TRIATHLON, alleniamoci insieme (parte 6)

  • Volete sfondarvi di cenoni, pranzoni, aperitivi e gozzoviglie varie? Allora ecco un ottimo modo per bruciare le calorie prima che si trasformino in adipe: la
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ap77

Pedivella
2 Settembre 2020
412
339
47
Brianza
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Bici
Bianchi vintage
Nei primi 400 di riscaldamento la spalla mi doleva, non forte ma fastidioso, stranamente più in fase aerea che subacquea:azz
forse perchè la spinta in acqua ( se fatta bene come che credo tu faccia quindi ) permette a tutto il macro-comparto muscolare della spalla di lavorare bene "in asse" collaborando con core e schiena.
il recupero aereo invece potrebbe essere più strettamente gestito dai rotori senza collaborazioni di altri gruppi e muscoli e quindi lo potresti accusare di più.
ipotesi di profano curioso.
 

Darius

Scalatore
18 Ottobre 2005
6.642
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Bici
Colnago V1-r
forse perchè la spinta in acqua ( se fatta bene come che credo tu faccia quindi ) permette a tutto il macro-comparto muscolare della spalla di lavorare bene "in asse" collaborando con core e schiena.
il recupero aereo invece potrebbe essere più strettamente gestito dai rotori senza collaborazioni di altri gruppi e muscoli e quindi lo potresti accusare di più.
ipotesi di profano curioso.

La tua ipotesi mi convince.
 

marcus989

Apprendista Scalatore
16 Luglio 2016
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Carrera Estremo
La velocità è un felice connubio tra tecnica e condizione, un amatore che non nuota per mestiere deve trovare il giusto equilibrio
Certo, diciamo che forse al momento andrei più forte, o almeno forte uguale, nuotando male come ho sempre fatto. Perché il gesto che sono più abituato a fare è quello, infatti quando sono stanco tendono a ricomparire tutti i difetti che nessuno mi ha mai corretto in questi anni: non estendere bene le braccia per andare a prendere più acqua possibile, non ruotare subito le articolazioni per non scaricare tutto sulle spalle, non ruotare con il bacino, non tenere la testa vicina al braccio in fase di respirazione, etc.

Però, se quei movimenti piano, piano vengono assimilati dovrebbe venire sempre più facile e meno faticoso nuotare, da lì la velocità si costruirà con l'allenamento e gli esercizi.

Poi c'è anche la fisicità che può aiutare o meno in alcuni esercizi, ad esempio io non riesco a nuotare solo di gambe con la tavoletta, mi è stato spiegato dall'allenatore che la forma del mio corpo non mi aiuta, ho le spalle molto larghe e una vita molto stretta, praticamente tendo a galleggiare molto con la parte superiore e ad affondare con quella inferiore, ho avuto un miglioramento in questo esercizio da quando tendo a tenere il sedere un po' in fuori dall'acqua.
 

Darius

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Certo, diciamo che forse al momento andrei più forte, o almeno forte uguale, nuotando male come ho sempre fatto. Perché il gesto che sono più abituato a fare è quello, infatti quando sono stanco tendono a ricomparire tutti i difetti che nessuno mi ha mai corretto in questi anni: non estendere bene le braccia per andare a prendere più acqua possibile, non ruotare subito le articolazioni per non scaricare tutto sulle spalle, non ruotare con il bacino, non tenere la testa vicina al braccio in fase di respirazione, etc.

Però, se quei movimenti piano, piano vengono assimilati dovrebbe venire sempre più facile e meno faticoso nuotare, da lì la velocità si costruirà con l'allenamento e gli esercizi.

Poi c'è anche la fisicità che può aiutare o meno in alcuni esercizi, ad esempio io non riesco a nuotare solo di gambe con la tavoletta, mi è stato spiegato dall'allenatore che la forma del mio corpo non mi aiuta, ho le spalle molto larghe e una vita molto stretta, praticamente tendo a galleggiare molto con la parte superiore e ad affondare con quella inferiore, ho avuto un miglioramento in questo esercizio da quando tendo a tenere il sedere un po' in fuori dall'acqua.

Andresti più forte ma consumeresti esponenzialmente di più, e nel fondo chi spende meno ma è efficace ha più possibilità di mantenere il suo passo gara, senza subire i classici decrementi di prestazione da fatica.

Non solo, la differenza tra un amatore che nuota un'ora per tre gg alla settimana e un professionista che ne nuota otto per sei gg non sta solo nella forza o nella tecnica pura, ma anche nella capacità di mantenere la concentrazione sotto fatica, nel senso che quella maledetta mano (per citare uno dei difetti più diffusi tra gli amatori) il pro la mette sempre nello stesso modo per tutte le ennemila bracciate che fa in una gara, e la posizione di quella mano è il risultato di ore e ore di condizionamento in vasca, fatte anche in modo strumentale con le smart paddles.

Infine non ho capito la storia del fisico, sei sicuro di aver compreso bene cosa ha detto? Le spalle larghe e la vita stretta sono la caratteristica di tutti i nuotatori seri, parliamo di muscoli non di grasso ovviamente, e l'affondamento della parte inferiore, ovvero il bacino, che poi tira giù le gambe, dipende da un'errata battuta, oppure da un innalzamento eccessivo della testa e del torace in respirazione.
 

pedalone della bassa

Otztaler inside
9 Ottobre 2013
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modena, ma col cuore, ed originario, di Reggio Emi
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(advanced pro nox, argon 18 gallium), ora Cervèlo S3
Stamattina ritorno in piscina dopo cinque mesi di stop causa incidente in bici e lavoro all'estero, sono sceso in vasca con un po' di timore per la spalla, ma mi sono regolato come mi ha consigliato l'ortopedico, ovvero dosando lo sforzo sulla soglia del dolore, ed ho cercato di mantenere un buon assetto invece di sporcarlo per avere meno fastidio.

Nei primi 400 di riscaldamento la spalla mi doleva, non forte ma fastidioso, stranamente più in fase aerea che subacquea, in ogni caso sono andato avanti a passo lumaca (2:15 :cry), a seguire un 4x100 gambe pinnette e tavoletta, infine un 4x100 SL, in questi ultimi dato che la spalla mi doleva meno sono riuscito a portare il passo a 1:55, insomma un 1200 molto rilassato, ma per oggi bene così.

Al momento sto bene, non ho risentimenti importanti alla spalla e questo mi giova mentalmente, perché mi stavo deprimendo lontano dalla vasca, per ora mi devo accontentare di questo, l'importante è aver ricominciato, ma ci sarà da lavorare molto per tornare a un minimo di condizione.

In realtà la parte dura sarà perdere la ciccia messa in questi mesi, e ora viene pure Natale...:bn::azz

portate rispetto per chi ha quel passo smackbutt:doh::==o-o
 
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marcus989

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Andresti più forte ma consumeresti esponenzialmente di più, e nel fondo chi spende meno ma è efficace ha più possibilità di mantenere il suo passo gara, senza subire i classici decrementi di prestazione da fatica.

Non solo, la differenza tra un amatore che nuota un'ora per tre gg alla settimana e un professionista che ne nuota otto per sei gg non sta solo nella forza o nella tecnica pura, ma anche nella capacità di mantenere la concentrazione sotto fatica, nel senso che quella maledetta mano (per citare uno dei difetti più diffusi tra gli amatori) il pro la mette sempre nello stesso modo per tutte le ennemila bracciate che fa in una gara, e la posizione di quella mano è il risultato di ore e ore di condizionamento in vasca, fatte anche in modo strumentale con le smart paddles.

Infine non ho capito la storia del fisico, sei sicuro di aver compreso bene cosa ha detto? Le spalle larghe e la vita stretta sono la caratteristica di tutti i nuotatori seri, parliamo di muscoli non di grasso ovviamente, e l'affondamento della parte inferiore, ovvero il bacino, che poi tira giù le gambe, dipende da un'errata battuta, oppure da un innalzamento eccessivo della testa e del torace in respirazione.
Sul discorso velocità intendevo che non è automatico aumentarla migliorando la tecnica, perché alcuni movimenti all'inizio sembrano innaturali, per cui i benefici vengono in parte limitati dal fatto che il corpo richiede più fatica per eseguirli correttamente. Un po' come quando andavo in moto, mi correggevano e guidavo meglio, ma se prendevo un tempo andavo più forte a modo mio all'inizio, poi invece...

Sulla fisicità parlavo solo di allenamenti con la tavoletta e nei quali si spinge solo con le gambe. Di mio non ho tanta massa grassa e sono abbastanza muscoloso, o almeno così dice la nutrizionista. È proprio la mia costituzione che mi limita in esercizi come questo per questioni di galleggiamento, naturalmente con la tecnica e l'esercizio si può migliorare, ma farò sempre più fatica degli altri. Questo diceva l'allenatore, finora ha avuto ragione su tutto, quindi diciamo che mi fido.
 

Darius

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Sul discorso velocità intendevo che non è automatico aumentarla migliorando la tecnica, perché alcuni movimenti all'inizio sembrano innaturali, per cui i benefici vengono in parte limitati dal fatto che il corpo richiede più fatica per eseguirli correttamente. Un po' come quando andavo in moto, mi correggevano e guidavo meglio, ma se prendevo un tempo andavo più forte a modo mio all'inizio, poi invece...

Sulla fisicità parlavo solo di allenamenti con la tavoletta e nei quali si spinge solo con le gambe. Di mio non ho tanta massa grassa e sono abbastanza muscoloso, o almeno così dice la nutrizionista. È proprio la mia costituzione che mi limita in esercizi come questo per questioni di galleggiamento, naturalmente con la tecnica e l'esercizio si può migliorare, ma farò sempre più fatica degli altri. Questo diceva l'allenatore, finora ha avuto ragione su tutto, quindi diciamo che mi fido.

Prova a fare tavoletta con lo snorkel, mantenendo torace e testa bassi riesci a mantenere meglio l'assetto.

Purtroppo le tavolette standard non sono molto adatte a questo tipo di esercizio, per me sono più indicate per la rana o il dorso, dovresti invece usare questa, che è piccola, non troppo galleggiante e consente di replicare bene l'assetto a SL, io mi ci trovo benissimo.
 

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marcus989

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Prova a fare tavoletta con lo snorkel, mantenendo torace e testa bassi riesci a mantenere meglio l'assetto.

Purtroppo le tavolette standard non sono molto adatte a questo tipo di esercizio, per me sono più indicate per la rana o il dorso, dovresti invece usare questa, che è piccola, non troppo galleggiante e consente di replicare bene l'assetto a SL, io mi ci trovo benissimo.
Grazie del consiglio, proverò.
 

Johnny.29

Gregario
20 Dicembre 2015
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Lombardia
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Bici
con le rotelle
Guarda anche a me dicevano che ho un galleggiamento penoso, ossa pesanti, ecc, ecc. Partendo dal presupposto che il piede sia ben allungato, che la gambata parte dell'anca, il ginocchio non si chiude eccessivamente e che la gambata non abbia troppa corsa, prova a usare anche le pinnette con caviglia libera. Magari alterna due pinnette/nessuna pinnetta, poi una pinnetta/senza niente, altra pinnetta/senza niente. Non è semplice, ma questa cosa mi ha fatto sentire l'efficienza delle gambe. Poi tante volte vedo che il piede non è ben disteso...lo vedo anche su chi nuora più forte di me...quindi non è proprio così scontato e semplice.
Un ultimo consiglio che mi sento di darti da ignorante è: usa lo stesso la tavoletta. Farai anche solo 25 m poi pausa, intanto li fai, i progressi arriveranno e qualcosa puoi capirlo anche da solo oltre a rinforzare gradualmente la muscolatura necessaria (non è detto che andare in bici e di corsa rinforzi i muscoli gusti)
 

Bad1985

Gregario
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Io invece sono un po’ scettico sulla bontà delle tavolette classiche. Non ti permettono di tenere una posizione “realistica”, schiena inarcata e testa fuori durante il nuoto non ce l’hai mai; per questo motivo, assolutamente sì esercizi con le gambe, ma direi senza tavoletta o magari con quella tavoletta mostrata da @Darius che non ho mai provato.
Alla fine di esercizi che si possono fare per le gambe senza l’utilizzo della tavola, ce ne sono tanti
 

marcus989

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Guarda anche a me dicevano che ho un galleggiamento penoso, ossa pesanti, ecc, ecc. Partendo dal presupposto che il piede sia ben allungato, che la gambata parte dell'anca, il ginocchio non si chiude eccessivamente e che la gambata non abbia troppa corsa, prova a usare anche le pinnette con caviglia libera. Magari alterna due pinnette/nessuna pinnetta, poi una pinnetta/senza niente, altra pinnetta/senza niente. Non è semplice, ma questa cosa mi ha fatto sentire l'efficienza delle gambe. Poi tante volte vedo che il piede non è ben disteso...lo vedo anche su chi nuora più forte di me...quindi non è proprio così scontato e semplice.
Un ultimo consiglio che mi sento di darti da ignorante è: usa lo stesso la tavoletta. Farai anche solo 25 m poi pausa, intanto li fai, i progressi arriveranno e qualcosa puoi capirlo anche da solo oltre a rinforzare gradualmente la muscolatura necessaria (non è detto che andare in bici e di corsa rinforzi i muscoli gusti)
In che senso una pinnetta e basta? Un piede sì e l'altro no?
Comunque negli anni ho capito che una certa correlazione tra fisicità-galleggiamento c'è assolutamente. Ho visto gente che non si è mai allenata e che sa nuotare così così entrare in acqua e galleggiare come una tavoletta. Anni fa veniva al corso di nuoto un ragazzo, non aveva fiato ma gli bastava darsi una spintarella dal bordo e arrivava a metà piscina senza nemmeno una bracciata.
Quindi sì, il fisico aiuta eccome, vallo a dire a un velocista quando ci sono le tappe di alta montagna e fatica ad arrivare entro il tempo massimo :-)xxxx.
Con questo non voglio scaricare la colpa sul mio fisico, anzi ne vado molto fiero, dico solo che magari faticherò più degli altri, ma se imparerò a nuotare bene ne sarò doppiamente contento.
 

gipsy

Scalatore
6 Agosto 2004
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Infine non ho capito la storia del fisico, sei sicuro di aver compreso bene cosa ha detto? Le spalle larghe e la vita stretta sono la caratteristica di tutti i nuotatori seri, parliamo di muscoli non di grasso ovviamente, e l'affondamento della parte inferiore, ovvero il bacino, che poi tira giù le gambe, dipende da un'errata battuta, oppure da un innalzamento eccessivo della testa e del torace in respirazione.
da notare, però, che i nuotatori migliori hanno le gambe molto corte in confronto al busto (il contrario dei ciclisti, in pratica)
 
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gipsy

Scalatore
6 Agosto 2004
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Per me il 2024 non si conclude nel migliore dei modi: dalla fine dell'estate avevo iniziato ad avvertire una certa difficoltà a deglutire, cui si era aggiunto anche un reflusso esofageo notturno. Dato che i sintomi sembravano peggiorare, ho deciso di fare degli accertamenti (non ancora terminati), che purtroppo evidenzierebbero una sindrome detta acalasia esofagea; in pratica lo sfintere tra esofago e stomaco non funziona correttamente, provocando i sintomi di cui sopra. Non è una patologia grave, per fortuna, ma l'unica soluzione affidabile e definitiva sembrerebbe essere l'intervento chirurgico. Staremo a vedere, ma sono scocciature. Per non farsi mancare nulla, da lunedì sera, dopo aver terminato l'allenamento di corsa, mi è venuta una forte lombalgia, ancora stamani dopo 3 gg la zona è molto indolenzita; probabilmente le 2 cose sono legate: se la testa è stressata (in questo caso dalla prospettiva dell'intervento chirurgico), anche il fisico le va dietro di conseguenza
 

marcus989

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Per me il 2024 non si conclude nel migliore dei modi: dalla fine dell'estate avevo iniziato ad avvertire una certa difficoltà a deglutire, cui si era aggiunto anche un reflusso esofageo notturno. Dato che i sintomi sembravano peggiorare, ho deciso di fare degli accertamenti (non ancora terminati), che purtroppo evidenzierebbero una sindrome detta acalasia esofagea; in pratica lo sfintere tra esofago e stomaco non funziona correttamente, provocando i sintomi di cui sopra. Non è una patologia grave, per fortuna, ma l'unica soluzione affidabile e definitiva sembrerebbe essere l'intervento chirurgico. Staremo a vedere, ma sono scocciature. Per non farsi mancare nulla, da lunedì sera, dopo aver terminato l'allenamento di corsa, mi è venuta una forte lombalgia, ancora stamani dopo 3 gg la zona è molto indolenzita; probabilmente le 2 cose sono legate: se la testa è stressata (in questo caso dalla prospettiva dell'intervento chirurgico), anche il fisico le va dietro di conseguenza
Mi dispiace, ti mando un abbraccio, con un augurio che tu possa recuperare al più presto.
 
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In che senso una pinnetta e basta? Un piede sì e l'altro no?
Comunque negli anni ho capito che una certa correlazione tra fisicità-galleggiamento c'è assolutamente. Ho visto gente che non si è mai allenata e che sa nuotare così così entrare in acqua e galleggiare come una tavoletta. Anni fa veniva al corso di nuoto un ragazzo, non aveva fiato ma gli bastava darsi una spintarella dal bordo e arrivava a metà piscina senza nemmeno una bracciata.
Quindi sì, il fisico aiuta eccome, vallo a dire a un velocista quando ci sono le tappe di alta montagna e fatica ad arrivare entro il tempo massimo :-)xxxx.
Con questo non voglio scaricare la colpa sul mio fisico, anzi ne vado molto fiero, dico solo che magari faticherò più degli altri, ma se imparerò a nuotare bene ne sarò doppiamente contento.
Sì. Io ad esempio capita che faccio una giornata gambe, come i palestrati:
500 m SL di riscaldamento e magari dai 300 in su mi invento una/due vasche (da 25) aumentando la frequenza della gambata o della bracciata o entrambe, tipo allunghi per la corsa...gioco un po' per andare su di giri ecco;
Qualche ripetuta con la tavoletta;
200 m SL tranquillo/medio
100 m SL pinnette
100 m SL senza niente
100 m SL con la sola pinnetta sinistra
100 m SL senza niente
100 m con la sola pinnetta destra
100 m senza niente
Queste ripetute da 100 m le faccio tutte con una frequenza alta di gambata
Poi 200 m di defaticamento.
Non sarà l'allenamento da nuotatore, cmq facendo così ho cominciato a sentire la spinta delle gambe, che non mi sembra affatto una cosa facile da sentire. In più nemmeno a me hanno mai detto di avere un buon galleggiamento, anzi è tutto il contrario e sono d'accordo sul fatto che la genetica aiuta.
Fatto sta che io partendo da zero tre anni fa, ma proprio zero, non ero nemmeno mai stato a galla, ora sui 2 ci vado. Nessuno avrebbe mai detto che ci sarei arrivato.
Io sono giunto alla conclusione che gli istruttori vedono questa mancanza nel galleggiamento e la usano come scusa perché non riescono a (o non vogliono) correggere altri errori, facendo così però ti deprimono. Ci vuole tempo, costanza...sia tua che di chi ti vede da fuori, con l'aggiunta di pazienza e voglia.
Nuotando con le pinnette inoltre andrai molto più forte e sentirai maggiormente se c'è un problema dell'ingresso della mano in acqua. Ovvio che come sempre gli attrezzi vanno usati fino ad un certo punto e la base dell'allenamento è il diversificare
 

Darius

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da notare, però, che i nuotatori migliori hanno le gambe molto corte in confronto al busto (il contrario dei ciclisti, in pratica)

Vero, infatti nei recenti mondiali in vasca corta di Budapest si è vista chiaramente questa caratteristica, e a ben guardare come sono ipertrofiche le loro gambe evidentemente il problema delle leve corte lo risolvono con un forte potenziamento in palestra (per fare quei prosciutti non bastano le pinnette). Aggiungo però che l'efficienza della gambata, oltre che dalla forza pura, dipende molto anche dalla motilità delle caviglie (es. Phelps) e delle anche, infine dalla dinamica, infatti Popov era noto per non aver una battuta continua ma ritmata con il colpo finale, strana ma evidentemente molto efficace. Io l'ho provata e funziona, ma è difficile mantenerla bene nel tempo, questo però è più un problema di condizionamento e concentrazione.

Per me il 2024 non si conclude nel migliore dei modi: dalla fine dell'estate avevo iniziato ad avvertire una certa difficoltà a deglutire, cui si era aggiunto anche un reflusso esofageo notturno. Dato che i sintomi sembravano peggiorare, ho deciso di fare degli accertamenti (non ancora terminati), che purtroppo evidenzierebbero una sindrome detta acalasia esofagea; in pratica lo sfintere tra esofago e stomaco non funziona correttamente, provocando i sintomi di cui sopra. Non è una patologia grave, per fortuna, ma l'unica soluzione affidabile e definitiva sembrerebbe essere l'intervento chirurgico. Staremo a vedere, ma sono scocciature. Per non farsi mancare nulla, da lunedì sera, dopo aver terminato l'allenamento di corsa, mi è venuta una forte lombalgia, ancora stamani dopo 3 gg la zona è molto indolenzita; probabilmente le 2 cose sono legate: se la testa è stressata (in questo caso dalla prospettiva dell'intervento chirurgico), anche il fisico le va dietro di conseguenza

Brutta gatta da pelare, mi dispiace e ti faccio un sincero augurio di trovare una soluzione che ti consenta di riprendere e continuare con la costanza e i ritmi a cui ci hai abituati o-o
 

marcus989

Apprendista Scalatore
16 Luglio 2016
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Carrera Estremo
Sì. Io ad esempio capita che faccio una giornata gambe, come i palestrati:
500 m SL di riscaldamento e magari dai 300 in su mi invento una/due vasche (da 25) aumentando la frequenza della gambata o della bracciata o entrambe, tipo allunghi per la corsa...gioco un po' per andare su di giri ecco;
Qualche ripetuta con la tavoletta;
200 m SL tranquillo/medio
100 m SL pinnette
100 m SL senza niente
100 m SL con la sola pinnetta sinistra
100 m SL senza niente
100 m con la sola pinnetta destra
100 m senza niente
Queste ripetute da 100 m le faccio tutte con una frequenza alta di gambata
Poi 200 m di defaticamento.
Non sarà l'allenamento da nuotatore, cmq facendo così ho cominciato a sentire la spinta delle gambe, che non mi sembra affatto una cosa facile da sentire. In più nemmeno a me hanno mai detto di avere un buon galleggiamento, anzi è tutto il contrario e sono d'accordo sul fatto che la genetica aiuta.
Fatto sta che io partendo da zero tre anni fa, ma proprio zero, non ero nemmeno mai stato a galla, ora sui 2 ci vado. Nessuno avrebbe mai detto che ci sarei arrivato.
Io sono giunto alla conclusione che gli istruttori vedono questa mancanza nel galleggiamento e la usano come scusa perché non riescono a (o non vogliono) correggere altri errori, facendo così però ti deprimono. Ci vuole tempo, costanza...sia tua che di chi ti vede da fuori, con l'aggiunta di pazienza e voglia.
Nuotando con le pinnette inoltre andrai molto più forte e sentirai maggiormente se c'è un problema dell'ingresso della mano in acqua. Ovvio che come sempre gli attrezzi vanno usati fino ad un certo punto e la base dell'allenamento è il diversificare
Ah, ma intendevi quelle per le mani? Pensavo usassi delle pinne piccole su un solo piede, siccome si parlava di gambe...
Sì, sono d'accordo che sentirsi dire "non sei portato fisicamente per il nuoto" sia demotivante, e magari più spiazzante che sentirsi dire che se uno è alto 1,50 m farà fatica a giocare a basket, o a pallavolo...
 

Darius

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Sì. Io ad esempio capita che faccio una giornata gambe, come i palestrati:
500 m SL di riscaldamento e magari dai 300 in su mi invento una/due vasche (da 25) aumentando la frequenza della gambata o della bracciata o entrambe, tipo allunghi per la corsa...gioco un po' per andare su di giri ecco;
Qualche ripetuta con la tavoletta;
200 m SL tranquillo/medio
100 m SL pinnette
100 m SL senza niente
100 m SL con la sola pinnetta sinistra
100 m SL senza niente
100 m con la sola pinnetta destra
100 m senza niente
Queste ripetute da 100 m le faccio tutte con una frequenza alta di gambata
Poi 200 m di defaticamento.
Non sarà l'allenamento da nuotatore, cmq facendo così ho cominciato a sentire la spinta delle gambe, che non mi sembra affatto una cosa facile da sentire. In più nemmeno a me hanno mai detto di avere un buon galleggiamento, anzi è tutto il contrario e sono d'accordo sul fatto che la genetica aiuta.
Fatto sta che io partendo da zero tre anni fa, ma proprio zero, non ero nemmeno mai stato a galla, ora sui 2 ci vado. Nessuno avrebbe mai detto che ci sarei arrivato.
Io sono giunto alla conclusione che gli istruttori vedono questa mancanza nel galleggiamento e la usano come scusa perché non riescono a (o non vogliono) correggere altri errori, facendo così però ti deprimono. Ci vuole tempo, costanza...sia tua che di chi ti vede da fuori, con l'aggiunta di pazienza e voglia.
Nuotando con le pinnette inoltre andrai molto più forte e sentirai maggiormente se c'è un problema dell'ingresso della mano in acqua. Ovvio che come sempre gli attrezzi vanno usati fino ad un certo punto e la base dell'allenamento è il diversificare

  1. fai bene a frazionare e differenziare il riscaldamento, quindi un po' di allunghi per far salire il cuore, tuttavia è importante poi non fermarsi troppo al blocco per iniziare i lavori, perché il cuore scende più rapidamente quanto più sei allenato
  2. Non capisco l'utilità di fare pinnetta singola (poi con battuta completa o un piede solo?), mai visto, secondo me sbilancia negativamente la posizione del bacino e di conseguenza l'assetto, non è la stessa cosa della bracciata singola dove comunque mantieni la propulsione con la gambe..
  3. Per migliorare l'ingresso della mano in acqua e ottenere un buon condizionamento, la posizione oltre a sentirla la si deve vedere, non importa se si fa un po' di frontale, tanto in quel contesto non conta, aggiungo che l'uso delle finger pads migliora notevolmente la propriocezione.
 

Classifica generale Winter Cup 2024