Nessuna notizia ?
Dovrebbero aver lavorato per Wilier ed altri marchi famosi, gli ho spedito una mai per avere info
Chi è il telaista che li fa per Colnago?
Sarebbe interessante anche per noi sapere chi è...
Nel tempo ho sentito talmente tante volte che il tal telaista fa i telai per Colnago che ad occhio ce ne dovrebbero essere 6 o 7 solo in Brianza. Poi hanno cominciato le voci sulla vendita a Giant ed ho cominciato a chiedermi se il colosso taiwanese pagasse i telaisti di mezza Brianza ed Italia per fare i telai per Colnago.
A quel punto mi sono quasi definitivamente convinto che i telai di Colnago li faccia Colnago.
Nel tempo ho sentito talmente tante volte che il tal telaista fa i telai per Colnago che ad occhio ce ne dovrebbero essere 6 o 7 solo in Brianza. Poi hanno cominciato le voci sulla vendita a Giant ed ho cominciato a chiedermi se il colosso taiwanese pagasse i telaisti di mezza Brianza ed Italia per fare i telai per Colnago.
A quel punto mi sono quasi definitivamente convinto che i telai di Colnago li faccia Colnago.
quoto
anche dalle mie parti c'è chi sostiene di fare i telai per Colnago. Voglio capire se è proprio il costruttore che mette in giro queste voci oppure sono solo leggende senza fondamento :angrymod:
già...se Colnago precisasse per bene quali telai sono realizzati in italia, ma anche quali lavorazioni esattamente vengono fatte in italia
lo specifica chiaramente sui cataloghi e sul sito...
già...se Colnago precisasse per bene quali telai sono realizzati in italia, ma anche quali lavorazioni esattamente vengono fatte in italia (spero non solo la verniciatura, come sovente capita!) toglierebbe voce (fiato?) ad alcune voci che ormai assomigliano più a grida che a voci
..e per soffocare del tutto certi gridatori di falsità potrebbe far visitare a qualcuno il posto in cui son prodotti i telai...o dirci dov'è...
sarebbe un'ottima iniziativa di marketing a basso costo
...sul forum troverebbe certamente qualcuno dosposto a visitare e fare un bell'articolo su dove producete...basta che non debba andare sino in cina...(era solo una battuta!)
e secondo me potreste pure far pagare il biglietto per la visita...però non sarebbe più una buona operazione di marketing
...tantissime aziende organizzano visite ai loro siti di produzione
fiat e produttori vari di ogni genere, aziende alimentari o cartiere ecc
bè infatti avevo scritto che erano infomazioni considerabili abbastanza attendibili, ma io son sempre diffidente e cercavo conferme oppure disconferme
Come mai che è sempre fast1 a portare questi voci di corridoio senza fondamento? E sempre su Colnago? Se fossi davvero così diffidente, lasciaresti stare in quanto la non-esatezza dei notizie da te fornite si sta allargando a vista d'occhio.
Del fatto che Colnago abbia fatto uso di terzisti in passato per la produzione di telai in acciaio (e forse anche in alluminio) non credo che ci sia neanche minimo dubbio. Credo inoltre che la Colnago non lo ha mai negato. Invece di parlare di telai in carbonio fatti da altri, oltre alla A-team, mi sembra assurdo. Vi posso garantire che a Cambiago c'è la botega di montaggio dei telai in carbonio C-50, Extreme C, Extreme Power, oltre al montaggio del retrotreno in carbonio di alcuni altri modelli tipo Cristallo. Poi c'è la carosella per la saldatura di telai in acciaio che giace tuttora (viene usata poco, ma c'è tuttora!) Io, come Crock, l'ho visto con i miei occhi.
Forse i telai in alluminio, ed in passato i telai in titanio? Non ho visto alcun attrezzo per la saldatura dei telai in titanio a Cambiago. Cosa dice Colnago?
Come mai che è sempre fast1 a portare questi voci di corridoio senza fondamento? E sempre su Colnago? Se fossi davvero così diffidente, lasciaresti stare in quanto la non-esatezza dei notizie da te fornite si sta allargando a vista d'occhio.
Del fatto che Colnago abbia fatto uso di terzisti in passato per la produzione di telai in acciaio (e forse anche in alluminio) non credo che ci sia neanche minimo dubbio. Credo inoltre che la Colnago non lo ha mai negato. Invece di parlare di telai in carbonio fatti da altri, oltre alla A-team, mi sembra assurdo. Vi posso garantire che a Cambiago c'è la botega di montaggio dei telai in carbonio C-50, Extreme C, Extreme Power, oltre al montaggio del retrotreno in carbonio di alcuni altri modelli tipo Cristallo. Poi c'è la carosella per la saldatura di telai in acciaio che giace tuttora (viene usata poco, ma c'è tuttora!) Io, come Crock, l'ho visto con i miei occhi.
Forse i telai in alluminio, ed in passato i telai in titanio? Non ho visto alcun attrezzo per la saldatura dei telai in titanio a Cambiago. Cosa dice Colnago?
Grazie per la risposta esaustiva!!!Interveniamo per chiudere una discussione che si sta incancrenendo. I telai Colnago fatti in Italia sono il C50, l'Extreme Power, l'Extreme C, il Cristallo, il Master ed alcuni in alluminio come il Dream e altri. I soli telai fatti dal "fantomatico" A-Team sono il CLX, l'Arte e la Primavera. Nessuno dei telai fatti in Italia e sopra menzionati viene fatto al di fuori del gruppo Colnago. Godiamo del pieno ed esclusivo appoggio tecnologico e produttivo della ATR, azienda leader italiana.
Alla Colnago non approfittiamo delle leggi che, secondo noi con pieno disprezzo dei consumatori, permettono alle aziende di comprare telai e forcelle provenienti dall'Estremo Oriente a prezzi irrisori, finirli e verniciarli in Italia e denominarli "Made in Italy" o simili.
Queste cose le diciamo da anni. Siamo probabilmente stati gli unici che hanno rilasciato un'intervista al Sole 24 Ore nella primavera di tre anni fa preannunciando l'inizio di una produzione a Taiwan, fatto che viene ancora oggi nascosto dalla maggior parte delle aziende europee.
La nostra officina di Cambiago è stata visitata da molte persone, Crock in primis, che possono testimoniare la veridicità di quanto dichiariamo.
Noi siamo per la correttezza verso chi spende fior di soldi per l'acquisto di un prodotto che non è certo di prima necessità. Abbiamo clienti che possono spendere senza problemi 9.000 euro per una bicicletta, come abbiamo clienti che per spenderne 4.000 devono "stringere la cinghia".
A tutti loro dobbiamo il nostro rispetto e la nostra gratitudine. Un rispetto che parte dalla chiarezza sul luogo di produzione dei nostri telai.