In merito all’ultimo articolo linkato. Il polarizzato segue dall’osservazione di come si allenano i professionisti, persone che spendono 15/20/30 ore e anche 40 ore ad allenarsi. Il polarizzato è per natura una “metodologia” volta a massimizzare la performance non avendo vincoli imposti dall’esterno. Onestamente chiedersi “quante ore bastano per poter applicare il polarizzato” mi sembra sia completamente slegato dai fattori alla base della metodologia. Le volte in cui Seiler ha risposto a domande di questo tipo, ho trovato che le sue risposte fossero poco convincenti e non ho ricordi che si sia mai speso in argomentazioni per perorare la causa. Se ignoro una risorsa in cui Seiler abbia sostenuto con convinzione che bastano 4/5 ore prego ovviamente di farmelo sapere.
C’è chi ha avuto solo la possibilità di leggere e farsi un’idea del perché con un monte ore settimanale importante, o con volumi settimanali importanti, è necessario saper anche andare piano; altri avranno avuto, o hanno, la fortuna di aver fatto, o di fare, costantemente 20/25 ore a settimana e di aver quindi esperito che andare piano serve, detto terra terra, anche solo per la sopravvivenza. Il concetto
espresso al paragrafo precedente espresso in maniera differente: è davvero utile chiedersi se ha senso polarizzare per una persona il cui problema non è quello di allenarsi troppo, ma troppo poco?
Se poi il messaggio finale era quello di non eccedere con le sedute di qualità, allora mi trova completamente d’accordo, ma titolo e trattazione vertevano su altro.
In primo luogo, faccio notare che nel titolo dell’articolo si parla di 4 ore, poi all’interno si passa a 4-6 ore, una differenza non trascurabile se si va a considerare la disciplina sportiva. Partendo dal ciclismo, un lungo da 2.5 ore rappresenta una quota del monte ore a disposizione che va dal 63% (4ore) circa al 42% (6ore) circa. Ne faccio una questione di allocazione del tempo e quindi di frequenza: se hai 4 ore e dedichi 2.5 ore ad una seduta, poi al massimo ne fai altre due; le cose migliorano sensibilmente se hai 5 o 6 ore. Ed è vero che se uno è abbastanza illuminato può decidere di fare il lungo a settimane alterne e/o pensare varie strategie per massimizzare la frequenza e/o diversificare il tipo di sedute, ma il punto è semplice: in questo contesto, il primo problema da risolvere è se fare il polarizzato oppure no? Passando ora alla corsa: con 4 ore fai anche qui poco, ma decisamente meglio che nel ciclismo. Con 6 ore si può avere un programma di allenamento ben strutturato, in cui può già aver senso chiedersi se polarizzare o meno, e arrivare a coprire 70/80km a settimana; volume con cui un amatore medio può arrivare nel range 75’-80’ nella mezza maratona: certamente non tempi da élite, ma grasso che cola per un comune mortale con lavoro, famiglia e altro. E per finire, portando un esempio estremo: se hai 4-6 ore e vuoi fare triathlon, allora meglio nemmeno cambiarsi, altroché chiedersi se polarizzare o meno