Ciclisti over 50 (vol.3)

fabiopon

Maglia Gialla
19 Novembre 2009
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Specialized Roubaix SL2 + Olmo Zeffiro VCT + Rockraider 5.1

VADABRUT

Ammiraglia
7 Aprile 2006
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Tecnotrat
Invece di farvi delle seghe mentali leggetevi questo che è molto interessante.
Posto anche negli over '60 che sono più simpatici...

Letto un paio di giorni fa, ma sono 3 anni che molti di voi mi frantumano le palle con la storia che mi alleno male e che ormai sono vecchio e devo rassegnarmi. Probabilmente loro si sono rassegnati.
 
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Letto un paio di giorni fa, ma sono 3 anni che molti di voi mi frantumano le palle con la storia che mi alleno male e che ormai sono vecchio e devo rassegnarmi. Probabilmente loro si sono rassegnati.
Ma chi t'ha detto nulla adesso?? Mi sembri un po' paranoico...
Per quel che mi riguarda puoi allenarti come ti pare.
 
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Factotum :-)
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Invece di farvi delle seghe mentali leggetevi questo che è molto interessante.
Posto anche negli over '60 che sono più simpatici...

Cose che alla nostra età si dovrebbero già sapere.. ciononostante fare un remeber non è mai male.
Interessante la visione di 2 medici quasi contrapposta.. uno evitare o limitare i fuorigiri, l'altro dice che è fattibile.
Nel dubbio io resto fedele all'unico medico che ha saputo restituirmi fiducia.. vacci piano.
E comunque confermo.. è il recupero che nel tempo diviene via via problematico, ma chissà forse approfondendo ancora e con una alimentazione ancora più mirata qualcosina si potrebbe ancora migliorare.
 

VADABRUT

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Ma chi t'ha detto nulla adesso?? Mi sembri un po' paranoico...
Non so come tu abbia interpretato la mia risposta, l' articolo è chiaro, poi ognuno dovrebbe regolarsi in base alle proprie capacità e disponibilità di tempo.
Andare a caccia di PR o caricare troppo l' asino ogni giorno potrebbe essere controproducente, infatti i "corridori d' inverno" schiattano sempre ai primi caldi.
Cose che alla nostra età si dovrebbero già sapere.. ciononostante fare un remeber non è mai male.
Interessante la visione di 2 medici quasi contrapposta.. uno evitare o limitare i fuorigiri, l'altro dice che è fattibile.
Nel dubbio io resto fedele all'unico medico che ha saputo restituirmi fiducia.. vacci piano.
E comunque confermo.. è il recupero che nel tempo diviene via via problematico, ma chissà forse approfondendo ancora e con una alimentazione ancora più mirata qualcosina si potrebbe ancora migliorare.
Più sei allenato, più hai capacità di recupero, anche all' interno della singola sessione.
 
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Quest'anno ho cominciato a fare il mio tipico tragitto invernale dopo lavoro, Genova - Ruta di Camogli e ritorno di una sessantina di km e quasi mille di dislivello, alla morte all'andata, poi sosta di un quarto d'ora con barrette e quindi ritorno tranquillo. All'andata cerco di sfruttare i numerosi semafori per fare partenze da fermo.
Continuo ad andare pianissimo però sento la gambina più tonica...
 
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Quest'anno ho cominciato a fare il mio tipico tragitto invernale dopo lavoro, Genova - Ruta di Camogli e ritorno di una sessantina di km e quasi mille di dislivello, alla morte all'andata, poi sosta di un quarto d'ora con barrette e quindi ritorno tranquillo. All'andata cerco di sfruttare i numerosi semafori per fare partenze da fermo.
Continuo ad andare pianissimo però sento la gambina più tonica...
Secondo me sbagli, dovresti come minimo invertire le cose o fare le partenze da fermo un altro giorno e su un altro percorso, oppure trovati una salita pedalabile tranquilla vicino a casa dove le puoi fare con i giusti tempi.
 
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Più sei allenato, più hai capacità di recupero, anche all' interno della singola sessione.
Potrei dirti fino ad una certa.. poi non è più come prima.
Se ti alleni parecchio con punte in anaerobica credimi che le senti nei giorni a venire e al più ti resta di uscire in z1, se poi sono di parecchie ore ancor peggio a meno che non le fai in z2 bassa.
Lo riporta anche l'articolo in 2 punti:

Inoltre, lo sforzo anaerobico in età avanzata comporta tempi di rigenerazione significativamente più lunghi”. Il corpo ha quindi bisogno di più tempo per riprendersi dallo stress.


Il piano di allenamento che ne deriva deve tenere conto dei tempi di recupero più lunghi degli atleti senior
 

loiety

Apprendista Scalatore
8 Agosto 2007
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Imho,
mtb sì su strada sterrata liscia altrimenti gli ammortizzatori fanno poco.
Quindi niente asperità, salite e discese su sentieri che possono percuotere, e parecchio, la schiena.

Intervento ortopedico, a parte il nostro sentito dire, ci sono proprio due scuole, alcuni senza esitazione dicono operare subito, soprattutto quando si tratta di protesi anca e ginocchio, altri che, pur non rifiutandolo, mettono l'intervento chirurgico in ultima posizione, prima dicono infiltrazioni poi PRP, anche coadiuvati da applicazioni strumentali (magneto, ultrasuoni e compagnia...) e fisio.
E altri stanno nel mezzo.
Sentirei un altro specialista, anche, ma è dura capire qual è la strada migliore.
Va detto che in questo momento il vero dolore è l'infiammazione della zona del trocantere, mentre la schiena vera e propria, che verosimilmente ne è la sorgente, mi da molto meno fastidio della primavera scorsa.
In secondo luogo in mtb in tutte le zone sconnesse in salita si va piano, e in discesa si sta in piedi, sollecitando molto di più le gambe se uno non è stupido. Mediamente in discesa offroad seduto faccio quasi niente. Comunque per ora faccio il bravo.
Comunque i consigli che mi sono stati dati, rulli più ruote in carbonio, da nuovi cubano 2k€ se si scelgono soluzioni economiche*. Un nulla nel mondo della bici, ma nel mio mondo ...
Ho tenuto conto di ruote elitewheels che poi richiedono dischi e pacco pignoni e rulli più cog più abbonamento zwift.
 
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loiety

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Mi sono visto lunedì con la mia scuola di alpinismo e sono venuto a sapere che perdiamo un istruttore perché supera i 75 anni*. Solo che lui è più in forma di una caterva di ragazzini, e sopratutto è anche molto giovane mentalmente, di per se, non perché è un mio amico, una persona eccezionale.
Ricordiamo tuttavia che sono tutti ragionamenti statistici, sta a noi stare dalla parte giusta della statistica.

*mi rendo conto che per un ragazzo di 20 anni può essere disarmante trovarsi dall'altra parte della corda un 80enne, di per se anche per la sicurezza la norma può avere un significato anche perché non tutti sono come il mio amico e molti pretendono da se cose impossibili, visto che a quell'età la soggettività aumenta moltissimo.
 

Redbaron69

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26 Settembre 2018
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potere si può, se ha senso non lo so. ho quei rulli ma con la cassetta pignoni.
Grazie per la risposta, il fatto e che monterei il muletto che uso sui rulli ed ha solo 7 rapporti con quel sistema secondo me dovrebbe essere forse più utilizzabile e se dovesse usarla mia moglie che invece ha 11V penso diventerebbe più semplice utilizzarla senz afare modifi che varie.
 

VADABRUT

Ammiraglia
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Potrei dirti fino ad una certa.. poi non è più come prima.
Se ti alleni parecchio con punte in anaerobica credimi che le senti nei giorni a venire e al più ti resta di uscire in z1, se poi sono di parecchie ore ancor peggio a meno che non le fai in z2 bassa.
Lo riporta anche l'articolo in 2 punti:

Inoltre, lo sforzo anaerobico in età avanzata comporta tempi di rigenerazione significativamente più lunghi”. Il corpo ha quindi bisogno di più tempo per riprendersi dallo stress.


Il piano di allenamento che ne deriva deve tenere conto dei tempi di recupero più lunghi degli atleti senior
Secondo me gli allenamenti di tipo anaerobico, lattacido ecc. ecc. andrebbero calibrati ed eseguiti in giornate dedicate, con i giusti tempi di recupero e i giusti carichi. Fare degli sforzi troppo elevati solo per seguire la mandria o l' amico più veloce porta alla necessità di fermarsi, ma questo lo scrivevo già un paio d' anni fa, quando vi dicevo che preferivo staccarmi piuttosto che insistere come un asino.
 
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Redbaron69

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Invece di farvi delle seghe mentali leggetevi questo che è molto interessante.
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Interessante, conferma cose che avevo letto su allenarsi dopo i 50 anni. C'è un punto nascosto ed appena accennato nell'articolo, ed una mancanza che anche io commetto e dovrei sforzarmi di compensare, ovvero l'allenamento diverso oltre a quello di stare in bici. Esercizi statici busto braccia addominali, il core, ma se fatto oltre quello di uscire in bici da ottimi risultati. Ciò che mi frega e che uscire in bici mi piace, non solo per la pedalata, per cui mi viene più semplice. Mentre tirare su pesi o fare ginnastic aspecific ami annoia, ma mi sono ripromesso e mi obligherò a farlo.
 
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Secondo me sbagli, dovresti come minimo invertire le cose o fare le partenze da fermo un altro giorno e su un altro percorso, oppure trovati una salita pedalabile tranquilla vicino a casa dove le puoi fare con i giusti tempi.
Perché invertire? Ho letto che gli "esercizi" intensi vanno fatti da fresco, ma a parte questo ho la salita all'andata e il ritorno per un po' lo farò al buio.
Poi sai bene che per me la prestazione è un concetto diverso dal tuo che è centrato sulla competitività, io parto dall'itinerario che poi cerco di fare meglio possibile in proporzione alla difficoltà.
 
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Perché invertire? Ho letto che gli "esercizi" intensi vanno fatti da fresco, ma a parte questo ho la salita all'andata e il ritorno per un po' lo farò al buio.
Poi sai bene che per me la prestazione è un concetto diverso dal tuo che è centrato sulla competitività, io parto dall'itinerario che poi cerco di fare meglio possibile in proporzione alla difficoltà.
Forse intende dirti che mescoli due tipi di allenamento, se fai salita è un'allemamento di resistenza, le partenze da fermo la cosidetta esplosiva ti serve per altre cose.
 
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Perché invertire? Ho letto che gli "esercizi" intensi vanno fatti da fresco, ma a parte questo ho la salita all'andata e il ritorno per un po' lo farò al buio.
Ti ha già risposto @Redbaron69 ma cerco di approfondire:
se hai quel tempo e per di più torni con il buio, manterrei quel giro per fare fondo lungo e cercherei un posto vicino a casa dove fare le partenze da fermo ( fatte bene ) dopo un adeguato riscaldamento e seguite da un ottimo defaticamento. Non credo che in mezzo al traffico, alla ripartenza da un semaforo, tu riesca ad imprimere sui pedali tutta la forza che hai per una 20ina di secondi.......
Poi sai bene che per me la prestazione è un concetto diverso dal tuo che è centrato sulla competitività, io parto dall'itinerario che poi cerco di fare meglio possibile in proporzione alla difficoltà.
Quello che cerchi di stimolare è la forza esplosiva, cerchi un miglioramento della forza massima ed è di aiuto sia a te per i tuoi giri che a me e ad altri per i nostri obbiettivi.
 

Bert5quant1

Etiamsi omnes, ego non
5 Ottobre 2018
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1) acciaio 1989 no brand, scassata, 2) entry level alu no brand, 3) Bianchi infinito cv telaio 2016
Letto un paio di giorni fa, ma sono 3 anni che molti di voi mi frantumano le palle con la storia che mi alleno male e che ormai sono vecchio e devo rassegnarmi. Probabilmente loro si sono rassegnati.
Io ricordo che in gran parte le osservazioni qui al forum erano del tipo "non tornerai al livello delle tue gare a 30 anni, (a meno che a 30 anni ti allenassi poco, ma non sembrava così da quello che riportavi) ma sicuramente ti tirerai su parecchio rispetto alla sedentarietà. Non ricordo che ci fosse qualcuno che, alla tua età o peggio, ti dicesse di non farlo, visto che quei qualcuno invece andava a pedalare.
C'erano diversi non concordi col tuo desiderio di ritornare a far qualche gara, ma ognuno la pensa per sé senza avere il diritto di trasferire ad altri le sue convinzioni di come vivere lo sport.
Poi io in particolare, ma avendo 15 anni oltre i tuoi, rilevavo che la forza che avevo a 55-60 anni me la scordavo, qualsiasi allenamento potessi fare, anzi, che muscoli e tendini dopo i 70 anni lanciano segnali netti, per cui deve variare la tipologia di sforzo, dalla potenza esplosiva (lanci, salti, corsa a scatti) si tende naturalmente, pena il farsi male, a passare al ritmo di fondo, accelerazioni sì ma progressive, e sforzo cardiaco controllato, in quanto a 55 anni a me saliva a 180, adesso no, ma neanche...
Se qualcuno ti ha detto di non allenarti? Non mi pare proprio. Forse di non aspettarti il recupero delle STESSE condizioni dei trent'anni. Mica per niente le gare master sono per fasce d'età.
Qualcuno che intende pedalare come divertimento senza avere in testa le gare ha forse insistito che era quella la via giusta, io insisto sul fatto che si deve parlare di sè e solo per sé, senza imporre le proprie idee come verità obbligate per gli altri.
Io a 65 anni progettavo di riprendere gare master di atletica, ho provato col peso da 7,25 kg con cui facevo 12 m qualche anno prima... 7 metri e dolori, pur con riscaldamento ecc.
Però volevo lo stesso riprendere, l'ambiente "stadio" mi piacerebbe tuttora.
Ma l'incidente mi ha impedito anche di pensarci, e non posso muovermi a piacere, fa male la rotazione, es quella per lanciare il disco, fanno male le cuffie alle spalle, le ginocchia qualcosina, il rachide pure... mi rassegno? No, cosa c'entra? Vado come riesco e se non schiatto riproverò anche qualche 4000.
Oltretutto, per me, il ciclismo non è priorità, viene a completare la camminata in montagna, prima c'era anche la corsa.
Alzavo ancora 100 kg alla panca, ai 60, senza allenarmi, giusto un test all'anno, qualche giorno fa ho pulito la stalla dove tenevo il bilanciere impolverato, ho spinto su 74 kg per miracolo una sola volta ed ero imballato. In montagna il calo è altrettanto sensibile, minore il dislivello (arrivavo ai 3000m, adesso meno di 1500) e le andature sono ben inferiori.
Beati i tuoi under 60, per ora, goditeli e pedala pure sfidando te stesso, è cosa che piace anche a me, ma porc.. vac... come prima niente da fare!
 
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Bert5quant1

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In secondo luogo in mtb in tutte le zone sconnesse in salita si va piano, e in discesa si sta in piedi, sollecitando molto di più le gambe se uno non è stupido. Mediamente in discesa offroad seduto faccio quasi niente. Comunque per ora faccio il bravo.
Comunque i consigli che mi sono stati dati, rulli più ruote in carbonio, da nuovi cubano 2k€ se si scelgono soluzioni economiche*. Un nulla nel mondo della bici, ma nel mio mondo ...
Ho tenuto conto di ruote elitewheels che poi richiedono dischi e pacco pignoni e rulli più cog più abbonamento zwift.
Erano consigli per bdc, alla fine le prospettate differenze di comfort non è che siano cosi grandi, le avverte bene uno sano e avvezzo al ciclismo impegnato, con qualche disturbo o dolore le differenze vengono coperte.
Ho ruote in carbonio (f0 carbon), copertoni che si allargano a 27, infinito bianchi cv, ma rispetto al muletto alluminio ruote comprese con su dei 23mm... beh, non avverto quasi nulla.
Meno il tremolio dell'asfalto screpolato, ma devo pensarci per accorgermene. Le buche si fanno sentire... sempre!
Non dubito che dei larghi tl gonfiati a 1,5 atm in meno possano influire, ma se prendi la botta, la buca, cambia poco. Poi io + bici e accessori... sempre da 103 a 106 kg totali...
Alzarsi dalla sella quando c'e la crepa, buca o dosso conta molto, reni lombi e vertebre l+s ringraziano.
Sulla mtb basta dimenticarsi una volta sola delle accortezze (giuste) che elenchi e ti becchi la botta che dura una settimana o due. Per questo parlavo di sterrate campestri, almeno in una prima fase.
 
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