Perche' i ciclisti leggeri vanno meglio in salita?

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Alberto1973

Gregario
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Quindi a parita' di bici e di contenuto energetico ( allenamento, capacita' di esprimere energia , stato di salute etc ) su di una data salita il ciclista piu' leggero risulta avvantaggiato perche' meno frenato dalla gravita' rispetto al collega piu' pesante.

Queste risposte si basano appunto sull'assunto che la potenza erogabile da un ciclista leggero sia la stessa di un ciuclista pesante.
Ma perche' il ciclista pesante, cioe' con piu' massa muscolare, non e' in grado di erogare piu' potenza????
 

andry96

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Queste risposte si basano appunto sull'assunto che la potenza erogabile da un ciclista pesante sia la stessa.
Ma questo assunto (che non dico sia sbagliato), come e' giustificato?
O diversamente: perche' un atleta con piu' massa muscolare non eroga piu' potenza? A cosa cacchio servono i muscoli se non a compiere lavoro?
non facciamo sollevamento pesi ma uno sport aerobico, il limite non sono i muscoli ma il sistema di "alimentazione" degli stessi ovvero il sistema respiratorio e cardiovascolare
 
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Alberto1973

Gregario
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non facciamo sollevamento pesi ma uno sport aerobico, il limite non sono i muscoli ma il sistema di "alimentazione" degli stessi ovvero il sistema respiratorio e cardiovascolare

Ecco, questo mi pare azzeccato.
Collegato a questo: allenamento in palestra con pesi, al di la' di un minimo, x il ciclismo (o la corsa, ecc.) e' di utilita' molto limitata'
 
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giantluca

Guest
Ma perche' il ciclista pesante, cioe' con piu' massa muscolare, non e' in grado di erogare piu' potenza????
Suggerimento per la scuderia Ferrari: schierare un dragster al prossimo gran premio. Pare che, alla fine, la potenza sia l'unica cosa che conti, con buona pace del marketing Pirelli.
 
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stambecco

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si
Queste risposte si basano appunto sull'assunto che la potenza erogabile da un ciclista leggero sia la stessa di un ciuclista pesante.
Ma perche' il ciclista pesante, cioe' con piu' massa muscolare, non e' in grado di erogare piu' potenza????

quand'anche la erogasse deve portare su più peso e dunque la maggiore potenza erogata viene zavorrata dal maggior peso, lo hanno già spiegato in maniera esauriente
 

Big_63

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Avrà una Soglia sui 400-420 Watt ci puo' stare alla 9 Colli Percorso tradizionale... Purtroppo per Lui c'era i due colli lunghi dopo il bivio quel peso un limite lo davano.. Altrimenti poteva fare anche meglio o-o
Si più o meno, considera FTP a 4,7 che ti salvano alla grande in gf stile gimondi e 9 Colli mentre alla sportful. e/o oetztaler dove il peso diventa una zavorra, il distacco sale inesorabile... Cmq lui quantomeno in piano o falsopiano va come i migliori amatori.
 

calmorr

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Queste risposte si basano appunto sull'assunto che la potenza erogabile da un ciclista leggero sia la stessa di un ciuclista pesante.
Ma perche' il ciclista pesante, cioe' con piu' massa muscolare, non e' in grado di erogare piu' potenza????
La mia risposta si basa sull'assunto che la potenza erogata ( non la erogabile) sia la stessa tra i due ciclisti . Se si cambia tale ipotesi,
il ciclista più pesante , assunto che la differenza di peso sia dovuto solo a massa muscolare efficace, potrebbe andare più veloce in salita ma solo fino ad una certa pendenza. Se la salita diventa più ripida il ciclista più leggero comunque arriva prima perché il surplus di energia muscolare /potenza del ciclista pesante non basta più a compensare la gravità.
 
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Lorena bernardelli

Novellino
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non facciamo sollevamento pesi ma uno sport aerobico, il limite non sono i muscoli ma il sistema di "alimentazione" degli stessi ovvero il sistema respiratorio e cardiovascolare
Si ma la risposta piu' logica e scientifica l'ha data cbr 70 velocista riportando tra l'altro le notissime tabelle di my personal trainer.....e smentiscono che un ciclista piu' leggero vada per forza piu' forte o in minor tempo su una salita lunga diciamo di almeno 15-20 km! Il ciclista piu' leggero deve essere obbligatoriamente nel suo peso forma cosi' come quello piu' relativamente pesante. Essere nel peso forma da cicloamatore che durante il giorno lavora.....non e' cosi' semplice come pare venga scritto qui da qualcuno! Io ho l'esempio per esperienza diretta di moltissimi cicloamatori che sono finiti "sotto il peso ideale" rendendo di meno nelle GF e ancora meno nelle Cicloamatoriali Udace. Se invece il ragionamento e': prendiamo due botti dele quali una e 100 kg e l'altra 80 e dobbiamo spingerle su una pendenza del 10% e' chiaro che facciamo meno fatica a spingere la botte piu' leggera e viceversa in discesa. Ma gli atleti pur se amatori non sono boti e non solo solo peso ma una serie molto ampia di fattori che appuinto citava benisimol CBR70.
 

andry96

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Si ma la risposta piu' logica e scientifica l'ha data cbr 70 velocista riportando tra l'altro le notissime tabelle di my personal trainer.....e smentiscono che un ciclista piu' leggero vada per forza piu' forte o in minor tempo su una salita lunga diciamo di almeno 15-20 km! Il ciclista piu' leggero deve essere obbligatoriamente nel suo peso forma cosi' come quello piu' relativamente pesante. Essere nel peso forma da cicloamatore che durante il giorno lavora.....non e' cosi' semplice come pare venga scritto qui da qualcuno! Io ho l'esempio per esperienza diretta di moltissimi cicloamatori che sono finiti "sotto il peso ideale" rendendo di meno nelle GF e ancora meno nelle Cicloamatoriali Udace. Se invece il ragionamento e': prendiamo due botti dele quali una e 100 kg e l'altra 80 e dobbiamo spingerle su una pendenza del 10% e' chiaro che facciamo meno fatica a spingere la botte piu' leggera e viceversa in discesa. Ma gli atleti pur se amatori non sono boti e non solo solo peso ma una serie molto ampia di fattori che appuinto citava benisimol CBR70.
ovvio che tra gli amatori ci possono essere differenze di prestazioni decisamente più grandi che non quelle legate alla stazza "ideale"

comunque le spiegazioni scientifiche sono già state date in precedenza da @all_i_need_is_bike e altri e sono legate a fattori limitanti che crescono con un fattore legato alla superficie e non al volume( a cui è legato invece ovviamente il peso) e che spiegano la differente prestazione raggiungibile in w/kg e altri fattori di limite
 
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fattori limitanti che crescono con un fattore legato alla superficie e non al volume( a cui è legato invece ovviamente il peso) e che spiegano la differente prestazione raggiungibile in w/kg e altri fattori di limite
Per precisare meglio: le informazioni riportate da @cbr70 rientrano pienamente nelle considerazioni precedentemente citate e relative a costo energetico vs utilizzo dell'ossigeno: anche le superfici di scambio (polmonare piuttosto che a livello dei capillari muscolari) sono riconducibili a quantità geometriche che cambiano in misura non costante al variare delle dimensioni del ciclista e quindi della sua massa, pertanto influenzano i fenomeni di diffusione e trasporto citati.
Differenziare solo tramite dati antropometrici (altezza, massa) resta una approssimazione perché si sovrappongono altri elementi di variabilità fra individui, elementi che sono sempre sfruttati in modo non lineare ma integrativo durante l'attività, a seconda dei fattori limitanti effettivi nel caso particolare (infatti "Il regolare esercizio di endurance sfida, e quindi specificamente sollecita, modificazioni negli step più deboli della cascata dell'ossigeno, con il risultato ultimo di ottenere un miglioramento degli adattamenti in base alla loro limitazione al trasporto di ossigeno" - Lundby, Montero (2019))
 
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cbr70

Scalatore
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Per precisare meglio: le informazioni riportate da @cbr70 rientrano pienamente nelle considerazioni precedentemente citate e relative a costo energetico vs utilizzo dell'ossigeno: anche le superfici di scambio (polmonare piuttosto che a livello dei capillari muscolari) sono riconducibili a quantità geometriche che cambiano in misura non costante al variare delle dimensioni del ciclista e quindi della sua massa, pertanto influenzano i fenomeni di diffusione e trasporto citati.
Differenziare solo tramite dati antropometrici (altezza, massa) resta una approssimazione perché si sovrappongono altri elementi di variabilità fra individui, elementi che sono sempre sfruttati in modo non lineare ma integrativo durante l'attività, a seconda dei fattori limitanti effettivi nel caso particolare (infatti "Il regolare esercizio di endurance sfida, e quindi specificamente sollecita, modificazioni negli step più deboli della cascata dell'ossigeno, con il risultato ultimo di ottenere un miglioramento degli adattamenti in base alla loro limitazione al trasporto di ossigeno" - Lundby, Montero (2019))
@all_i_need_is_bike ti chiedo conferma e/o correzione su qeullo che ho letto da qualche parte non ricordo dove (lo riporto con parole mie non tecniche) : esistono due sistemi interconnessi per l'apporto di O2 , uno chiamato centrale , cardio-circolatorio , che riguarda polmoni-cuore (gittata, frequenza max) -sangue (volume plasma,eritrociti, vascolarizzazione ecc) ed uno chiamato periferico ovvero le fibre muscolari e la loro capacita' di captare ed interscambiare l'O2. (tipo fibre, mitocondri , uttilizzare l'O2 che gli viene inviato)

tutto questo se ho ben compreso

ora il primo dei due sistemi che va in crisi , in un soggetto molto allenato ed al limite della sua genetica (diciamo) , e' quelllo detto centrale... ovvero una crescita' muscolare quanto questo sistema (centrale) e' al 100% non comporta significativi miglioramenti.

da qui si potrebbe spiegare la non proporzione lineare tra aumento massa magra e potenza.

la cosa a me torna pure se penso che per aumentare il motore si agisce sul sistema centrale ricorrendo alla chimica (EPO)
 
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@all_i_need_is_bike ti chiedo conferma e/o correzione su qeullo che ho letto da qualche parte non ricordo dove (lo riporto con parole mie non tecniche) : esistono due sistemi interconnessi per l'apporto di O2 , uno chiamato centrale , cardio-circolatorio , che riguarda polmoni-cuore (gittata, frequenza max) -sangue (volume plasma,eritrociti, vascolarizzazione ecc) ed uno chiamato periferico ovvero le fibre muscolari e la loro capacita' di captare ed interscambiare l'O2. (tipo fibre, mitocondri , uttilizzare l'O2 che gli viene inviato)

tutto questo se ho ben compreso

ora il primo dei due sistemi che va in crisi , in un soggetto molto allenato ed al limite della sua genetica (diciamo) , e' quelllo detto centrale... ovvero una crescita' muscolare quanto questo sistema (centrale) e' al 100% non comporta significativi miglioramenti.

da qui si potrebbe spiegare la non proporzione lineare tra aumento massa magra e potenza.

la cosa a me torna pure se penso che per aumentare il motore si agisce sul sistema centrale ricorrendo alla chimica (EPO)
Sì, assolutamente: anche se, come si diceva, ci sono molti elementi e aspetti che interagiscono (e in certe situazioni in qualche misura si compensano), in generale più il soggetto è "allenato" e più i fattori limitanti sono nel "trasporto" (ad esempio captazione e ricarica dell'ossigeno, smaltimento anidride carbonica, mantenimento flusso alla muscolatura attiva e pressione sanguigna per continuare a servire tutti gli organi) e in proporzione meno nella "utilizzazione" (ad esempio diffusione fra capillari e mitocondrii, massa mitocondriale attiva). Aspetti che rientrano in parte fra le caratteristiche individuali da tenere in considerazione, anche per ragionare su cosa fare (nonché uno dei motivi per cui copiare, senza interrogarsi sul perché, ciò che fanno i professionisti non è necessariamente la scelta migliore) :)
 

Lorena bernardelli

Novellino
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Sì, assolutamente: anche se, come si diceva, ci sono molti elementi e aspetti che interagiscono (e in certe situazioni in qualche misura si compensano), in generale più il soggetto è "allenato" e più i fattori limitanti sono nel "trasporto" (ad esempio captazione e ricarica dell'ossigeno, smaltimento anidride carbonica, mantenimento flusso alla muscolatura attiva e pressione sanguigna per continuare a servire tutti gli organi) e in proporzione meno nella "utilizzazione" (ad esempio diffusione fra capillari e mitocondrii, massa mitocondriale attiva). Aspetti che rientrano in parte fra le caratteristiche individuali da tenere in considerazione, anche per ragionare su cosa fare (nonché uno dei motivi per cui copiare, senza interrogarsi sul perché, ciò che fanno i professionisti non è necessariamente la scelta migliore) :)
Direi che i due interventi finali hanno spazzato via in maniera scientifica la banalizazione del "calo di peso e vado piu' forte in salita" sempre considerando ovviamente detto in parole povere, che "per ciascun individuo c'e' un massimo picco di rendimento e forma raggiungibile" in certi periodi. Per i professionisti durante alcuni periodi della loro attivita' che e' relativamente breve (diciamo 10 anni dei quali 4-5 ai massimi livelli), mentre per gli amatori le variabili sono infinite date le diverse fascie d'eta' di condizioni di allenamento per cause esterne lavoro famiglia ecc. Chiederei a chi vuole rispondere seriamente, se non si e' mai reso conto, da cicloamatore evoluto come molti si considerano, che il semplice parametro "meno peso piu' vado forte in salita" non solo e' una banalita' ma perfino un errore di preparazione. E i dati sopra riportati che sono quelli degli studi in materia, lo confermano. Chiedo anche per informazione a "all i need is bike": per esperienza personale quando ero un cicloamatore di livello ed avevo raggiunto il mio peso forma ideale secondo le tabelle dei migliori preparatori di squadre professionistiche, ed ero per esempio a 52 anni nella categoria gentleman, a 1,74 di h x 67 kg la mia soglia anaerobica era 162 bpm in pianura e 167bpm in salita a 320 watt. Reggevo il sottosoglia del 95% (cioe' i 290-295 watt) per oltre 1 ora senza grandi problemi e arivavo al fuorisoglia di 178 bpm con 360 watt che reggevo almeno 10 minuti. Quando mi e' stato chiesto dalla mia squadra di allora e dal loro preparatore di provare a perdere 3-4 kg e l'ho fatto nei tempi canonici non affrettando e cioe' in 3 mesi, a 64 kg avevo perso il 10% di watt abbassando la soglia di 2-3 bpm e ancora peggio per il massimale che non riuscivo piu a reaggiungere ne' per i watt che per i bpm. Ho fatto analisi scoprendo per esempio che la mia emoglobina a 67 kg era perfetta per un uomo della mia eta' ben allenato cioe 15,5 mentre a 64 kg era diminuita a 13 che cominciava ad essere bassa. il "famoso" ematocrito rimaneva stabile tra i 39 ed i 42 a secondo dei periodi nonostanet diversita' di peso. (a 64 kg....si era abbassato il colesterolo Hdl mentre Ldl era sempre uguale ed avrebbe dovuto essere il contrario!) Non mi dilungo oltre per non approfittare della tua pazienza ma avrei anche anche altre analisi che dimostrano che il peso forma ideale e' uno e uno solo pr un certo periodo della propria vita (diciamo una stagione o due ciclistiche) e varia ovviamente in base all'eta'. Trattandosi di cicloamatori secondo me e' la sola cosa che conta.
In ultimo: le stesse salite della mia zona che ho sempre usato come riferimento, in quel periodo cioe' nei 2-3 anni che ho usato come parametro, mi davano tempi migliori quando ero in peso forma e non in sottopeso fatte salve le variabili climatiche stagionali ecc. e per parametro usavo salite di 9 km al 9%, di 14,5 km al 10% e di 21 km al 7,2% tutte conosciutissime dai cicloamatori della mia zona. cioe' cioe' salite da 36-37 minuti 1,02-1,05 minuti e 1,25- 1,30 minuti. Oltre alla salita plurisettimanale di 7, 2 km al 5,5% da 21-22- minuti usata come test tutto l'anno per valutare la forma. Le vam sempre oltre i i1250-1300 in peso forma e 11500-1200 sottopeso. Vorra' dire qualche cosa? Dati di una delle piu' importanti squadre italiane dell'epoca (1998-2000) presso la quale facevo la preparazione e il controllo ogni 3 mesi.
 

leandro_loi

Velocista
20 Luglio 2019
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mia
OK domanda scema, vediamo la logica che ci metto dietro.
Certo intendo con livello simile di preparazione.

In salita power/mass conta piu' di power, e anche piu' di mass.
I leggeri hanno rapporto power/mass piu' favorevole? Forse, ma a me non pare per niente scontato, Essendo piu' leggeri hanno anche meno muscolatura, cioe' meno forza e potenza.
Quindi: cosa aiuta i ciclisti leggeri in salita?

Minore massa grassa credo non sia la risposta. Almeno se parliamo per individui con lo stesso livello di fitness generale (cioe' anche con la stessa % di grasso).
va meglio perchè è più leggero.
 
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Lorena bernardelli

Novellino
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@Lorena bernardelli piu che dimagrito , probabilmente eri denutrito. o-o
eh probabilmente.....ma e' per questo che insisto con il fatto che ciascuno di noi ha in rapporto all'eta' un peso forma ideale che non serve abbassare per rincore un'ipotesi di miglioramento in salita...la stessa cosa la sto notando con mia figlia che fa triathlon: il suo peso forma e quello (1kg piu' o meno) e non migliora se perde 3 kg (e' gia' leggera 52 kg. su 1,62).
 
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giantluca

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Non mi è chiaro chi si metta a dieta per andare più forte in salita. Io da quando vado in bici mi peso praticamente ogni giorno perchè due anni fa persi 5-6kg in poco tempo e me ne spaventai un po.
Adesso sono 73kg per 185cm, già in risalita dopo che a fine estate stentavo ad arrivare a 71. Il tutto perchè se è vero che pesare poco aiuta in salita, è anche vero che andare in salita aiuta a pesare poco.
E dopo questa banalità (comunque in eccellente e numerosissima compagnia) direi che posso chiudere qui la mia partecipazione alla discussione.
 

Classifica generale Winter Cup 2024