Ciclismo solitario....

andre.road

Scalatore
11 Ottobre 2012
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Roma
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Bici
:-)
scusate la presunzione, giustamente ognuno pedala con le sue gambe e la sua testa.Rimango dell'idea che la competizione comunque e dovunque non ci faccia cogliere gli aspetti più intimi ed emozionali dell'andare in bici.

Non c'è dubbio che ci siano persone stressate dal fattore competizione. Al contempo, però, non credo che tutti gli agonisti e i professionisti non siano nelle condizioni di cogliere i molteplici valori di questo sport.

Inoltre, l'utilizzo di dati/tecnologie, non necessariamente è finalizzato alla competizione.

Insomma, si può registrare il giro, buttare un occhio sui dati, se del caso, fare qualche foto, godersi il panorama...e quando torni a casa sapere di aver conciliato capre e cavoli.

Personalmente, quando son da solo, queste cose riesco a farle anche meglio;-)
 

pantanina.64

Apprendista Scalatore
29 Aprile 2014
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spezzotto
Ognuno di noi è diverso dagli altri, ed è questo il bello. C'è chi alterna il ciclismo solitario a quello di gruppo, che ci tiene ai risultati anche se solo per confrontarsi con se stesso, chi ci tiene ad avere una bici performante MA tutti noi gioiamo per le emozioni che proviamo quando siamo soli
 

Bärele

Pedivella
21 Settembre 2012
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Bergamo...Provincia Sud..la parte piatta
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Bianchi Via Nirone 7
Per me la bici, essa sia da corsa o da montagna è libertà, libertà di essere se stessi di misurarsi senza che questo diventi competizione a ogni costo, anzi per me la competizione è qualcosa di negativo che nella maggior parti dei casi fa emergere il lato peggiore delle persone. Non percorro molta strada all'anno ma la quasi totalità, per scelta la percorro in solitaria appunto perchè ritengo la bicicletta un mezzo per riconciliare se stessi con il mondo circostante tramite la fatica, lo sforzo per poi essere ripagati con le mete raggiunte.
 

bikernat

Maglia Iridata
8 Luglio 2013
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BDC Wilier GTR Team / Zero9 - MTB Wilier 409XB
Bärele;5381726 ha scritto:
Per me la bici, essa sia da corsa o da montagna è libertà, libertà di essere se stessi di misurarsi senza che questo diventi competizione a ogni costo, anzi per me la competizione è qualcosa di negativo che nella maggior parti dei casi fa emergere il lato peggiore delle persone. Non percorro molta strada all'anno ma la quasi totalità, per scelta la percorro in solitaria appunto perchè ritengo la bicicletta un mezzo per riconciliare se stessi con il mondo circostante tramite la fatica, lo sforzo per poi essere ripagati con le mete raggiunte.

condivido in pieno.
 

br1m

Novellino
27 Ottobre 2009
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Porto San Giorgio
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Specialized
Bärele;5381726 ha scritto:
Per me la bici, essa sia da corsa o da montagna è libertà, libertà di essere se stessi di misurarsi senza che questo diventi competizione a ogni costo, anzi per me la competizione è qualcosa di negativo che nella maggior parti dei casi fa emergere il lato peggiore delle persone. Non percorro molta strada all'anno ma la quasi totalità, per scelta la percorro in solitaria appunto perchè ritengo la bicicletta un mezzo per riconciliare se stessi con il mondo circostante tramite la fatica, lo sforzo per poi essere ripagati con le mete raggiunte.
Sono completamente d'accordo.Vorrei aggiungere che andiamo in bici come siamo/viviamo.
 

pantanina.64

Apprendista Scalatore
29 Aprile 2014
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spezzotto
Io ho quasi tutte le foto da bambina con la bici. Negli anni le bici sono cambiate ma il mio amore per le due ruote è rimasto sempre lo stesso. Mio marito mi ha conosciuta in bdc e ha capito quello che per me significa poter pedalare spensierata e mi ha dato la possibilità di uscire una volta alla settimana, accudendo le figlie fin da piccole. Esco un giorno alla settimana all'ora che desidero e mi lascio guidare dalle emozoni che riesce a regalarmi questo sport e la bellezza della natura che mi circonda. Viva il ciclismo solitario perché è un toccasana per corpo ma principalmente per la mente
 

rosste

Apprendista Cronoman
3 Giugno 2014
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Scott
Ciclismo solitario, alpinismo solitario, scialpinismo solitario, corsa solitaria. Da solo trovo la massima concentrazione, determinazione,intimità,esaltazione, sicurezza. Esce il carattere.
 

pantanina.64

Apprendista Scalatore
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spezzotto
Ciclismo solitario, alpinismo solitario, scialpinismo solitario, corsa solitaria. Da solo trovo la massima concentrazione, determinazione,intimità,esaltazione, sicurezza. Esce il carattere.
Ciclismo, sci alpinismo, corsa e tutti gli sport che ci permettono di star soli circondati dalla bellezza della natura sono meravigliosi Quando si è soli si può meditare a lungo, non pensare a nulla, rimanere fermi a guardare il bosco, distenserci su un prato e guardare l' immensità del cielo e al ritorno a casa siamo diversi perché ci sentiamo felici e questo stato d'animo aiuta a rendere più sereno il rapporto con la famiglia
 

SGT PEPPER

Pedivella
11 Novembre 2014
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mentana
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passoni animus titanium
non capisco l'aut aut
io faccio entrambe le cose

Anche io.Che differenza fa ? Non si puo' godere del giro in bici se poi , per passatempo , per sfizio, per curiosità o anche perchè un tratto di strada era un po' noioso , ti sei impegnato un po' di piu' e dopo hai dato un occhiata alla " prestazione"? L'importante è che si rimanga nei limiti senza stressarsi.Io per esempio entro quasi sempre nei ripidissimi centri storici dei paesini che attraverso e chi se ne importa se la media mi cala....
Pero'...qualche segmentino a palla ce lo metto....
 
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mazzoblu

Guest
ultimamente sento spesso bisogno di ciclismo in solitaria.
Mi fa stare meglio.

non ce l'ho con i miei compagni di squadra,
ma ultimamente vedo che le uscite di gruppo sono spesso "pompate"
da discorsi e manie che un po' mi danno fastidio,
non da tutti, ma da qualche ciclista recente che fa il "saggio" e sembra che io dica cazzate , che vado in bici da più di 20 anni...

poi chiaramente la mia è una squadra amatoriale tranquilla dove nessuno obbliga niente, ognuno fa ciò che vuole.
chi i circuiti
chi qualche granfondo una tantum
chi solo raduni
chi ha un calendario pieno da marzo a ottobre..
chi un po' e un po'

cambiare squadra?
può darsi, anche se un po' mi dispiace e mi scoccia.

Mi dispiace cambiare ambiente, l'ho dovuto fare troppe volte purtroppo nel lavoro, e almeno nella bici, il mio svago, la mia passione da sempre, vorrei stare tranquillo.

Penso che andrò meno alle uscite di gruppo
e più per conto mio, almeno per un po'

farò un po' il "tesserato fantasma" poi vediamo.

c'è qualcuno che ha cambiato squadra in questi anni per diversi motivi,
uno si è messo a fare Triathlon con dei bei risultati,
chi voleva fare granfondo in maniera più agonistica,
chi voleva stare tranquillo e fare solo raduni
chi ha trovato discussioni per delle "tattiche" da gare in circuito
...
comincio a capire un po' perchè, a volte non è facile andare sempre d accordo con tutti al 100% e si possono creare attriti

io adesso sono un amatore che vuole andare in bici per passione
senza l'ossessione della mania e del risultato o della spiga con altri.

ho corso dai 14 ai 21 anni, ma quella ahimè era un'altra epoca...
poi ho iniziato a lavorare e volente o nolente sono diventato ciclista amatore.

poi mi alleno e nel mio conoscendo i miei limiti attuali in base alle mie possiblità e alla mia famiglia, mi posso anche divertire.

a volte ho un carattere "duro" da chi mi vede da fuori,
ma poi non sono una persona cattiva
anzi a volte troppo sensible.

è che non vado dietro alla massa, non sono un'oca.

eventi anche recenti forti, hanno contribuito a rafforzare questo mio carattere.


tornando al ciclismo in solitaria,
anche quando correvo da allievo o da juniores e mi allenavo coi miei compagni di squadra
parecchie volte sentivo il bisogno di allenarmi in solitaria
e stavo bene e mi allenavo bene.

farò così anche adesso.
 

SGT PEPPER

Pedivella
11 Novembre 2014
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mentana
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passoni animus titanium
ultimamente sento spesso bisogno di ciclismo in solitaria.
Mi fa stare meglio.

farò un po' il "tesserato fantasma" poi vediamo.

comincio a capire un po' perchè, a volte non è facile andare sempre d accordo con tutti al 100% e si possono creare attriti

anche quando correvo da allievo o da juniores e mi allenavo coi miei compagni di squadra
parecchie volte sentivo il bisogno di allenarmi in solitaria
e stavo bene e mi allenavo bene.

farò così anche adesso.

Quoto parti a me piu vicine:mio figlio ad esempio , fa gli allievi ( ora passa Juniores) si allena da solo e si trova bene.
 
M

mazzoblu

Guest
e' così , ci sono periodi così.
anche il "passaggio" da allievi a juniores è uno scalino ;)

io sinceramente poi tra i juniores mi trovai meglio,
forse perchè stavo crescendo e maturando fisicamente
forse perchè i "giri lunghi" da 100 e passa km mi piacevano molto

magari è così anche per un 16enne di oggi ;)
 
M

mazzoblu

Guest
PS : Nicolò leggi pure quello che scrivo, "è tutto documentato" sia qui che sul forum di pantani.it io non ho peli sulla lingua con nessuno.

POi se un amatore vuole fare il test Conconi ogni 2 mesi faccia pure.

se vuole montare il 50X34 coi copertoni da 25mm faccia pure

io ho le mie idee, frutto di esperienze e riflessioni.
e quello che scrivo, lo dico tranquillamente senza peli sulla lingua!
 

Fran Cesco

Gregario
29 Gennaio 2015
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Celestiale
Causa inattività forzata stasera mi son trovato il tempo di leggere tutto questo post: ma che meraviglia!
Decine e decine di modi di vivere la bici! Chi canta da solo, chi fa foto, chi fa ragionamenti, chi ha paura dei briganti, chi è stato salvato da un trattore, chi ha sfidato in salita il suo fantasma o si droga con l'odore dei boschi al mattino....
Ho ritrovato sparse tutte le mie giornate di ciclista solitario al primo anno di attività su una vera bdc: la paura di bucare, escursioni progettate al mililmetro su google maps e poi perdersi con un ritardo di 2 ore, la gioia esplosiva delle prime salite, lo stupore dei panorami, famiglie incazzate, famiglie supportive che capiscono, forse, cosa gira nella testa di quei matti che arrancano da soli contro il vento o la salita.

Complimenti a tutti i contributori di questo post: tutti gli iscritti a bdc prima o poi dovrebbero leggersi queste pagine! Sembra di stare su una nuvola a guardare dall'alto tutti questi puntini colorati, soli in mezzo ai boschi o alle pianure, volando in discesa o imprecando con la camera d'aria in mano, con lo sguardo verso i monti o incollato sull'asfalto, passeggiando piano o spingendo con la schiuma alla bocca e il cuore nelle orecchie.

E' stato molto bello, leggendo, vedere che con la biciletta ognuno, come con una penna o la tastiera, scrive il suo modo di vivere la strada, lo sport, o semplicemente la vita stessa. A modo suo. Bravi!
 
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