Premetto che non è mia intenzione fare polemica, ma in questo periodo della stagione, con già un buon numero di km accumulati, numerose uscite lunghe fatte ecc,ha senso continuare a fare lunghe uscite in Z2?
A meno che tu punti al ciclocross mi sembra una programmazione "strana", ti ritroverai ad ottimizzare in pieno inverno.Dipende dalla programmazione. Non faccio gare e al momento punto a creare la base più grande possibile per poi ottimizzare in maniera selettiva alla bisogna.
Mi complimento per la forza di volontà, sinceramente in questo periodo non sarei mentalmente in grado di fare un'allenamento simileSarebbe interessante e utile avere anche la versione estiva della discussione Per quanto mi riguarda, il fondo in estate si riassume con questa immagine
Vedi l'allegato 414455
A parte il piccolo lavoro iniziale, il resto doveva essere fondo. Seduta non certo ottimale a causa del caldo e infatti si vede bene il trend temperatura esterna ed FC. Ad abbassare la qualità c’è anche l’ultima parte in cui son passato per una breve salitella, che dovevo sempre fare in Z2, ma non appena mi ha raggiunto un ragazzetto che faceva sfr la necessità di compagnia ha avuto il sopravvento e così l’ho pure fatta due volte (chiedo clemenza, ero fuori da solo da 5h30’ circa, ero già bello surriscaldato con le traveggole e avevo bisogno di uno stimolo per continuare la tortura).
Al momento di soluzioni valide per evitare il surriscaldamento non ne ho trovate: una volta passato un certo punto si può anche abbassare momentaneamente la temperatura del core (breve sosta alla fontana per prendere acqua e bagnare la testa), ma poi difficilmente la si riesce a tenere sotto controllo anche diminuendo l’intensità.
Per il momento mi gestisco così, ovvero quando posso esco presto e poi prendo quel che viene. Staremo a vedere cosa succederà - a livello generale - quando le temperature si abbasseranno.
Almeno per me il gioco non vale la candela, in bici devo divertirmi e farsi i piatti i a 40 gradi è più che altro una tortura psicologica. Ho fatto tante uscite di fondo in inverno, ultimamente qualche lungo avventuroso in gravel con tanta z3 ma di certo non in pianura.Premetto che non è mia intenzione fare polemica, ma in questo periodo della stagione, con già un buon numero di km accumulati, numerose uscite lunghe fatte ecc,ha senso continuare a fare lunghe uscite in Z2?
Complimenti, ma quando pensi di ottimizzare?Dipende dalla programmazione. Non faccio gare e al momento punto a creare la base più grande possibile per poi ottimizzare in maniera selettiva alla bisogna.
Su questo son d’accordo, ma quest’anno volevo sperimentare con l’esposizione al caldo. Purtroppo non penso avrò mai la possibilità di andare in altura o passare l’estate in un posto che dia la possibilità di prendere il meglio dei due mondi (il caldo della pianura e il fresco dei monti)Almeno per me il gioco non vale la candela, in bici devo divertirmi e farsi i piatti i a 40 gradi è più che altro una tortura psicologica. Ho fatto tante uscite di fondo in inverno, ultimamente qualche lungo avventuroso in gravel con tanta z3 ma di certo non in pianura.
Domanda da profano ignorante.Su questo son d’accordo, ma quest’anno volevo sperimentare con l’esposizione al caldo. Purtroppo non penso avrò mai la possibilità di andare in altura o passare l’estate in un posto che dia la possibilità di prendere il meglio dei due mondi (il caldo della pianura e il fresco dei monti)
Secondo la mia visione, spesso si è legati ad una programmazione/calendario di chi fa agonismo, ma nella realtà “noi” siamo tutt’altro; c’è anche una buona fetta di persone che fa quel che può in base a lavoro/ferie etc. Sopratutto nel primo caso, si perde la possibilità di progredire in maniera tangibile, costante e duratura perché è indubbio che per prepararsi e gareggiare si deve trovare un compromesso tra volume ed intensità. Ma se sei una FIAT UNO, al più puoi aspirare ad essere una UNO TURBO: il compromesso/la vita/gare/volontà porta spesso a sacrificare il volume, aspetto vitale sopratutto per chi ha cominciato tardi.
Ottimizzeró non appena metterò a calendario qualcosa, già sarebbe grasso che cola disporre di un sito con un calendario di gare amatoriali, non mi dispiacerebbe aprire la prossima stagione con qualche cronaocalata. Ovviamente non è che faccio fondo e basta, faccio dei lavori che definirei di carattere generale e che, tendenzialmente, hanno lo scopo di aggiornare e migliorare la curva MMP per durate sotto i 60’.
io sono messo alla stessa maniera se non peggio, oltre i 32° circa ho una deriva pazzesca già in partenza che poi peggiora con il passare del tempo, e sto parlando di giri al massimo da 3h e di sola Z2, massimo Z3 su strappi e cavalcavia, se faccio un pò di intensità la deriva aumenta e/o arriva in anticipo...Sarebbe interessante e utile avere anche la versione estiva della discussione Per quanto mi riguarda, il fondo in estate si riassume con questa immagine
Vedi l'allegato 414455
A parte il piccolo lavoro iniziale, il resto doveva essere fondo. Seduta non certo ottimale a causa del caldo e infatti si vede bene il trend temperatura esterna ed FC. Ad abbassare la qualità c’è anche l’ultima parte in cui son passato per una breve salitella, che dovevo sempre fare in Z2, ma non appena mi ha raggiunto un ragazzetto che faceva sfr la necessità di compagnia ha avuto il sopravvento e così l’ho pure fatta due volte (chiedo clemenza, ero fuori da solo da 5h30’ circa, ero già bello surriscaldato con le traveggole e avevo bisogno di uno stimolo per continuare la tortura).
Al momento di soluzioni valide per evitare il surriscaldamento non ne ho trovate: una volta passato un certo punto si può anche abbassare momentaneamente la temperatura del core (breve sosta alla fontana per prendere acqua e bagnare la testa), ma poi difficilmente la si riesce a tenere sotto controllo anche diminuendo l’intensità.
Per il momento mi gestisco così, ovvero quando posso esco presto e poi prendo quel che viene. Staremo a vedere cosa succederà - a livello generale - quando le temperature si abbasseranno.
Domanda da profano ignorante.
Ma dal momento che sei o che sarai tutto sommato interessato a eventi "brevi" <3/4h, non è più conveniente fare 3 o più allenamenti a fila di 3/4h invece che fare dei mega lunghi da 6h 30?
Intendevo di fare 1 allenamento al giorno per 3 giorni di fila, nelle stesse condizioni e percorsi in cui se ne fa uno di 6h 30.se si potessero fare continuative senza intoppi , fermate , discese che in un certo senso vanificano l'adattamento permettendo ai muscoli di recuperare, probabilmente si. monitorando attentamente la deriva. almeno questa e' la mia idea.
C'e' chi in un podcast "sogna la california" con le sue strade dritte e sconfinate.
vabbe' ma il fondo che uno fa mica scade il 31/12A meno che tu punti al ciclocross mi sembra una programmazione "strana", ti ritroverai ad ottimizzare in pieno inverno.
Il discorso è diverso, ogni tipologia di stimolo ha una sua durata, questo perché se non si varia si arriva ad una stagnazione ed anche ad un decremento delle prestazioni.vabbe' ma il fondo che uno fa mica scade il 31/12
appunto 3h al giorno continuative x tre giorni . al contrario sempre a mio avviso se ci si deve stoppare sempre , fare discese ecc . forse di queste sei ore , veramente utili sono molto menoIntendevo di fare 1 allenamento al giorno per 3 giorni di fila, nelle stesse condizioni e percorsi in cui se ne fa uno di 6h 30.
Forse non mi ero spiegato bene, il mio non era un focus sui percorsi ma solamente sulla "divisione" delle ore per ogni giorno.
in linea di massima sono d'accordo ma forse soprattutto perchè io fare grossi volumi di Z2 continuativi non riesco, al massimo arrivo alle 3h30/4h una volta alla settimana più o meno per tutto l'anno, per il resto o scarico (1h15/1h30 a cavallo tra z1 e z2) o comunque qualche lavoretto più o meno breve e/o intenso lo metto sempre (che significa fare spostamenti in z2 e poi i lavoretti vari in salita per il 90% delle volte)...Il discorso è diverso, ogni tipologia di stimolo ha una sua durata, questo perché se non si varia si arriva ad una stagnazione ed anche ad un decremento delle prestazioni.
Se ancora ad ad agosto si fanno importi volumi in Z2 ci si troverà al momento di dover cambiare stimoli allenanti nella brutta stagione, quando invece si dovrebbe staccare recuperare e poi ripartire con le basi per la stagione successiva
Però hai comunque applicato lo stimolo pensato. Certamente nel complesso un po' diverso, per via dello stimolo ulteriore che si sovrappone e della risposta acuta parzialmente modificata dalle condizioni ambientali (oltre al presumibilmente superiore impatto generale in termini di risposta generale allo stress).A parte il piccolo lavoro iniziale, il resto doveva essere fondo. Seduta non certo ottimale a causa del caldo e infatti si vede bene il trend temperatura esterna ed FC.
Talvolta si consiglia di dedicare almeno una settimana a migliorare la risposta al caldo, con sessioni relativamente brevi controllando di recuperare l'eccesso iniziale di deriva. Essendo un adattamento che può essere mantenuto per alcune (poche) settimane potrebbe essere programmato. Il che non esclude ovviamente essere progressivi anche in questo aspetto, essendo anch'esso uno stimolo: non creare un eccessivo disaccoppiamento + allungare a pari disaccoppiamento. E magari raffreddare (per quanto possibile) durante per rendere la percezione meno spiacevole - beati gli amanti della sensazione di caldo asfissiante :)Al momento di soluzioni valide per evitare il surriscaldamento non ne ho trovate: una volta passato un certo punto si può anche abbassare momentaneamente la temperatura del core (breve sosta alla fontana per prendere acqua e bagnare la testa), ma poi difficilmente la si riesce a tenere sotto controllo anche diminuendo l’intensità.
Vanificare l'adattamento muscolare mi sembra eccessivo: ci sono molteplici adattamenti contemporanei (in parte mantenuti anche in fase non attiva o "meno attiva"), anche durante una interruzione il sistema non diventa inattivo istantaneamente (ad esempio la dilatazione dei vasi sanguigni permane per svariati secondi o anche minuti, anche per via dei fattori circolanti), il lavoro meccanico ad una certa perturbazione metabolica muscolare (e con esso la creazione delle condizioni che attivano le vie di segnalazione dell'adattamento) lo accumuli comunque.se si potessero fare continuative senza intoppi , fermate , discese che in un certo senso vanificano l'adattamento permettendo ai muscoli di recuperare, probabilmente si. monitorando attentamente la deriva. almeno questa e' la mia idea.
grazie AllVanificare l'adattamento muscolare mi sembra eccessivo: ci sono molteplici adattamenti contemporanei (in parte mantenuti anche in fase non attiva o "meno attiva"), anche durante una interruzione il sistema non diventa inattivo istantaneamente (ad esempio la dilatazione dei vasi sanguigni permane per svariati secondi o anche minuti, anche per via dei fattori circolanti), il lavoro meccanico ad una certa perturbazione metabolica muscolare (e con esso la creazione delle condizioni che attivano le vie di segnalazione dell'adattamento) lo accumuli comunque.
Se l'interruzione è un po' più prolungata cambiano leggermente le cose, ma ad esempio interruzioni intermedie possono permettere di restare meno tempo in una situazione in cui compensi con l'aumento di frequenza cardiaca una riduzione del volume sistolico, gestendo meglio questo particolare aspetto / stimolo "centrale" (se è un aspetto / stimolo su cui ha senso agire in quel frangente, chiaramente). E nel complesso magari aumenti la quantità di tempo/lavoro meccanico accumulabile (ammesso che sia necessaria alla tua progressione).
Pippone che giustifica anche la possibilità di approcci parzialmente diversi :)
Innanzitutto complimenti che per fare fondo ti fai dei begli allenamenti da quasi 7h. Ad abbassare la qualità c’è anche l’ultima parte in cui son passato per una breve salitella, che dovevo sempre fare in Z2, ma non appena mi ha raggiunto un ragazzetto che faceva sfr la necessità di compagnia ha avuto il sopravvento e così l’ho pure fatta due volte (chiedo clemenza, ero fuori da solo da 5h30’ circa, ero già bello surriscaldato con le traveggole e avevo bisogno di uno stimolo per continuare la tortura).
Al momento di soluzioni valide per evitare il surriscaldamento non ne ho trovate...
Il mio era un discorso più generale e verteva solamente sul suddividere il volume (e di conseguenza il lavoro, di qualunque tipo esso sia) su più giorni rispetto a fare un mega lungo.appunto 3h al giorno continuative x tre giorni . al contrario sempre a mio avviso se ci si deve stoppare sempre , fare discese ecc . forse di queste sei ore , veramente utili sono molto meno
Non è irragionevole, considerando che c'è effetto della durata che inizia a manifestarsi in misura più rilevante da un certo punto in poi e a divergere man mano che si prosegue. Quindi in generale:grazie All
mah! ti/mi sapro' dire perche' adesso sono in basso piemonte ed ho l'opportunita' di fare la mie sessioni aerobiche in salite > 20km (lombarda,fauniera) mentre dove risiedo abitualmente ne faccio due da 10 km . alla fine il dislivello e' piu' o meno lo stesso e pure la velocita'.
per una serie di motivi tra cui sopratutto il traffico preferisco puntare verso i monti (tanto i rapporto 34/34 mi permette di salire col mio passo in zona aerobica a cadenze ragionevoli)
quello che per ora ho notato di differente su >20km e ' una maggiore deriva ( conla speranza di migliorare nelle prossime uscite ) ed un maggiore fame pur andando a 60grh durante
vediamo se a settembre notero' delle differenze significative. se no amen mi diverto lo stesso. provo ,sperimento