buongiorno a tutti, è da quattro anni che soffro di condropatia bilaterale ( iperpressione rotulea), attualmente ho 18 anni, da ormai due anni ho smesso di correre a livello agonistico a causa delle ginocchia.
Ho consultato inizialmente Emanuele Chiesa, noto biomeccanico, che mi ha modificato la posizione in sella e delle tacchette, ma non ha riscontrato niente di importante a livello biomeccanico che potesse giustificare tale male.
in seguito ho consultato un ortopedico che mi ha diagnosticato subito la condropatia rotulea, prescrivendo condral e il rinforzo del vasto mediale.
ho preso il condral per uno due mesi e ho fatto una decina di sedute di fisioterapia, ma è servito a poco o niente. ho consultato in seguito diversi ortopedici privati tra cui uno della medicina dello sport specializzato in ciclismo, mi hanno consigliato uno i plantari, uno il tutore, uno fisioterapia, uno infiltrazioni di acido ialuronico(5-6), ho eseguito tutti le terapie consigliate, ma non ho avuto alcun beneficio nè in bici nè al ginocchio in generale.
dal punto di vista sportivo ho nel 2008 ho corso tutte le gare della stagione, arrivando all'arrivo in una sola gara( su una ventina scarsa )
l'anno dopo ho cambiato squadra perchè l'altra era troppo lontana, consentendomi così di potermi allenare con i compagni regolarmente, feci la prima gara della stagione, ma dopo pochi Km le ginocchia non mi consentivano più di continuare al passo del gruppo( 40-45 KM/H), così smisi di fare gare in attesa di un miglioramento almeno in allenamento, ma questo non ci fu, ma in compenso iniziò a peggiorarmi drasticamente anche quando non andavo in bici, salendo le scale, seduto nella stessa posizione e soprattutto camminando anche dopo una sola oretta in piedi. Così a giugno mi ritirai definitivamente dall'agonismo e praticamente dal ciclismo, in due anni sarò andato in bici per esagerare una decina di volte, ho provato anche in mountain bike( su sentieri, ecc) ma ancora peggio.
sono anche andato un anno in palestra ma riuscivo a fare solamente la leg extension( la pressa che l'anno prima facevo in fisioterapia con 100 e passa kg, in palestra non sono riuscito ad eseguire neanche un movimento con 40 kg senza avere male).
ho in seguito ho incontrato un altro ortopedico dal quale sono stato in cura per un anno, la prima volta ha diagnosticato una tendinite e ho fatto 5 tekar terapie bilaterali, nel mese in cui le ho fatte andava meglio ma tempo neanche due settimane dal ciclo riprende come prima ( quando stavo bene c'è da dire che non sono neanche andato nè in bici, nè ho svolto alcuna attività che potesse sollecitare particolarmente le ginocchia. così sono tornato dallo stesso ortopedico che mi ha diagnosticato un'infiammazione al corpo di hoffa, così ho fatto un ciclo di onde d'urto( febbraio 2011) ha avuto un discreto effetto tanto che mi sembrava di aver quasi totalmente risolto il probliema, ma ad aprile il dolore è tornato. l'ortopedico mi aveva detto che se le onde d'urto non avessero avuto effetto sarebbe dovuto intervenire in artroscopia.
a maggio guardando il giro d'italia mi è venuta nostalgia della bici e così ho iniziato a ripensare al problema alle ginocchia e decisi di riesaminare le varie ipotesi di tutti gli ortopedici, e non capivo perchè non dovessi avere la condropatia rotulea, anche se non attestata da nessuna tac o risonanza( avevo finora effettuato solo risonanze non specifiche ).
così decisi di cambiare nuovamente ortopedico, sono andato a giugno( di nuovo privatamente, anche perchè se non si fa privatamente per aver interpellato tutti questi ortopedici mi ci sarebbero voluti come minimo altri quattro anni) e mi ha detto che ho un'iperpressione rotulea esterna bilaterale, che se ho capito bene sarebbe sempre condropatia, ha escluso difetti di postura, o una morfologia articolare particolarmente fuori dalla norma, salvo un leggero varismo che rientra tuttavia nella media, così mi ha fatto fare una tac alle ginocchia in condizioni di contrazione e rilassamento, con calcolo della distanza TA-GT, dalla quale è emerso che il sinistro presenta un leggero tilt rotuleo, il destro presentava una distanza ta-gt pari a 18 mm(16+-3 mm rientrano nella "norma"), e una sublussazione della rotula in condizioni contrazione muscolare; e quindi mi ha detto che non ci sono i presupposti per la TRASPOSIZIONE APOFISI TIBIALE DEL TENDINE ROTULEO, e ha consigliato con immediato consenso mio( oramai..) una lateral release in artroscopia.
volevo sapere cosa ne pensate voi e
da quanto convivete con la condropatia
e se qualcuno ha già effettuato la lateral release o l'intervento chirurgico.
grazie scusate lo sproloquio forse un po' troppo lungo, ma ci tenevo a presentare bene tutta la stroria clinica e ciclistica.
Alessandro