Anche in campo femminile: Silvia Persico ha fatto la prima gara stagionale in cx solo alla fine di novembre, in Valfontanabuona, nonostante la medaglia di bronzo ai mondiali. Sara Casasola, dopo il bel piazzamento all'europeo si è vista solo ad Overijse ed Hulst, e anche la promettentissima Federica Venturelli, quarta ai mondiali di Fayetteville tra le U19, in CdM si è vista solo a Tabor.Mi pare che in Italia non sia possibile abbinare due discipline tipo strada-cx o mtb-cx come invece riescono in altri paesi con risultati che mi sembrano piuttosto buoni.
Una volta raggiunto un contratto con una squadra per l’attività su strada cx o mtb scompaiono. Non sono sicuro che questa sia una cosa buona, anche per la stessa attività su strada, Pidcock,VanAert e Vanderpoel sono indubbiamente dei fuoriclasse ma dovrebbero insegnare qualcosa.
Eppure Eva Lechner è andata avanti una vita facendo sia cross che mtb, in entrambe i casi con ottimi risultati. Così come Shirin van Anrooij, dopo un'ottima annata su strada, è oramai una habitué del podio in CdM, o Puck Pieterse e le francesi (Line Burquier in primis) che fanno sia cross che mtb ai massimi livelli, o anche Blanka Vas che pratica tutte e tre le specialità. Senza tirare in ballo Marianne Vos e Lucinda Brand.
E' vero che in Italia il ciclocross non dà da mangiare, però rimane un ottimo mezzo per allenarsi se si praticano discipline più remunerative; speravo che con l'arrivo di Pontoni le cose cambiassero, invece si sta sempre abbarbicati alle gare nostrane, dove il livello è quello che è (e basta la presenza del vecchio Meisen, 33 anni, che oramai fatica ad entrare nei venti in CdM, per mettere in riga tutti).