Parlare di impressioni per me è difficile. Non sono chissà che ciclistone, sensibilità e competenza sono quelle che sono, il che, unito alla mia potenza da frullatore cinese a batteria, non mi rende molto adatto come giudice.
Comunque, la prima cosa che stupisce del mio nuovo acciaio è senza dubbio il comfort. Ok, il telaio è ovviamente della misura giusta, ma, considerando che era il primo giro (anche lunghetto) sono partito e tornato fresco come una rosa.
Non so se sia addirittura più comodo della mia Olmo in carbonio, di sicuro non lo è di meno, e considerate che sotto ho copertonicini d 23 con camera e pressione alta (Vittoria
Rubino Pro) e cerchi in alluminio da 35 mm (Rubino Pro Speed da 25 e cerchi Zonda sulla Olmo).
Su strada piana, che purtroppo rappresenta il grosso dei percorsi della mia zona, il peso maggiore ovviamente non si sente se non forse nei rilanci.
Ma parlo di sensazioni, per cui potrei anche sbagliarmi ( e fare un confronto senza impiegare le stesse
ruote è anche sbagliato). Se la si spreme, comunque, di velocità ne prende eccome.
La risposta alla ruota posteriore, invece, è molto buona. Superiore a quella della Triban RC 500 in configurazione stradale (che però ha ruote pesanti,
copertoni da 28 e peso complessivo maggiore) non mi fa rimpiangere la mia Olmo.
Forse merito del carro corto? Ho preso la misura e la distanza tra asse movimento centrale e asse ruota posteriore e la Bianchi è più corta di circa 1 cm (40 contro 41, per la precisione).
Poi non so...i tubi Zero Tre erano i più economici di Deda, ma economici come? Per il peso maggiore? Perché i tubi sono comunque a sezione variabile (per non parlare dell'obliquo "megapro" che manco si capisce che forma abbia
), non mi paiono poi così "tirati via".
Insomma, non mi ha dato l'idea di un telaio flaccido, proprio per niente.
Diverso il giudizio sulla forcella. La sua unicrown oltre ad essere, come giustamente già fatto notare, inguardabile mi pare un po' elastica.
Sia ben chiaro, nessun problema nell'uso ieri. La bici va dritta e sui binari anche guidando senza mani su asfalto non perfetto (il che mi fa anche tirare un sospiro di sollievo per l'integrità geometrica del telaio) e in qualche discesa da cavalcavia anche curvando non ho rilevato comportamenti anomali, ma in fuorisella, guardando la ruota anteriore su asfalto ruvido, ho questa impressione.
Su ruote e cambio non mi esprimo, si tratta di materiale che conosco bene e con cui ho fatto un bel po' di strada, non hanno ovviamente deluso le aspettative.
Qui, se mai qualcuno fosse interessato, un elenco completo del montaggio:
Ruote Campagnolo Scirocco H35 c15
Camere d'aria
Btwin (quelle più economiche)
Copertoni Vittoria Rubino Pro Graphene 2.0 da 23
Freni
Shimano BR 5600 (105)
Guarnitura Shimano FC 5600 compatta (105, corona da 50
Sram Powerglide)
Pedali Look Keo Classic stravecchi (e strachilometrati)
Deragliatore Shimano FD 5600 a saldare (105)
Cambio Shimano RD 5701 GS (105)
Cassetta Shimano CS 6700 11-28 (Ultegra)
Comandi Shimano ST 5700 (105)
Catena Shimano CN 6701 (Ultegra)
Portaborracce alluminio Kardan (le sostituirò...non mi piacciono...servirebbe qualcosa di più sottile ma non amo quelli classici)
Reggisella Decathlon (quello di serie sulla Triban RC500. Comunque verrà sostituito a breve)
Sella Btwin Sport light (si fa per dire) 900, l'unica tra quelle provate approvata dalle mie chiappe
Adattatore Upanbike (dalla Cina con furore ma passando per Amazon) per forcella 1 pollice
Attacco Btwin da 100 mm (un vecchio modello con sezione tonda)
Piega FSA Vero Compact da 42 cm
Nastro piega Dedaelementi
Oltre, ovviamente, al telaio Bianchi Racing Comp con forcella di serie e serie sterzo Miche filettata (non meglio identificata)