Ciclismo solitario....

pantanina.64

Apprendista Scalatore
29 Aprile 2014
2.036
3.191
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vicino alla montagna
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Bici
spezzotto
Non vedo che pericoli in più ci siano rispetto al ciclismo in gruppo.
Se sei in compagnia, qualcuno puó chiamare i soccorsi in caso di incidente, ma a quel punto è giá comunque successo.
Come avevo già scritto, sicuramente bisogna essere il pìú autosufficenti possibile, soprattutto per riparazioni d'emergenza. E se non si può sistemare ci si farà venire a prendere da un amico/parente.....come quando si è in gruppo.
Secondo me invece è proprio il contrario: è più pericoloso in gruppo: bisogna essere concentrati su quel che succede davanti a te; spesso ci si ingarella e si fanno cose che da solo non faresti. Gli automobilisti, se sei solo, ti superano senza problemi, ma se hanno più ciclisti davanti, che magari viaggiano appaiati, la manovra diventa più "complicata" e spesso superano in maniera avventata (...a torto, ovviamente)
Io ne conosco di ciclisti ma non ci riesco ad uscire in compagnia. Esco una volta la settimana e quello che desidero è pedalare spensierata nei luoghi che io amo di più: le mie montagne e guardarmi attorno per non perdere nulla della bellezza della natura che mi circonda. Ora che sta arrivando l' autunno gli alberi cambiano d'abito e neppure il più bravo dei pittori riesce a regalare le emozioni che la montagna regala
 

minaroby

Maglia Iridata
24 Febbraio 2007
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ai domiciliari
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con rotelle
Secondo me invece è proprio il contrario: è più pericoloso in gruppo: bisogna essere concentrati su quel che succede davanti a te; spesso ci si ingarella e si fanno cose che da solo non faresti. Gli automobilisti, se sei solo, ti superano senza problemi, ma se hanno più ciclisti davanti, che magari viaggiano appaiati, la manovra diventa più "complicata" e spesso superano in maniera avventata (...a torto, ovviamente)
o-o concordo in tutto.
 

pantanina.64

Apprendista Scalatore
29 Aprile 2014
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spezzotto
Non vedo che pericoli in più ci siano rispetto al ciclismo in gruppo.
Se sei in compagnia, qualcuno puó chiamare i soccorsi in caso di incidente, ma a quel punto è giá comunque successo.
Come avevo già scritto, sicuramente bisogna essere il pìú autosufficenti possibile, soprattutto per riparazioni d'emergenza. E se non si può sistemare ci si farà venire a prendere da un amico/parente.....come quando si è in gruppo.
Secondo me invece è proprio il contrario: è più pericoloso in gruppo: bisogna essere concentrati su quel che succede davanti a te; spesso ci si ingarella e si fanno cose che da solo non faresti. Gli automobilisti, se sei solo, ti superano senza problemi, ma se hanno più ciclisti davanti, che magari viaggiano appaiati, la manovra diventa più "complicata" e spesso superano in maniera avventata (...a torto, ovviamente)
Se pensassi che il ciclismo solitario fosse più pericoloso non uscirei sempre sola;););)
 

Pina78

Apprendista Passista
2 Luglio 2013
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Pinarello FP2 / Scott Foil
Ieri sera sono stato sveglio fino a tardi per leggere interamente questa interessantissima discussione. Mi sono ritrovato in tantissime emozioni/situazioni da voi descritte.

Stasera ho deciso di condividere la mia storia ed il mio pensiero.

Con la mia prima bdc e per circa 10 anni sono andato quasi sempre da solo, più che altro perché non conoscevo nessun altro coetaneo (23enni) con la stessa passione se non un mio amico ma fortemente in sovrappeso che raramente si univa a me per brevi giretti.
La bici per me era quindi strettamente solitaria, e con chilometraggi modesti (max90 km) ma prevalentemente in salita (certo averle vicino a casa aiuta...)

Nel 2011 la svolta, conosco un ragazzo iscritto ad una società, facciamo qualche giro insieme e mi convince ad iscrivermi con loro e provare qualche medio fondo.

La prima mi piace tantissimo, alla seconda caduta in un gruppetto, scafoide e semilunare destri fratturati: 60 giorni di gesso.
Giusto il tempo per ordinare e far arrivare la bici nuova :mrgreen:

Nel frattempo capisco che nei miei giri ero sempre andato a tutta, praticamente ero sempre in soglia in salita!

Da allora ho fatto una ventina di GF, qualche cronoscalata/cronosalite un paio di randonee altrettante cicloturistiche (tra cui Milano-Sanremo) un o due raduni della squadra all'anno e parecchi giri con uno/due massimo tre compagni.

Più o meno mi è piaciuto tutto quello che ho fatto, la competizione delle gare la trovo molto stimolante, la complicità delle uscite coi compagni ha il suo fascino, ma non c'è niente da fare quando esco da solo è speciale, c'è quel pizzico di fascino in più, quel senso di avventura che ti rapisce per ore, la mente finalmente libera, lo ritengo impareggiabile.


Rispetto a 14 anni fa i km nelle mie corde sono aumentati parecchio, infatti questa estate mi sono regalato il primo 200 (Km) in solitaria (4400D+) nelle mie valli e in vacanza un magnifico giretto di 170km dal mare (La Ciotat) al mitico Mont Ventoux!

Ritengo anche io che andare da soli sia intrinsecamente meno pericoloso, le mie statistiche parlano chiaro, in solitaria sono caduto solo una volta in mezzo ad una cittadina a 3km da casa su un dosso ai 10 all'ora....
Credo anche che per allenamenti specifici sia indispensabile essere soli è che il vento in faccia non sia così deleterio e poi concedetemi questo: il sogno di ogni ciclista è essere da solo in fuga ed arrivare a braccia alzate sotto il traguardo! (Mica pedalare bello coperto in un gruppone)

Infine, vergognandomi un po', Vi confido che a volte in salita, rigorosamente solo con la mia bici e pedalando a tutta, nella mia testa risuonano le parole:
« Un uomo solo è al comando; la sua maglia è biancoceleste; il suo nome è Fausto Coppi »: da brividi...
 

dagos

via col vento
19 Maggio 2013
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molto bella e funzionale
Esco una volta la settimana e quello che desidero è pedalare spensierata nei luoghi che io amo di più: le mie montagne e guardarmi attorno per non perdere nulla della bellezza della natura che mi circonda. Ora che sta arrivando l' autunno gli alberi cambiano d'abito e neppure il più bravo dei pittori riesce a regalare le emozioni che la montagna regala

Applausi !!
 

Gasolio78

Pedivella
4 Luglio 2015
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Scott Solace 15 Disc
Io ne conosco di ciclisti ma non ci riesco ad uscire in compagnia. Esco una volta la settimana e quello che desidero è pedalare spensierata nei luoghi che io amo di più: le mie montagne e guardarmi attorno per non perdere nulla della bellezza della natura che mi circonda. Ora che sta arrivando l' autunno gli alberi cambiano d'abito e neppure il più bravo dei pittori riesce a regalare le emozioni che la montagna regala

Poesia ! o-o
 

cicling.it

Gregario
8 Ottobre 2011
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Rodman RDI 201 Dura Ace-Specialized Tarmac Comp SL2 Dura Ace
Anch'io esco spesso da solo ciò non toglie che saltuariamente uscire con il gruppo dei colleghi di lavoro e amici il tempo passa più in fretta ti accorgi meno della fatica e se c'è vento puoi anche aiutare i tuoi compagni in difficoltà con delle lunghe tirate contro il vento che da noi è sempre contrario nei giri verso la Valle d'Aosta sia all'andata che al ritorno certo che giri in solitaria nei posti più belli di paesaggio della zona ti ricarica internamente ti permette di pensare ai tuoi problemi e cercare la soluzione.
I giri in solitaria ti permettono di essere autosufficiente di usare meglio l'allenamento per distanze lunghe dosando la fatica .
Buon giro a tutti o-o
 

pavelfelix10

Apprendista Scalatore
25 Luglio 2015
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Sicilia
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S-Works Tarmac SL6
ho preso la bdc da 2 mesi scarsi,sono da solo e quindi per forza di cose esco in solitaria,mi piace molto perche riesco a staccare la "spina"in maniera incredibile,certo un po la competizione che inevitabilmente si crea uscendo in gruppo mi manca,ma di contro si ha la possibilità di scegliere e cambiare il percorso in qualsiasi momento sensa chiederlo a nessuno,insomma l'essenza della libertà!
 

Giskard

Pedivella
1 Marzo 2014
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Trentino
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Canyon
Giri in solitaria sempre e ovunque! Che siano in BDC o MTB, o che siano escursioni in montagna, o sci di fondo, per me il piacere di farlo da solo senza dover dipendere da qualcuno, decidendo io dove andare, l'ora a cui partire, da dove partire, se partire, etc. non ha prezzo.

Per me la bici è sinonimo di libertà assoluta, io e lei sulle strade alpine a sudarci i vari arrivi in salita. O anche un semplice giro di relax in ciclabile dove puoi fermarti a guardare il fiume scorrere o provare a battere il tuo PR su Strava.

Poi la noia della solitudine non so cosa sia, se ho voglia mi godo il silenzio, sennò ascolto qualche podcast, oppure penso al prossimo giro da fare.

E' vero che l'autosufficienza fa parte dei giri in solitudine, ma oltre a saper un pò cambiare un camera d'aria, mi porto sempre dietro il telefono e una carta di credito, male che vada chiami il taxi che ti riporta alla macchina, o ti fermi in un albergo per la notte. Insomma il rischio c'è sempre come in tutte le cose, basta esserne consci e rispettarlo, conoscendo se stessi e i propri limiti.

Poi ognuno si diverte come vuole, ma quando vedo passare i grupponi di ciclisti che scalpitano non li invidio per niente (ma forse è solo invidia perchè vanno il doppio di me), mentre se incrocio un altro ciclista solitario lo saluto sempre con un ciao o con un semplice cenno con la mano.
 
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pantanina.64

Apprendista Scalatore
29 Aprile 2014
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Giri in solitaria sempre e ovunque! Che siano in BDC o MTB, o che siano escursioni in montagna, o sci di fondo, per me il piacere di farlo da solo senza dover dipendere da qualcuno, decidendo io dove andare, l'ora a cui partire, da dove partire, se partire, etc. non ha prezzo.

Per me la bici è sinonimo di libertà assoluta, io e lei sulle strade alpine a sudarci i vari arrivi in salita. O anche un semplice giro di relax in ciclabile dove puoi fermarti a guardare il fiume scorrere o provare a battere il tuo PR su Strava.

Poi la noia della solitudine non so cosa sia, se ho voglia mi godo il silenzio, sennò ascolto qualche podcast, oppure penso al prossimo giro da fare.

E' vero che l'autosufficienza fa parte dei giri in solitudine, ma oltre a saper un pò cambiare un camera d'aria, mi porto sempre dietro il telefono e una carta di credito, male che vada chiami il taxi che ti riporta alla macchina, o ti fermi in un albergo per la notte. Insomma il rischio c'è sempre come in tutte le cose, basta esserne consci e rispettarlo, conoscendo se stessi e i propri limiti.

Poi ognuno si diverte come vuole, ma quando vedo passare i grupponi di ciclisti che scalpitano non li invidio per niente (ma forse è solo invidia perchè vanno il doppio di me), mentre se incrocio un altro ciclista solitario lo saluto sempre con un ciao o con un semplice cenno con la mano.
condivido in pieno il tuo pensiero;);)
 

bikernat

Maglia Iridata
8 Luglio 2013
12.415
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Napoli
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BDC Wilier GTR Team / Zero9 - MTB Wilier 409XB
Giri in solitaria sempre e ovunque! Che siano in BDC o MTB, o che siano escursioni in montagna, o sci di fondo, per me il piacere di farlo da solo senza dover dipendere da qualcuno, decidendo io dove andare, l'ora a cui partire, da dove partire, se partire, etc. non ha prezzo.

Per me la bici è sinonimo di libertà assoluta, io e lei sulle strade alpine a sudarci i vari arrivi in salita. O anche un semplice giro di relax in ciclabile dove puoi fermarti a guardare il fiume scorrere o provare a battere il tuo PR su Strava.

Poi la noia della solitudine non so cosa sia, se ho voglia mi godo il silenzio, sennò ascolto qualche podcast, oppure penso al prossimo giro da fare.

E' vero che l'autosufficienza fa parte dei giri in solitudine, ma oltre a saper un pò cambiare un camera d'aria, mi porto sempre dietro il telefono e una carta di credito, male che vada chiami il taxi che ti riporta alla macchina, o ti fermi in un albergo per la notte. Insomma il rischio c'è sempre come in tutte le cose, basta esserne consci e rispettarlo, conoscendo se stessi e i propri limiti.

Poi ognuno si diverte come vuole, ma quando vedo passare i grupponi di ciclisti che scalpitano non li invidio per niente (ma forse è solo invidia perchè vanno il doppio di me), mentre se incrocio un altro ciclista solitario lo saluto sempre con un ciao o con un semplice cenno con la mano.

amen... :hail:
 

Gasolio78

Pedivella
4 Luglio 2015
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Scott Solace 15 Disc
Giri in solitaria sempre e ovunque! Che siano in BDC o MTB, o che siano escursioni in montagna, o sci di fondo, per me il piacere di farlo da solo senza dover dipendere da qualcuno, decidendo io dove andare, l'ora a cui partire, da dove partire, se partire, etc. non ha prezzo.

Per me la bici è sinonimo di libertà assoluta, io e lei sulle strade alpine a sudarci i vari arrivi in salita. O anche un semplice giro di relax in ciclabile dove puoi fermarti a guardare il fiume scorrere o provare a battere il tuo PR su Strava.

Poi la noia della solitudine non so cosa sia, se ho voglia mi godo il silenzio, sennò ascolto qualche podcast, oppure penso al prossimo giro da fare.

E' vero che l'autosufficienza fa parte dei giri in solitudine, ma oltre a saper un pò cambiare un camera d'aria, mi porto sempre dietro il telefono e una carta di credito, male che vada chiami il taxi che ti riporta alla macchina, o ti fermi in un albergo per la notte. Insomma il rischio c'è sempre come in tutte le cose, basta esserne consci e rispettarlo, conoscendo se stessi e i propri limiti.

Poi ognuno si diverte come vuole, ma quando vedo passare i grupponi di ciclisti che scalpitano non li invidio per niente (ma forse è solo invidia perchè vanno il doppio di me), mentre se incrocio un altro ciclista solitario lo saluto sempre con un ciao o con un semplice cenno con la mano.

Mi hai tolto le parole di bocca ! o-o
 

pantanina.64

Apprendista Scalatore
29 Aprile 2014
2.036
3.191
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Bici
spezzotto
Ogni anno in autunno faccio una strada nel bosco vietata alle auto e dove neppure quelli in bdc ci vanno. Mi piace in modo particolare perché in autunno le foglie ricoprono completamente la strada ed è troppo bello passare sopra un letto di foglie con la bici. Per me il ciclismo solitario è continuo sussegursi di emozioni anche se in questi giorni ho festeggiato 31 anni di pedalate spensierate in sella alla mia bici. A lei devo la grinta che ho e che mi permette di offrontare anche i brutti momenti senza mai mollare
 

rosste

Apprendista Cronoman
3 Giugno 2014
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Alto Adige
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Scott
Ogni anno in autunno faccio una strada nel bosco vietata alle auto e dove neppure quelli in bdc ci vanno. Mi piace in modo particolare perché in autunno le foglie ricoprono completamente la strada ed è troppo bello passare sopra un letto di foglie con la bici. Per me il ciclismo solitario è continuo sussegursi di emozioni anche se in questi giorni ho festeggiato 31 anni di pedalate spensierate in sella alla mia bici. A lei devo la grinta che ho e che mi permette di offrontare anche i brutti momenti senza mai mollare



okkio che a volte sotto le foglie c'è un metro di pozzanghera😁
 

pantanina.64

Apprendista Scalatore
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spezzotto
Oggi splendida uscita in solitaria. Mi sono fermata all'inizio della prima salita a fare una scorpacciata di fichi e giunta alla fine della seconda durissima salita mi sono presa il primo premio, pagando naturalmente;);););)Ho ordinato un piatto di gnocchi con la ricotta e ho gustato il mio premio seduta all'esterno della malga guardando il magnifico panorama che la montagna regala