4x16
Ammiraglia
- 21 Marzo 2010
- 15.119
- 8.204
- 44
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- Rewel Chorus 11; Vetta Centaur 10; Giant Athena 9; Bianchi Vento 602 Veloce 8; Benotto 900sp 300ex 7
automobilisti Vs ciclisti (ancora - parte 2)
- Creatore Discussione Lunghetto
- Data di inizio
convinto te....
da quello che scrivi però sembri uno di quelli vecchio stampo , perchè alla fine il tuo concetto è "ma devo lavorare e quindi devo correre"
ps: magari ho inteso male
@4x16
Ho a che fare con tecnici E-distribuzione per lavoro, mi sembrano tutto meno che stressati, esattamente cosa ti possono fare se arrivi 5
minuti dopo in cabina? Rilassati dai
Ho a che fare con tecnici E-distribuzione per lavoro, mi sembrano tutto meno che stressati, esattamente cosa ti possono fare se arrivi 5
minuti dopo in cabina? Rilassati dai
E per fortuna che non c'è nessuno, che di gente che "deve" correre sulle strade ne abbiamo a sufficienza
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Ho momenti in cui devo darmi una mossa, non è che sono sempre di corsa....
Hai detto bene, sembra a te......
Come detto non sempre devo correre......E per fortuna che non c'è nessuno, che di gente che "deve" correre sulle strade ne abbiamo a sufficienza
Il punto è che per il codice della strada non dovresti farlo mai.
E il "DEVO" (mi preme ribadirlo) è del tutto soggettivo!
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Di certo non mi licenziamo ma finché non le vivi non puoi comprendere le dinamiche del mio lavoro
Hai ragione ma come ho detto se non guidi tutto il giorno con certe pressioni non puoi comprenderle
Ok, e quanti ce ne sono che come te per lavoro o altro sono "costretti" a correre e a non rispettare i limiti? Perchè chiunque ha le sue priorità, frette, pressioni, ecc se si accetta la cosa è inutile poi lamentarsi delle vittime della strada che la velocità eccessiva causa ogni giorno.
Io credo che tante volte le persone le pressioni se le mettano da soli, non siamo tutti cardiochirurghi o supereroi da cui dipendono la vita delle persone e le sorti del mondo, non contiamo niente e arrivare 5' dopo da qualche parte non cambia assolutamente nulla e nessuno nella maggior parte dei casi se ne renderà conto.
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Pressioni, anche se di tipo diverso e non dai "superiori" ne ricevo (fortunatamente non spesso) anche io. Ma non mi permetto di fare paragoni e capisco quello che dici, credimi, così come capisco chi prende (è costretto a prendere?) delle scorciatoie nei cantieri, nelle fabbriche, nelle officine, nei campi... per risparmiare tempo. Capisco ma non giustifico, perchè quando qualcosa va storto e qualcuno si fa male o peggio poi diventa difficile giustificare il fatto che qualcuno non torni a casa dalla sua famiglia perchè "c'era fretta" e "c'era da lavorare".
Anche se è off topic rispondo sulle pressioni al lavoro, in linea con quello che dice @sembola, perché argomento che mi preme.
Da una parte ci sono i poveracci che non si possono opporre perché perdono il lavoro e finiscono sotto ai ponti e per quelli provo solo pena e tanta rabbia per i padroni. Ricordiamoci che in questi casi le pressioni sono fatte da chi non rischia niente su chi invece da quelle pressioni può ricavare incidenti, invalidità e morte.
A volte poi i lavoratori subiscono queste pressioni perché per ignoranza e triste abitudine non sanno che possono opporsi e non si rendono conto di quanto rischiano o perdono (esempio classico chi si fa convincere a dichiarare un infortunio come avvenuto in casa, così il datore la scampa, e il lavoratore perde migliaia di euro).
Poi ci sono quelli che hanno pressioni più morbide, perché non sono braccianti a nero ma lavoratori regolari e tutelati; ricordiamoci che spesso il capo fa tante storie e trova mille motivi per far pressione, ma nel 99% dei casi il vero motivo è che vuole statistiche e risultati per far bella figura coi superiori, pigliare il bonus annuale, la promozione ecc.
Questo per dire che di solito si corre in macchina o peggio pensando di farlo per chissà quale buona ragione, mentre in realtà è soprattutto a beneficio del capo che insiste tanto.
Da una parte ci sono i poveracci che non si possono opporre perché perdono il lavoro e finiscono sotto ai ponti e per quelli provo solo pena e tanta rabbia per i padroni. Ricordiamoci che in questi casi le pressioni sono fatte da chi non rischia niente su chi invece da quelle pressioni può ricavare incidenti, invalidità e morte.
A volte poi i lavoratori subiscono queste pressioni perché per ignoranza e triste abitudine non sanno che possono opporsi e non si rendono conto di quanto rischiano o perdono (esempio classico chi si fa convincere a dichiarare un infortunio come avvenuto in casa, così il datore la scampa, e il lavoratore perde migliaia di euro).
Poi ci sono quelli che hanno pressioni più morbide, perché non sono braccianti a nero ma lavoratori regolari e tutelati; ricordiamoci che spesso il capo fa tante storie e trova mille motivi per far pressione, ma nel 99% dei casi il vero motivo è che vuole statistiche e risultati per far bella figura coi superiori, pigliare il bonus annuale, la promozione ecc.
Questo per dire che di solito si corre in macchina o peggio pensando di farlo per chissà quale buona ragione, mentre in realtà è soprattutto a beneficio del capo che insiste tanto.
No, però capisco le pressioni che ci possono essere. Anche se faccio l'università ho presente. Pensi che un tirocinante sotto un professore rompiballe si trovi in una situazione poi tanto diversa rispetto ad uno che lavora? La differenza è che non viene pagato, e basta. Se lui si dimentica uno strumento in lab, a magari 300 km di distanza, ti manda a te, e ti dice di fare in fretta.
Però tutte le pressioni di sto mondo non devono farti dimenticare che se in strada corri per fare piacere al capo stai rischiando la tua vita per il suo tornaconto. Manco per il tuo.
"Darsi una mossa" ok, ma alla fine che significa? Evitare di fermarsi a metà strada per bere il caffè, fare magari gli 80 dove c'è il limite 70 o più di questo?
Mica ti licenziano perché non corri in auto mentre vai a risolvere i problemi.
Da dove deriverebbe il pericolo? È un disagio, quello sì, per alcuni più di altri. Se non funzionano i semafori sicuramente, quantomeno si blocca su tutto.
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Sai quanta c'è con apparati salva vita in casa? Autorespiratori, letti antidecubito ecc ecc.....
se fosse così essenziale "correre", avreste le auto con sirena e lampeggianti, imho
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Non siamo forze dell'ordine o sanitari, facciamo pubblico servizio, certo non mi metto a correre ai 150 orari, passare col rosso o sorpassare in curva......
Ricapitolando, fai come ritieni più opportuno, ma non proprio come prevede il codice. Spera almeno che il 'ritenere giusto' degli altri non sia un problema quando sei in bici.
concordo con la maggior parte dei commenti. Anche io ho prestato servizio volontario come autista di soccorso. Che con tutto il rispetto è una mansione che richiede interventi un po più rapidi di un tecnico della luce. Prima regola, non correre ed evitare qualsiasi ulteriori rischio visto che già c'e un emergenza in corso, e non è il caso di crearne altre.
tra l'altro sono priprio le persone che si ritengono piu scafate, che hanno molta esperienza, le piu pericolose. La troppa confidenza dovuta all esperienza è una brutta bestia e fa cadere nell errore molto piu facilmente
tra l'altro sono priprio le persone che si ritengono piu scafate, che hanno molta esperienza, le piu pericolose. La troppa confidenza dovuta all esperienza è una brutta bestia e fa cadere nell errore molto piu facilmente
Io sono dell'idea che per la maggior parte degli automobilisti "frettolosi" correre in strada sia una questione di abitudine, e lo fanno anche quando non hanno assolutamente alcuna giustificazione razionale per andare di fretta.
Altrimenti non si spiega che pure il primo dell'anno al rientro da una giornata sulla neve, mi è capitato di incontrare automobilisti(spesso guidatori di suv) che mi si incollavano al paraurti posteriore, e tentavano sorpassi azzardati anche dove sarebbe vietato.
E non è che andassi a 30all'ora, andavo a un'andatura tranquilla e prudente(considerando che si tratta si strade extraurbane non illuminate e piene di curve e tornati, in cui c'è sempre il rischio di attraversamento di animali selvatici), tra i 50 e i 60 km/h sullo scorrevole, e tra i 20 e i 30km/h nelle curve strette. Limite 70, ma in quelle condizioni di scarsa visibilità, e col rischio neanche tanto remoto di trovare pezzi di asfalto ancora sporchi di neve, non aveva senso rischiare per andare al massimo.
Appena possibile accostavo e lasciavo passare, ma non credo che avessero tutti chissà quali urgenze, corrono per abitudine...e forse alcuni tipi di auto attuali(i suv in particolare, ma non solo) con baricentri rialzati e abitacoli super-insonorizzati contribuiscono a questa cattiva abitudine, falsando la percezione della velocità.