Mi dispiace, ma se mi fai questa domanda, evidentemente il mio punto non lo hai capito. Ma non so come esprimerlo diversamente. Nè del resto è poi così importante, tanto sono semplici opinioni le nostre e non sta a noi fare i regolamenti.Ho capito il tuo punto. Quindi faresti correre tutti oggi con le bici di Binda?
Si ma ciò è avvenuto come ho detto gradualmente in 100 anni....se non metti un freno, sono capaci di trovare un marchingegno o una novità che quel salto glielo fa fare in un colpo solo....e lì che sorge il problema. Se metti Pogacar sulla bici di Binda, quello non arriva manco nel tempo massimo. Bisogna evitarlo.Non è una domanda ironica. Perché se prendi la bici di Binda ed una del 2021 chiunque capisce che l'evoluzione del mezzo ha spostato decisamente gli equilibri (altro che quello scarpone di Bonucci).
E chi glielo fa fare a quel punto a un team a spendere soldi per un qualcosa che poi devono dare pure agli altri? Lì si che tutto resta fermo.Ma dovresti poi considerare anche l'evoluzione tecnica dell'abbigliamento è notevole avanzata e rispetto al vestiario di Binda e dà sicuramente un vantaggio 'aggratis'. Etc etc. Insomma diventerebbe un circo. Fatti salvi 2 o 3 punti (l'assoluto divieto di qualsiasi marchingegno che possa dare un aiuto alla pedalata, metterei a scanso di equivoci nessun tipo di elettronica sulla bici magari facendo l'elenco dei componenti ammessi) non vedo come possa diventare una cosa simile alla f1...metti un tetto alle spese di team e se un team trova qualcosa di miracoloso lo deve rendere disponibile per tutti.
Idem, un produttore non spende milioni per studi, progettazioni, marchi, brevetti, per poi mettere a prezzo politico a disposizione il prodotto....quelli ci devono guadagnare...e ci mancherebbe.Se lo trova un produttore deve avere l'obbligo di renderlo acquistabile per tutti.
Bisogna evitare che come nel campo medico ci sia una corsa al doping e rincorsa dell'antidoping, ossia una rincorsa a novità e successivo divieto delle stesse se esageratamente vantaggiose. Una rincorsa e conseguente divieto che non farebbe bene a nessuno.