Test Sensore di temperatura CORE
- Creatore Discussione BDC-MAG.COM
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Interessantissimo, sia per l'utilizzo che per gli studi seri che per il tipo di allenamento, soprattutto i protocolli di prova ed il fatto che rappresentino l'opposto delle condizioni ideali per allenarsi.
Sono un ciclista pane e salame, il mio commento è da ex-addetto a test e relative relazioni nell'ambito della ricerca e sviluppo.
Per la discrepanza tra la temperatura misurata dal sensore in prova e quello ottico da orecchio (è ottico, giusto?), ai tempi in cui lavoravo su pompe e compressori si diceva che i lettori di temperatura laser o ottici con altre tecnologie lasciano il tempo che trovano sulla precisione del grado, non so se sia vero, perché la superficie influisce sulla lettura: orecchio non perfettamente uniforme, fronte sudata, superfici alettate verniciate e parzialmente riflettenti, tutti campi su cui i termometri ottici lavorano male. Anche io negli infelici tempi della primavera 2020 passavo mezz'ore prima di lavorare in attesa di un responso "positivo" dell'economicissimo termometro aziendale che sulla mia fronte leggeva solo valori estremi tipo sotto i 35 o oltre i 38°C. Questo per dire che mi fido di più di un sensore così costoso che di un termometro da parafarmacia (con tutto il rispetto)
Sono un ciclista pane e salame, il mio commento è da ex-addetto a test e relative relazioni nell'ambito della ricerca e sviluppo.
Per la discrepanza tra la temperatura misurata dal sensore in prova e quello ottico da orecchio (è ottico, giusto?), ai tempi in cui lavoravo su pompe e compressori si diceva che i lettori di temperatura laser o ottici con altre tecnologie lasciano il tempo che trovano sulla precisione del grado, non so se sia vero, perché la superficie influisce sulla lettura: orecchio non perfettamente uniforme, fronte sudata, superfici alettate verniciate e parzialmente riflettenti, tutti campi su cui i termometri ottici lavorano male. Anche io negli infelici tempi della primavera 2020 passavo mezz'ore prima di lavorare in attesa di un responso "positivo" dell'economicissimo termometro aziendale che sulla mia fronte leggeva solo valori estremi tipo sotto i 35 o oltre i 38°C. Questo per dire che mi fido di più di un sensore così costoso che di un termometro da parafarmacia (con tutto il rispetto)
Nemmeno il tempo di allestire la postazione rulli in bagno e mi è già arrivata la telefonata del divorzista
Al di là che costa 270€, se compro un sensore di temperatura Garmin da 30 € (ma sicuramente ci sono anche sensori più economici) e me lo attacco alla fascia cardio, cosa cambia?
L'app per come è descritta non mi sembra fornisca informazioni così evolute, giusto un ausilio alla identificazione delle proprie zine di temperatura, che però con un giusto protocollo possono probabilmente trovarsi anche senza l'app.
L'app per come è descritta non mi sembra fornisca informazioni così evolute, giusto un ausilio alla identificazione delle proprie zine di temperatura, che però con un giusto protocollo possono probabilmente trovarsi anche senza l'app.
-Quello di Garmin è un sensore da esterni...non sono un esperto, ma non credo possa dare info attendibili per misurare la temperatura corporea interna. Cosi come per misurarmi la febbre non mi metto sotto l'ascella il termometro che ho sul balcone...
-Che sia indispensabile per fare heat training non credo nemmeno io, ma li credo si entri più nel merito dell'heat training in se che non del sensore.
ogni tanto qualche pazzo vestito invernale in bici con 20 gradi lo vedo, molti più runners con il k-way a dire il vero
ma il disagio mentale di chi fà i rulli con i vestiti invernali, al chiuso e riscaldato o mette i rulli dove ha fatto la doccia è un qualcosa a cui credo ma difficile da giustificare
mi si dirà "anche chi esce in bici alle 14 con 38 gradi è un disagiato", dico nì, nel senso che su quello può fare ben poco e di certo non sono condizioni che và a cercare; trovo peraltro poco utile prepararsi per condizioni di quel tipo, a meno che non si parli di professionismo
ma il disagio mentale di chi fà i rulli con i vestiti invernali, al chiuso e riscaldato o mette i rulli dove ha fatto la doccia è un qualcosa a cui credo ma difficile da giustificare
mi si dirà "anche chi esce in bici alle 14 con 38 gradi è un disagiato", dico nì, nel senso che su quello può fare ben poco e di certo non sono condizioni che và a cercare; trovo peraltro poco utile prepararsi per condizioni di quel tipo, a meno che non si parli di professionismo
Probabilmente hai ragione ma sto provando a pensare che differenza possa mai esserci fra un termometro da esterni e uno corporeo, a patto che la precisione sia la stessa (diciamo il decimo di grado)
Per i termometri da ascella il tema è solo che una volta tolti continuano ad indicare la temperatura più alta rilevata, altrimenti potresti tranquillamente usare un termometro normale, qui stiamo parlando di una misurazione in continua della temperatura, quindi non c'è nemmeno quel problema.
mi sono fermato al pane e salame, io consiglio un po' di finocchiona toscana con pane di grano duro e una gotta di ciliegiolo maremmano. non sarà il massimo per la vo2max ma sulla durability (che orrore di parola!) sicuramente ha i suoi effetti.
Non è solo un termometro (l'idea è determinare la temperatura interna, per la quale ovviamente non ti basta misurare/conoscere una temperatura esterna). Da uno studio indipendente di validazione del 2021: "The CORE apparatus involves a novel type of thermal energy transfer sensor (a heat flux sensor) that determines core temperature using machine learning algorithms based on measurements of heat flux and skin temperature, as well as, when exercising, data provided by external heart rate sensors".
(Studio di validazione che peraltro evidenziava dati accettabilmente affidabili come ripetibilità della misura, ma diversi rispetto alla effettiva temperatura interna misurata con altri metodi. Quindi dato da interpretare con attenzione, specialmente in certe circostanze).
Ultima modifica:
si è sempre chiamata PASSO ma che ci vuoi fare... se non si inventano qualcosa..
Si usa un nome diverso perché non è il passo, ma un indice della capacità di conservare un passo specifico dopo aver svolto un certo compito motorio (quindi proprio nel senso di durabilità / durevolezza - mantenimento di una prestazione / funzionalità nel tempo). Fine OT :)
si appunto è il passo che sta a significare che tieni quel passo per parecchio. qualcuno la chiamava anche Gamba, ma ora bisogna fare i fighi ed esprimere concetti semplici con argomenti da ricamarci sopra libri sul nulla.
Non necessariamente. L'idea si applica anche al passo per uno sforzo di 5 minuti o di 1 minuti. Cioè non indica il passo :)
Chiamala come vuoi, basta non perdersi il concetto (lo stai perdendo) :)
preferisco il pane e salame, quanto ai dispositivi citati nell'articolo...lasciamo perdere..io sono per il ciclismo romantico. queste cose nelle corse le vieterei per definizione a partire dal PM.