Fare Fondo

andry96

Ammiraglia
23 Luglio 2018
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Mtb, holdsworth competition, Favaloro, cervelo
Sarebbe interessante e utile avere anche la versione estiva della discussione :-)xxxx Per quanto mi riguarda, il fondo in estate si riassume con questa immagine
Vedi l'allegato 414455
A parte il piccolo lavoro iniziale, il resto doveva essere fondo. Seduta non certo ottimale a causa del caldo e infatti si vede bene il trend temperatura esterna ed FC. Ad abbassare la qualità c’è anche l’ultima parte in cui son passato per una breve salitella, che dovevo sempre fare in Z2, ma non appena mi ha raggiunto un ragazzetto che faceva sfr la necessità di compagnia ha avuto il sopravvento e così l’ho pure fatta due volte (chiedo clemenza, ero fuori da solo da 5h30’ circa, ero già bello surriscaldato con le traveggole e avevo bisogno di uno stimolo per continuare la tortura).

Al momento di soluzioni valide per evitare il surriscaldamento non ne ho trovate: una volta passato un certo punto si può anche abbassare momentaneamente la temperatura del core (breve sosta alla fontana per prendere acqua e bagnare la testa), ma poi difficilmente la si riesce a tenere sotto controllo anche diminuendo l’intensità.

Per il momento mi gestisco così, ovvero quando posso esco presto e poi prendo quel che viene. Staremo a vedere cosa succederà - a livello generale - quando le temperature si abbasseranno.
Mi complimento per la forza di volontà, sinceramente in questo periodo non sarei mentalmente in grado di fare un'allenamento simile ;pirlùn^
Premetto che non è mia intenzione fare polemica, ma in questo periodo della stagione, con già un buon numero di km accumulati, numerose uscite lunghe fatte ecc,ha senso continuare a fare lunghe uscite in Z2?
Almeno per me il gioco non vale la candela, in bici devo divertirmi e farsi i piatti i a 40 gradi è più che altro una tortura psicologica. Ho fatto tante uscite di fondo in inverno, ultimamente qualche lungo avventuroso in gravel con tanta z3 ma di certo non in pianura.

Ora sono fermo una settimana per ferie e poi vorrei provare a fare un lavoro più polarizzato ma vedremo se ho la testa di farlo, perche la prima parte di stagione, pur molto soddisfacente ho rispettato poco il programma

Dipende dalla programmazione. Non faccio gare e al momento punto a creare la base più grande possibile per poi ottimizzare in maniera selettiva alla bisogna.
Complimenti, ma quando pensi di ottimizzare?:°°(
 

canserbero

Fremen
17 Settembre 2017
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Nessuna
Secondo la mia visione, spesso si è legati ad una programmazione/calendario di chi fa agonismo, ma nella realtà “noi” siamo tutt’altro; c’è anche una buona fetta di persone che fa quel che può in base a lavoro/ferie etc. Sopratutto nel primo caso, si perde la possibilità di progredire in maniera tangibile, costante e duratura perché è indubbio che per prepararsi e gareggiare si deve trovare un compromesso tra volume ed intensità. Ma se sei una FIAT UNO, al più puoi aspirare ad essere una UNO TURBO: il compromesso/la vita/gare/volontà porta spesso a sacrificare il volume, aspetto vitale sopratutto per chi ha cominciato tardi.

Ottimizzeró non appena metterò a calendario qualcosa, già sarebbe grasso che cola disporre di un sito con un calendario di gare amatoriali, non mi dispiacerebbe aprire la prossima stagione con qualche cronaocalata. Ovviamente non è che faccio fondo e basta, faccio dei lavori che definirei di carattere generale e che, tendenzialmente, hanno lo scopo di aggiornare e migliorare la curva MMP per durate sotto i 60’.
 
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canserbero

Fremen
17 Settembre 2017
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Almeno per me il gioco non vale la candela, in bici devo divertirmi e farsi i piatti i a 40 gradi è più che altro una tortura psicologica. Ho fatto tante uscite di fondo in inverno, ultimamente qualche lungo avventuroso in gravel con tanta z3 ma di certo non in pianura.
Su questo son d’accordo, ma quest’anno volevo sperimentare con l’esposizione al caldo. Purtroppo non penso avrò mai la possibilità di andare in altura o passare l’estate in un posto che dia la possibilità di prendere il meglio dei due mondi (il caldo della pianura e il fresco dei monti)
 
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Pedivella
8 Settembre 2018
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Su questo son d’accordo, ma quest’anno volevo sperimentare con l’esposizione al caldo. Purtroppo non penso avrò mai la possibilità di andare in altura o passare l’estate in un posto che dia la possibilità di prendere il meglio dei due mondi (il caldo della pianura e il fresco dei monti)
Domanda da profano ignorante.
Ma dal momento che sei o che sarai tutto sommato interessato a eventi "brevi" <3/4h, non è più conveniente fare 3 o più allenamenti a fila di 3/4h invece che fare dei mega lunghi da 6h 30?
In teoria con più giorni a fila si dovrebbe svolgere un lavoro comparabile stancandosi meno o sbaglio?
Oppure fai già 4+4+6.30 quindi il mio ragionamento non vale...
Lo chiedo perchè ho visto su di me che posso fare tutte le ore di z2/z3/z4 che voglio, ma poi la richiesta di corsa è 2500-3000 kj, già quando arrivo oltre i 3000 kj in allenamento ho la sensazione di andare ad allenare "meccanismi" inutili, dal momento che in corsa si fanno meno kj ma con cambi di ritmo che poco hanno a che fare con allenamenti lunghi.
Da qui il mio pensiero (magari anzi probabilmente sbagliato) che sia più funzionale durante tutta la stagione caricare "relativamente poco" più giorni a fila che fare un mega lungo pesante, ovviamente tempo permettendo.
 

Miscia

Pedivella
7 Giugno 2020
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Secondo la mia visione, spesso si è legati ad una programmazione/calendario di chi fa agonismo, ma nella realtà “noi” siamo tutt’altro; c’è anche una buona fetta di persone che fa quel che può in base a lavoro/ferie etc. Sopratutto nel primo caso, si perde la possibilità di progredire in maniera tangibile, costante e duratura perché è indubbio che per prepararsi e gareggiare si deve trovare un compromesso tra volume ed intensità. Ma se sei una FIAT UNO, al più puoi aspirare ad essere una UNO TURBO: il compromesso/la vita/gare/volontà porta spesso a sacrificare il volume, aspetto vitale sopratutto per chi ha cominciato tardi.

Ottimizzeró non appena metterò a calendario qualcosa, già sarebbe grasso che cola disporre di un sito con un calendario di gare amatoriali, non mi dispiacerebbe aprire la prossima stagione con qualche cronaocalata. Ovviamente non è che faccio fondo e basta, faccio dei lavori che definirei di carattere generale e che, tendenzialmente, hanno lo scopo di aggiornare e migliorare la curva MMP per durate sotto i 60’.

 

bagga

Scalatore
27 Luglio 2019
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giant tcr sl
Sarebbe interessante e utile avere anche la versione estiva della discussione :-)xxxx Per quanto mi riguarda, il fondo in estate si riassume con questa immagine
Vedi l'allegato 414455
A parte il piccolo lavoro iniziale, il resto doveva essere fondo. Seduta non certo ottimale a causa del caldo e infatti si vede bene il trend temperatura esterna ed FC. Ad abbassare la qualità c’è anche l’ultima parte in cui son passato per una breve salitella, che dovevo sempre fare in Z2, ma non appena mi ha raggiunto un ragazzetto che faceva sfr la necessità di compagnia ha avuto il sopravvento e così l’ho pure fatta due volte (chiedo clemenza, ero fuori da solo da 5h30’ circa, ero già bello surriscaldato con le traveggole e avevo bisogno di uno stimolo per continuare la tortura).

Al momento di soluzioni valide per evitare il surriscaldamento non ne ho trovate: una volta passato un certo punto si può anche abbassare momentaneamente la temperatura del core (breve sosta alla fontana per prendere acqua e bagnare la testa), ma poi difficilmente la si riesce a tenere sotto controllo anche diminuendo l’intensità.

Per il momento mi gestisco così, ovvero quando posso esco presto e poi prendo quel che viene. Staremo a vedere cosa succederà - a livello generale - quando le temperature si abbasseranno.
io sono messo alla stessa maniera se non peggio, oltre i 32° circa ho una deriva pazzesca già in partenza che poi peggiora con il passare del tempo, e sto parlando di giri al massimo da 3h e di sola Z2, massimo Z3 su strappi e cavalcavia, se faccio un pò di intensità la deriva aumenta e/o arriva in anticipo...
 
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Domanda da profano ignorante.
Ma dal momento che sei o che sarai tutto sommato interessato a eventi "brevi" <3/4h, non è più conveniente fare 3 o più allenamenti a fila di 3/4h invece che fare dei mega lunghi da 6h 30?

se si potessero fare continuative senza intoppi , fermate , discese che in un certo senso vanificano l'adattamento permettendo ai muscoli di recuperare, probabilmente si. monitorando attentamente la deriva. almeno questa e' la mia idea.

C'e' chi in un podcast "sogna la california" con le sue strade dritte e sconfinate.
 

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Pedivella
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se si potessero fare continuative senza intoppi , fermate , discese che in un certo senso vanificano l'adattamento permettendo ai muscoli di recuperare, probabilmente si. monitorando attentamente la deriva. almeno questa e' la mia idea.

C'e' chi in un podcast "sogna la california" con le sue strade dritte e sconfinate.
Intendevo di fare 1 allenamento al giorno per 3 giorni di fila, nelle stesse condizioni e percorsi in cui se ne fa uno di 6h 30.
Forse non mi ero spiegato bene, il mio non era un focus sui percorsi ma solamente sulla "divisione" delle ore per ogni giorno.
 
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vabbe' ma il fondo che uno fa mica scade il 31/12o-o
Il discorso è diverso, ogni tipologia di stimolo ha una sua durata, questo perché se non si varia si arriva ad una stagnazione ed anche ad un decremento delle prestazioni.
Se ancora ad ad agosto si fanno importi volumi in Z2 ci si troverà al momento di dover cambiare stimoli allenanti nella brutta stagione, quando invece si dovrebbe staccare recuperare e poi ripartire con le basi per la stagione successiva
 

cbr70

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Intendevo di fare 1 allenamento al giorno per 3 giorni di fila, nelle stesse condizioni e percorsi in cui se ne fa uno di 6h 30.
Forse non mi ero spiegato bene, il mio non era un focus sui percorsi ma solamente sulla "divisione" delle ore per ogni giorno.
appunto 3h al giorno continuative x tre giorni . al contrario sempre a mio avviso se ci si deve stoppare sempre , fare discese ecc . forse di queste sei ore , veramente utili sono molto meno
 

bagga

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27 Luglio 2019
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Il discorso è diverso, ogni tipologia di stimolo ha una sua durata, questo perché se non si varia si arriva ad una stagnazione ed anche ad un decremento delle prestazioni.
Se ancora ad ad agosto si fanno importi volumi in Z2 ci si troverà al momento di dover cambiare stimoli allenanti nella brutta stagione, quando invece si dovrebbe staccare recuperare e poi ripartire con le basi per la stagione successiva
in linea di massima sono d'accordo ma forse soprattutto perchè io fare grossi volumi di Z2 continuativi non riesco, al massimo arrivo alle 3h30/4h una volta alla settimana più o meno per tutto l'anno, per il resto o scarico (1h15/1h30 a cavallo tra z1 e z2) o comunque qualche lavoretto più o meno breve e/o intenso lo metto sempre (che significa fare spostamenti in z2 e poi i lavoretti vari in salita per il 90% delle volte)...

fare grossi volumi di z2 porterebbe a pensare al polarizzato (suppongo che 1-2 uscite a settimana con intensità le inserisca) di cui si parla tanto ultimamente e secondo quanto si dice all'interno della stagione sia più redditizio del classico approccio piramidale (quello che faccio io e la gran parte degli amatori suppongo)...
 
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Apprendista Cronoman
22 Marzo 2007
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A parte il piccolo lavoro iniziale, il resto doveva essere fondo. Seduta non certo ottimale a causa del caldo e infatti si vede bene il trend temperatura esterna ed FC.
Però hai comunque applicato lo stimolo pensato. Certamente nel complesso un po' diverso, per via dello stimolo ulteriore che si sovrappone e della risposta acuta parzialmente modificata dalle condizioni ambientali (oltre al presumibilmente superiore impatto generale in termini di risposta generale allo stress).
Considerando la sovrapposizione, potresti anche non aver bisogno di tutto quello stimolo per mantenere la progressione di cui hai bisogno :)
Al momento di soluzioni valide per evitare il surriscaldamento non ne ho trovate: una volta passato un certo punto si può anche abbassare momentaneamente la temperatura del core (breve sosta alla fontana per prendere acqua e bagnare la testa), ma poi difficilmente la si riesce a tenere sotto controllo anche diminuendo l’intensità.
Talvolta si consiglia di dedicare almeno una settimana a migliorare la risposta al caldo, con sessioni relativamente brevi controllando di recuperare l'eccesso iniziale di deriva. Essendo un adattamento che può essere mantenuto per alcune (poche) settimane potrebbe essere programmato. Il che non esclude ovviamente essere progressivi anche in questo aspetto, essendo anch'esso uno stimolo: non creare un eccessivo disaccoppiamento + allungare a pari disaccoppiamento. E magari raffreddare (per quanto possibile) durante per rendere la percezione meno spiacevole - beati gli amanti della sensazione di caldo asfissiante :)

se si potessero fare continuative senza intoppi , fermate , discese che in un certo senso vanificano l'adattamento permettendo ai muscoli di recuperare, probabilmente si. monitorando attentamente la deriva. almeno questa e' la mia idea.
Vanificare l'adattamento muscolare mi sembra eccessivo: ci sono molteplici adattamenti contemporanei (in parte mantenuti anche in fase non attiva o "meno attiva"), anche durante una interruzione il sistema non diventa inattivo istantaneamente (ad esempio la dilatazione dei vasi sanguigni permane per svariati secondi o anche minuti, anche per via dei fattori circolanti), il lavoro meccanico ad una certa perturbazione metabolica muscolare (e con esso la creazione delle condizioni che attivano le vie di segnalazione dell'adattamento) lo accumuli comunque.
Se l'interruzione è un po' più prolungata cambiano leggermente le cose, ma ad esempio interruzioni intermedie possono permettere di restare meno tempo in una situazione in cui compensi con l'aumento di frequenza cardiaca una riduzione del volume sistolico, gestendo meglio questo particolare aspetto / stimolo "centrale" (se è un aspetto / stimolo su cui ha senso agire in quel frangente, chiaramente). E nel complesso magari aumenti la quantità di tempo/lavoro meccanico accumulabile (ammesso che sia necessaria alla tua progressione).
Pippone che giustifica anche la possibilità di approcci parzialmente diversi :)
 
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Specy
Vanificare l'adattamento muscolare mi sembra eccessivo: ci sono molteplici adattamenti contemporanei (in parte mantenuti anche in fase non attiva o "meno attiva"), anche durante una interruzione il sistema non diventa inattivo istantaneamente (ad esempio la dilatazione dei vasi sanguigni permane per svariati secondi o anche minuti, anche per via dei fattori circolanti), il lavoro meccanico ad una certa perturbazione metabolica muscolare (e con esso la creazione delle condizioni che attivano le vie di segnalazione dell'adattamento) lo accumuli comunque.
Se l'interruzione è un po' più prolungata cambiano leggermente le cose, ma ad esempio interruzioni intermedie possono permettere di restare meno tempo in una situazione in cui compensi con l'aumento di frequenza cardiaca una riduzione del volume sistolico, gestendo meglio questo particolare aspetto / stimolo "centrale" (se è un aspetto / stimolo su cui ha senso agire in quel frangente, chiaramente). E nel complesso magari aumenti la quantità di tempo/lavoro meccanico accumulabile (ammesso che sia necessaria alla tua progressione).
Pippone che giustifica anche la possibilità di approcci parzialmente diversi :)
grazie All

mah! ti/mi sapro' dire perche' adesso sono in basso piemonte ed ho l'opportunita' di fare la mie sessioni aerobiche in salite > 20km (lombarda,fauniera) mentre dove risiedo abitualmente ne faccio due da 10 km . alla fine il dislivello e' piu' o meno lo stesso e pure la velocita'.

per una serie di motivi tra cui sopratutto il traffico preferisco puntare verso i monti (tanto i rapporto 34/34 mi permette di salire col mio passo in zona aerobica a cadenze ragionevoli)

quello che per ora ho notato di differente su >20km e ' una maggiore deriva ( conla speranza di migliorare nelle prossime uscite ) ed un maggiore fame pur andando a 60grh durante
vediamo se a settembre notero' delle differenze significative. se no amen mi diverto lo stesso. provo ,sperimento
 

Diego_go

Gregario
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. Ad abbassare la qualità c’è anche l’ultima parte in cui son passato per una breve salitella, che dovevo sempre fare in Z2, ma non appena mi ha raggiunto un ragazzetto che faceva sfr la necessità di compagnia ha avuto il sopravvento e così l’ho pure fatta due volte (chiedo clemenza, ero fuori da solo da 5h30’ circa, ero già bello surriscaldato con le traveggole e avevo bisogno di uno stimolo per continuare la tortura).

Al momento di soluzioni valide per evitare il surriscaldamento non ne ho trovate...
Innanzitutto complimenti che per fare fondo ti fai dei begli allenamenti da quasi 7h o-o

Per il problema del surriscaldamento, può sembrare strano, ma prova ad allenarti senza maglietta, alla cipollini per intenderci:))):
 
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appunto 3h al giorno continuative x tre giorni . al contrario sempre a mio avviso se ci si deve stoppare sempre , fare discese ecc . forse di queste sei ore , veramente utili sono molto meno
Il mio era un discorso più generale e verteva solamente sul suddividere il volume (e di conseguenza il lavoro, di qualunque tipo esso sia) su più giorni rispetto a fare un mega lungo.
Piccola divagazione personale, penso che se dove abito ci fosse qualche discesa o macchina in più il mio allenamento alla lunga ne gioverebbe, non smettendo di pedalare mezzo metro dalla porta di casa, eccetto per quei 10 minuti di discesa quando ci sono, devo stare molto attento da marzo a Ottobre a non alzare troppo la z2 perchè mi finisco facilmente alla lunga. Insomma praticamente quando esco qualsiasi lavoro faccia finisco sempre per fare fondo essendo i momenti a zero cadenza veramente pochi.
 

all_i_need_is_bike

Apprendista Cronoman
22 Marzo 2007
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grazie All

mah! ti/mi sapro' dire perche' adesso sono in basso piemonte ed ho l'opportunita' di fare la mie sessioni aerobiche in salite > 20km (lombarda,fauniera) mentre dove risiedo abitualmente ne faccio due da 10 km . alla fine il dislivello e' piu' o meno lo stesso e pure la velocita'.

per una serie di motivi tra cui sopratutto il traffico preferisco puntare verso i monti (tanto i rapporto 34/34 mi permette di salire col mio passo in zona aerobica a cadenze ragionevoli)

quello che per ora ho notato di differente su >20km e ' una maggiore deriva ( conla speranza di migliorare nelle prossime uscite ) ed un maggiore fame pur andando a 60grh durante
vediamo se a settembre notero' delle differenze significative. se no amen mi diverto lo stesso. provo ,sperimento
Non è irragionevole, considerando che c'è effetto della durata che inizia a manifestarsi in misura più rilevante da un certo punto in poi e a divergere man mano che si prosegue. Quindi in generale:
- maggiore durata -> maggior decremento dell'efficienza -> maggiori consumi a parità di potenza espressa (da un certo punto in poi)
- maggiore durata senza interruzioni in salita -> più tempo consecutivo in condizioni di minor dissipazione di calore (bassa velocità, a parità di temperatura) -> maggiore compensazione da parte dei meccanismi di dissipazione e maggiore riduzione del volume sistolico -> maggiore deriva (da un certo punto in poi - che è effetto progressivo, nell'ambito di intensità a cui ci stiamo riferendo, come da definizione).
In certi aspetti quindi lo stimolo è necessariamente diverso; quanto pesi la differenza nella risposta ad un certo ritmo, e nell'effettivo adattamento ottenuto, dipende certamente dalle tue capacità attuali.
 
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