Da quello che ho capito io si sale lungo l'Adda e si ridiscende lungo il Brembo passando da Roncola Bassa, Dalmine, Osio e Brembate
Ah ecco Palazzago, beh, penso passerà più o meno da dove eravamo passati con l'Asteria del 2018, insomma una via di mezzo tra Asteria, Fiandre della Martesana e magari pure Coglia Coglia Coglia.
Il tratto del brembo invece non è lunghissimo, almeno il tratto tra Crespi e Brembate Sotto. Dopodichè bisogna vedere se prosegue verso nord, la strada c'è, e dopo Filago si può proseguire dritto, ricalcando parte del CCC, appunto, sulla sponda Dx del fiume, oppure fare la passerella a Filago e saltare sulla sponda Sx e risalire fino alla roncola di treviolo, ove il sentiero finisce, anche se non sono sicuro che non ci sia una prosecuzione fino all'Isolotto di Ponte SP.
In entrambi i casi le sterrate sono carine anche se non è come l'alzaia dell'Adda che è un'altra cosa e, inoltre, in alcuni punti la strada si allontana dal greto del fiume addentrandosi un pò all'interno.
Si , non ho la traccia quindi non so, diciamo che è il contrario di come l'ho descritta io , ovvero da nord ( roncola di treviolo) fino a dalmine e osio e poi credo passaggio da brembate sotto in mezzo al paese e reimmissione sulla sterrata fino a crespi cimitero e poi penso passerella di concesa ed alzaia naviglio fino a Groppello. A spanne dovrebbe essere così a meno che non inseriscano qualche muro del fiandre della martesanaDa quello che ho capito io si sale lungo l'Adda e si ridiscende lungo il Brembo passando da Roncola Bassa, Dalmine, Osio e Brembate
Sì fa l'adda fino a concesa, poi si va al Brembo fino ad Almenno, golf e Palazzago, mentre a tornare si fa il Brembo dalla roncola di Treviolo fino a giù, poi badalasco e cassanoSi , non ho la traccia quindi non so, diciamo che è il contrario di come l'ho descritta io , ovvero da nord ( roncola di treviolo) fino a dalmine e osio e poi credo passaggio da brembate sotto in mezzo al paese e reimmissione sulla sterrata fino a crespi cimitero e poi penso passerella di concesa ed alzaia naviglio fino a Groppello. A spanne dovrebbe essere così a meno che non inseriscano qualche muro del fiandre della martesana.
abbastanza dura, presa tanta acqua la mattina, percorso molto scivoloso in alcuni tratti, per fortuna niente cadute.Allora, com'è andata stamattina ? Fulvosam so che l'ha fatta perchè ho visto strava ma, avanti, aspetto i vostri report.
Ti è entrato fango nel dearagliatore oppure anche sporco nel passaggio cavi sotto il MC, se esterno.abbastanza dura, presa tanta acqua la mattina, percorso molto scivoloso in alcuni tratti, per fortuna niente cadute.
Nella mia bici cambio davanti bloccato dopo 5 minuti dal fango, poi non sono più riuscito a sistemarlo, domani controllo, perchè non riesco a capire cosa sia, viaggiato in monocorona senza problemi.
L'unico vero problema è che mi è iniziato un mal di ginocchio pauroso per tutta la strada di ritorno, probabilmente causa bici non mia. Mi fa male ancora...
Allora, com'è andata stamattina ? Fulvosam so che l'ha fatta perchè ho visto strava ma, avanti, aspetto i vostri report.
Ciao e grazie per il tuo racconto.Vissuta abbastanza male. Tanta acqua sin dall'inizio, se alla Gravel sul Serio invidiavo la MTB direi che ieri era necessaria: una volta sono finito a terra (botta al gomito e alla schiena, un piccolo taglio su un dito) e una volta mi sono proprio impantanato causa fango.
Il percorso non mi è piaciuto, troppi passaggi che sarebbero stati difficili da affrontare con l'asciutto sono diventati impossibili da affrontare col bagnato.
Ho visto molta gente avere problemi meccanici e/o reduci da cadute, una ragazza in particolare aveva la leva del freno posteriore completamente in orizzontale dopo una caduta.
Il peggio sono state le tracce. Arrivati a Crespi si è presa la strada lungo il Brembo e lì è stato il delirio. All'inizio pensavo di essere diventato deficiente io perché continuavo a finire fuori percorso, poi ho incontrato molti altri che avevano il mio stesso problema. Percorsi che finivano nel nulla o che ti obbligavano a passare in punti coperti da mezzo metro di erba e che quindi risultavano invisibili, impossibili da trovare per chi non conosce già piuttosto bene il percorso.
Infine la cosa più assurda è stata che il percorso del medio (non so se anche quello del lungo) e quello del corto SI INCROCIAVANO! Quindi ad un certo punto ho iniziato a trovare gente che arrivava in senso opposto su quei passaggi che già stavo facendo fatica ad affrontare.
A causa di tutte queste cose ho impiegato 2h a fare 30km, arrivato alle Ghiaie ne avevo veramente piene le balle e ho preso l'asfalto. Ho fatto Bonate, Madone, Filago, Brembate, Crespi, lungo naviglio e ritorno al punto di partenza per prendere la macchina e tornarmene a casa.
Oltretutto con la caduta mi è entrata acqua e fango nella luce posteriore che si è fulminata, le borsette che dovevano essere impermeabili evidentemente non lo sono abbastanza e anche il cellulare si è bagnato, ora la cassa gracchia. Ho lasciato la bici ad asciugare in garage, domani le rimuovo tutto il fango e controllo se ci sono danni dopo la caduta (la leva che si era stortata un poco l'ho rimessa dritta a pugni).
Dopo aver visto che durante un'uscita organizzata in precedenza si sono messi a scavalcare cancelli e dopo la disavventura di ieri, direi che io con loro ho chiuso.
Agevolo foto riassuntiva della giornata di ieri
Ciao e grazie per il tuo racconto.
Mi spiace tantissimo che non ti sia piaciuto l'evento ed ancora di più che ti sia ritirato nemmeno a metà percorso, così a occhio.
Non c'ero e non ho visto ma dai vostri due racconti ( adesso sbircio anche su FB ) ho capito che la difficoltà principale sono stati fango e pioggia e scivolosità del fondo. Conoscendo a memoria circa il 70/80 % del percorso però mi sembra strano ci siano stati così tanti problemi anche se è vero che conoscendo a memoria le strade , sia più facile.
Riguardo il problema tracce , purtroppo se hanno tracciato male gli organizzatori, c'è poco da fare. A crespi penso che vi siate persi dopo il cimitero, ma ci sono 2 possibilità ed a voi hanno fatto fare un single track in un campo erboso, pessima scelta del disegnatore. Per il resto la stradina che porta a brembate è una ma se il disegnatore non è attento , può diventare un problema.
Lo stesso vale per i percorsi incrociati o , meglio, dove trovi gente che viene in senso opposto a meno che non fossero bikers per i fatti loro magari ?
Per il resto, le gravel sono un po' così, ci vuole molta esperienza per affrontarle, frenare sempre se non si conosce il percorso e usare prudenza nei vari trabocchetti, o punti tecnici che dir si voglia o , ancora meglio come faccio io, se il passaggio è troppo brutto, si scende e si spinge a piedi. Il fangone fa parte del gioco, nel 2017 alla "super topa gravel " il deragliatore posteriore era diventato un blocco di fango unico col pacco pignoni tanto che il cambio non funzionava più. Dovetti fermarmi alla prima fontana utile e con la borraccia spruzzare acqua sulla zona cambio per pulire tutto il fango. E nelle pozzanghere l'acqua mi arrivava ben oltre le caviglie. Ma è la gravel che ricordo forse con maggior piacere.
Poi conta il setup. Se piove servono gomme da fango e gonfiate al minimo utile.
@MaxMarkson
Per curiosità in che punto sei caduto di preciso ?
Per il resto diciamo che così a memoria il tratto tra marne e bonate è ostico perchè pieno di single track antipatici , guado del lesina che se c'è acqua da fastidio, a meno che non siate passati su qualche ponticello. Poi dopo le Ghiaie il percorso diventa privo di single track tranne forse qualche passaggio alla roncola di treviolo, ma decisamente più scorrevole poi , certo, il fango c'è più o meno sempre se piove. Quindi diciamo che ti sei innervosito nel punto probabilmente peggiore ma forse con una guida esperta forse saresti andato avanti . Se però avevi dolore per la caduta , è un altro discorso.
Certo che sfiga però prendere quel ramo dentro la ruota
Si sono d'accordo. La pioggia rende tutto più scivoloso ed inoltre le foglie gialle cadute dagli alberi sono un pericolo. Ripeto, serve esperienza ed il giusto setup della bici oltre ad un posizionamento corretto sul mezzo. Esperienza che si fa partecipando a queste gravel . Sempre alla super topa del 2017 c'era un ponticello in legno su un canale. Legno bagnato fradicio , in curva, e scivoloso come fosse saponato. Era un ponte che faceva una curva! I tre davanti a me caddero come pere, io con una grande dose di fortuna, essendo ultimo, ed avendo visto i tre che cadevano, mi sono appoggiato sulla balaustra restando miracolosamente in piedi anche se la mia bici scivolò per i fatti suoi . Da li ho imparato che i ponticelli bagnati vanno fatti adagio@MaxMarkson posso capire il tuo punto di vista, ma non lo condivido.
Purtroppo ho visto troppi ragazzi che non hanno la minima padronanza del mezzo, non sanno dove mettere le ruote o percorrere una discesa un po' sconnessa e, presi dalla paura, commettono errori. Purtroppo la pioggia ha complicato parecchio la situazione, ma io personalmente non l'ho trovata tragica, difficile, ma non impossibile.
Sinceramente preferisco un percorso del genere, al netto della pioggia, che non quello della gravel sul serio, che posso farlo tranquillamente ogni domenica con ogni condizione, e di "sfida" ha gran poco.
Questa è ovviamente la mia opinione, per il ciclista che sono io.
Per quanto riguarda la traccia, secondo me hanno fatto un gran casino, perchè il corto, ho visto ieri, è stato tracciato al contrario, in senso antiorario, secondo me per errore! Inoltre secondo la mia esperienza sull'utilizzo di komoot, troppe parti sono state lasciate come calcolate dal sistema, invece, sia su strada che MTB, bisogna sempre verificare metro per metro tutti i passaggi, perchè komoot sbaglia troppo spesso, facendoti passare da strade che non seguono il corretto corso del sentiero o strada principale.
Interessante la zona del sentiero del golf, mi sono divertito, a parte le scalinate, dovrei riprovare anche con una mtb, sicuramente ci saranno passaggi anche più tecnici e divertenti.
Sì sì, ho presente, cappellata del disegnatoreTi rispondo per punti:
- Sì, ci ha fatti passare per un campo erboso per poi tornare sulla strada più larga e comoda (che inizialmente avevo imboccato per poi tornare indietro visto che la traccia diceva di andare nell'erba)
A quanto pare cappellata del disegnatore a meno che non fosse voluto il fatto di far fare questo "corto" di proposito al contrario.- Le persone al contrario le abbiamo trovate sulla sponda occidentale del Brembo proprio perché la loro traccia li faceva scendere da lì. E ti garantisco che erano partecipanti del corto perché avevano la targhetta "Bergamo Gravel" e ce l'hanno detto (inizialmente pensavamo stessero tornando indietro per un errore di traccia visto che appunto avevamo già sbagliato molte volte)
Sì subito a sinistra del cimitero , al fiandre della martesana si fa in senso inverso e bisogna spingere a mano. Forse Schurter la fa in bici- Tranquillo che alcuni passaggi li ho fatti a piedi, banalmente già al cimitero di Crespi c'era un dislivello con tutte le radici fuori e l'ho passato bici in spalla, oltre ad alcuni altri tratti in salita/discesa.
Sì 3 è fin troppo ma dipende tanto anche dal disegno della gomma. Serve un tassellato quando è così bagnato. Dispiace per la caduta, dal racconto si evince che è stato più un fatto di nervi che di altro anche se le botte non fanno mai bene, idem un taglio al dito. I tratti peggiori sono quelli in discesa , sassosi, bagnati e ricoperti di foglie bagnate.- Gomme gonfiate a 3bar quando sul copertone è segnato 2.5-4.1, alla Gravel sul Serio non ho avuto problemi ma era sull'asciutto.
- Non ho idea di dove sia caduto ma era in un tratto pianeggiante tra Marne e le Ghiaie. Non so nemmeno come sia successo, so che ad un tratto mi è andata via la bici e mi sono trovato in terra.
- Dolore fortunatamente poco e principalmente al dito con il taglio, sono rientrato per il nervoso più che per altro
Nessun problema se non lo condividi, ho sottolineato più volte che è il mio punto di vista e non voglio imporlo a nessuno. Ho visto su facebook gente entusiasta, sono felice per loro. Per me non c'è stato feeling e non do la colpa a nessuno; semplicemente non ci tornerò :)@MaxMarkson posso capire il tuo punto di vista, ma non lo condivido.
Purtroppo ho visto troppi ragazzi che non hanno la minima padronanza del mezzo, non sanno dove mettere le ruote o percorrere una discesa un po' sconnessa e, presi dalla paura, commettono errori. Purtroppo la pioggia ha complicato parecchio la situazione, ma io personalmente non l'ho trovata tragica, difficile, ma non impossibile.
Sinceramente preferisco un percorso del genere, al netto della pioggia, che non quello della gravel sul serio, che posso farlo tranquillamente ogni domenica con ogni condizione, e di "sfida" ha gran poco.
Questa è ovviamente la mia opinione, per il ciclista che sono io.
Boh, l'organizzatore ha detto più volte che le tracce sono state percorse metro per metro ed è per quello che ci sono rimasto molto male. Ad un certo punto la traccia ci ha fatto lasciare il sentiero e ci mandati in mezzo ad un campo che finiva nel nulla...peccato che il sentiero che stavamo già percorrendo fosse la strada giusta. A questo punto mi viene da pensare che sia come dici tu, l'abbiano disegnata su Komoot senza effettivamente verificarla.Per quanto riguarda la traccia, secondo me hanno fatto un gran casino, perchè il corto, ho visto ieri, è stato tracciato al contrario, in senso antiorario, secondo me per errore! Inoltre secondo la mia esperienza sull'utilizzo di komoot, troppe parti sono state lasciate come calcolate dal sistema, invece, sia su strada che MTB, bisogna sempre verificare metro per metro tutti i passaggi, perchè komoot sbaglia troppo spesso, facendoti passare da strade che non seguono il corretto corso del sentiero o strada principale.
Sì, concordo.A quanto pare cappellata del disegnatore a meno che non fosse voluto il fatto di far fare questo "corto" di proposito al contrario.
A mio parere il percorso deve essere unico, al massimo se ne fanno 2, un corto ed un lungo. Nel caso di questa Gravel era facile ed ovvio, si doveva fare il lungo così com'era e poi un corto che molto semplicemente era uguale al lungo fino a ponte san pietro. A ponte si prendeva a destra verso curno e poi si prendeva il lungo brembo ritornando sulla sponda sinistra del brembo, riprendendo il percorso del lungo fino alla fine. Rapido semplice e velocissimo da tracciare.
Anche qui errore banale degli organizzatori. Non capisco perchè fare questi errori.
Monto i Maxxis Rambler 700x38c di "serie". Come ti dicevo sono riportate come pressioni min e max i valori 2.5 e 4.1, mettendo a 3 pensavo di essere sufficientemente basso. Poi sicuramente l'errore è stato mio di non aver considerato le insidie del percorso che, ahimé, non conoscevo. Sono andato tranquillo sulla base delle esperienze positive alla 100km-10 castelli (aveva piovuto il giorno prima ma nonostante il velo di fango sotto rimaneva compatto) e sulla ciclabile dell'Adda (parlo sempre di condizioni di bagnato). Con la vecchia MTB decathlon non so se mi sarei fidato a farlo visto che è vecchia e scassata, quindi per la prossima volta o prendo una MTB nuova o sto a casa.Sì 3 è fin troppo ma dipende tanto anche dal disegno della gomma. Serve un tassellato quando è così bagnato. Dispiace per la caduta, dal racconto si evince che è stato più un fatto di nervi che di altro anche se le botte non fanno mai bene, idem un taglio al dito. I tratti peggiori sono quelli in discesa , sassosi, bagnati e ricoperti di foglie bagnate.
Vedremo.Beh spero che ci ripenserai un attimo in futuro, su percorsi asciutti le cose cambiano.
Male male, premesso che i single track fatti in gravel non mi piacciono a prescindere, evidentemente c'è stata superficialità nel tracciare: male!Nessun problema se non lo condividi, ho sottolineato più volte che è il mio punto di vista e non voglio imporlo a nessuno. Ho visto su facebook gente entusiasta, sono felice per loro. Per me non c'è stato feeling e non do la colpa a nessuno; semplicemente non ci tornerò :)
Boh, l'organizzatore ha detto più volte che le tracce sono state percorse metro per metro ed è per quello che ci sono rimasto molto male. Ad un certo punto la traccia ci ha fatto lasciare il sentiero e ci mandati in mezzo ad un campo che finiva nel nulla...peccato che il sentiero che stavamo già percorrendo fosse la strada giusta. A questo punto mi viene da pensare che sia come dici tu, l'abbiano disegnata su Komoot senza effettivamente verificarla.
Ho visto, sono gomme polivalenti ma che di sicuro probabilmente soffrono un po' nel fango, infatti sul sito le consigliano per "hardpack", mentre per il mud c'è altro come la Ravager e secondo me c'è di meglio di altre marche.Monto i Maxxis Rambler 700x38c di "serie". Come ti dicevo sono riportate come pressioni min e max i valori 2.5 e 4.1, mettendo a 3 pensavo di essere sufficientemente basso. Poi sicuramente l'errore è stato mio di non aver considerato le insidie del percorso che, ahimé, non conoscevo. Sono andato tranquillo sulla base delle esperienze positive alla 100km-10 castelli (aveva piovuto il giorno prima ma nonostante il velo di fango sotto rimaneva compatto) e sulla ciclabile dell'Adda (parlo sempre di condizioni di bagnato). Con la vecchia MTB decathlon non so se mi sarei fidato a farlo visto che è vecchia e scassata, quindi per la prossima volta o prendo una MTB nuova o sto a casa.
Vedremo.
Ah comunque dimenticavo, il legno fortunatamente si è incastrato nel carro e non nella ruota, altrimenti avrebbe spaccato qualcosa.
Come ti dicevo mi sono lasciato trarre in inganno dalle esperienze precedenti, per gli pneumatici da bagnato/fango risolvo standomene a casa così non devo spendere soldi per delle coperture che poi mi prendono la muffa in garage visto che il 95% delle volte che esco sono in condizione di asciutto o al più leggermente umido.Ho visto, sono gomme polivalenti ma che di sicuro probabilmente soffrono un po' nel fango, infatti sul sito le consigliano per "hardpack", mentre per il mud c'è altro come la Ravager e secondo me c'è di meglio di altre marche.
Quindi non serve una mtb ma solo montare gomme adatte al bagnato e fangoso:
Schwalbe g-one ultrabite , terreno wet della vittoria, c'è qualcosa anche per continental ed altre marche.
Insomma, preferirei evitare di spaccarlaMeno male almeno quello. Che si spacchi la bici è il meno, l'importante è non cadere.
Come ti dicevo mi sono lasciato trarre in inganno dalle esperienze precedenti, per gli pneumatici da bagnato/fango risolvo standomene a casa così non devo spendere soldi per delle coperture che poi mi prendono la muffa in garage visto che il 95% delle volte che esco sono in condizione di asciutto o al più leggermente umido.
Si ovvio l'ideale è che non succeda niente.Insomma, preferirei evitare di spaccarla
C'ero io, ma ho letto tardidomenica c'è qualcuno alla gravel sul serio?
per salire alla maresana, con gravel o mtb, qualcuno ha provato la salita cementata che parte da ranica, via zanino colle?
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