Volendo fare l'avvocato del diavolo, io ribalterei molte cose che leggo. Mi pare abbastanza appurato che definire l'uso di pratiche illecite basandosi sulle prestazioni sia una anche dal punto di vista degli esperti una ********* (asterischi messi da me, riempiteli come volete).
In questo mi sento di concordare in pieno; non so dire la questione della bici e abbigliamento, ho una bici vecchia e abbigliamento a basso costo, ma certo col passare del tempo le tecniche migliorano. Inoltre ricordiamo che nella salita il tempo migliore lo ha fatto Ciccone; certo, cosa totalmente diversa visto che è arrivato senza un precedente sparo a tutta, ma insomma, lui è anche chiaramente meno prestante di Vingo.
E mi viene da pensare che anche ci fosse un sospetto, un preparatore di squadra avversaria come Pinotti non lo esternerebbe mai, pena inimicizia perenne della squadra più forte in circolazione.
Io ragionerei in altri termini, quale è il rischio che ci siano pratiche non lecite ma non rilevabili dai laboratori, o che, peggio, i laboratori non vogliono scoprire ?
Abbiamo visto che negli anni si sono susseguiti degli scandali, dall'Italia negli anni 90, alla spagna degli inizi 2000 fino alla recente (e passata) Russia. Il sistema non è mai stato impermeabile.
Qui più che un preparatore atletico dovrebbe rispondere un bravo biologo, e io non lo sono. La parte più interessante dell'intervista riguarda il doping genetico, ma alla fine, è ancora teoria o potrebbe essere già pratica ? Questa è la domanda cui una inchiesta dovrebbe dare risposta ! E' sospetto che ci siano alcune nazioni che di punto in bianco dominano la scena con numerosi ciclisti forti ? Io poi come detto altrove ritengo strano che non vi sia un rumore di fondo, magari di squadre secondarie, anche solo per stupidi errori.
Concludendo il mio pensiero: io trovo che le polemiche sulla crono siano del tutto infondate e facenti parti della volgarità dei social e dei media, ma che dietro al problema, in termini più seri, vi sia un assordante silenzio nei termini di cui è lecito parlarne, senza puntare il dito contro qualcuno in assenza di prove, ovvero del rischio generico che vi siano pratiche non rilevabili e già in teoria applicabili.
Aggiungo, mi fa davvero schifo l' uso strumentale del tifo, ovvero visto che Poga piace di più (mediamente perché corre senza cervello e buona parte delle volte gli va bene), si tende a sospettare dell'avversario antipatico. Ma anche no.