Nel sistema giuridico italiano si parla solo di reati e mai di crimini, per cui "crimine" è un sinonimo di "reato", sebbene senza alcuna valenza legale. Per cui chi commette dei reati , specie se gravi e tanto più se volontari , può benissimo essere definito "criminale".
E quando non c'è il "karma", tutti sereni e contenti lo stesso?
In una società civile, la sicurezza collettiva non dovrebbe essere affidata al "karma" (per chi ci crede), ma ai controlli ed alla giustizia, possibilmente amministrativa e se non basta penale.
A me sapere che questo personaggio non guiderà più, o perchè verrà condannato o perchè le condizioni di salute glielo impediranno, non è una grande consolazione. Come non lo sarebbe per me sapere che chi mi dovesse stirare perchè ubriaco si potrebbe prendere otto anni di galera. Preferirei che venisse intercettato prima e "educato" o rimosso dalla strada piuttosto che essere "consolato" in sedia a rotelle o sottoterra.