Ho fatto la seconda visita!
Il secondo biomeccanico ha avuto un atteggiamento più risoluto. Ha preso le mie misure e queste sono in linea con quelle prese dal primo (ha trovato 169.3 cm di altezza, cavallo da 83.5 cm e lunghezza braccio 72.5 cm). A differenza del primo, che mi ha prescritto solo le "quote astratte" (altezza sella, distanza sella-manubrio, dislivello, arretramento sella), alla fine della visita mi ha dato una scheda con anche direttamente le misure del mio telaio ideale: mi ha detto che mi serve una bicicletta "più alta di quanto sia lunga", che abbia un orizzontale di 53-53.5 cm, stack di 55 cm e tubo piantone di 49-51 cm
Mi ha assegnato poi delle quote abbastanza diverse dal primo:
Primo biomecc.: altezza sella 73.5 cm, dislivello 6.4 cm
Secondo biomecc.: altezza sella 71 cm, dislivello 7 cm
(Pedivelle da 172.5 per entrambi)
In particolare, secondo lui 73.5 di altezza sella sarebbe troppo. Anche il primo biomeccanico ha considerato l'angolo di pedalata ("angolo popliteo") e me lo avrebbe impostato a 143-145 gradi, mentre il secondo mi ha detto che, a suo giudizio, analizzando il video della pedalata, l'angolo ideale è di 150 gradi e lo ottengo con 71 cm di altezza sella.
Pensandoci, però, mi sembra un controsenso che l'angolo aumenti diminuendo l'altezza sella, non dovrebbe accadere il contrario?
Un'altra affermazione discordante del secondo è che per lui di un telaio sono importanti l'orizzontale virtuale e lo stack, mentre il reach dà più una misura di quanto la bici sia "spinta in avanti". Ecco perché nel suo telaio ideale non compare il reach.
Per quanto riguarda la scelta
Scott Addict Disc 2020 in taglia S o M, è stato irremovibile sul fatto che la S sarebbe quella giusta. Mi ha assegnato attacco da 100 e spessori di circa 2 cm sulla taglia S, mentre per la M mi ha detto che dovrei mettere un attacco troppo corto (addirittura da 80 secondo lui) che la renderebbe meno guidabile e che mi costringerebbe ad una posizione che peserebbe troppo sulle mani e sulle spalle e che, a lungo, affaticherebbe il collo nel guardare la strada davanti a sé, anche alla luce del fatto che a giro inoltrato la muscolatura si accorcia.
Sulla questione, ha argomentato e si è concentrato molto di più rispetto al primo biomeccanico (secondo cui, come ho scritto sopra, dovrei invece prendere la M, per ragioni più vaghe). Mi ha fatto provare le geometrie di entrambi i telai sul simulatore per darmi un riscontro delle sue parole.
La sua visita è durata meno (1 ora contro 2 ore) ed ha usato metodi e fornito pareri basati maggiormente sulla sua esperienza ed istinto, diversamente dall'analisi fortemente computerizzata e fittamente numerica del primo biomeccanico.
Ad esempio, il secondo ha valutato solo l'angolo popliteo di pedalata e dato indicazioni generiche sul resto della posizione ("braccia rilassate", etc.), mentre il primo ha analizzato al computer e ha cercato di correggermi su una grande quantità di angoli in più (angolo gomito, angolo di spinta del piede, angolo del bacino).
Per quanto riguarda le mie impressioni, la sua visita mi è sembrata più "essenziale", ma allo stesso tempo mi ha trasmesso più sicurezza e punti fermi.
Alla luce delle due visite, devo dire che l'unica cosa che mi allarma è quella discrepanza elevata sull'altezza sella consigliata:
73.5 cm del primo contro 71 cm del secondo. Non so bene da che parte stia la ragione e la quota varia di parecchio.
Se dovessi scegliere di chi fidarmi in base alle mie sensazioni, opterei per il secondo, perché come dicevo mi è sembrato molto solido e deciso sui suoi pareri.
Allo stesso modo, pensavo di seguire il consiglio del secondo sulla taglia della Scott.
Voi cosa ne pensate?