Verga e Gaffu piacciono tanto agli under 35 perchè ci si identifica. In quanti la sera prima di andare a dormire sognano di provare a diventare campioni? Di ciclismo, di calcio, di pattinaggio, sul lavoro, a fidanzarsi con la più bella della scuola ecc... Tutti sanno che è un sogno, che la vita reale non offre davvero queste occasioni se non hai il talento, se anche lo hai ma non hai le giuste porte aperte, se un infortunio ti ha bloccato sul più bello ecc... Poi arriva la zwift accadamy di turno (la GT school di qualche anno fa era uguale, lì con l'automobilismo) ed all'improvviso hai l'occasione di provare a realizzare quel sogno, ti ci butti a capofitto ed arrivi lì, come Vergallito. Ed una volta lì poi cosa ti trovi? Che ti dicono che lì non ci puoi stare, non perchè non hai abbastanza numeri, ma per motivazioni spesso risibili. Il Vergallito od il Gaffuri non si presentano dicendo che tra i pro diventeranno i nuovi Pogacar o VDP, ma vogliono intanto dimostrare, a se stessi in primis, che lì ci possono stare e magari provare a fare qualcosa di buono. Avete citato Marangoni, gran persona e personaggio, ma in carriera ha vinto 1 gara... Ad Okinawa... Chi è che ha il coraggio di dire che lui non meritasse di essere un pro perchè ha vinto solo una gara? In quel mondo, le vittorie personali non sono tutto, è una professione e sei pagato per determinati compito che potrebbero non includere il vincere gare, e magari LV e MG potrebbero stare tranquillamente dentro questo "contenitore" di corridori.
A mio giudizio la gran confusione che si sta facendo è che, alcuni, fanno passare i due ragazzi come due nuovi fenomeni, secondo me loro invece sognano di diventare pro e vedere ser reggono in gruppo in una gara secca, in una tappa, in una gara a tappe breve, in un GT e poi da lì capire se possono anche piazzarsi e poi magari anche vincere. Non tutti sono Remco che al primo anno da pro fanno già sfracelli...
Ad oggi quanti italiani "forti" oltre Ganna ci sono? Il problema non sono i soldi che mancano, il problema è trovare quei ragazzi che hanno POTENZIALMENTE i numeri per essere fortissimi. Fino a 5 anni fa si trovavano tra quelli che si presentavano alle formazioni giovanili e poi dopo gare e garette si premiavano quelli che vincevano di più (e già qui, non sempre è detto che sia il metodo migliore...), oggi di gare c'è n'è meno, che facciamo? piangiamo? no, si trovano alternative... ed i rulli sono un alternativa, vincente? non si sa ancora (Jay Vine ha vinto (5 gare) già più di Marangoni per dire - Scusa Alan se ti prendo come termine di paragone, ma è solo per la tua notorietà), ma si può provare. Sennò facciamo sempre quelli che si piangono addosso e poi non provano nemmeno a cercare una soluzione per smettere di piangere...
I piagnistei dei pro sentiti su squalo tv non sono condivisi dagli under 35 per questi motivi, probabilmente, per gli "anziani" che il sogno oramai lo hanno dimenticato da decenni invece e che sono letteralmente cresciuti con altri strumenti e mezzi - allora l'idea di trovare del talento sui rulli è semplicemente pazzesca...