Allenamento polarizzato

TS91

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manco farlo di proposito ieri mi è apparso un video di Seiler che ho parzialmente guardato oggi durante la frullatina odierna. Molto utile nei primi 10' in cui è riuscito a dare una rappresentazione abbastanza chiara e semplice di ... (non voglio fare spoiler, ascoltatelo :-) )

Ok grazie me lo guardo, non ho un inglese perfettissimo spero di riuscire a capirlo. Poi vi dico che ne ho capito
 

LIUL

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2 Gennaio 2017
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Grazie delle risposte...In effetti dato che non ho una tabella da seguire e sono abbastanza alle prime armi rischio di essere il classico amatore che va sempre a tutta e non migliora mai o poco alla lunga..
Premetto che sono migliorato moltissimo nell'ultimo anno ma va considerato che pedalo da poco più di un anno(e non vengo da un passato di sport di endurance) sicchè era scontata la progressione..
Comunque proverò a polarizzare, ho letto anche in pagine indietro del classico 80-20 ma non voglio essere rigoroso, cercherò di mantenere lo stesso volume, dal lunedì al venerdi sui rulli con maggior parte di sessioni easy e poche altre impegnative, poi il week, meteo permettendo, si va di lungo
la scelta tra un approccio polarizzato o piramidale sarebbe da fare più che altro in base alla disponibilità di tempo, sotto le 12 13 ore a settimana secondo me il piramidale è la miglior cosa, se si hanno tante ore invece conviene polarizzare andando a tagliare in modo drastico il tempo in z3/z4 bassa
 
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TS91

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30 Ottobre 2023
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La differenza tra la z4 cardiaca e potenza potrebbe essere che conta anche le 40ore di corsa dove le ho fatte per la maggior parte in z4 cardiaca, e invece la potenza è esclusa.
la scelta tra un approccio polarizzato o piramidale sarebbe da fare più che altro in base alla disponibilità di tempo, sotto le 12 13 ore a settimana secondo me il piramidale è la miglior cosa, se si hanno tante ore invece conviene polarizzare andando a tagliare in modo drastico il tempo in z3/z4 bassa
Nel video postato, se non ho capito male, Seiler dice che è possibile polarizzare anche con 8 ore a settimana.
 
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LIUL

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2 Gennaio 2017
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La differenza tra la z4 cardiaca e potenza potrebbe essere che conta anche le 40ore di corsa dove le ho fatte per la maggior parte in z4 cardiaca, e invece la potenza è esclusa.

Nel video postato, se non ho capito male, Seiler dice che è possibile polarizzare anche con 8 ore a settimana.
8 ore a settimana secondo me sono proprio il minimo sindacale per avere qualche adattamento, il metodo polarizzato non secondo me non è la via migliore ma sicuramente mi sbaglio, parlo solo per esperienza personale
 

Luca_ca

Novellino
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8 ore a settimana secondo me sono proprio il minimo sindacale per avere qualche adattamento, il metodo polarizzato non secondo me non è la via migliore ma sicuramente mi sbaglio, parlo solo per esperienza personale
In realtà é più indicato per chi fa 10 ore rispetto a un pro che ne fa 30.. nel secondo caso immagina fare 6 ore di alta intensità a settimana non è così facile come sembra.
 

LIUL

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2 Gennaio 2017
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In realtà é più indicato per chi fa 10 ore rispetto a un pro che ne fa 30.. nel secondo caso immagina fare 6 ore di alta intensità a settimana non è così facile come sembra.
nel professionismo l'approccio è quai sempre polarizzato, anche negli under si sta andando molto verso questa direzione anche se c'è sempre qualcuno controcorrente. Io personalmente se avessi 10 ore farei poca z1 z2 ma cercherei di fare z3 già dalla preparazione di base, un pò come il discorso palestra, ha senso su atleti che hanno tanto tempo a disposizione diversamente meglio concentrarsi sullo sport specifico
 

LIUL

Apprendista Passista
2 Gennaio 2017
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In realtà é più indicato per chi fa 10 ore rispetto a un pro che ne fa 30.. nel secondo caso immagina fare 6 ore di alta intensità a settimana non è così facile come sembra.
questo è un articolo di Bazzana, a mio avviso uno dei più preparati assieme a Nardelli, dice esplicitamente che per essere efficace il polarizzato necessita di tante ore ed è per questo che si tende a evitare nell'amatore (poi se ci sono amatori da 20 ore a settimana altro discorso)
 

canserbero

Fremen
17 Settembre 2017
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Penso sia difficile generalizzare quante quante ore sono necessarie per avere un “adattamento minimo” perché dipende ovviamente dal livello dell’atleta e chissà da quanti e quali altri fattori (certo con 8 ore forse sarebbe meglio darsi alla corsa, però su questo non possiamo farci nulla).

Sul fatto che polarizzare sia più indicato per chi fa 10 ore c’è da dire che questo è in netta contrapposizione circa il modo in cui la polarizzazione è stata “scoperta” ovvero osservando la distribuzione del/delle tempo/sedute speso/e nelle varie zone o mirate a migliorare determinati compartimentò in atleti di élite.

Il fatto che la polarizzazione è diffusa tra gli atleti di élite deve comunque far riflettere perché son atleti che sono probabilmente vicini al loro potenziale e che hanno capacità e necessità diverse da quella dell’amatore medio.

Credo che in questa intervista Seiler sia riuscito abbastanza bene a mettere insieme i pezzi e, almeno per le parole che ha speso per gli “8 ore”, è riuscito a dare delle indicazioni per un programma molto bilanciato (e che secondo me prescinde dalla polarizzazione). Che nel tempo quella ricetta vada cambiata è evidente e a quel punto, visto il vincolo di tempo totale di allenamento, bisognerebbe capire quali sono effettivamente i fattori limitanti (sarebbe pure utile saperlo prima di abbracciare una certa distribuzione delle intensità, ma tant’è:-) )
 
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Luca_ca

Novellino
6 Luglio 2023
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Fare un discorso generale per tutti è impossibile a mio avviso, i fattori sono tantissimi: età, livello di partenza, anni alle spalle di allenamento, tipo di gare che si vogliono affrontare ecc.. Anche nei pro la distribuzione di intensità cambia a seconda del periodo dell'anno, della disciplina, delle gare ecc.. Anche il discorso "sport specifico" è un termine generico, nel triathlon ad esempio una gara sprint ha un modello prestativo totalmente differente da un olimpico o da un ironman.
 

LIUL

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Fare un discorso generale per tutti è impossibile a mio avviso, i fattori sono tantissimi: età, livello di partenza, anni alle spalle di allenamento, tipo di gare che si vogliono affrontare ecc.. Anche nei pro la distribuzione di intensità cambia a seconda del periodo dell'anno, della disciplina, delle gare ecc.. Anche il discorso "sport specifico" è un termine generico, nel triathlon ad esempio una gara sprint ha un modello prestativo totalmente differente da un olimpico o da un ironman.
alcuni aspetti sono soggettivi ma i parametri fondamentali sono gli stessi per tutti. come diceva @canserbero sotto un certo volume ha poco senso un certo tipo di allenamento perchè fisiologicamente non si riescono ad avere risposte
 

bagga

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giant tcr sl
Vedi l'allegato 468161


Rispolvero questa discussione per mostrarvi il mio grafico delle intensità da inizio anno...
Sarà che nelle ultime settimane mi pervade un senso di stanchezza generale sarà che mi sono fatto "condizionare" da qualche ultimo podcast/video sui benefici delle basse intensità volevo spostare per qualche mese il mio metodo di allenamento verso una maggior polarizzazione...

Che ne pensate?
Gli allenamenti di intensità dovranno essere principalmente di Vo2max e HIT?
penso che sia soggettivo ma di base sono favorevole al polarizzato (personalmente provato per poco ma alcuni amici seguono una linea simile ed hanno ottimi risultati) ma non troppo per questo periodo dove preferisco la "vecchia scuola" o quasi facendo un pò di tutto aumentando gradualmente...

per quanto riguarda l'intensità direi che devi praticamente fare Z1-Z2 e dalla Z4alta in su ed evitare Z3 e Z4 bassa...

mi pare ci fosse anche uno studio che aveva testato le varie combinazioni tra polarizzato e piramidale e alla fine il più redditizio era piramidale in inverno e polarizzato in estate...
 
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LIUL

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2 Gennaio 2017
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penso che sia soggettivo ma di base sono favorevole al polarizzato (personalmente provato per poco ma alcuni amici seguono una linea simile ed hanno ottimi risultati) ma non troppo per questo periodo dove preferisco la "vecchia scuola" o quasi facendo un pò di tutto aumentando gradualmente...

per quanto riguarda l'intensità direi che devi praticamente fare Z1-Z2 e dalla Z4alta in su ed evitare Z3 e Z4 bassa...

mi pare ci fosse anche uno studio che aveva testato le varie combinazioni tra polarizzato e piramidale e alla fine il più redditizio era piramidale in inverno e polarizzato in estate...
per quanto mi riguarda è un ottimo metodo quando si hanno parecchie ore a disposizione, il problema è che in tanti specie nel "fai da te invece di fare z2(reale) fa z3 e non arriva a fare veramente alta intensità andando di fatto a fare tanta z3 e tanta z4 vanificando i benefici del polarizzato
 

canserbero

Fremen
17 Settembre 2017
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alcuni aspetti sono soggettivi ma i parametri fondamentali sono gli stessi per tutti. come diceva @canserbero sotto un certo volume ha poco senso un certo tipo di allenamento perchè fisiologicamente non si riescono ad avere risposte
Non mi sembra di averlo detto, ma forse in uno dei messaggi precedenti ho fatto intendere di non essere molto incline per il polarizzato. La questione che allo stato attuale vedo più fondamentale non è tanto chiedersi se fare piramidale o polarizzato quanto capire di cosa si avrebbe più bisogno; la distribuzione del tempo/sedute spese nelle zone sono una conseguenza. La maggior parte della strumentazione che abbiamo a disposizione e i modelli su esse basate cercano di approssimare la fisiologia. Non sto quindi dicendo che sono inutili, ma spesso si è detto e abbiamo concordato sul non fossilizzarsi su una metrica sola (che sia potenza, frequenza cardiaca, tss, if o altro) quindi vedo rischioso forzare la propria fisiologia in una determinata distribuzione delle intensità; dopotutto le necessità son in costante aggiornamento (parliamo di settimane, non di giorni/ore :) )
 
22 Marzo 2007
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human-powered
vedo rischioso forzare la propria fisiologia in una determinata distribuzione delle intensità; dopotutto le necessità son in costante aggiornamento (parliamo di settimane, non di giorni/ore :) )
Peraltro lo schema di distribuzione complessiva dice solo alcune cose, non sufficienti a creare un programma.
Siccome i principi di base dell'allenamento devono continuare a valere sarebbe più logico applicare scelte ragionevoli per il singolo caso e vedere che schema esce (come mi pare tu abbia accennato) :)
sotto un certo volume ha poco senso un certo tipo di allenamento perchè fisiologicamente non si riescono ad avere risposte
Dipende di quanto stimolo hai bisogno, ci sono comunque una serie di compromessi, allenabilità, tempistiche di adattamento.
Peraltro se il tempo è limitato si arriva prima al volume sfruttabile e si dovrà compensare necessariamente con l'intensità, ma le singole risposte che concorrono a produrre la capacità di esprimere una potenza in un certo ambito di intensità non si comportano esattamente allo stesso modo (efficacia per unità di tempo, sostenibilità). Per questo uno schema prefissato può al più essere un punto di partenza, non qualcosa da seguire senza adattamenti, e il tempo disponibile solo uno degli aspetti da considerare.
 
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Luca_ca

Novellino
6 Luglio 2023
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alcuni aspetti sono soggettivi ma i parametri fondamentali sono gli stessi per tutti. come diceva @canserbero sotto un certo volume ha poco senso un certo tipo di allenamento perchè fisiologicamente non si riescono ad avere risposte
Sono d’accordo con te in linea generale ma non sul concetto di “sotto un certo volume”. Se avessi a disposizione 4-5 ore a settimana probabilmente non avrebbe senso, ma con 9-10 ore (come la maggior parte degli amatori) sarebbe perfetto.
Poi ripeto, penso che prima vadano considerati tutti i parametri soggettivi e solo alla fine quale metodo di allenamento usare. Tra l’altro collegandomi a questo resto sempre del parere che un metodo “migliore” dell’altro non esiste proprio perché le esigenze di ognuno sono troppo diverse.