Ciclisti over 50 (vol.3)

VADABRUT

Ammiraglia
7 Aprile 2006
16.603
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Bici
Tecnotrat
Di per se la prima volta che è uscita era allenandomi ad arrampicare nel 2006; andavo in pausa pranzo con un programma rigido, riscaldamento a secco, riscaldamento sui pannelli, 20 minuti di boulder duri, doccia e ufficio; trovo un mio allievo che provava un boulder, lo provo prima di scaldarmi diverse volte cadendo male, et opla. Una volta che la zona è lesionata, la protusione tende a riuscire; ne uscii con una serie di infiltrazioni, ma tre anni dopo presi mio figlio dal lettino in piena notte a freddo e di nuovo.
La spin bike è messa benino, ma per fare un esercizio mi sono reso conto che pedalavo io male. Una volta che è fuori, l'impressione è che qualsiasi sforzo mi dia fastidio, canche quelli prima innocui.
Ma esiste una soluzione a questo guaio ? Mio padre per una protusione discale era stato operato.
 

loiety

Apprendista Velocista
8 Agosto 2007
1.648
1.352
Piemonte
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Ma esiste una soluzione a questo guaio ? Mio padre per una protusione discale era stato operato.
Parlaimo di una cosa per cui devo fidarmi di cosa mi dicono i medici.
le cose che capitano sono due, uno che un disco che secca diventa meno "ammortizzante", e questo capita per una bvita di sforzi, che siano lavori o sport. Nello specifico io sia per lavoro che per divertimento ho portato sempre zaini molto pesanti.
L'altra che una specie di tessuto che tiene il midollo, che ha una consistenza spugnosa si lesioni e facci uscire questo materiale. In questo caso la lesione resta, ma si tenta di far seccare e far rientrare questo materiale; se non ci si riesce, si opera, ma può riuscire. L'operazione fine di mondo è una cosa che il mio medico vuole evitare, ovvero "staffare" l5s1, così non preme, non escono più protusioni. Solo che se fai questo e continui a far sport lavori, sposti il problema a l4-l5 e via via salendo, fino a che non hai una schine tutta staffata. Il medico mi diceva di un suo paziente che lavorava in cantieri di cemento proiettato che oramai non si piegava più. Secondo il mio medico/fisio io non avendo problemi di nervo sciatico e mobilità ottima seppur con dolore, devo combattere cercando di evitare in ogni modo l'operazione.
Per ora lavoro di fisioterapia, ginnastica e ozono. Il prossimo step potrebbe essere una ozonoterapia guidata, una roba più complessa da fare in ospedale, ma ancora non invasiva e non distruttiva. E rischio di dover ascoltare mia moglie e andare con lei a fare pilates. Hai presente, io solo in mezzo alle madame ?
 

lupin IV

Maglia Iridata
21 Settembre 2008
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Basilicata del sud
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Rose X-Lite Six, Canyon Ultimate CF10
Ecco qua il più scarso della compagnia, i dati del 15 febbraio 2022 sono palesemente sballati, fatti sul rullo che sbarellava
Vedi l'allegato 453395 Vedi l'allegato 453396
Mancano tutti i valori sotto il centesimo di secondo :mrgreen:
Parlaimo di una cosa per cui devo fidarmi di cosa mi dicono i medici.
le cose che capitano sono due, uno che un disco che secca diventa meno "ammortizzante", e questo capita per una bvita di sforzi, che siano lavori o sport. Nello specifico io sia per lavoro che per divertimento ho portato sempre zaini molto pesanti.
L'altra che una specie di tessuto che tiene il midollo, che ha una consistenza spugnosa si lesioni e facci uscire questo materiale. In questo caso la lesione resta, ma si tenta di far seccare e far rientrare questo materiale; se non ci si riesce, si opera, ma può riuscire. L'operazione fine di mondo è una cosa che il mio medico vuole evitare, ovvero "staffare" l5s1, così non preme, non escono più protusioni. Solo che se fai questo e continui a far sport lavori, sposti il problema a l4-l5 e via via salendo, fino a che non hai una schine tutta staffata. Il medico mi diceva di un suo paziente che lavorava in cantieri di cemento proiettato che oramai non si piegava più. Secondo il mio medico/fisio io non avendo problemi di nervo sciatico e mobilità ottima seppur con dolore, devo combattere cercando di evitare in ogni modo l'operazione.
Per ora lavoro di fisioterapia, ginnastica e ozono. Il prossimo step potrebbe essere una ozonoterapia guidata, una roba più complessa da fare in ospedale, ma ancora non invasiva e non distruttiva. E rischio di dover ascoltare mia moglie e andare con lei a fare pilates. Hai presente, io solo in mezzo alle madame ?
L'ho scritto decine di volte, me lo disse il neurochirurgo, il materiale una volta uscito non rientra più. E' come cercare di far rientrare il dentifricio nel tubetto una volta spremuto.
Aspettare che si secchino i tessuti a mio avviso è una stronzata, si rischia di arrivare a 80 anni avendo fatto una vita di dolori e privazioni.
Il pilates è un'ottima soluzione ma anche una noia mortale, se la superi sei a buon punto.
 
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Ammiraglia
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Parlaimo di una cosa per cui devo fidarmi di cosa mi dicono i medici.
le cose che capitano sono due, uno che un disco che secca diventa meno "ammortizzante", e questo capita per una bvita di sforzi, che siano lavori o sport. Nello specifico io sia per lavoro che per divertimento ho portato sempre zaini molto pesanti.
L'altra che una specie di tessuto che tiene il midollo, che ha una consistenza spugnosa si lesioni e facci uscire questo materiale. In questo caso la lesione resta, ma si tenta di far seccare e far rientrare questo materiale; se non ci si riesce, si opera, ma può riuscire. L'operazione fine di mondo è una cosa che il mio medico vuole evitare, ovvero "staffare" l5s1, così non preme, non escono più protusioni. Solo che se fai questo e continui a far sport lavori, sposti il problema a l4-l5 e via via salendo, fino a che non hai una schine tutta staffata. Il medico mi diceva di un suo paziente che lavorava in cantieri di cemento proiettato che oramai non si piegava più. Secondo il mio medico/fisio io non avendo problemi di nervo sciatico e mobilità ottima seppur con dolore, devo combattere cercando di evitare in ogni modo l'operazione.
Per ora lavoro di fisioterapia, ginnastica e ozono. Il prossimo step potrebbe essere una ozonoterapia guidata, una roba più complessa da fare in ospedale, ma ancora non invasiva e non distruttiva. E rischio di dover ascoltare mia moglie e andare con lei a fare pilates. Hai presente, io solo in mezzo alle madame ?
Pilates....... ho letto da qualche parte sul forum che sono esercizi miracolosi. Farli in mezzo alle Signore non dovrebbe essere un problema, basta farli, fossi in te ascolterei tua moglie.
 

VADABRUT

Ammiraglia
7 Aprile 2006
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Mi sono perso i dati di putenza di @Cillo , vado a vederli.

Per quanto riguarda i miei, ieri sera dopo il D.M. avrei voluto fare il test dei 5 km ( o 5 minuti ?) che avevo già fatto l' anno scorso ma una volta lanciato ho dovuto interrompere a causa di un trattore in manovra in mezzo alla strada. Sono tornato indietro per ripetere ma a quel punto ero ormai stanco e demotivato......soprattutto stanco.
 
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loiety

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L'ho scritto decine di volte, me lo disse il neurochirurgo, il materiale una volta uscito non rientra più. E' come cercare di far rientrare il dentifricio nel tubetto una volta spremuto.
Aspettare che si secchino i tessuti a mio avviso è una stronzata, si rischia di arrivare a 80 anni avendo fatto una vita di dolori e privazioni.
Il pilates è un'ottima soluzione ma anche una noia mortale, se la superi sei a buon punto.
Come ti dicevo mi sto fidando di uno, se poi non funziona cercherò una via diversa. io ho il vago sospetto che alla fine finirò sotto i ferri, ma per ora provo ad evitare. Con ginnastica e infiltrazioni ci sono uscito due volte, ci provo una terza.
 
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lupin IV

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Come ti dicevo mi sto fidando di uno, se poi non funziona cercherò una via diversa. io ho il vago sospetto che alla fine finirò sotto i ferri, ma per ora provo ad evitare. Con ginnastica e infiltrazioni ci sono uscito due volte, ci provo una terza.
Non ti voglio convincere, ma io mi sono fidato "di uno" (primario di neurochirurgia) per 18 anni, da 20 a 38, fottendomi tutta la giovinezza si può dire, che diceva che non dovevo operarmi. Dopo l'intervento sono rinato, anche se era troppo tardi ormai, 20 anni non li avevo più.
 
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Big Steak One

Apprendista Passista
15 Ottobre 2022
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ex FRW Napa Valley - new Argon18 Krypton
Molti ciclisti hanno la cattiva abitudine di non stare fermi in caso di problemi, ho parecchi amici che fanno così e si trascinano problemi per mesi e mesi. Uscire in bici per stare fermo in montagna poi è il metodo migliore per farsi male veramente in caso di mal di schiena.
Ho imparato a mie spese che è meglio fermarsi qualche giorno, anche una o due settimane, che trascinarsi i problemi per mesi.
Detto ciò, ti auguro di riprenderti presto o-o
Eccomi! Sono io! Ma non solo per il ciclismo ma in generale. Dovrei stare fermo anche quando appena appena sto meglio continuare a stare fermo...e non lo faccio:cry: Uff.
Ho fatto una risonanza ed ho diverse protusioni, e sopratutto il disco l5-s1 completamente secco; se gli altri li vedi bianchi, questo lo vedi nero. Normalmente è una situazione che gestisco, ma quest'inverno, proprio quando avevo già prenotato la bici nuova, ma prima di usarla, ho fatto uno sforzo messo male sulla spin bike, ci ho sciato il giorno dopo e il giorno dopo ancora ho fatto la salita in mtb più dura che c'è qui in giro. Questo ha fatto uscire la protusione che non è più rientrata. Prima perché avevo i giornalieri comperati e dovevo accompagnare il ragazzo sulla neve, poi perché sai, la bici nuova ...
Adesso ho comunque fare attività per lavoro in giro, per cui non posso permettermi di avere sempre male.
Ho iniziato nella multicitazione per rispondere anche a questo. Lo faccio più in basso.
Ricordo adesso che lo avevi scritto, quello che non capisco è come sia possibile farsi uscire una protusione discale pedalando in salita.......ma come sei messo su quelle bici ? Adesso cosa pensi di fare ?
Proseguo giù
Ma soprattutto la parte chat privata a due di ieri sera può essere tranquillamente saltata :))):
Ehm...presente. Con @bikernat e @catman c'abbiamo dato in pò dentro :))):
Puoi tranquillamente saltare le ultime 3 di chat privata:roll:
Ah no, qui io non c'entro:roll:
in un giro solo.

Magari qualche giro verso il Sannio ? Se ha mezza giornata, direi che ci sono 200 km di autonomia.
In alternativa, a Paestum a caricarsi di mozzarelle, ma è un po' troppo caldo per portarsele in treno.
Ottima idea. @catman hai letto?;-)
Di per se la prima volta che è uscita era allenandomi ad arrampicare nel 2006; andavo in pausa pranzo con un programma rigido, riscaldamento a secco, riscaldamento sui pannelli, 20 minuti di boulder duri, doccia e ufficio; trovo un mio allievo che provava un boulder, lo provo prima di scaldarmi diverse volte cadendo male, et opla. Una volta che la zona è lesionata, la protusione tende a riuscire; ne uscii con una serie di infiltrazioni, ma tre anni dopo presi mio figlio dal lettino in piena notte a freddo e di nuovo.
La spin bike è messa benino, ma per fare un esercizio mi sono reso conto che pedalavo io male. Una volta che è fuori, l'impressione è che qualsiasi sforzo mi dia fastidio, canche quelli prima innocui.

Ma esiste una soluzione a questo guaio ? Mio padre per una protusione discale era stato operato.

Mancano tutti i valori sotto il centesimo di secondo :mrgreen:

L'ho scritto decine di volte, me lo disse il neurochirurgo, il materiale una volta uscito non rientra più. E' come cercare di far rientrare il dentifricio nel tubetto una volta spremuto.
Aspettare che si secchino i tessuti a mio avviso è una stronzata, si rischia di arrivare a 80 anni avendo fatto una vita di dolori e privazioni.
Il pilates è un'ottima soluzione ma anche una noia mortale, se la superi sei a buon punto.
Ed ecco cosa volevo dire sulle protusioni/ernie.
Il dolore insorge per lo schiacciamento, ma non lo schiacciamento in se dove nei casi più gravi sono le rime ossee delle vertebre a toccarsi.
È "colpa" dei nervi che vengono compressi e del mancato afflusso di ossigeno trasportato dal sangue che ahimè non circola bene a causa appunto dello schiacciamento.

Ho letto del Pilates. Si miracoloso sicuramente ma la vera base di partenza è lo stretching mirato.
Ci sono degli esercizi specifici che permettono, oltre ad allungare le fibre muscolari e NERVOSE (vedi nervo sciatico), fanno si che "dislocando" le vertebre, allontandando l'una dall'altra, "ossigenano" i dischi (circolazione) irrorandoli e "ammorbidirli" (un parolone).
Ci sono tanti santoni, tante teorie e se vogliamo parlare della rete anche centinaia di video.
Mi sento di postarne solo uno che, almeno su di me (oltre a tanti altri esercizi) è miracoloso.
Tutto interessante ma quello che eseguo sempre, cioè ogni volta che posso e ovunque è quello dal secondo 53.
A lavoro, a casa, per strada mi trovo un muretto, una panchina, senza cuscino, mi stendo mettendo le gambe penzoloni e resto in posizione per tutto il tempo che posso. Da 30 secondi a...boh? Una vita.
Quando mi rialzo, facendo accortenza a usare la braccia per rimettermi seduto (nessuno slancio o impegnando l'addome) dolore SPARITO!

Come ho detto, c'è chiunque e di tutto in rete. Per me i video esercizi di sto tizio mi "salvano" e li eseguo ogni quando posso.
Purtroppo sempre troppo poco (a parte quello a "penzoloni") e principalmente se non tolgo sti 20/25kg che ho preso in due anni...non guarirò mai.

Ah dimenticavo @loiety ...
Un altra condizione che favorisce l'insorgere del dolore acuto è la pregressa storia di traumatologia cranica.
Spiego meglio. Se in passato si è subito un trauma cranico o molti molti di più come è successo a me (vita spericolata sin da piccolo) succede che la trasmissione neuronale è "rallentata" rispetto al movimento muscolare istintivo (aspè forse sbaglierò qualche termine).

Faccio un esempio. Quando dobbiamo lanciare una pallina, ci prepariamo al movimento e il cervello trasmette i segnali a i vari comparti nervosi e muscolari per permetterci di effettuare il movimento.

Ci sono alcuni movimenti invece che sono "istintivi" ma comunque regolati com'è OVVIO sempre dalla trasmissione cervello/muscoli.

Tipo stai per inciampare, reagisci per non cadere. Ti accorgi all'ultimo momento che sta per arrivarti qualcosa contro, d'istinto compi un movimento.

Ecco...in questi casi la trasmissione neuronale è più "lenta" a dare i comandi ai muscoli per effettuare il movimento che però già si stanno muovendo e se c'è un danno al tronco come il nostro...PATATRACK.

Quante volte andiamo a dormire che stiamo "bene" e al suono della sveglia scattiamo dal letto per alzarci e...PATATRACK?

Concludo con una frase del mio neurochirurgo, chiropratico.
Mi ha detto che... mi muovo più veloce del cervello. Mimmo devi cercare di "pensare" ai movimenti da fare.

Mi fermo qui sennò diventa un trattato di neuro-psico-paranormalgia.

;-)
 

VADABRUT

Ammiraglia
7 Aprile 2006
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Tecnotrat
Ahhhhhh mo ho capito :))):
E' una storia lunga......non so se l' avevi letta qualche mese fa.......
Praticamente, a causa di sua moglie, @lupin IV aveva indossato i calzini sbagliati (lunghi) e a causa dei calzettoni era caduto procurandosi una lesione. Per curare la lesione aveva preso dei farmaci che hanno provocato guai al canale del cacao che però per fortuna sono passati.
La morale è: anche se hai paura di cagarti addosso non indossare i calzettoni raccoglimerda, fai come VADABUT, fermati sotto un ponte.
 

Big Steak One

Apprendista Passista
15 Ottobre 2022
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E' una storia lunga......non so se l' avevi letta qualche mese fa.......
Praticamente, a causa di sua moglie, @lupin IV aveva indossato i calzini sbagliati (lunghi) e a causa dei calzettoni era caduto procurandosi una lesione. Per curare la lesione aveva preso dei farmaci che hanno provocato guai al canale del cacao che però per fortuna sono passati.
La morale è: anche se hai paura di cagarti addosso non indossare i calzettoni raccoglimerda, fai come VADABUT, fermati sotto un ponte.
Ahahahahah una storia che ha un no so che di emorroidal....ehm, emozionale :))): :))):
 
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