le auto elettriche stanno uccidendo le case EU, perchè quelle jap, indiane e cinesi, che ci hanno creduto fin dall'inizio, vendono e tanto
no, non aveva ragione marchionne
Opinione L'effetto Rapha
- Creatore Discussione Ser pecora
- Data di inizio
no, non aveva ragione marchionne
Dove le vedi le auto elettriche cinesi da noi?
le Jap l'elettrico non lo cagano manco di striscio, per loro il futuro è l'ibrido e carburanti alternativi, e per me hanno assolutamente ragione
sei serio? a parte che ho scritto anche indiane e jap, ma lo sai che il 25% delle auto elettriche vendute in EU sono fatte in cina? alcune rivendute da marchi EU? e tante altre hanno componentistica cinese preponderante
ringraziamo i dazi che li costringeranno a costruire\assemblare qualcosa anche da noi, altrimenti chiuderemmo i battenti
comunque stiamo andando OT e qualcuno verrà (giustamente) a redarguirci
Ultima modifica:
si potrebbe pensare che ha scontentato gli azionisti che quindi lo hanno mandato via
Una brevissima ricerca dice che in EU ci sono 4.5 milioni di auto elettriche, e non so nemmeno se contano la Norvegia. Quindi parliamo di 1-1.5 milioni di veicoli, non 15-16. Giusto per mettere le cose in prospettiva, io un'opinione non la ho e se devo tifare per qualcuno non sarà certo un manager strapagato a prescindere.
su circa 280 milioni di veicoli, numeri importanti, su cui basare decisioni importanti, siamo in mano a gente che se intende non c'è che dire
1-1,5 Milioni di veicoli in tutta europa sono pochissime rispetto al parco circolante, il fatto è che non serve essere scienziati per contare le auto elettriche che si vedono in strada, io ne vedo poche e quelle poche sono tutte Tesla (probabilmente i restanti 3 milioni), qualche volkswagen e Mini, forse una volta ho visto un polestar, ma è finita lì. Comunque tutte macchine con un prezzo di listino importante (dai 30k in su), non alla portata del portafoglio medio.
Io volevo solo dire che l'iperbole dei 15-16 è fuori luogo, in quanto si parla invece di circa 100mila volte tanto. Le considerazioni sul mercato le lascio al forum Quattroruote, a me interessa di più la fenomenologia di Rapha qui.
Più che "Effetto Rapha" parlerei di "Effetto Vita": il costo della vita subisce aumenti continui molto velocemente, e gli stipendi della maggioranza non crescono concordemente. Quindi si rinuncia al superfluo, in tutti i campi, e se non si rinuncia del tutto per lo meno ci si rivolge ad aziende meno onerose. Ed è più probabile che in un settore super superfluo (con accento sulla E!) come l'abbigliamento da ciclisti rimangano indietro prima i marchi che hanno puntato sulla moda e l'immagine, indipendentemente dalla qualità, che nel caso di Rapha mi sembra di capire sia comunque molto alta.
Io non avrei problemi a spendere 180€ per una maglietta da bici o 300€ per una giacca... se prendessi 5000€ al mese di stipendio... ma non li prendo e allora cerco altrove. E meno male che le alternative non mancano!
E comunque confrontando i prezzi di LISTINO di Rapha con quelli di altre aziende come Castelli o Assos, non mi pare che a parità di tipologia di prodotto ci sia molta differenza di prezzo. Forse a Rapha mancano le linee più abbordabili che gli altri invece propongono.
Io non avrei problemi a spendere 180€ per una maglietta da bici o 300€ per una giacca... se prendessi 5000€ al mese di stipendio... ma non li prendo e allora cerco altrove. E meno male che le alternative non mancano!
E comunque confrontando i prezzi di LISTINO di Rapha con quelli di altre aziende come Castelli o Assos, non mi pare che a parità di tipologia di prodotto ci sia molta differenza di prezzo. Forse a Rapha mancano le linee più abbordabili che gli altri invece propongono.
Corretto, ma allora perche’ case come Rapha e altre simili, un po’ in tutti i settori, si ostinano a creare linee di prodotti di lusso mirate a clienti altospendenti?
Si’ ma c’e’ spazio per pochi brand esclusivi, soprattutto nell’abbigliamento da ciclismo, come dice ser non sono molti i ricconi che vanno in bici.
I prezzi alti fanno guadagnare di più e più in fretta. E in più fanno aumentare la percezione di qualità. E danno un senso di esclusività. Poi quando le cose vanno male vendono baracca e burattini o si fanno acquisire. Tanto i conti di chi sta al vertice non vengono toccati.
Certo che lo spazio è riservato a pochi.. ma quei pochi che sanno infilarsi se ne avvantaggiano.
Considera che dietro al riccone c'è una marea di "server" che lo supportano.. e spesso non a 2 lire.
È molto interessante vedere come la percezione di Rapha dia diversa in Italia rispetto all' Europa e al resto del mondo.
Ho vissuto a Londra e a Berlino, dove le clubhouse di Rapha sono un posto bellissimo dove incontrare altri ciclisti, unirsi ad un gruppo, o anche solo per un caffè o parcheggiare la bici.
Il lavoro che lo staff fa con il gruppo è fantastico - ho sempre sognato ci fosse una cosa simile in Italia. Per dire: un sacco di gente - compresi molti ragazzi - si sono avvicinati alla bici tramite il gruppo di Rapha, and a livello competitivo locale.
In America - dove vivo ora - alla clubhouse ci trovi dallo sportivo 50enne full campagnolo & rim brake così come 20enni cat2/3 che corrono a ritmi altissimi.
Insomma, tutto tranne il barbuto, tatuato fighetto col telaio a congiunzioni di cui parlate.
Discorso poi sui prodotti: e innegabile che Rapha abbia fatto un lavoro enorme nel rendere più popolare questo sport. Non solo: ha fatto evolvere un'estetica "senza tempo" che ha influenzato tutti gli altri.
Oggi il panorama è radicalmente diverso da com'era anche solo 10anni fa. Ci sono brand molto più "premium" (pas normal) e I competitor sii sono evoluti, stanno arrivando anche i cinesi. Si sente un po' il peso degli anni.
Ad ogni modo, io sono felicissimo che Rapha esista e continui ad influenzare il ciclismo.
Ho vissuto a Londra e a Berlino, dove le clubhouse di Rapha sono un posto bellissimo dove incontrare altri ciclisti, unirsi ad un gruppo, o anche solo per un caffè o parcheggiare la bici.
Il lavoro che lo staff fa con il gruppo è fantastico - ho sempre sognato ci fosse una cosa simile in Italia. Per dire: un sacco di gente - compresi molti ragazzi - si sono avvicinati alla bici tramite il gruppo di Rapha, and a livello competitivo locale.
In America - dove vivo ora - alla clubhouse ci trovi dallo sportivo 50enne full campagnolo & rim brake così come 20enni cat2/3 che corrono a ritmi altissimi.
Insomma, tutto tranne il barbuto, tatuato fighetto col telaio a congiunzioni di cui parlate.
Discorso poi sui prodotti: e innegabile che Rapha abbia fatto un lavoro enorme nel rendere più popolare questo sport. Non solo: ha fatto evolvere un'estetica "senza tempo" che ha influenzato tutti gli altri.
Oggi il panorama è radicalmente diverso da com'era anche solo 10anni fa. Ci sono brand molto più "premium" (pas normal) e I competitor sii sono evoluti, stanno arrivando anche i cinesi. Si sente un po' il peso degli anni.
Ad ogni modo, io sono felicissimo che Rapha esista e continui ad influenzare il ciclismo.
Perché i ricchi non sono mai stati così ricchi...e gli va bene vendere a quel bacino di clienti...e poi nei saldi cmq se la qualità è buona, una maglietta di Rapha ce la compriamo anche noi poveretti.