News Colnago presenta la nuova C68

valter65

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11 Febbraio 2012
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latina
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giant propel
...io penso semplicemente che : va bene la ricerca , la produzione , i materiali , la realizzazione , il blasone ; e' chiaro che che ognuno spende i propri soldi come meglio crede ...quando li ha . Io credo che rispetto a quando ero piccolo (ho 56 anni) , in un tempo in cui chi andava in bici era considerato un mezzo sfigato , il ciclismo era quasi lo sport dei poveri , neanche troppi se ne vedevano in giro e soprattutto chi era ricco imprenditore , benestante , manager rampante e quant'altro non pensava minimamente a spaccarsi il deretano su un trespolo a due ruote (anche se è vero che anche all'epoca esistevano le cosiddette specialissime , che avevano ancora una certa accessibilità ) , oggi il fenomeno bici ha preso piede alla stragrande , coinvolgendo tutte le fasce del mercato a 360° e trovando clienti (tanti) in tutti i settori della società , anche dei più abbienti ; i costruttori , con alcuni prodotti secondo me , si rivolgono assolutamente a questi ultimi che non hanno nessunissimo problema ad avere una C68 - giusto per rimanere in tema , ma non solo - a 16mila euro in garage vicino al Porschettone od al Ferrarino . Ferma restando tutta la validità del prodotto , io non credo che un comune mortale (intendo soprattutto di questi tempi la fascia media) possa ambire a spendere queste cifre e per questi mezzi da usare per ? gare a circuito ? gf ? uscite su strade devastate a rischio buche o incidenti ? ...per me sarebbe come avere , nel garage del modesto condominio in cui vivo , anche da risistemare , con un appartamento da 50 mq una Aston : sarebbe assolutamente fuori contesto .
In estrema sintesi : prodotti sicuramente di eccellenza , ma che nascono con in mente un ben preciso target , che permette al costruttore di turno di sparare un prezzo , che normalmente fa accapponare la pelle a molti , ma che ormai trova un mercato sicuro fra i piu' abbienti che - ripeto - 40 anni fa non avrebbero mai preso in considerazione un sport come il ciclismo ....
Ovviamente , come sempre , rimane una mia personalissima considerazione .
 

Ser pecora

Diretur
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16 Aprile 2004
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in questo mercato fai prezzi folli diventano sempre più interessanti

Evidenziamo questo pero': mercato di altissima gamma dai prezzi folli.

Perché se uno vuole una buona bici senza spendere >10k euri la trova abbastanza agevolmente mi pare. Bici da 3000eu piu' che buone si trovano.

Se poi il discorso è che il top di gamma sta diventando realmente "esclusivo" (cioè il contrario di inclusivo) siamo tutti d'accordo.
Ma quello è dovuto ad una tendenza generale di polarizzazione del mercato (e di tante altre cose direi).
 

bicimix

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6 Agosto 2009
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Infatti ci sono molte bici con costi più ingiustificati di Colnago, al netto degli artigiani italiani che in questo mercato fai prezzi folli diventano sempre più interessanti
Oggi più di ieri i top di gamma hanno preso la connotazione di prodotti di lusso.
Quindi è inutile parlare di rapporto prezzo/qualità.
Però come detto prima si può esaminare il nuovo prodotto e poi confrontarlo con cioè che offre la concorrenza, fa parte del gioco.
Poi come dico sempre che dove c’è gusto non c’è perdenza.
 

max_max

via col vento
17 Giugno 2013
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Trek Emonda SL8 DA
Prendere una parte della mia frase ignorando il resto del post e' ingeneroso. Comunque..

"Il kit telaio non costa neanche tanto" essendo un prodotto:
- realizzato in Italia anziche' in Asia
- realizzato utilizzando particolari tecniche produttive che sono molto "labour intensive" (mi scusino i puristi, vivo all'estero da dieci anni e non mi viene il termine italiano - insomma serve un sacco di manodopera) e non automatizzate
- verniciato e rifinito in Italia

Come ho gia' detto, a chi non interessano questi aspetti il prezzo apparira' sicuramente fuori luogo. Io ho guardato il sito, letto dettagli vari, e guardato il video di GCN, e sebbene non la comprerei mai, capisco che si tratti di un prodotto "particolare" che richieda un prezzo abbastanza alto.

Come al solito faccio fatica a comprendere i discorsi sulla decenza, manco la bici da corsa in carbonio top di gamma nuovissimo modello con gruppo elettronico quarantamila velocita' fosse un bene di prima necessita'. Mica ve l'ha prescritto il medico il C68.
Era un discorso generale, ho preso spunto dalla singola frase per partire con la lamentale, quindi si, è ingeneroso, ma non voleva essere personale, assolutamente.

E' vero che la bici non la prescrive il medico, così come non ti prescrive di dover andare a cena al ristorante, al cinema, di comprare l'auto nuova, eccetera. Ma questi sono elementi che rendono la vita degna di essere vissuta, perchè se uno si limita al pane ed al tetto sulla testa (estremizzo l'esempio ai fini del ragionamento), allora tutto il resto non te l'ha prescritto il medico.

Avevo fatto l'esempio del medio gamma arrivato ben oltre i 6K perchè, se anche associamo la C68 (e l'equivalente BMC, Specy, Pinarello, etc) a fuoriserie, anche il poter semplicemente pedalare ormai è diventato un lusso. E non mi si venga a dire che si può pedalare pure sulla bici del supermercato, perchè ovviamente non stiamo parlando di pedalare ma di praticare uno sport, anche a livello solo amatoriale ed occasionale, e quindi di un mezzo adeguato. Ed è ragionevole pensare di poterlo fare senza dover accendere un mutuo.

Invece ormai siamo qui tutti a considerare congrui certi prezzi, perciò parlavo di lavaggio del cervello completato, sempre senza offesa per nessuno ovviamente.
 

Ser pecora

Diretur
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Oggi più di ieri i top di gamma hanno preso la connotazione di prodotti di lusso.
Quindi è inutile parlare di rapporto prezzo/qualità.

Esatto. D'altronde un telaio del genere come niente lo monti con qualche pezzo esoterico: due Meilenstein disc, un SRM Origin, 'na gabbietta CeramicSpeed, qualcosina della Darimo tanto per togliere 50gr e siamo a 20.000eu in scioltezza.

Come una Panigale V2. Che non è nemmeno propriamente un vespino...
 

Ser pecora

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Ed è ragionevole pensare di poterlo fare senza dover accendere un mutuo.

Invece ormai siamo qui tutti a considerare congrui certi prezzi, perciò parlavo di lavaggio del cervello completato, sempre senza offesa per nessuno ovviamente.

Mi pare l'esatto contrario, sono tutti qui a dire che sono prezzi folli. Piuttosto pensare che non si possa fare "decentemente" sport con una bici da 3000eu scarsi mi pare "lavaggio del cervello". Senza offesa.

Es. con questa non si puo' fare la solita gf senza penalizzazioni?

 

never give up!

max_good
9 Gennaio 2010
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krypton xroad - 0 slr
- realizzato utilizzando particolari tecniche produttive che sono molto "labour intensive" (mi scusino i puristi, vivo all'estero da dieci anni e non mi viene il termine italiano - insomma serve un sacco di manodopera) e non automatizzate
con un monoscocca non è che ci sia quale automazione...anche lì le pelli le devi mettere tutte a mano...certo in asia la manodopera costa meno...
ma poi, i pezzi da assemblare dove li fanno? non ho mai approfondito (@Ser pecora ?)...perchè se poi qui incollano solo i vari pezzi...

certo rispetto un monoscocca servono, per singola misura, 4-5 stampi contro 1-2 ...
 
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robeambro

Velocista
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Mi pare l'esatto contrario, sono tutti qui a dire che sono prezzi folli. Piuttosto pensare che non si possa fare "decentemente" sport con una bici da 3000eu scarsi mi pare "lavaggio del cervello". Senza offesa.

Es. con questa non si puo' fare la solita gf senza penalizzazioni?


Appunto, qui va scisso il discorso di "voglio un prodotto funzionalmente d'alta gamma" da "voglio un prodotto non solo d'alta gamma ma anche di lusso ed esclusivo, 'made in Italy' e con componenti parimenti esclusivi".
La C68 fa parte del secondo caso, mentre una Endurace CF SL magari con Ultegra Di2 rappresenta il primo caso, e sebbene non te la regalino, certo non serve il mutuo.
 
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max_max

via col vento
17 Giugno 2013
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Mi pare l'esatto contrario, sono tutti qui a dire che sono prezzi folli. Piuttosto pensare che non si possa fare "decentemente" sport con una bici da 3000eu scarsi mi pare "lavaggio del cervello". Senza offesa.

Es. con questa non si puo' fare la solita gf senza penalizzazioni?

Sicuramente si, se penso che ho fatto la mia prima novecolli con una Trek in alluminio e con il Sora 3x8, allora va bene tutto.

Ma converrai che 3K sono comunque un bel pò di soldi, sono giustificati per 4 tubi in croce e componenti basici? Spendi cmq non poco ed alla fine ti ritrovi con un prodotto evidentemente molto scadente rispetto al medio gamma ed assolutamente non confrontabile con un alta gamma, sono quasi due oggetti diversi in effetti :-)xxxx

Forse la radice del problema è da ricercarsi nel fatto che prima le top di gamma erano costose ma non inaccessibili, ed uno con una passione
forte come la nostra poteva, con sacrificio, provare ad arrivarci. Adesso invece siamo in una situazione simile al mercato dell'auto, dove la
Ferrari (e compagnia) è assolutamente inavvicinabile, alla Mercedes (e compagnia) media con qualche sacrificio ci puoi pure arrivare, la Fiat (e compagnia) è quella che ti puoi veramente permettere senza dover vendere un rene.
 

robeambro

Velocista
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con un monoscocca non è che ci sia quale automazione...anche lì le pelli le devi mettere tutte a mano...certo in asia la manodopera costa meno...
ma poi, i pezzi da assemblare dove li fanno? non ho mai approfondito (@Ser pecora ?)...perchè se poi qui incollano solo i vari pezzi...

certo rispetto un monoscocca servono, per singola misura, 4-5 stampi contro 1-2 ...

Beh automazione forse e' un termine poco accurato, ma non mi pare di ricordare che la stesura dei fogli di carbonio fosse un processo che richiedesse chissa' quale know-how o attenzione, mentre dal video di GCN Italia mi pareva fosse davvero articolato il processo della C68, tra incollature, fasciature, levigature, due cotture in forno.. Magari mi sbaglio.
 
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bicimix

Ammiraglia
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con un monoscocca non è che ci sia quale automazione...anche lì le pelli le devi mettere tutte a mano...certo in asia la manodopera costa meno...
ma poi, i pezzi da assemblare dove li fanno? non ho mai approfondito (@Ser pecora ?)...perchè se poi qui incollano solo i vari pezzi...

certo rispetto un monoscocca servono, per singola misura, 4-5 stampi contro 1-2 ...
Parlando della serie c64 a ritroso le congiunzioni veniva fatte in Italia, mentre le tubazioni, venivano fatte da terzi, ma non ho mai capito/saputo se prodotte in Italia, Europa o Asia.
 

Ser pecora

Diretur
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con un monoscocca non è che ci sia quale automazione...anche lì le pelli le devi mettere tutte a mano...certo in asia la manodopera costa meno...
ma poi, i pezzi da assemblare dove li fanno? non ho mai approfondito (@Ser pecora ?)...perchè se poi qui incollano solo i vari pezzi...

certo rispetto un monoscocca servono, per singola misura, 4-5 stampi contro 1-2 ...

La posa delle pelli oggi in certi settori è automatizzata.
Per questo telaio ad ogni modo occorrono 5 stampi invece che 3 (da moltiplicare per 7 taglie). Ed alcuni pezzi devono comunque essere tagliati e sgolati come fossero tubi "classici", esattamente come facevano per C60 e C64.
Insomma, lavoro in più ce n'è.
Comunque dovrei andare prossimamente a Cambiago a vedere il tutto, quindi state sintonizzati.
 

barce

Passista
9 Ottobre 2007
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Trek varie....
...io penso semplicemente che : va bene la ricerca , la produzione , i materiali , la realizzazione , il blasone ; e' chiaro che che ognuno spende i propri soldi come meglio crede ...quando li ha . Io credo che rispetto a quando ero piccolo (ho 56 anni) , in un tempo in cui chi andava in bici era considerato un mezzo sfigato , il ciclismo era quasi lo sport dei poveri , neanche troppi se ne vedevano in giro e soprattutto chi era ricco imprenditore , benestante , manager rampante e quant'altro non pensava minimamente a spaccarsi il deretano su un trespolo a due ruote (anche se è vero che anche all'epoca esistevano le cosiddette specialissime , che avevano ancora una certa accessibilità ) , oggi il fenomeno bici ha preso piede alla stragrande , coinvolgendo tutte le fasce del mercato a 360° e trovando clienti (tanti) in tutti i settori della società , anche dei più abbienti ; i costruttori , con alcuni prodotti secondo me , si rivolgono assolutamente a questi ultimi che non hanno nessunissimo problema ad avere una C68 - giusto per rimanere in tema , ma non solo - a 16mila euro in garage vicino al Porschettone od al Ferrarino . Ferma restando tutta la validità del prodotto , io non credo che un comune mortale (intendo soprattutto di questi tempi la fascia media) possa ambire a spendere queste cifre e per questi mezzi da usare per ? gare a circuito ? gf ? uscite su strade devastate a rischio buche o incidenti ? ...per me sarebbe come avere , nel garage del modesto condominio in cui vivo , anche da risistemare , con un appartamento da 50 mq una Aston : sarebbe assolutamente fuori contesto .
In estrema sintesi : prodotti sicuramente di eccellenza , ma che nascono con in mente un ben preciso target , che permette al costruttore di turno di sparare un prezzo , che normalmente fa accapponare la pelle a molti , ma che ormai trova un mercato sicuro fra i piu' abbienti che - ripeto - 40 anni fa non avrebbero mai preso in considerazione un sport come il ciclismo ....
Ovviamente , come sempre , rimane una mia personalissima considerazione .
Mi ritrovo nel tuo pensiero, beato chi può permettersi ora di spendere certe cifre come non concepisco ricorerre ad un finaziamento per una bici. Scrive comunque uno che soldi in bici ne ha spesi tanti, ma ora mi pare i prezzi stiano esagerando ricerca o non ricerca, aumento di energia o materie prime.
 

bicimix

Ammiraglia
6 Agosto 2009
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ABRUZZO all’ombra del Blockhaus
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Beh automazione forse e' un termine poco accurato, ma non mi pare di ricordare che la stesura dei fogli di carbonio fosse un processo che richiedesse chissa' quale know-how o attenzione, mentre dal video di GCN Italia mi pareva fosse davvero articolato il processo della C68, tra incollature, fasciature, levigature, due cotture in forno.. Magari mi sbaglio.
Tranquillo non ci sono ingegneri a produrlo ma semplice operai formati ad hoc.
Nella mia zona ci sono due aziende che lavorano il carbonio nel settore automotive e ci sono alcuni amici che lavorano in produzione, mettono pelli e resine negli stampi, uno è un ex falegname e l’altro faceva il cameriere…
 

carmysco

Apprendista Cronoman
15 Novembre 2010
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Gios
Costano molto meno.
questo per dire che solo perché viene costruito in Italia non deve per forza costare molto.
Non ho idea del prezzo. Per curiosità (puoi rispondermi anche privatamente) quanto verrebbe un telaio molto minimale, dalle linee essenziali e classiche in versione rim come l'Asola o il modello Veneto (che dovrebbe essere l' "entry carbon level" della gamma)?
 
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Ser pecora

Diretur
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Forse la radice del problema è da ricercarsi nel fatto che prima le top di gamma erano costose ma non inaccessibili, ed uno con una passione
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Assolutamente d'accordo.
Ma non vale solo per i telai. 15 anni fa una maglietta ed un paio di pantaloncini da bici piu' o meno costavano "quello". Adesso come niente puoi spendere 500eu.

Sono d'accordo infatti con chi sopra ha detto che il ciclismo è passato da essere sport "da poveri" (che non è stato sempre proprio cosi, ma non voglio fare pippotti) a sport che ora attira gente facoltosa attraverso un'immagine completamente diversa.
Di conseguenza il mercato si è polarizzato su bassa gamma (grandi volumi) e altissima gamma (grandi margini). Contraendo un po' la media. Ma attenzione, perché chi invece ha curato la media è quello che fa utili vertiginosi in realtà e si espande a dismisura.
 

Ser pecora

Diretur
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una volta presa la panigale poi non vuoi metterci 4mila € di scarico akrapovic? e poi portatarga, specchietti, manopole, leve snodate e pedane aftermarket? cerchi in magnesio li fanno anche per girare su strada oppure non sono omologate?

Dillo a quello che è indeciso tra bici e casa: due grondaie in titanio e tapparelle Di2 non vuoi mettercele? :mrgreen:
 

carmysco

Apprendista Cronoman
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In estrema sintesi : prodotti sicuramente di eccellenza , ma che nascono con in mente un ben preciso target , che permette al costruttore di turno di sparare un prezzo , che normalmente fa accapponare la pelle a molti , ma che ormai trova un mercato sicuro fra i piu' abbienti che - ripeto - 40 anni fa non avrebbero mai preso in considerazione un sport come il ciclismo ....
Ovviamente , come sempre , rimane una mia personalissima considerazione .
È esattamente ciò che intendevo dire io solo che tu hai espresso il mio pensiero in maniera molto più articolata. Questo vuol dire però andare a ricercare clienti in una fetta di mercato particolare, concentrata maggiormente all'estero (paesi Arabi, Sud Est asiatico, USA) e rinunciare a una clientela che prima, seppur con sacrifici, pur appartenendo a un ceto medio basso, avendo la volontà di pedalare su una top di gamma di un marchio italiano conosciuto in tutto il mondo, avrebbe potuto farlo. Per semplificare: fino a qualche anno fa anche l'operaio, o il neopensionato (attingendo dal Tfr) si regalava tranquillamente una C50 o una C60. Ora, secondo me, ci penserà un po' di più a prendere una C68.
 

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