Non c'è molta chiarezza tra i ricercatori perché alcuni (Seiler ad esempio ) adottano il "Training sessions goal approach ", vale a dire che se su 10 sessioni ne faccio 2 aventi come obbiettivo l'intensità ho una distribuzione 80/20. Altri adottano il "Time in zone " ed allora vedrete che la distribuzione non è più 80/20 ma qualcosa tipo 85/5/10 . La distribuzione 80/20 è dunque riferita alle sessioni e non al tempo.
Io mi riferirò al time in zone, mi sembra maggiormente programmabile. Ovviamente non potrò mai stare in 80-20, spero appunto di avvicinarmi a 10. Poi la ZII là si accumula per forza di cose perché per arrivare a 400W comunque dai 300 ci matti. Metti pure i cavalcavia, le ripartenza dopo la sosta al semaforo, ecc. e arrivi facile al 5% se non più.
Resto titubante sulla organizzazione dei lungi, perché se credessi di andare la domenica in z1 Coggan prendermi per il culo me stesso.
Secondo me il minimo sindacale è 70%ftp, che si tratti di pianura o salita.
Piuttosto, domanda un po' OT: ho sempre creduto che fare 4h in piano, ad adeguata intensità sia maggiormente proficuo che far 4h in montagna in quanto in pianura le rivoluzioni totali sono mooolto maggiori (rpm più alte e nessuna discesa dove spesso non si pedala). Secondo voi potrebbe aver senso "evitare" le salite per i primi 3 mesi di preparazione?
Ovviamente quando dovrò iniziare a ricercare gli adattamenti per le lunghe GF è ovvio che inserirò salite ed a ritmo adeguato a quello di gara
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