Per quanto riguarda il gap di performance tra bici nuove e vecchie, questo video una idea la da':Invece secondo me tra una bici top del 2000-2003 ad una bici top di oggi c'è un abisso. La differenza non è nel peso, parametro che tutti sono abituati a valutare perchè immediato da quantificare, ma nella scorrevolezza dei copertoni e nell'efficienza aerodinamica del mezzo. Anche l'abbigliamento fa tanto, quello moderno consente di risparmiare diversi watt (solo le calze studiate appositamente in galleria del vento permettono di risparmiare in media 2-3 watt, che non sono pochi a quei livelli). Se quindi consideriamo un risparmio rispetto ai primi anni 2000 di almeno 7-8 watt per l'abbigliamento, 10 watt per la miglior posizione ed efficienza biomeccanica (anche queste cose si sono evolute), 10 watt di minor resistenza al rotolamento e 10 watt per la miglior efficienza complessiva del mezzo, siamo come minimo a 30-35 watt di differenza.
Non è un caso infatti che rispetto al passato le velocità siano salite in particolar modo nei tratti pianeggianti e nelle crono.
Si parla di circa 50 watt tra bici/vestiario per bici attuali rispetto a quelle di inizio millennio. Ovviamente bisognerebbe confrontare la posizione in sella di Colbrelli con le varie bici quindi non e' che sia un esperimento perfetto, pero' insomma il gap c'e' e non e' piccolo. Ovviamente si tratta di bici da strada, forse per quelle da crono il gap sara' diverso - e forse anche superiore, anche considerando le velocita' superiori.
Per quanto riguarda il gap di performance tra Vingegaard e altri,
- a parte quanto giustamente gia' detto (il fatto che Vinge non abbia solo guadagnato in salita, ma anche in discesa / curve / cambio bici, nonche' l'importanza non solo dei watt, ma del rapporto watt/cda - la favola che i ciclisti pesanti vanno sempre piu' forte a crono di quelli leggeri e' vecchia, informatevi per favore..)
- c'e' anche il fatto che non sappiamo chi davvero abbia tirato al massimo alla crono. Abbiamo chiaramente notato che Vingegaard stesse centellinando le energie (al contrario di Pogacar che come al solito faceva gli sprint su tutti i cavalcavia), e sappiamo che entrambi abbiano dato tutto. Ma per quanto riguarda gli altri, chi puo' dirlo con certezza che non abbiano fatto uno sforzo ragionato, per conservare alcune energie per le tappe successive? Io dubito che WvA si sia spompato, al team sapevano sicuramente che sarebbe andato piu' forte il Danese quindi spremere Wout al massimo sarebbe stato abbastanza stupido.
- In piu', una delle chiare abilita' di Vingegaard (che sia genetica o che si abbuffi di paracetamolo non lo so e non mi interessa) e' la capacita' di recupero. Che sia perche' si e' risparmiato o perche' ha recuperato meglio degli altri, e' innegabile che fosse freschissimo alla partenza della crono rispetto a molti altri corridori. Guardare alla deviazione standard della performance e blablabla puo' sembrare scientifico, ma ignora il fatto che ci sono stati tanti giorni di gara che hanno di fatto stancato alcuni atleti MOLTO piu' degli altri. Dati e analisi si, ma un po' di common sense non guasta.
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