apprendista Velocista
27 Aprile 2013
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TREVISO
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bella è bella...
(1) Secondo te gli sponsor tecnici buttano così tanti soldi nel ciclismo professionistico per pura passione senza averne in cambio nulla?


(2) Il carrozzone del ciclismo professionistico. Che sta su grazie a qualcuno che paga, visto che in se loro non producono (e come potrebbero) utile.
1 - Gli sponsor tecnici, a mio parere, dovrebbero ricevere beneficio dall'interesse mediatico generato dal ciclismo (leggasi ciclisti) e non decidere il risultato delle gare proponendo innovazioni che spostano il merito della prestazione al di fuori del ciclista stesso.

2 - Il carrozzone starebbe su lo stesso, sarebbe solamente più snello.
Penso che attorno al ciclismo professionistico ci sia più gente che vorrebbe farne parte (a suo pro) che gente utile al suo funzionamento.
 

sartormassimo

Apprendista Velocista
27 Aprile 2013
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bella è bella...
a te, ma se guardi in giro è tutto molto direttamente legato a quello che vedi in vetrina in tv. quando un marchio di bici sparisce per qualche anno dalle corse world tour inizia a sparire anche su strada e viceversa.
Ho scritto una cosa diversa, almeno credo!
Tu compreresti una bici che esteticamente ti piace moltissimo ma ogni volta che scendi dopo un giro hai la schiena a pezzi?
non so quanti anni hai ma i 20 non durano molto :doh:
 

EliaCozzi

Scalatore
2 Marzo 2016
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Oltre ai motivi sopra citati, l'11 ad avvitare è una m....a, rimane poco materiale e bla bla bla, già il 14 è limite, qualcuno usa 13.
C'è anche una questione legata al tensionamento della catena: con curve ampie, nonostante servano più maglie, gli spostamenti in avanti ed indietro della ruota per tensionare la catena sono inferiori cambiando di 1 o 2 denti il rapporto, o per recuperare l'allungamento.
Questo oltre ad avere vantaggi sul cambiare di poco l'interasse della bici, permette di stare più vicini al piantone, con vantaggi aerodinamici.

Io da normale umano pure manco tanto prestante, uso 60x15, che fa tanto gradasso, ma corrisponde "appena" ad un 44x11.
Hai 100% ragione, più di tutti gli altri motivi che sono stati citati.
E' vero. La ghiera di chiusura pignone della mia bici non consente nemmeno il 12, quindi il minimo è il 13 (per far stare la ghiera sotto le "valli" dei denti), ma poi rimane poco metallo per rendere il pignone affidabile, quindi credo che meno del 14 sia veramente difficile.
 

golance

via col vento
18 Febbraio 2013
3.212
2.505
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Bici
cannnnnondale
Ho scritto una cosa diversa, almeno credo!
Tu compreresti una bici che esteticamente ti piace moltissimo ma ogni volta che scendi dopo un giro hai la schiena a pezzi?
non so quanti anni hai ma i 20 non durano molto :doh:
assolutamente no se no girerei sulla cipollini rb1k, ma il fatto è che tutti scelgono una bici che bene o male si adatta al proprio fisico e alle proprie esigenze, ma la scelgono del marchio che vedono in tv quindi la pinarello e la specialized si, la pedemonte e la wr compositi no, anche se sono fantastiche
 

leandro_loi

Velocista
20 Luglio 2019
5.682
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dovunque si possa pedalare
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Bici
mia
1 - Gli sponsor tecnici, a mio parere, dovrebbero ricevere beneficio dall'interesse mediatico generato dal ciclismo (leggasi ciclisti) e non decidere il risultato delle gare proponendo innovazioni che spostano il merito della prestazione al di fuori del ciclista stesso.

2 - Il carrozzone starebbe su lo stesso, sarebbe solamente più snello.
Penso che attorno al ciclismo professionistico ci sia più gente che vorrebbe farne parte (a suo pro) che gente utile al suo funzionamento.
Purtroppo il mondo non va così, quando Sagan ha fatto delle corse con un telaio Specialized in alluminio, tutti a comprare il telaio Specialized in alluminio di Sagan.
E in fondo, visto che non vanno a piedi ma in bicicletta, è anche giusto che la competizione non sia solamente sulle qualità atletiche del singolo ma anche sul suo equipaggiamento, fatti salvi i parametri necessari alla sicurezza di chi pedala.ù
Se il tuo discorso fosse stato fatto negli anni 60, oggi non ci sarebbero le bici in carbonio, i cambi con tante velocità e ben spaziati, i freni a disco, i copertoncini... tutte cose che nel bene o nel male hanno contribuito all'ìinnovazione tecnica e anche a decidere le corse.

senza gli sponsor tecnici, non sta su un bel niente.
 

golias

Factotum :-)
28 Marzo 2018
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mia
quando Sagan ha fatto delle corse con un telaio Specialized in alluminio, tutti a comprare il telaio Specialized in alluminio di Sagan.
Sarebbe interessante sapere quanti telai di quel modello sono stati venduti da specialized e cosa hanno rappresentato sul totale delle vendite.. forse l'1% ?
Comunque il tuo discorso in parte è vero, molti sono interessati a ciò che usano i pro, l'esempio più lampante -sempre per citare il corridore Peter- sono gli occhiali, da quando li ha indossati lui si sono visti a iosa.
 

leandro_loi

Velocista
20 Luglio 2019
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dovunque si possa pedalare
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Bici
mia
Sarebbe interessante sapere quanti telai di quel modello sono stati venduti da specialized e cosa hanno rappresentato sul totale delle vendite.. forse l'1% ?

Ne sono stati prodotti un numero limitatissimo, che quindi sono stati venduti probabilmente addirittura a listino (senza sconti). L'importante è mantenere alto l'Hype ed essere padroni di indirizzare a proprio piacimento il mercato, cosa che le case produttrici dimostrano di saper fare alla grande.

Comunque il tuo discorso in parte è vero, molti sono interessati a ciò che usano i pro, l'esempio più lampante -sempre per citare il corridore Peter- sono gli occhiali, da quando li ha indossati lui si sono visti a iosa.
Infatti., Ora un po' tutti hanno adottato questo stile di occhiali molto grandi, che fino a qualche anno fa erano considerati retrò.
 

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