Allora non è vero che non scarichi maiPersonalmente tendo a non scaricare mai anche perché poi ci pensano gli impegni ed inconvenienti della vita ad obbligarti a scaricare.
Allora non è vero che non scarichi maiPersonalmente tendo a non scaricare mai anche perché poi ci pensano gli impegni ed inconvenienti della vita ad obbligarti a scaricare.
Infatti non stavo scrivendo dei miei allenamenti manda quanto ho ascoltato nei video sul canale YT di Dylan JohnsonAllora non è vero che non scarichi mai
Si, ma se ben fatto potenzialmente non avresti bisogno della classifica settimana di scarico.Beh non è che non scarichi, ma scarichi quando ti tocca per altre questioni....
mi sono fatto l'idea che certi tipi di allenamenti si basano su un ciclo di carico e scarico (tipo tre sett. carico ed una di scarico) . il polarizzato mi sembra come dire, "modulabile" ( invece di tre/quattro sessioni soft , vabbe' quel giorno si fara' la quarta/quinta , che poi e' quello che da qualche parte ho letto o sentito dire in qualche video da S.seiler ).Si, ma se ben fatto potenzialmente non avresti bisogno della classifica settimana di scarico.
Ci sto un po' litigando nel senso buono. Pure io con garmin (fenix 6) e sto cercando una correlazione con quanto a schermo e quanto percepito.Prima Kubios e HRV4Training ora Garmin Forerunner 255 (ottimo) che indosso 24/7 (ovviamente non per le poche ore di ricarica 1x settimana circa).
E' una misurazione HRV media notturna quindi in ambito scientifico un po' dibattuta ma nel 90% dei casi pienamente in linea con recupero/sensazioni "percepito".
Esempio differenza tra stare bene bene (bene)
Vedi l'allegato 372335
E costante/quotidiana rottura di maglioni(in miglioramento)
Vedi l'allegato 372336
OTCi sto un po' litigando nel senso buono. Pure io con garmin (fenix 6) e sto cercando una correlazione con quanto a schermo e quanto percepito.
Garmin Forerunner 255 (ottimo) che indosso 24/7 (ovviamente non per le poche ore di ricarica 1x settimana circa).
OT
- la correlazione primaria è tra TUTTO quello che non è solo e specificatamente carico di allenamento ma...poiché influisce sul recupero... è allenamento. Motivo per cui HRV è utile. Vedasi rotture di maglioni, stressor fisici e/o mentali aggiuntivi, riduzione volume di sonno e/o sua qualità ecc ecc... . Motivo per cui, come ogni singolo dato, va SEMPRE correlato al contesto.
- la baseline si "aggiusta" con il tempo indipendentemente da quando si sono raccolti i primi dati. Ovviamente servono settimane e non gg
/OT
Anche se la domanda non è rivolta a me vorrei rispondere anche io:@Roberto Massa
Non ricordo bene sono passati troppi anni e quindi volevo chiederti
se a parità di potenza e rpm (=stessa forza) , pedalando in Z1 e quindi utilizzano una percentuale di queste fibre muscolari lente, avviene come per il tono muscolare ovvero si ha un reclutamento alternato nell'utilizzo di tali fibre :
"il tono muscolare è mantenuto grazie al reclutamento alternato di diverse unità motorie, in modo che la forza applicata al tendine rimanga costante, ma si evitino fenomeni di affaticamento."
non e' una domanda fine a se stessa ma mi spiegherebbe che pedalare in Z1 o Z2 (quindi utilizzando prevalentemente o o solo fibre lente) porta agli stessi benefici e risultati , la discriminante e' il tempo. tipo (invento) 2ore in Z1 equivalgono a 1h in Z2
No e se anche avessi doppia registrazione saprei bene quali dati considerare e/o se sono doppi #dontworryAnche durante le sessioni di bici? Registrando immagino la sessione con il ciclocomputer, alcuni dati non vengono così considerati da entrambi i devices (pur non registrando la sessione come attività con l’orologio)? Penso per esempio ai minuti di intensità e alle calorie giornaliere.
- avviene in funzione di intensità O affaticamento....ossia una sessione blanda ma lunga e quindi con un impatto metabolico non secondario può sicuramente prevedere questo effetto/obiettivo"il tono muscolare è mantenuto grazie al reclutamento alternato di diverse unità motorie, in modo che la forza applicata al tendine rimanga costante, ma si evitino fenomeni di affaticamento."
a) le zone senza riferimenti fisiologici sono differenziazioni +/- arbitrarie (domanda retorica... cosa demarca Z1 da Z2?Anche se la domanda non è rivolta a me vorrei rispondere anche io:
come si può pensare che pedalare in z1 sia uguale a pedalare in z2? è illogico.
Con la fascia o con il sensore ottico?Prima Kubios e HRV4Training ora Garmin Forerunner 255 (ottimo) che indosso 24/7 (ovviamente non per le poche ore di ricarica 1x settimana circa).
E' una misurazione HRV media notturna quindi in ambito scientifico un po' dibattuta ma nel 90% dei casi pienamente in linea con recupero/sensazioni "percepito".
Esempio differenza tra stare bene bene (bene)
Vedi l'allegato 372335
E costante/quotidiana rottura di maglioni(in miglioramento)
Vedi l'allegato 372336
Ma quindi questo tipo di allenamento, considerato che proviene da studi su altri sport (corsa, sci..) e più indicato gestirlo con il cardiofrequenzimetro piuttosto che con il potenziometro?
il vero parametro verosimilmente sono i test del lattato dove ti punzecchiano il lobo durante un test incrementale in determinati periodi dell'anno. cosi' da individuare bene le soglieQuesta è una bella domanda.
Se è vero che il polarizzato è tutto un discorso legato alle fibre muscolari (distinzione tra tipo 1 e tipo 2), allora la frequenza cardiaca è soltanto un parametro secondario (che può essere molto impreciso). Il vero parametro dovrebbe essere la forza probabilmente (coppia sul pedale).
In ordine di importanza, dal più preciso al più impreciso, avresti:
Forza sul pedale: diretta correlazione teorica con fibre muscolari
Potenza sul pedale: correlazione solo se RPM sono in un certo range
Frequenza cardiaca: correlazione solo se vai sempre regolare
In poche parole, se facessi un uscita tutta a micro-scatti, in cui imprimi parecchia forza sui pedali, ma per talmente poco tempo da non permettere al cuore di alzarsi oltre Z2, staresti usando un sacco di fibre di tipo 2 immagino, mancando totalmente il vero obiettivo delle sessioni lente del polarizzato, pur mantenendo il cuore basso.
Però se fai pochissima forza sul pedale, in pianura molto molto agile, e il cuore ti va oltre Z2… cosa succede? Sei comunque nel target del polarizzato lento, perché tanto stai usando comunque fibre di tipo 1 “deboli”? Oppure no?
Queste sono mie idee, gradirei dei commenti.
Condivido pienamente che l’unica vera divisione tra le zone è LT1 e LT2, ma utilizzare 5 o 7 zone permette di lavorare in maniera più precisa in determinati momenti della preparazione. Ovvio che se la z2 “finisce” al 75% ftp, se vado al 76% cambio chissà quale sistemi energetici, fisiologici ecc. Ma è necessario mettere dei “punti fermi” quantomeno come base di partenza.- avviene in funzione di intensità O affaticamento....ossia una sessione blanda ma lunga e quindi con un impatto metabolico non secondario può sicuramente prevedere questo effetto/obiettivo
a) le zone senza riferimenti fisiologici sono differenziazioni +/- arbitrarie (domanda retorica... cosa demarca Z1 da Z2?Per Coggan &co solo una % rispetto a FTP). Usare n+3 zone è una facilitazione nella demarcazione di alcune intensità, utile...ma come già scritto molte altre volte arbitraria se basata sui un singolo riferimento (es FTP);
b) le zona secondo riferimento scientifico (utilizzate anche...non "inventate" da Seiler) sono 3 e demarcate da 2 parametri ben definiti: LT1/VT1 e VT2/LT2. Nulla di illogico, anzi
c) sì poiché Z1&2 "Coggan" sono nel dominio sotto LT1(tendenzialmente poiché non trovate con un test su LT1...quindi possono esserci eccezioni) = entrambe sono unificate in "intensità" inferiore LT1 in qualsiasi articolo/testo scientifico (ce ne sono centinaia...).
Quindi in risposta a @cbr70: il ragionamento in ottica metabolica sulle intensità è durata-dipendente: se riduco l'intensità (nel dominio a o sotto LT1) dovrò aumentare il tempo per avere un effetto metabolico superiore MA più prolungato rispetto ad un carico ad intensità superiore che ha come stesso obiettivo ma può essere parzialmente compensato da una durata inferiore. I grandi volumi a bassa intensità hanno come obiettivo principale estendere le capacità di lavorare anche in situazioni di deplezione glicogena dopo molte ore. Caratteristica che differenzia atleti di alto livello da tutti gli altri.
Vedi l'allegato 372684
Come appena ascoltato in un buon podcast: (molto) dopo si lavora sul "turbo"...ma senza il "diesel" prima non si va molto lontani.
Il problema dell'amatore medio è cercare di aumentare il "turbo" senza alcuna base/miglioramento (ammesso e non concesso che sia fattibile, vd responder vs non) su un diesel da "50cc".
volevo chiederti se come faccio io in maniera empirica , usi i KJ per avere un idea di quanto bisogni stare mediamente in <LT1 per avere un beneficio (perche' tra i miei dubbi ci sono anche i tempi in permanenza) , poi ho riguardato bene e vedo che tu i segnali li invii , basta captarli !Semi OT/
Taak 2h in Teams= 2h Rouvy
☑< LT1
☑obiettivo kJ previsto
e domani (HRV permettendo...questo sì, sarebbe il vero vaso di Pandora...evitiamo) hammertime
Vedi l'allegato 372296
/OT
We use cookies and similar technologies for the following purposes:
Do you accept cookies and these technologies?
We use cookies and similar technologies for the following purposes:
Do you accept cookies and these technologies?