automobilisti Vs ciclisti (ancora - parte 2)

Makmatti

Pedivella
25 Agosto 2024
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Reggio Emilia
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Domane sl
Ma il problema non c'è solo in italia ma in tutti i grandi paesi europei non è poi cosi di facile soluzione.
Con più rispetto e tolleranza per gli altri si vivrebbe bene ma gli idioti nascono ovunque.
Per il traffico nei centri urbani già è conveniente non spostarsi in auto.
Le ciclabili sono spesso ciclopedonali e molte volte, anche se sul cartello blu c’è solo la bici, non esiste poi un marciapiede o una zona per i pedoni, e sono infrastrutture per spostarsi non per allenarsi.
 

Shinkansen

Xeneize
20 Giugno 2006
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Genova
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Bici
Colnago 50 Anniversary
Miei 2 cent di opinione.
Le macchine sono troppe e sono troppi gli automobilisti che la usano a sproposito. Ho guidato per anni in città e ne ho viste di cotte e di crude. Se ce ne fossero meno i servizi pubblici sarebbero più efficienti. Ma il problema è l'industria automobilistica che lascerebbe a casa migliaia di operai. Ieri sera a In Onda, sentivo Landini della CGIL che lamentava che in Italia si fanno troppe poche auto (semplifico di brutto) e che erano a rischio i posti di lavoro. Lo capivo, perché lui parlava dei lavoratori che rischiano di finire in mezzo ad una strada, ma il problema è proprio l'opposto.
Sabato, tornavo dal mare, e da me c'era coda. Abito a cinque minuti dal mare. E pensavo che per ridurre il traffico bisognerebbe abolire la macchina privata e fare una specie di car sharing dove tutte le macchine sono a noleggio e uno quando gli serve ne prende una (una a casa) e la parcheggia dove arriva. Poi, quando deve tornare a casa ne prende sempre una a caso e la parcheggia vicino. E così si eliminerebbe il problema del parcheggio. Ma è una cosa utopistica, non la realizzeranno mai.
E chi vuole la macchina fare come a Tokyo: se non hai il parcheggio non la compri.
 

marcus989

Apprendista Scalatore
16 Luglio 2016
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Carrera Estremo
Miei 2 cent di opinione.
Le macchine sono troppe e sono troppi gli automobilisti che la usano a sproposito. Ho guidato per anni in città e ne ho viste di cotte e di crude. Se ce ne fossero meno i servizi pubblici sarebbero più efficienti. Ma il problema è l'industria automobilistica che lascerebbe a casa migliaia di operai. Ieri sera a In Onda, sentivo Landini della CGIL che lamentava che in Italia si fanno troppe poche auto (semplifico di brutto) e che erano a rischio i posti di lavoro. Lo capivo, perché lui parlava dei lavoratori che rischiano di finire in mezzo ad una strada, ma il problema è proprio l'opposto.
Sabato, tornavo dal mare, e da me c'era coda. Abito a cinque minuti dal mare. E pensavo che per ridurre il traffico bisognerebbe abolire la macchina privata e fare una specie di car sharing dove tutte le macchine sono a noleggio e uno quando gli serve ne prende una (una a casa) e la parcheggia dove arriva. Poi, quando deve tornare a casa ne prende sempre una a caso e la parcheggia vicino. E così si eliminerebbe il problema del parcheggio. Ma è una cosa utopistica, non la realizzeranno mai.
E chi vuole la macchina fare come a Tokyo: se non hai il parcheggio non la compri.
Hai ragione, è una cosa utopistica. Per fare un esempio, abito in un paesino della provincia. Per andare dai miei genitori da casa mia devo fare solo due chilometri e un po', ma ho circa 300 metri di dislivello, una strada non illuminata senza banchina in cui le auto vanno come pazze fuori dal paese. Posso andarci senza macchina? Di sera? In inverno? No. In sostanza solo chi abita in città può iniziare a pensare di rinunciare all'auto.
Si può pensare di limitare l'uso dell'auto e questo in casa già lo facciamo, sia per risparmiare, sia perché fa bene all'ambiente e a noi ma, e qui casca l'asino, se l'auto tutti la usassimo molto meno la cambieremmo anche meno. Alla fine ciò che danneggia di più certi componenti di un auto sono i piccoli spostamenti, quelli che potresti tranquillamente fare a piedi, come il motorino d'avviamento o il FAP. Il sistema è sbagliato perché sta in piedi solamente con la costruzione di nuove cose e la rottamazione delle vecchie. Quindi auto nuove sempre più spesso, elettrodomestici, etc. ma non può stare in piedi.
 
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RicktheQuick

Apprendista Cronoman
30 Giugno 2013
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Arezzo
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wilier zero.7,wilier 501
Miei 2 cent di opinione.
Le macchine sono troppe e sono troppi gli automobilisti che la usano a sproposito. Ho guidato per anni in città e ne ho viste di cotte e di crude. Se ce ne fossero meno i servizi pubblici sarebbero più efficienti. Ma il problema è l'industria automobilistica che lascerebbe a casa migliaia di operai. Ieri sera a In Onda, sentivo Landini della CGIL che lamentava che in Italia si fanno troppe poche auto (semplifico di brutto) e che erano a rischio i posti di lavoro. Lo capivo, perché lui parlava dei lavoratori che rischiano di finire in mezzo ad una strada, ma il problema è proprio l'opposto.
Sabato, tornavo dal mare, e da me c'era coda. Abito a cinque minuti dal mare. E pensavo che per ridurre il traffico bisognerebbe abolire la macchina privata e fare una specie di car sharing dove tutte le macchine sono a noleggio e uno quando gli serve ne prende una (una a casa) e la parcheggia dove arriva. Poi, quando deve tornare a casa ne prende sempre una a caso e la parcheggia vicino. E così si eliminerebbe il problema del parcheggio. Ma è una cosa utopistica, non la realizzeranno mai.
E chi vuole la macchina fare come a Tokyo: se non hai il parcheggio non la compri.
è ovviamente il futuro. ed è desolante che ancora oggi si discuta dei divieti dei motori o di sciocchezze del genere. l'auto privata a testa, l'auto che in italia ormai si avvicina a grandi falcate a 2 tonnellate medie di peso e che sposta 1,3 persone è una pensiero talmente sciatto e ignorante da far cadere le braccia. il futuro è delle licenze taxi liberalizzate, di carsharing, di bikesharing, monopattini, motorini, non è fatto di mezzi privati da 2 tonnellate. ma si continua a dormire...
 

paolone8

Apprendista Passista
13 Giugno 2008
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652
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Lago maggiore
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Casati laser chorus
Diciamo anche che la situazione mezzi pubblici non aiuta, da me nell'ora di punta passa un autobus ogni ora solo in direzione del capoluogo, verso località più piccole un paio di corse al giorno. Sono stato in valle aurina, un altro pianeta: ogni 15 minuti passa un autobus. Bisogna impegnarsi per trovare un motivo che giustifichi l'uso dell'auto, se ogni 15 minuti hai una corsa non ti interessa nemmeno sapere a che ora passerà. Senza contare che per chi è alloggiato in una struttura turistica i mezzi sono gratis. L'alto Adige vince anche sui costi, uno studente con 20€ si muove con i mezzi in tutta la regione per un anno, mio figlio ne paga 320 per la sola tratta scolastica di un paio di km.
 

RicktheQuick

Apprendista Cronoman
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Hai ragione, è una cosa utopistica. Per fare un esempio, abito in un paesino della provincia. Per andare dai miei genitori da casa mia devo fare solo due chilometri e un po', ma ho circa 300 metri di dislivello, una strada non illuminata senza banchina in cui le auto vanno come pazze fuori dal paese. Posso andarci senza macchina? Di sera? In inverno? No. In sostanza solo chi abita in città può iniziare a pensare di rinunciare all'auto.
Si può pensare di limitare l'uso dell'auto e questo in casa già lo facciamo, sia per risparmiare, sia perché fa bene all'ambiente e a noi ma, e qui casca l'asino, se l'auto tutti la usassimo molto meno la cambieremmo anche meno. Alla fine ciò che danneggia di più certi componenti di un auto sono i piccoli spostamenti, quelli che potresti tranquillamente fare a piedi, come il motorino d'avviamento o il FAP. Il sistema è sbagliato perché sta in piedi solamente con la costruzione di nuove cose e la rottamazione delle vecchie. Quindi auto nuove sempre più spesso, elettrodomestici, etc. ma non può stare in piedi.
qui c'è l'altro punto: insistiamo col modello delle 40 ore settimanali di lavoro. non esiste così tanto lavoro, lo fanno le macchine. il lavoro andrebbe rapidamente spostato a 32, per poi scendere ancora. è quest ala redistribuzione della ricchezza: non sparare tasse assurde a fronte di servizi inesistenti, ma lasciare gli stipendi uguali e ridurre le ore di lavoro. 40 ore per tutti non ci sono oggi, 36 forse sì, 32 è più probabile. e domani dovranno essere 28-24-20. la redistribuzione della ricchezza (e del tempo) è questa, non le patrimoniali, le successioni o il superbollo.
 

RicktheQuick

Apprendista Cronoman
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Diciamo anche che la situazione mezzi pubblici non aiuta, da me nell'ora di punta passa un autobus ogni ora solo in direzione del capoluogo, verso località più piccole un paio di corse al giorno. Sono stato in valle aurina, un altro pianeta: ogni 15 minuti passa un autobus. Bisogna impegnarsi per trovare un motivo che giustifichi l'uso dell'auto, se ogni 15 minuti hai una corsa non ti interessa nemmeno sapere a che ora passerà. Senza contare che per chi è alloggiato in una struttura turistica i mezzi sono gratis. L'alto Adige vince anche sui costi, uno studente con 20€ si muove con i mezzi in tutta la regione per un anno, mio figlio ne paga 320 per la sola tratta scolastica di un paio di km.
ma la soluzione non è necessariamente "più autobus", va bene anche "l'abbonamento copre anche il bikesharing". la direzione è questa nei paesi più sviluppati e dovrebbe esserlo ovunque.
 

4x16

Ammiraglia
21 Marzo 2010
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Rovigo
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Rewel Chorus 11; Vetta Centaur 10; Giant Athena 9; Bianchi Vento 602 Veloce 8; Benotto 900sp 300ex 7
è ovviamente il futuro. ed è desolante che ancora oggi si discuta dei divieti dei motori o di sciocchezze del genere. l'auto privata a testa, l'auto che in italia ormai si avvicina a grandi falcate a 2 tonnellate medie di peso e che sposta 1,3 persone è una pensiero talmente sciatto e ignorante da far cadere le braccia. il futuro è delle licenze taxi liberalizzate, di carsharing, di bikesharing, monopattini, motorini, non è fatto di mezzi privati da 2 tonnellate. ma si continua a dormire...

qui c'è l'altro punto: insistiamo col modello delle 40 ore settimanali di lavoro. non esiste così tanto lavoro, lo fanno le macchine. il lavoro andrebbe rapidamente spostato a 32, per poi scendere ancora. è quest ala redistribuzione della ricchezza: non sparare tasse assurde a fronte di servizi inesistenti, ma lasciare gli stipendi uguali e ridurre le ore di lavoro. 40 ore per tutti non ci sono oggi, 36 forse sì, 32 è più probabile. e domani dovranno essere 28-24-20. la redistribuzione della ricchezza (e del tempo) è questa, non le patrimoniali, le successioni o il superbollo.
Questo che voi dite è un paese che si chiama Utòpia non Italia!!!!!!!
 

paolone8

Apprendista Passista
13 Giugno 2008
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Lago maggiore
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Casati laser chorus
ma la soluzione non è necessariamente "più autobus", va bene anche "l'abbonamento copre anche il bikesharing". la direzione è questa nei paesi più sviluppati e dovrebbe esserlo ovunque.
Io ho fatto l'esempio dell'autobus perchè è una realtà che in qualche zona esiste e ho provato. Ovvio che qualunque tipo di viabilità alternativa all'auto è benvenuta. Pensa però al vecchietto, lo riesci ad immaginare sul monopattino? In italia, non ci sono le linee di mezzi pubblici perchè dicono che non vengono usati, e questo è ovvio, se ho una linea che mi porta al lavoro ma poi non mi riporta a casa, se gli orari sono assurdi, io al lavoro ci vado in auto. Nelle valli dell'Alto Adige che ho visitato, i mezzi abbondano. Il peggio che ho trovato è un bus ogni 30'. Chissà perchè sono sempre pieni.
 
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RicktheQuick

Apprendista Cronoman
30 Giugno 2013
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Io ho fatto l'esempio dell'autobus perchè è una realtà che in qualche zona esiste e ho provato. Ovvio che qualunque tipo di viabilità alternativa all'auto è benvenuta. Pensa però al vecchietto, lo riesci ad immaginare sul monopattino? In italia, non ci sono le linee di mezzi pubblici perchè dicono che non vengono usati, e questo è ovvio, se ho una linea che mi porta al lavoro ma poi non mi riporta a casa, se gli orari sono assurdi, io al lavoro ci vado in auto. Nelle valli dell'Alto Adige che ho visitato, i mezzi abbondano. Il peggio che ho trovato è un bus ogni 30'. Chissà perchè sono sempre pieni.
ma non è poi necessario che sia il mezzo pubblico domani. magari oggi sì, ma domani è semplicemente l'auto, che non è più di proprietà, è il carpooling fiscalizzato, il carsharing, il taxi economico. non è detto che il trasporto di massa sia il futuro ovunque, ma di certo il trasporto di una o due persone su un veicolo privato che ne può ospitare 5 e pesa 2 tonnellate è il passato remoto del pensiero ed è bene che diventi alla svelta anche il passato della vita. poi che la strada sia la smart in sharing, l'autobus, il tram, il monopattino, la bicicletta, il carpooling che abbatte le tasse al guidatore o il taxi con una vera concorrenza, è da vedere, ce ne possono essere tante. la prima strada, ad esempio, ce l'aveva imposta il covid e la stiamo sprecando: più lavoro da remoto e meno gente costretta a buttare la vita in coda, o a comprare case orrende alla periferia della metropoli invece che vivere seranamente in provincia e lavorare da remoto (e ce n'è qualche milione eh, di italiani che potrebbero lavorare al 100% da remoto senza buttare tutto lo stipendio nell'affitto di un garage a milano)
 

Andrè86

Cronoman
5 Giugno 2020
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Macerata
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Fuji Sportif
Forse un po' OT, però fa riflettere su come il senso di protezione e di distacco emotivo dato dall'abitacolo di un'auto(anche più accentuato con i suv), possa indurre alcune persone mentalmente disturbate a compiere dei gesti che probabilmente non avrebbero mai agito con altri mezzi. Anche per questo su strada, sia quando sono al volante di un'auto, che specialmente quando sono in sella alla bici, evito sempre di rispondere alle provocazioni dei guidatori aggressivi. Non si sa mai come può andare a finire!


p.s. consiglio di non leggere i commenti sotto al video!
 

Makmatti

Pedivella
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Domane sl
Per me è un po utopia in tutti i grandi paesi europei, specie fuori dai principali centri urbani.
Ci vuole tempo e bisogna che l’opinione collettiva di ben oltre la maggioranza, sia allineata.

I commenti all’atto criminale della donna sono vergognosi, secondo me.
Ma questi potrebbero essere gli stessi commenti che riceve il video un automobilista che magari volontariamente tampona un ciclista che va ai 35 con il limite dei 30 e una ciclopedonale di fianco, perché rompeva il cosidetto fuori dalla sua corsia, costata i soldi delle sue tasse (che magari non ha pagato)e che non viene usata.
 

Spartano

Apprendista Velocista
19 Aprile 2007
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Prato
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Bici
Daccordi blè, Tommasini rossa, Olmo bordò, mtb bigia
Forse un po' OT, però fa riflettere su come il senso di protezione e di distacco emotivo dato dall'abitacolo di un'auto(anche più accentuato con i suv), possa indurre alcune persone mentalmente disturbate a compiere dei gesti che probabilmente non avrebbero mai agito con altri mezzi. Anche per questo su strada, sia quando sono al volante di un'auto, che specialmente quando sono in sella alla bici, evito sempre di rispondere alle provocazioni dei guidatori aggressivi. Non si sa mai come può andare a finire!


p.s. consiglio di non leggere i commenti sotto al video!
Il video è allucinante, addirittura lo investe due volte, per terminare il "lavoro" ed essere sicura del risultato.
 
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Shinkansen

Xeneize
20 Giugno 2006
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Colnago 50 Anniversary
Forse un po' OT, però fa riflettere su come il senso di protezione e di distacco emotivo dato dall'abitacolo di un'auto(anche più accentuato con i suv), possa indurre alcune persone mentalmente disturbate a compiere dei gesti che probabilmente non avrebbero mai agito con altri mezzi. Anche per questo su strada, sia quando sono al volante di un'auto, che specialmente quando sono in sella alla bici, evito sempre di rispondere alle provocazioni dei guidatori aggressivi. Non si sa mai come può andare a finire!


p.s. consiglio di non leggere i commenti sotto al video!
Questa è una che ha perso la brocca, ammesso che ce l'abbia mai avuta.
È una che questo pensiero ce l'aveva da tempo e ha trovato l'occasione per farlo.
 
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