Ma quindi quante sono le ore settimanali minime di allenamento per le quali ha senso strutturare un allenamento polarizzato?
Ma quindi quante sono le ore settimanali minime di allenamento per le quali ha senso strutturare un allenamento polarizzato?
Tu giustamente poni un ulteriore questione: i professionisti o quelli comunque forti in Z2 vanno già forte. Chi non è forte invece in Z2 praticamente è costretto a fare solo pianura, perché su rampe al 10% sfora sicuramente. Ora mettiamoci nei panni del povero amatore che esce le classiche 3 volte a settimana sui colli, e si vede costretto a fare pianura lenta per seguire un approccio polarizzato. Magari sente che ha recuperato dai giri precedenti (oppure lo vede dai parametri) e il giorno dopo sarà di riposo, quindi avrebbe voglia di spingere ancora, però magari il polarizzato imporrebbe quel giorno la sessione lenta. Con quale obiettivo? Di aumentare la sua scarsa potenza di una ventina di watt rispetto ad altri approcci più movimentati e divertenti? Diventa evidentemente un problema.la cosa difficile e' convincersi che allenarsi nella zona aerobica non sia una perdita di tempo. si tende soprattutto al mio livello a strafare . anche perche' un professionista in zona aerobica sviluppa gia' una bella quantita' di watt , io sono praticamente fermo.
Ma quindi quante sono le ore settimanali minime di allenamento per le quali ha senso strutturare un allenamento polarizzato?
il polarizzato da come l'ho inteso io e' un metodo che si basa su due principiTu giustamente poni un ulteriore questione: i professionisti o quelli comunque forti in Z2 vanno già forte. Chi non è forte invece in Z2 praticamente è costretto a fare solo pianura, perché su rampe al 10% sfora sicuramente. Ora mettiamoci nei panni del povero amatore che esce le classiche 3 volte a settimana sui colli, e si vede costretto a fare pianura lenta per seguire un approccio polarizzato. Magari sente che ha recuperato dai giri precedenti (oppure lo vede dai parametri) e il giorno dopo sarà di riposo, quindi avrebbe voglia di spingere ancora, però magari il polarizzato imporrebbe quel giorno la sessione lenta. Con quale obiettivo? Di aumentare la sua scarsa potenza di una ventina di watt rispetto ad altri approcci più movimentati e divertenti? Diventa evidentemente un problema.
Per questo ho cercato di estrapolare i principi base per vedere se è veramente possibile adattarli ad altri contesti. Quello che ne è venuto fuori finora è che secondo me chi fa poche sessioni (e tanti recuperi) potrebbe provare a inserire Z2 continua nella prima parte delle uscite, lasciando l’eventuale intensità solo nella seconda parte. Però è una mia teoria, non provata né dimostrata da nessuno (nemmeno da me stesso). Chi invece ha la possibilità di fare molte sessioni, anche se non ha molte ore in totale, può provare il polarizzato classico, con poche sessioni intense e molte sessioni lente. In pratica chiunque potrebbe provare il polarizzato classico trovando un po’ di tempo per fare rulli quasi ogni giorno, ma tornando al discorso psicologico di prima alcuni (tra cui io) i rulli non li sopportano e preferiscono uscire sempre su strada, anche se meno spesso.
Da quello che ho intuito, la domanda da fare sarebbe piuttosto quante sono le sessioni minime settimanali per le quali ha senso iniziare a pensare al polarizzato puro e classico (ipotesi mia: forse sono 5 sessioni), e come si applicano i principi negli altri casi in cui le sessioni sono poche e i giorni di recupero tanti. Le ore non si sa quanto contino, alcuni dicono minimo 6 ore settimanali, altri ipotizzano che i benefici evidenti siano visibili solo con molte più ore, altri ancora sostengono che allenarsi un po' a bassa intensità sia importante sempre.
AMENil discorso delle ore mi lascia perplesso ! se si ha poco tempo ci sono i rulli (un ora al giorno si trova basta non stare al PC o cellulare) se non si ha voglia ma perche' comprarsi il PM e navigare sui forum? butta cardio e PM e goditi la bici !
- cit. "non provata né dimostrata da nessuno (nemmeno da me stesso)"
Provata da nessuno? ahah l'invenzione dell'acqua calda inserire carichi diversi e non monotoni a inizio o fine sessione con obiettivi diversi è presente da...sempre non spariamole grosse
il polarizzato da come l'ho inteso io e' un metodo che si basa su due principi
1) che il ciclismo e' uno sport di fondo , di endurance, di volume : non si puo' prescindere da questo
riflettendo sul tuo 3 uscite da 120 min con 24 minuti finali (20%) >Z4 e' l'uscita polarizzata di inteval.icu.Il punto cruciale io l’ho individuato nelle sessioni, cioè 6 ore a settimana spalmate in 6 giorni diversi non sono un problema per l’applicazione del polarizzato. Ma se immaginiamo 6 ore spalmate in 3 giorni, diventa più complesso ragionarci sopra. Da qui le mie teorie di un possibile mantenimento dell’equivalenza e dei benefici immaginando che ogni uscita sia divisa in “pseudo-sessioni”, dove se vogliamo polarizzare teoricamente la Z2 continua dovremmo metterla all’inizio (altrimenti come hai detto anche tu potrebbe essere “rovinata” dal resto).
Semi OT/Ps rullando durante una riunione online
Roberto, come misuri l' HRV? Se la misuri ovviamente, non ho capito se era una battuta.Semi OT/
Taak 2h in Teams= 2h Rouvy
☑< LT1
☑obiettivo kJ previsto
e domani (HRV permettendo...questo sì, sarebbe il vero vaso di Pandora...evitiamo ) hammertime
Vedi l'allegato 372296
/OT
Infatti penso sia troppo farlo sempre. Se consideri la prima parte di ogni uscita come sessione sempre lenta, e la seconda parte come sessione sempre intensa, diventerebbe equivalente a 6 sessioni settimanali di cui 3 lente e 3 intense (polarizzato 50-50), che è troppo. Quindi dipende da cosa fai esattamente nelle sessioni dure (seconde metà delle uscite), ma presumo che almeno una delle 3 uscite settimanali debba comunque essere fatta tutta lenta.riflettendo sul tuo 3 uscite da 120 min con 24 minuti finali (20%) >Z4 e' l'uscita polarizzata di inteval.icu.
praticamente in tre uscite settimanali faresti l'equivalente di tre test FTP da 20min ( watt -5/8%)
temo sia troppo. ovvero io all'inizio facevo o cercavo di fare cosi' seguendo interval.icu ma alla lunga l'ho trovato duro.
pero' ripeto io sono una pippa , magari per un giovane funziona
Bovinamente ti rispondo che pare, se ben fatto, che la classica settimana di stacco nel polarizzato non serva, in quanto esaurisce meno il fisico rispetto ad un programma "tradizionale" e restituisce comunque risultati migliori. L'errore più comune infatti di chi si allena è quello di eccedere.Scusate la domanda da novellino…facendo un programma polarizzato, non occorre inserire una settimana di scarico ogni 2/3, giusto??
Personalmente tendo a non scaricare mai anche perché poi ci pensano gli impegni ed inconvenienti della vita ad obbligarti a scaricare.Equinamente rispondo che sei libero di non scaricare mai, ma a volte oltre al fisico potrebbe esaurirsi la testa (ammesso di avercela).
Beh non è che non scarichi, ma scarichi quando ti tocca per altre questioni....Personalmente tendo a non scaricare mai anche perché poi ci pensano gli impegni ed inconvenienti della vita ad obbligarti a scaricare.