18° tappa 2011, Galibier Serre-Chevalier 200.5 km

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bradipus

Vendicatore Mascherato e motore di ricerca
23 Luglio 2009
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Bugliano
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qualunquemente
per chi diceva che questo è il Tour più brutto degli ultimi anni, ma l'avete visto quello dell'anno scorso?
io ho smesso di guardarlo a metà per la noia, mentre qua a tre giorni dalla fine non si sa ancora chi vince e abbiamo visto dei grandi spettacoli da Gilbert e dai due norvegesi più la fuga da lontano di Andy che forse non si vedeva dai tempi di Chiappucci...
 

khu

Pignone
11 Luglio 2010
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belun, ma de naòlta
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rimbaud tradotto e squillante de'noantri, alcova d'acciaio
per chi diceva che questo è il Tour più brutto degli ultimi anni, ma l'avete visto quello dell'anno scorso?
io ho smesso di guardarlo a metà per la noia, mentre qua a tre giorni dalla fine non si sa ancora chi vince e abbiamo visto dei grandi spettacoli da Gilbert e dai due norvegesi più la fuga da lontano di Andy che forse non si vedeva dai tempi di Chiappucci...

io lo trovo il piu' squallidino di sempre, e chi lo vince non lo ha guadagnato completamente. ma non per questo mi sento meno intelligente di te.
si tratta solo della mia opinione da pedalatore, semplice no?
 

go_lance_pcm

Apprendista Passista
6 Novembre 2010
908
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..
Molti dicevano che con questo ciclismo moderno (come se le cose fossero cambiate in maniera sostanziale dai tempi di Pantani e Indurain) era ormai impossibile fare distacchi, attaccare da lontano era un'utopia....quando si chiedeva il perchè, sempre risposte generiche. Semplicemente perchè questi ciclisti non sono eccelsi, devono fare i conti con la loro forza e il loro livello e inoltre sempre più paura di saltare, paura che non porta da nessuna parte.

Oggi, Andy Schleck con un'azione di forza abbastanza ben programmata dalla squadra (peccato aver perso Posthuma così), ha dato con questo attacco un senso ad un Tour bloccato, per la seconda volta, per la paura di Contador. Lo spagnolo che, con le difficoltà del Giro che comunque contano [la doppietta è roba per campioni, non per uno dei più forti del momento], alla prima tappa di salita fatta veramente a passo elevato è crollato. Anche a Luz Ardiden si tirò abbastanza, pur solo nella salita finale con un Tourmalet non a ritmi folli, e qualcosa cedette. Non c'entrano gli infortuni, anche Cassani che ogni volta ne trova una per difenderlo dovrebbe capirlo: Contador anche con gli attacchi nelle due tappe precedenti, tappe non dure dove non si rischiava di pagare, ha cercato di spaventare gli avversari ma gli è andata male, ne ha trovato uno che si è meritato alla grande questa vittoria.

Scatto secco, a 60 km dall'arrivo: rischio di saltare? Pazienza, di un altro podio al Tour non me ne faccio niente. Evans va sorpassato, Voeckler vediamo. E intanto il giovane lussemburghese ha guadagnato minuti e minuti, dopo un pò ha dovuto condurre il piccolo gruppetto tutto da solo scremandolo man mano con una progressione vera, il vero attacco del Tour de France. Non poteva essersi smarrito così, Schleck: non era arrivato al top all'inizio ma in questo Tour era giusto così. Io lo dissi, che si sarebbe fatto trovare pronto alle Alpi, e così è stato. Grande azione, grande vittoria e ad un tanto così dalla maglia gialla anche se non pensi che ora sia tutto finito.

Contador invece ha finito per pagare andando un pò in calando: finora ha giocato il ruolo di favorito, ha cercato di preoccupare gli avversari (pur senza fare vere differenze) qualora la strada glielo permettesse ma alla fine quando smettono i giochi di sguardi e di parole, che piacciono poco ai telespettatori, e iniziano i veri giochi, gli attacchi, gli inseguimenti e il ritmo forsennato, ha ceduto. Sconfitta su questa salita non dura, con pendenze impegnative solo nel km finale ma comunque regolare.

Cadel Evans, così come gli altri big, hanno comunque fatto male i conti: alla fine non avevano più i gregari mentre davanti non avevano nulla da perdere e continuavano a guadagnare. E così Cadel, che ad ogni Tour ne combina una anche quando sembra avere la vittoria in tasca, colpito da una reazione di orgoglio parte, quando di km ne mancano ancora tanti: è un lungo e regolare inseguimento, sempre in testa, che fa molte vittime. Sanchez, forse provato dalla lunga corsa a cui è stato costretto da dopo la cronosquadre, ha mollato. Contador ci ha provato, ma quanto ci dava di spalle, si vedeva dalla televisione che non era il miglior Contador. Questo senza però parlare di problemi al ginocchio o altre cose, che ogni volta che va male si trova sempre una scusa: semplicemente non era al top. Non che fosse al 50%, eh, quando la gara si fa dura non è che ha grossi margini: e quando la corsa diventa dura dall'inizio ha sempre avuto problemi. Lui si è visto sempre e solo su distanze pari o inferiori ai 7 km, quell'attacco ce l'ha. Ma poi? Quando il gioco si fa duro i duri iniziano a giocare. Lui proprio non ce l'ha fatta.

Basso ha fatto la sua corsa attendista sperando che qualche big saltasse e così è stato: ha pagato, però sbaglio, Ivan, o volevi lottare per la maglia gialla e come obiettivo minimo il podio? Il podio è ben lontano ed è già molto mantenere questa posizione o arrivare quinto, non proprio quello che ci si poteva aspettare dopo le grandi iniezioni di fiducia (seguite però da un prolungato attendismo in corsa) che volevi dare; Cunego è rimasto lì finchè ha potuto soffrendo veramente tanto e ci è riuscito. Voeckler, che ha interpretato una corsa direi splendida, senza lavorare rischiando poi veramente di saltare nel finale (e così sarebbe successo) ma facendo fare tutto ad Evans e alla Saxo. Erano loro i favoriti, non certo il francese: e allora, che lavorino, tanto lui avrebbe già avuto difficoltà a seguirli fino ai 2650 metri del Galibier. Schleck nel finale ha perso veramente molto, però resta questa grande vittoria che sa un poco di impresa, specialmente perchè negli ultimi anni di queste azioni non ne avevamo più viste e stavamo aspettando qualcuno a riproporcele: quel qualcuno non è stato il tanto elogiato Contador, ma il giovane e comunque fortissimo Andy Schleck. Benissimo, fa bene al ciclismo e finalmente si è vista una tappa di montagna degna di questo nome.

L'altro Schleck, che era probabilmente il migliore del gruppo dietro, ha scattato ai -300 e ha fatto lì la differenza: Voeckler ce l'ha fatta, per soli 15". E' riuscito a trascinarsi in maglia fino alla tappa dell'Alpe d'Huez, ma bravo orgoglio francese, ha compiuto una cosa impensabile per molti ed ha lottato fino alla fine. Piccolo appunto per Zubeldia, che si è riscoperto incredibilmente capitano e non è crollato ma anzi sta chiudendo in crescendo: 14°, non grandi cose, ma per un corridore ormai scomparso tra le tele del gregariato da anni è un'ottima cosa. Più inoltre la soddisfazione di arrivare davanti a Contador e inoltre la correttezza di stare al di fuori di questi giochetti tra corridori della stessa nazionalità che sono stati chiari sin dal Giro. Ma stavolta non è riuscito a salvarsi, il caro Contador...

Ci hanno provato anche altri corridori ormai usciti di classifica da tempo, come Gesink e (finalmente ti rivediamo) Leipheimer: ma oggi la corsa non poteva permettersi arrivi di fughe, oggi si scriveva la storia di questo Tour. Le salite lontane dal traguardo fanno paura se non si ha coraggio, quando c'è la necessità 55 km diventano un grande trampolino di lancio, così come è stato.

Insomma, finalmente ho spento la tv senza quella sensazione un pò di vuoto che mi aveva invaso a Luz Ardiden, meno, e a Plateau de Beille, di più (ma mai come Ax-3 Domaines l'anno scorso): finalmente i corridori hanno fatto quello che dovevano e si è visto il più meritevole di questo Tour, perchè un attacco da 60 km che va in porto con 2' di vantaggio e tanta, tanta fatica, non può che essere elogiato, da qualunque parte tu stia. Ha vinto il più meritevole e forse il più forte del Tour. Ma attenzione che non è finita, e domani Schleck dovrebbe tentare di dare qualcosa a Cadel Evans. Insomma, queste ultime due tappe si proponevano come risolutive e questa lo è stata: ma, fino all'ultimo metro di salita di questo Tour, la corsa si farà al 100% e senza esclusione di colpi. Contador ha mollato, ma non certo per questo la corsa è meno interessante. Domani 110 km, tappa flash e vedremo cosa accadrà.
 
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nki

Apprendista Passista
9 Maggio 2011
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:(
(nel ciclismo c'è uno che vince, gli altri perdono, chi non corre per vincere, corre per perdere, ergo è un perdente)[/B],

buum
images


boh,mi sa che qui o sei primo o altrimenti sei una schiappa.
Poi dicono che i ragazzini crescono inferociti e grazie al bip dico io: qui, ma anche "fuori" fare un passo sbagliato è mortale, ridimensionare il proprio valore è da perdenti, sputare sentenza senza appello è la regola.
Non è questione "siamo tutti fratelli" o di non guardare in faccia alla realtà, ma per me di calibrare il tiro in ciò che si dice: dal primo all'ultimo corridore, anzi atleta in generale.
 

bradipus

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23 Luglio 2009
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qualunquemente
io lo trovo il piu' squallidino di sempre, e chi lo vince non lo ha guadagnato completamente. ma non per questo mi sento meno intelligente di te.
si tratta solo della mia opinione da pedalatore, semplice no?

mai detto di essere più intelligente di chissachì, ho espresso semplicemente una opinione. anzi, forse sono il più stupido di tutti, ma rispetto sempre gli altri che scrivono.

secondo me, molto meglio questo Tour di quello zuccheroso dell'anno scorso con l'arrivo lattemiele dei due 'fidanzatini' sul Tourmalet.

ed anche molto meglio di molti Tour di anni passati, dove le prime otto o dieci tappe erano solo dei lunghi trasferimenti in pianura in attesa del volatone finale.

molto meglio, ad esempio, del Tour 2005 (maglia presa da Armstrong all 10ma tappa e tenuta fino alla fine davanti a Basso che non arrivò mai a minacciarlo seriamente)...

ps: non dimentichiamoci di Rolland, il miglior gregario dell'anno!
 

Alien

Apprendista Velocista
22 Marzo 2007
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Como provincia
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complimenti a Andy che ha avuto il coraggio di fare quello che nessuno da tanto faceva.
Un'azione del genere doveva farla Basso che, a questo punto, correrà per l'ennesimo piazzamento, magari beffato pure da Cunego come primo degli italiani.
Un po' poco per uno che ha puntato tutto sul tour e che di piazzamenti (anche migliori) ne ha piena la bacheca.

dimenticavo: non mi esprimo sull'attuale maglia gialla e i suoi compagni di squadra. Ma ogni tanto rileggere la mia firma mi fa venire certi dubbi...
 

kekino

Apprendista Passista
17 Maggio 2007
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R'lyeh (Venezia)
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CAADX Tiagra 2018
Ma secondo voi basso era a tutta sul Galibier??, non poteva dare qualke cambio a Evans.....facilmente si staccavo prima sia Contador che anche Vockler (secondo me), ne avrebbe guadagnato anche lui......cosi....e rimasto li anomino....bravo che non si è staccato.......però boh......
giusto perchè fare un po' di fantaciclismo è diverntente:

potrebbe esser stato dietro ad evans per spomparlo visto che a crono va più forte di lui... magari è in forma e quindi ha pensato di giocarsela così per poi attaccare domani con andy ed evans stanchi dalle azioni di oggi.. sarebbe una bella tattica.. SAREBBE.. :mrgreen:


io voglio il podio Evans Basso Cunego.. :mrgreen::mrgreen:
 

carnac

Gregario
31 Ottobre 2009
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Milano
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cervelo
La Leopard puntava e punta su Frank Schleck. Hanno tenuto i fratelli vicini fino all'ultimo per paura di Contador e anche di Evans.
Oggi hanno fatto fuori lo spagnolo, quest'anno brillante ma non all'altezza sulle salite lunghe, probabilmente per una preparazione minata dalle indagini anti-doping ( il Giro lo ha fatto andare in condizione ma senza una base primaverile sufficiente ).
Domani, verosimilmente, la botta la darà Frank e sarà quella decisiva.
Consiglio a Cunego di tirare fuori gli attributi e di non mollargli la ruota, mentre Andy marca ciò che rimane degli avversari Damiano e Franck possono giocarsi il traguardo dell' Alpe.

Un pò di fantaciclismo, Franck attacca, gli spagnoli si staccano, Voeckler si pianta, Evans e Basso inseguono legnosi con Andy a ruota. Cunego tiene il lussemburghese sulle prime rampe simulando una certa fatica e poi via come al Giro di Svizzera, 30"..., poi 1', Frank salta, aspetta il fratello... Damiano rilancia, tappa e maglia.
 

bicimix

Ammiraglia
6 Agosto 2009
23.017
2.856
ABRUZZO all’ombra del Blockhaus
www.strava.com
Bici
7 Tour de France consecutivi!
Molti dicevano che con questo ciclismo moderno (come se le cose fossero cambiate in maniera sostanziale dai tempi di Pantani e Indurain) era ormai impossibile fare distacchi, attaccare da lontano era un'utopia....quando si chiedeva il perchè, sempre risposte generiche. Semplicemente perchè questi ciclisti non sono eccelsi, devono fare i conti con la loro forza e il loro livello e inoltre sempre più paura di saltare, paura che non porta da nessuna parte.

Oggi, Andy Schleck con un'azione di forza abbastanza ben programmata dalla squadra (peccato aver perso Posthuma così), ha dato con questo attacco un senso ad un Tour bloccato, per la seconda volta, per la paura di Contador. Lo spagnolo che, con le difficoltà del Giro che comunque contano [la doppietta è roba per campioni, non per uno dei più forti del momento], alla prima tappa di salita fatta veramente a passo elevato è crollato. Anche a Luz Ardiden si tirò abbastanza, pur solo nella salita finale con un Tourmalet non a ritmi folli, e qualcosa cedette. Non c'entrano gli infortuni, anche Cassani che ogni volta ne trova una per difenderlo dovrebbe capirlo: Contador anche con gli attacchi nelle due tappe precedenti, tappe non dure dove non si rischiava di pagare, ha cercato di spaventare gli avversari ma gli è andata male, ne ha trovato uno che si è meritato alla grande questa vittoria.

Scatto secco, a 60 km dall'arrivo: rischio di saltare? Pazienza, di un altro podio al Tour non me ne faccio niente. Evans va sorpassato, Voeckler vediamo. E intanto il giovane lussemburghese ha guadagnato minuti e minuti, dopo un pò ha dovuto condurre il piccolo gruppetto tutto da solo scremandolo man mano con una progressione vera, il vero attacco del Tour de France. Non poteva essersi smarrito così, Schleck: non era arrivato al top all'inizio ma in questo Tour era giusto così. Io lo dissi, che si sarebbe fatto trovare pronto alle Alpi, e così è stato. Grande azione, grande vittoria e ad un tanto così dalla maglia gialla anche se non pensi che ora sia tutto finito.

Contador invece ha finito per pagare andando un pò in calando: finora ha giocato il ruolo di favorito, ha cercato di preoccupare gli avversari (pur senza fare vere differenze) qualora la strada glielo permettesse ma alla fine quando smettono i giochi di sguardi e di parole, che piacciono poco ai telespettatori, e iniziano i veri giochi, gli attacchi, gli inseguimenti e il ritmo forsennato, ha ceduto. Sconfitta su questa salita non dura, con pendenze impegnative solo nel km finale ma comunque regolare.

Cadel Evans, così come gli altri big, hanno comunque fatto male i conti: alla fine non avevano più i gregari mentre davanti non avevano nulla da perdere e continuavano a guadagnare. E così Cadel, che ad ogni Tour ne combina una anche quando sembra avere la vittoria in tasca, colpito da una reazione di orgoglio parte, quando di km ne mancano ancora tanti: è un lungo e regolare inseguimento, sempre in testa, che fa molte vittime. Sanchez, forse provato dalla lunga corsa a cui è stato costretto da dopo la cronosquadre, ha mollato. Contador ci ha provato, ma quanto ci dava di spalle, si vedeva dalla televisione che non era il miglior Contador. Questo senza però parlare di problemi al ginocchio o altre cose, che ogni volta che va male si trova sempre una scusa: semplicemente non era al top. Non che fosse al 50%, eh, quando la gara si fa dura non è che ha grossi margini: e quando la corsa diventa dura dall'inizio ha sempre avuto problemi. Lui si è visto sempre e solo su distanze pari o inferiori ai 7 km, quell'attacco ce l'ha. Ma poi? Quando il gioco si fa duro i duri iniziano a giocare. Lui proprio non ce l'ha fatta.

Basso ha fatto la sua corsa attendista sperando che qualche big saltasse e così è stato: ha pagato, però sbaglio, Ivan, o volevi lottare per la maglia gialla e come obiettivo minimo il podio? Il podio è ben lontano ed è già molto mantenere questa posizione o arrivare quinto, non proprio quello che ci si poteva aspettare dopo le grandi iniezioni di fiducia (seguite però da un prolungato attendismo in corsa) che volevi dare; Cunego è rimasto lì finchè ha potuto soffrendo veramente tanto e ci è riuscito. Voeckler, che ha interpretato una corsa direi splendida, senza lavorare rischiando poi veramente di saltare nel finale (e così sarebbe successo) ma facendo fare tutto ad Evans e alla Saxo. Erano loro i favoriti, non certo il francese: e allora, che lavorino, tanto lui avrebbe già avuto difficoltà a seguirli fino ai 2650 metri del Galibier. Schleck nel finale ha perso veramente molto, però resta questa grande vittoria che sa un poco di impresa, specialmente perchè negli ultimi anni di queste azioni non ne avevamo più viste e stavamo aspettando qualcuno a riproporcele: quel qualcuno non è stato il tanto elogiato Contador, ma il giovane e comunque fortissimo Andy Schleck. Benissimo, fa bene al ciclismo e finalmente si è vista una tappa di montagna degna di questo nome.

L'altro Schleck, che era probabilmente il migliore del gruppo dietro, ha scattato ai -300 e ha fatto lì la differenza: Voeckler ce l'ha fatta, per soli 15". E' riuscito a trascinarsi in maglia fino alla tappa dell'Alpe d'Huez, ma bravo orgoglio francese, ha compiuto una cosa impensabile per molti ed ha lottato fino alla fine. Piccolo appunto per Zubeldia, che si è riscoperto incredibilmente capitano e non è crollato ma anzi sta chiudendo in crescendo: 14°, non grandi cose, ma per un corridore ormai scomparso tra le tele del gregariato da anni è un'ottima cosa. Più inoltre la soddisfazione di arrivare davanti a Contador e inoltre la correttezza di stare al di fuori di questi giochetti tra corridori della stessa nazionalità che sono stati chiari sin dal Giro. Ma stavolta non è riuscito a salvarsi, il caro Contador...

Ci hanno provato anche altri corridori ormai usciti di classifica da tempo, come Gesink e (finalmente ti rivediamo) Leipheimer: ma oggi la corsa non poteva permettersi arrivi di fughe, oggi si scriveva la storia di questo Tour. Le salite lontane dal traguardo fanno paura se non si ha coraggio, quando c'è la necessità 55 km diventano un grande trampolino di lancio, così come è stato.

Insomma, finalmente ho spento la tv senza quella sensazione un pò di vuoto che mi aveva invaso a Luz Ardiden, meno, e a Plateau de Beille, di più (ma mai come Ax-3 Domaines l'anno scorso): finalmente i corridori hanno fatto quello che dovevano e si è visto il più meritevole di questo Tour, perchè un attacco da 60 km che va in porto con 2' di vantaggio e tanta, tanta fatica, non può che essere elogiato, da qualunque parte tu stia. Ha vinto il più meritevole e forse il più forte del Tour. Ma attenzione che non è finita, e domani Schleck dovrebbe tentare di dare qualcosa a Cadel Evans. Insomma, queste ultime due tappe si proponevano come risolutive e questa lo è stata: ma, fino all'ultimo metro di salita di questo Tour, la corsa si farà al 100% e senza esclusione di colpi. Contador ha mollato, ma non certo per questo la corsa è meno interessante. Domani 110 km, tappa flash e vedremo cosa accadrà.

...posso condividere grosso modo tutto, tranne quanto in grassetto, definire Contador "uno dei più forti del momento" è volutamente riduttivo e di parte,:-x non mi sembra che al Tour ci fossero prof. con chi sà quale palmares per essere definiti cosa...campioni, ottimi prof.;nonzo% boooo!!!
 

starck

Apprendista Passista
7 Agosto 2009
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Canyon
voeckler ancora in giallo.. incredibile

la carne contaminata fa buoni effettio-o
in questa gara Contador mi sembra che non sia un marziano, ma sia normale e la fatica la percepisce, come è possibile che un medio ciclista riesca a battere scalatori? è il caso di Voeckler;nonzo%... tra un anno si scoprirà che si è dopato durante questo tour
 

go_lance_pcm

Apprendista Passista
6 Novembre 2010
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la carne contaminata fa buoni effettio-o
in questa gara Contador mi sembra che non sia un marziano, ma sia normale e la fatica la percepisce, come è possibile che un medio ciclista riesca a battere scalatori? è il caso di Voeckler;nonzo%... tra un anno si scoprirà che si è dopato durante questo tour

Prendo uno di questi messaggi a caso, che ne ho letti molti, ma ovviamente vale per tutti: visto che ogniv olta che un corridore diventa una sorpresa, fa l'exploit e va veramente forte è dopato, allora che senso ha guardare ancora il ciclismo?

Per il resto non mi metto a fare neanche un discorso serio sulle motivazioni fisiche e psichiche che può aver trovato Voeckler lungo la strada, più il grande attendismo sui Pirenei, etc, non ne vale la pena perchè sarebbe un discorso basato sul niente e quindi inutile.

Visto che quando uno va forte è dopato, allora non seguite il ciclismo, si fa prima
 

Dogmafpx

Maglia Rosa
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Dove una volta c'era un lago
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Prendo uno di questi messaggi a caso, che ne ho letti molti, ma ovviamente vale per tutti: visto che ogniv olta che un corridore diventa una sorpresa, fa l'exploit e va veramente forte è dopato, allora che senso ha guardare ancora il ciclismo?

Per il resto non mi metto a fare neanche un discorso serio sulle motivazioni fisiche e psichiche che può aver trovato Voeckler lungo la strada, più il grande attendismo sui Pirenei, etc, non ne vale la pena perchè sarebbe un discorso basato sul niente e quindi inutile.

Visto che quando uno va forte è dopato, allora non seguite il ciclismo, si fa prima

Quoto,per una volta sono daccordo con te.o-o
 

starck

Apprendista Passista
7 Agosto 2009
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Prendo uno di questi messaggi a caso, che ne ho letti molti, ma ovviamente vale per tutti: visto che ogniv olta che un corridore diventa una sorpresa, fa l'exploit e va veramente forte è dopato, allora che senso ha guardare ancora il ciclismo?

Per il resto non mi metto a fare neanche un discorso serio sulle motivazioni fisiche e psichiche che può aver trovato Voeckler lungo la strada, più il grande attendismo sui Pirenei, etc, non ne vale la pena perchè sarebbe un discorso basato sul niente e quindi inutile.

Visto che quando uno va forte è dopato, allora non seguite il ciclismo, si fa prima

mi sembra strano che un corridore non giovanissimo sbuchi dal nulla e dà del filo da torcere a tanti favoriti;nonzo% come ben sappiamo tutti per Voeckler la salita non è il suo punto forte, lui è uno di quei lottatori di fughe, che lottano per essere ripresi per ultimi, oppure per vincere delle gare, ecco la mia opinione... faccio riferimento a Riccò e Sella loro 2 sono sbucati dal nulla vincendo tutto quello che potevano, qualcosa che non andava c'era, invece se guardiamo ciclisti come: Schleck, Evans, Contador e tanti altri non hanno avuto 1 solo momento di gloria, ma più momenti di gloria visti i loro risultati coltivati per anni e anni (ricordiamoci che Cancellara da under23 riusciva a dar spettacolo nelle crono) questo è il mio parere
 

Corrado

Pignone
1 Febbraio 2008
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Sto rivedendo ora la tappa, Evans sarà pure stato un po' fesso a non seguire Andy, ma alla fine nessuno si aspettava potesse fare un'azione simile, per il resto un autrentico leone, solo a seguire Sleck e a tirare per tutto il tempo recuperando un bel po' nell'ultimo tratto.
Per me il tour non è assolutamente finito..in fin dei conti ad Evans basta arrivare con gli Sleck domani e oggi ha simostrato di avere le gambe per poterlo fare..poi nella crono si gioca il tutto per tutto
 

Mighely

Novellino
12 Maggio 2011
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Chissà che alla fine non lo paghi, Evans, questo inseguimento...

cmq ridurre Contador a "uno dei più forti del momento" dopo aver vinto 3 tour 2 giri e 1 vuelta a nemmeno 30 anni non mi pare sia molto oggettivo;nonzo%...ma è solo la mia opinione:mrgreen:
 

mach1

Passista
4 Marzo 2010
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domanda: la tappa di oggi è stata dura, ok, molti sono scoppiati, alcuni sono arrivati stremati. Domani però la tappa è di soli 100 km, 50 dei quali in discesa. Fa veramente così paura?
 

CLICK17

Passista
21 Settembre 2008
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domanda: la tappa di oggi è stata dura, ok, molti sono scoppiati, alcuni sono arrivati stremati. Domani però la tappa è di soli 100 km, 50 dei quali in discesa. Fa veramente così paura?

Nel 1996 , al Tour una tappa che doveva fare Galibier Moncenisio Sestrieres , per neve è stata ridotta a 46 km con partenza da Serre Chevalier , è stata corsa a 40 di media è stata vinta da Rjis ed è stata quella che stravolto la classifica. Non contano i Km ma come si percorrono.

9 8 luglio Le Monêtier-les-Bains-Sestriere 46 Bjarne Riis (DEN) Bjarne Riis (DEN)
 

starck

Apprendista Passista
7 Agosto 2009
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domanda: la tappa di oggi è stata dura, ok, molti sono scoppiati, alcuni sono arrivati stremati. Domani però la tappa è di soli 100 km, 50 dei quali in discesa. Fa veramente così paura?

Chissà che alla fine non lo paghi, Evans, questo inseguimento...

cmq ridurre Contador a "uno dei più forti del momento" dopo aver vinto 3 tour 2 giri e 1 vuelta a nemmeno 30 anni non mi pare sia molto oggettivo;nonzo%...ma è solo la mia opinione:mrgreen:

Sto rivedendo ora la tappa, Evans sarà pure stato un po' fesso a non seguire Andy, ma alla fine nessuno si aspettava potesse fare un'azione simile, per il resto un autrentico leone, solo a seguire Sleck e a tirare per tutto il tempo recuperando un bel po' nell'ultimo tratto.
Per me il tour non è assolutamente finito..in fin dei conti ad Evans basta arrivare con gli Sleck domani e oggi ha simostrato di avere le gambe per poterlo fare..poi nella crono si gioca il tutto per tutto


Corrado: Evans aveva la squadra al suo fianco, davanti a lui non aveva nessuno in fuga e credo un attacco di Andy non se lo aspettasse, sà che è favorito nell'ultima crono, però non voleva scoppiare, ma doveva testare le reali forze di Contador. Ricordati che Andy qualcosa l'ha migliorata in crono, quindi Evans sta cercando di essere il più vicino possibile nei tempi.

Mighely: Era prevedibile che Contador scoppiasse, ha fatto un Giro a tutta e si è dovuto preparare poi per il Tour, questa gara ci ha dimostrato che pure lui soffre in salita e può entrare in crisi perdendo minuti:mrgreen:

Mach: Più tappe in salita ci sono peggio è per i corridori, ogni giorno la fatica aumenta, bisogna avere una grossa resistenza per tenere. Domani gli ultimi 15 kilometri sono tutti in salita, ciò vuol dire altra fatica in più prima della crono
 

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