2 giorni: Alpi Apuane + Appennino ligure - toscoemiliano

Maethius

via col vento
2 Luglio 2007
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Genova
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Macché... E' che di norma sfogo i miei istinti repressi in bici e poi sono disfatta e tranquilla, ma sono giorni che diluvia... Vado a correre ma non è la stessa cosa! :wacko:

Pensa che io son da 15 giorni senza Bdc: è a riparare, dovrebbero darmela domani! Sto girando con la vecchia mtb + un po' di corsa su sentiero... a proposito, hai mandato il certificato per la CCC :angrymod:
 

Giancarla

Randonneur Hardcore
18 Aprile 2004
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Situazione che, presumo, renderà Mik dell'umore giusto... :-x
è meglio che me ne stia zitto, visto che a Mondovì sarà peggio :wacko::wacko::wacko:

Beh dai... Se malauguratamente dovessero saltare i due giorni toscani, a Mondovì ci vengo pure io! Una GF è un buon modo per costringermi ad uscire in bici quando diluvia... Anche se lì mi sa che, dopo 2 km, resto sola nel nulla eterno! :wacko:
 

Maethius

via col vento
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Beh dai... Se malauguratamente dovessero saltare i due giorni toscani, a Mondovì ci vengo pure io! Una GF è un buon modo per costringermi ad uscire in bici quando diluvia... Anche se lì mi sa che, dopo 2 km, resto sola nel nulla eterno! :wacko:
Io sarò in grotta, se proprio non sapete che fare alla sera potreste venir sul Melogno per vedere se sarò annegato o meno :-x
 

Giancarla

Randonneur Hardcore
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Appena rientrata da un we, come sempre, bellissimo. Causa maltempo, abbiamo dovuto tagliare un po' i percorsi originari, ma abbiamo messo in saccoccia comunque 380 km e 8.300 mt di dislivello in due giorni. Fantastico! :-x
 

paciuli

Apprendista Velocista
21 Novembre 2005
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Appena rientrata da un we, come sempre, bellissimo. Causa maltempo, abbiamo dovuto tagliare un po' i percorsi originari, ma abbiamo messo in saccoccia comunque 380 km e 8.300 mt di dislivello in due giorni. Fantastico! :-x

Grandi!!!! Vai di racconto!!! Appena ho 2 minuti posto il racconto del mio (con Claudio) giro di Sabato.
 

Mik75

Apprendista Passista
20 Aprile 2004
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Il racconto vero lo lascio alla narratrice ;-)

Io mi limito a dire che gli Appennini non sono da prendere sotto gamba: e' facile disegnare super giri con dentro 7/8 salite, pensando che intanto salgono ''solo'' fino poco oltre quota 1000. Da li' a finire il giro, e' tutto un altro paio di maniche.

Sabato, in cima al San Pellegrino, mi sono preso del matto (letterali parole :mrgreen:) facendo vedere il giro a un forte ciclista locale di passaggio, che mi ha anche suggerito una deviazione per accorciarlo leggermente (consiglio che abbiamo in effetti seguito, anche se cio' ha comportato il taglio del Passo del Cerreto, peccato).
Ieri, causa la lavata presa in discesa dal Centocroci, e lo spauracchio di prenderne altre, e la non-voglia di finire il giro alle 9 di sera e rientrare dopo mezzanotte, il taglio e' stato piu' significativo, e in cima al Cirone, abbiamo girato le bici, saltando il Ticchiano e il Lagastrello.

A posteriori i tagli bruciano sempre, ma li' per li' ci e' sembrato davvero inevitabile (e tutto sommato, bisogna anche saper rinunciare, a volte). Certamente, rimane la scusa per poter tornare, in un futuro speriamo prossimo, ad arrotare quelle strade!

Un commento sul San Pellegrino, che e' davvero una salita dura. Presa forte (come ho provato a fare nonostante problemi di stomaco che mi hanno accompagnato tutto il giro), sfianca gia' nei primi 10-11km, con pendenze sempre prossime al 10%. Poi, due micidiali kilometri che proiettano da quota 1100 a 1500, con infiniti tratti al 18%... una vera mazzata :wacko:. Inzomma, certamente non la piu' dura... ma sicuramente una delle piu' dure salite mai fatte!
 

paciuli

Apprendista Velocista
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Lo posto qui, anche se non e' la "locazione" giusta ma sento che solo questo puo' essere il posto giusto. Tra matti ci si capisce meglio.....

Parte 1

Sabato mattina ore 6,00 punto di ritrovo con ClaudioBG a Darfo vicino Boario Terme. Programma del giro circa 200km e oltre 5000m di dislivello e viste le pessime previsioni della vigilia il fatto di vedere un po' di azzurro nel cielo ci mette subito di buon umore. Partiamo alle 6,15 in punto in direzione nord dove dopo 12km di pianura arriviamo all'inizio della prima salita della giornata la Croce di Salven a 1100mt. di quota. Sono 15km di salita e i primi 7km regolari intorno al 7/8% fino ad Ossimo. La strada e' perfetta, scorrevole, panoramica, traffico inesistente e un po' di sole ci fa' compagnia con la vista sulla Presolana ricoperta da nuvole minacciose. Attraversiamo il bellissimo altopiano di Borno e, dopo 1 km di salita intorno al 10%, la strada sale dolcemente negli ultimi 3km fino alla cima. Bella salita, , mai dura e vista l'ora praticamente deserta. Facile discesa di 4km, interrotta da 3 km di falsopiano, e ancora discesa ripida di 2km fino a Dezzo di Scalve dove iniziamo a salire i 21km che ci porteranno in cima la Passo del Vivione a oltre 1800mt. di quota. Siamo a 750mt. e i primi 5/6km fino a Schilpario a 1100mt. sono regolari intorno al 7/8%. Dopo il paese ci sono 3/4 km di falsopiano prima di ricominciare a salire fino al passo. Gli ultimi 9km sono bellissimi, e si svolgono su una stradina tortuosa larga poco piu' di 2 mt. parte in mezzo al bosco per uscire allo scoperto negli ultimi 3km. Panorami bellissimi anche se la giornata nuvolosa non permette di apprezzarne in pieno la maestosita', davvero una salita splendida ed infatti e' una delle mie preferite...21km in 1h 20' di salita. Sosta tecnica (Claudio chiamiamola cosi'...) in cima, mantellina e via giu' per 20km di discesa che ci riportera' in Valcamonica. Asfalto perfetto, anche se la strada strettina in alcuni punti richiede attenzione. Qualche ciclista che sale, ma soprattutto pochissime macchine e moto. Il Giro Venerdi' fara' la salita da questo versante prima di fare la Presolana e il Monte Pora. Siamo a Forno Allione a 450mt e da qui 18km di falsopiano fino a Breno lungo la trafficata Statale del Tonale dove ci aspetta la terza salita della giornata il Passo Crocedomini. Normalmente lungo la valle il vento soffia fortemente contrario ma stamattina non e' particolarmente forte e non ci rallenta piu' di tanto. Arriviamo a Breno e al semaforo in paese curva a sx e una bella rampa di 300mt. al 15%. Il versante scelto e' quello di Astrio che e' piu' regolare rispetto a quello di Bienno, infatti la strada sale regolare per 8/9km fino al paese dove si ricongiunge alla strada che sale appunto da Bienno. Da qui ci aspettano 13km fino al passo dove per la prima volta troviamo il cartello con l'indicazione "PASSO CROCEDOMINI CHIUSO". Com'e' possibile?, le mie informazioni erano altre....boh saliamo e poi si vedra' al limite si torna giu'. Da qui inizia la parte piu' impegnativa della salita di circa 2/3km intorno al 10% con punte anche del 15%. Dopo un bel tratto di un paio di km dove la strada spiana un po', arriviamo a Campolaro a 1400m di quota. In lontananza si vede il passo e sinceramente la poca neve vicina alla cima ci conforta sulle condizioni della strada. La giornata tiene, anzi anche qualche raggio di sole ci fa' compagnia durante la salita ma adesso inizia un duro tratto di 4km tutto al 10/11%. Questo pezzo di salita e' molto impegnativo e la velocita' e' intorno ai 10-11kmh e il 34x23/26 ci vuole tutto anche perche' abbiamo nelle gambe piu' di 3000mt. diislivello. Arriviamo al piano a 1800mt. di quota, e altro cartello indicante passo chiuso ma noi testardamente continiuamo verso la cima per l'ultimo facile km e mezzo. La strada e' pulitissima, neve zero, boh....quei cartelli li capiamo proprio poco. Siamo in cima al Crocedomi a 1900mt. ma.....la salita non e' finita. Infatti per scendere verso Bagolino dobbiamo salire un'altro facile km fino ai 1942mt del Goletto di Cadino dove arriviamo dopo 22km di salita 1600m di dislivello in 1h50'. Una salita interminabile...Finalmente cominciamo a scendere, la strada e' in buone condizioni, un po' sporca in qualche pezzo ma perfettamente percorribile. Durante la discesa mangio un bel po', cerco di recuperare in quanto so' che la prossima salita e' molto impegnativa. Attraversiamo Gaver e Valle Dorizzo, posti bellissimi. Il Crocedomini fatto da questo versante e' molto ma molto piu' bello del versante di Breno e' piu' lungo ma molto piu' pedalabile. Continiamo la discesa e appena prima di Bagolino ecco il bivio per il Passo Maniva, siamo a 750mt e dobbiamo salire a 1660mt. Sono 11km all'8% di pendenza media. Abbiamo percorso circa 140 km e 3700m di dislivello e sono sicuro questa salita si fara' sentire. Intanto il tempo continua a tenere ma nuvole minacciose si addensano sulle cime, speriamo bene...La salita infatti e' dura e per la prima meta' e' quasi tutta intorno al 9-10% di media e anche se non ci sono rampe durissime questo pezzo non lascia respiro. La salita e' tutta all'ombra del bosco e anche se la giornata non e' calda non soffriamo per nulla il freddo, personalmente sono le mie temperature preferite sopra i 20-25 gradi il mio "motore" comincia a surriscaldarsi un po'. La seconda parte e' un po' piu' facile ed e' il preludio agli ultimi 2km che sono tutti allo scoperto in uno scenario bellissimo. Quest'ultimo pezzo e' davvero spettacolare e se il penultimo km e' relativamente pedalabile, l'ultimo km e' molto duro credo intorno al 15% ma la cima e' ormai ad un passo e gli ultimi 100mt. sono completamente pianeggianti e attraversano un piazzale completamente sterrato. Una salita MERAVIGLIOSA, sopratutto gli ultimi 2km, fantastica. Circa 1h per coprire gli 11km e 900mt. di dislivello. Quasi quasi riscendo e la rifaccio, scherzo....ovviamente. In cima non fa' freddo ma conviene coprirsi, ci aspetta una lunga discesa speriamo asciutta, visto che il cielo e' tutto coperto.
 

paciuli

Apprendista Velocista
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parte 2

La discesa dal Maniva non mi piace, l'asfalto e' a grana grossa e sebbene la strada sia larga, ogni volta ho un po' di disagio a percorrere questa strada. Qui, 7 anni fa', ho avuto un'incontro ravvicinato con l'asfalto e mi porto ancora le cicatrici addosso e' questo il motivo del disagio. Non e' paura e' solo il ricordo di quel giorno e le prime gocce di pioggia mi rendono ancora piu' nervoso. Fortunatamente la pioggia ci accoglie solo quando la strada arriva a Collio a 800mt e la parte piu' tortusa e' ormai alle spalle. Da qui un lungo falsopiano in discesa di circa 10km sotto un'acqua battente, ma si va' via bene a 40/45kmh, un po' di prudenza nelle semicurve ma si va', e anche bene mi dico e decido anche di togliere la mantellina in quanto non ho freddo. Almeno senza mantellina saro' piu' aereodinamico e molto piu' veloce....Siamo in Valtrompia e precisamente a Lavone a 500mt. di quota dove iniziamo l'ultima salita del giro il Colle S.Zeno. Intanto la pioggia e' diminuita, meglio cosi'...ci aspettano 14km di salita fino a 1410mt. di quota e siccome i primi 3km sono molto facili intorno al 3-4% so' che gli ultimi 10km sono molto impegnativi. Qui io e Claudio decidiamo di dividerci, ognuno con il proprio passo in quanto una strana idea mi balza in testa. Vedremo, se e quando al momento opportuno.....Ci salutiamo e ci diamo appuntamento per il prossimo giro. Infatti a Pezzaze ecco il bivio per il colle, inizia la parte dura lunga circa 3km intorno al 10% di media. Adesso pioviggina, ma si sale bene in quanto, passato il tratto duro, la salita alterna tratti impegantivi a tratti di riposo ed e' cosi' fino ai -4km alla cima dove inizia un'altro tratto duro di circa 2km e qui x la prima volta uso il 34x28 anche se per solo 500mt. Gli ultimi 2km sono un po' piu' facili ed arrivo in cima dopo 1h5'. In cima una bella nebbia che si dissolve dopo solo 500mt. di discesa. Fortunatamente non piove piu' ma la strada e' molto molto bagnata, ma stranamente abbastanza pulita. La discesa la conosco benissimo e scendo bene senza mai rischiare. Sono 17km di discesa fino a Pisogne sul lago d'Iseo a 200m. di quota. Nei rettilinei lascio andare la bici come se la strada fosse asciutta ma nei tornanti bisogna frenare in largo anticipo ma scendo abbastanza veloce e alla fine in 25' sono giu'. Ho fatto solo 3' in piu' del normale tempo con la strada asciutta e direi che non e' proprio male....Sono a Pisogne, ho fatto 200km 5600mt. di dislivello e sono in bici da 9h e mezza e mi mancano 10km facili facili fino alla macchina ma.... qui arriva l'idea malsana. Montecampione.....uhm si potrebbe tentare di salire visto che non piove. Ormai e' fatta, lo sapevo fin dall'inizio che una volta arrivato li' la tentazione sarebbe stata troppo grande e quindi si va'. Devo fare la Rata e se mi spavento dopo neanche meta' di quel percorso non ce la faro' mai a finirla quella corsa. Montecampione e' una salita regolare, nel senso che e' regolarmente dura. Inizio a salire con l'obbiettivo di arrivare al laghetto a 1100mt. di quota e poi in base al tempo decidero' di salire fino al Plan a 1700mt. Non ci sono rampe dure ma la pendenza e' sempre intorno al 8-9% ma con il 34x23 salgo discretamente anche se la stanchezza e il male al ginocchio dx comincia un po' a farsi sentire. Salgo a 10-11kmh e le pulsazioni non salgono piu' di 130/135 battiti segno che la benzina sta' x finire, ed infatti non ho piu' cibo i 9 tramezzini e il Ritter sono andati. Pero' non sono stanchissimo e questo in previsione Rata mi conforta davvero tanto. Intanto ha ripreso a piovere, non fortissimo ma mammano che si guadagna quota la pioggia aumenta e credo proprio che non smettera' piu'. A meta' salita c'e' un bel tratto piu' facile ma negli ultimi 3km la strada ritorna dura e fino al laghetto non da' respiro. Qui decido di fermarmi dopo 11km 57' di salita e 860mt. di dislivello. Potrei contunuare tranquillamente fino alla cima in quanto sono ancora 600mt. di dislivello e in 40m sarei in cima ma piove troppo e la discesa sarebbe davvero pericolosa. Decido quindi di girare la bici e di tornare giu' con molta, molta prudenza perche' la strada e' discretamente trafficata di auto che salgono e non mi va' di rovinare un bellissimo giro con una caduta negli ultimi km. Il pensiero e' solo quello di arrivare in fondo alla discesa e da li' arrivare alla macchina. Gli ultimi 6km sono praticamente piatti e dopo 236km, 11h e mezza di bici e 6500mt. di dislivello rivedo finalmente la mia KA. Sono sporco come un minatore ed adesso arriva la vera impresa della giornata. Fare entrare la bici nella KA (dopo averla pulita un po') smontando solo la ruota anteriore. Ho il mio metodo e Tac...con un'abile manovra la bici scivola dentro la macchina. Strip-tease dai vestiti zuppi e lerci, tuta asciutta, riscaldamento acceso e via verso casa. Un'altro giro spettacoloso e' alle spalle e tutto sommato il dispiacere che sia gia' finito e' mitigato dalla bellezza dei posti e dalla consapevolezza di aver compiuto un'altra impresa, soprattutto con la pioggia. Al prossimo giro e......un grazie a Claudio della compagnia.
 
Eccomi qui, sopravvissuto a questa ennesima avventura ciclistica!
Cosa potrei aggiungere all’esaustivo resoconto di Paciuli? Innanzitutto il mio grazie per avermi (come al solito) tenuto alla sua ruota per tutto il tempo, sia in salita che nei tratti di fondovalle… a dire la verità poi in cima al Crocedomini e al Maniva ha dovuto anche aspettarmi qualche minuto (oltre all’attesa per la citata sosta tecnica al rifugio Vivione).
Dopo averlo congedato ai piedi del S.Zeno (visto che per lui probabilmente quella non sarebbe stata l’ultima salita!!! mi sarebbe dispiaciuto farlo aspettare ancora in cima, perlopiù con il tempo che si era guastato) io sono salito col mio passo sotto una leggera pioggerella.
Arrivato allo scollinamento immerso nella nebbia, ho affrontato con calma la discesa fino a Pisogne, beccandomi un altro bello scroscio di pioggia verso la Val Palot ma ormai era fatta! Da Pisogne alla macchina, dove sono arrivato alle 17, solo una decina di km pianeggianti e poi via di corsa a casa a farsi una bella doccia calda. Alla fine il mio computer segnava 209 km percorsi, oltre 5700 metri di dislivello e 10:15 ore sui pedali.
Le salite affrontate le conoscevo tutte tranne il Maniva (Croce Salven e S. Zeno le avevo fatte dall’altro versante) ma averle messe assieme in un unico giro è veramente una bella soddisfazione.
Visto il tempo instabile previsto alla vigilia direi che siamo stati temerari a metterci in marcia, ma a posteriori siamo stati ripagati essendo riusciti a concludere tutto il giro senza grossi problemi, beccando acqua solo nella parte finale.
Io a differenza di Paciuli un po’ il freddo l’ho sofferto, soprattutto in discesa dal Crocedomini con i cumuli di neve a bordostrada e i pantaloncini estivi! Sono arrivato in fondo con le ginocchia ibernate, per fortuna le mani stavano al caldo nei guanti invernali (meno male che al mattino mi è venuta l’idea di metterli in tasca, pensavo fosse uno scrupolo invece li abbiamo utilizzati in tutte quante le discese, io non so proprio come avrei fatto senza). Nelle discese successive dal Maniva e dal S.Zeno, quando ha iniziato a piovere, ho benedetto la giacca in Goretex che costa uno sproposito ma alla prova dei fatti si è rivelata un acquisto veramente azzeccato.

Ancora grazie Paciuli e alla prossimao-o

Ritornando "on topic" complimenti a Giancarla e Mik per l'impresa toscoemiliana, per aver concepito non un unico giro ma addirittura una due giorni di questo tipo, affrontata nonostante il maltempo... ma come fate il lunedì mattina a rientrare tranquillamente in ufficio dopo un week-end del genere!?!
 

Mik75

Apprendista Passista
20 Aprile 2004
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Ritornando "on topic" complimenti a Giancarla e Mik per l'impresa toscoemiliana, per aver concepito non un unico giro ma addirittura una due giorni di questo tipo, affrontata nonostante il maltempo... ma come fate il lunedì mattina a rientrare tranquillamente in ufficio dopo un week-end del genere!?!

Meno male che c'e' l'ufficio... altrimenti chissa' cosa ci saremmo autoinflitti! :wacko: :-x

E complimenti a voi per il vostro giro... sono posti che non conosco e dove prima o poi verro'.

Alex tu sei una locomotiva... mi sa che mi e' andata bene che domenica scorsa piovesse e sia sfumato il giro che dovevamo fare da Ovada ;-) o-o
 

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