Nessuno. Ma sono quelle credenze dogmatiche da ciclismo arcaico che ancora qualcuno si porta dietro.Allora, ma guarda, non è verso di te, ma verso tutto il mondo ciclistico. Se hai un mezzo davanti fai meno fatica per la minore resistenza aerodinamica se non per un effetto risucchio; se hai fatto un giro lungo e sei in difficoltà ad arrivare a casa, capisco cosa dice @bikernat. Ma in condizioni normali, quale è la differenza tra spingere un rapporto duro con il "risucchio" di un mezzo e spingere un rapporto morbido ? Vai più piano, ma per il resto, come fanno le gambe a capirlo ? Andare in bici può essere ridotto ad un muscolo che preme su un pedale, e il pedale fa più o meno resistenza. Che la resistenza venga da un freno (rulli o spin bike), dalla strada, dalla salita, dall'aria, da uno gnomo che ti tiene i pedali, come cavolo fa il muscolo a saperlo ? Parimenti, non credo vi sia differenza tra un dietro moto, rapporto corto, o una e-bici !
Nessuno. Ma sono quelle credenze dogmatiche da ciclismo arcaico che ancora qualcuno si porta dietro.
Bisognerebbe guardare i watt e gli rpm principalmente e così ti rendi conto di coda stai facendo dato che i numeri non sono sensazioni e non mentono.
Vaglielo a far capire tu...
Secondo me è più facile che ci vai a sbattere dietro o prendi una buca...
Ammetto, non ho il misuratore di potenza per motivi meramente economici. Ma di sicuro se uno si vuole allenare seriamente è un ottimo strumento. Forse avendo davanti un'auto è più difficile che per la strada ti stirino.
Allora, ma guarda, non è verso di te, ma verso tutto il mondo ciclistico. Se hai un mezzo davanti fai meno fatica per la minore resistenza aerodinamica se non per un effetto risucchio; se hai fatto un giro lungo e sei in difficoltà ad arrivare a casa, capisco cosa dice @bikernat. Ma in condizioni normali, quale è la differenza tra spingere un rapporto duro con il "risucchio" di un mezzo e spingere un rapporto morbido ? Vai più piano, ma per il resto, come fanno le gambe a capirlo ? Andare in bici può essere ridotto ad un muscolo che preme su un pedale, e il pedale fa più o meno resistenza. Che la resistenza venga da un freno (rulli o spin bike), dalla strada, dalla salita, dall'aria, da uno gnomo che ti tiene i pedali, come cavolo fa il muscolo a saperlo ? Parimenti, non credo vi sia differenza tra un dietro moto, rapporto corto, o una e-bici !
Da queste due risposte si comprende benissimo che non avete nessuna esperienza.Nessuno. Ma sono quelle credenze dogmatiche da ciclismo arcaico che ancora qualcuno si porta dietro.
Bisognerebbe guardare i watt e gli rpm principalmente e così ti rendi conto di coda stai facendo dato che i numeri non sono sensazioni e non mentono.
Vaglielo a far capire tu...
Dici che non so di cosa parlo ? Quanto dietro moto fanno Pogcar o Vingegaard ? quanti rulli ? se mi dici che ti insegna a stare in gruppo, che ti abitua alla velocità, posso anche capirlo, ma non mi hai ancora spiegato come fa il muscolo della tua gamba a capire da dove arriva la resistenza del pedale ! A fronte ad una domanda fisico matematica mi rispondi che non ho esperienza. Sarà, ma io ho questa difficoltà, a me non basta l' esperienza, mi piace capire il perché delle cose dal punto di vista tecnico scientifico, dal punto di vista fisico.Da queste due risposte si comprende benissimo che non avete nessuna esperienza.
Il dietro motore è ancora usato moltissimo, soprattutto da chi fa un certo tipo di lavoro. Non è raro da queste parti vedere anche ragazzi giovani, allievi o dilettanti.
Posso capire che abbiate paura....... andare a 50 all' ora dietro una moto non è come stare in cantina a pedalare guardando un muro o un display, così come pedalare in un gruppo dove tutti vogliono starti davanti, dove ci sono continui cambi di ritmo, frenate, a volte spallate.......
E' inutile discutere con gente che non sa di cosa parla.......
Fai una ricerca digitando "dietro motore ciclismo" e avrai tutte le spiegazioni, io non ho voglia di perdere tempo con te.Dici che non so di cosa parlo ? Quanto dietro moto fanno Pogcar o Vingegaard ? quanti rulli ? se mi dici che ti insegna a stare in gruppo, che ti abitua alla velocità, posso anche capirlo, ma non mi hai ancora spiegato come fa il muscolo della tua gamba a capire da dove arriva la resistenza del pedale ! A fronte ad una domanda fisico matematica mi rispondi che non ho esperienza. Sarà, ma io ho questa difficoltà, a me non basta l' esperienza, mi piace capire il perché delle cose dal punto di vista tecnico scientifico, dal punto di vista fisico.
Il ciclismo moderno, ma quello degli ultimi 4-5 anni, è cambiato radicalmente per un approccio scientifico molto più accurato e rigettando alcuni pregiudizi del passato, e credo che il dietro moto (che i pro facevano sopratutto in pista) sia uno di quelli. Ma poi cavoli, pedalare con un tubo di scappamento che ti spara in bocca ...
Emh.. ci sono atleti passati al professionismo attuale dopo aver fatto allenamenti solo sui rulli.. campioni attraverso l'uso di Zwift :E' inutile discutere con gente che non sa di cosa parla.......
Ho letto qualche cosa, di solito ai pro serve per "simulare la gara", non so, per un velocista si simula il gregario che lo tira e poi esce a palla per scattare, o come dice @VADABRUT i cambi di ritmo di una gara vallonata. O la moto simula lo scatto del corridore avversario per vedere se lo tieni e reagisci. Ma è una simulazione di situazioni di gara, che per chi fa il proprio giro non ha significato. Può servire a evitare di "addormentarsi" pedalando da soli quando si è al limite. Ma il muscolo non saprà mai se hai una moto davanti.Dici che non so di cosa parlo ? Quanto dietro moto fanno Pogcar o Vingegaard ? quanti rulli ? se mi dici che ti insegna a stare in gruppo, che ti abitua alla velocità, posso anche capirlo, ma non mi hai ancora spiegato come fa il muscolo della tua gamba a capire da dove arriva la resistenza del pedale ! A fronte ad una domanda fisico matematica mi rispondi che non ho esperienza. Sarà, ma io ho questa difficoltà, a me non basta l' esperienza, mi piace capire il perché delle cose dal punto di vista tecnico scientifico, dal punto di vista fisico.
Il ciclismo moderno, ma quello degli ultimi 4-5 anni, è cambiato radicalmente per un approccio scientifico molto più accurato e rigettando alcuni pregiudizi del passato, e credo che il dietro moto (che i pro facevano sopratutto in pista) sia uno di quelli. Ma poi cavoli, pedalare con un tubo di scappamento che ti spara in bocca ...
Stai parlando di gente che corre ad alti livelli, se ti prendo e ti metto un numero sulla schiena e ti faccio partire in un circuito è già tanto se fai 3 km e non fai cadere nessuno.Emh.. ci sono atleti passati al professionismo attuale dopo aver fatto allenamenti solo sui rulli.. campioni attraverso l'uso di Zwift :
Da Zwift alle salite della Vuelta, la scalata di Jay Vine prosegue. Vinta la seconda tappa
Come è stato che il ragazzo australiano abbia ottenuto un contratto grazie a Zwift e alla Vuelta sia riuscito a vincere (finora) due tappe di montagnabici.pro
Forse è ora che ti aggiorni.. anche perchè tutto ciò che vuoi/vorresti fare tu lo otteresti con meno impegno attraverso l'uso di strumenti che oramai sono all'ordine del giorno.
Poi chiaro che la tua scelta personale NON è discutibile.. ma sentirsi dire che non sappiamo di cosa si parla da chi è rimasto all'arcaico lè dura
Non serve solo ai Professionisti e leggendo quello che hai scritto si capisce ancora di più che non sai di cosa si tratta.Ho letto qualche cosa, di solito ai pro serve per "simulare la gara", non so, per un velocista si simula il gregario che lo tira e poi esce a palla per scattare, o come dice @VADABRUT i cambi di ritmo di una gara vallonata. O la moto simula lo scatto del corridore avversario per vedere se lo tieni e reagisci. Ma è una simulazione di situazioni di gara, che per chi fa il proprio giro non ha significato. Può servire a evitare di "addormentarsi" pedalando da soli quando si è al limite. Ma il muscolo non saprà mai se hai una moto davanti.
Non capisco il discorso dei "comuni mortali". Io non sono mica un marziano, eppure tra le uscite con il gruppo di Valenza e le 4-5 uscite dietro moto sono riuscito a tornare a correre in un circuito. Sarebbe stato meglio continuare, ma purtroppo è andata come sapete...... ma non ho fretta, il ragazzo si rimetterà, o magari il prossimo anno non sarà più necessario.Sicuramente le metodologie di allenamento sono cambiate molto negli ultimi tempi, ma il dietro motore si fa ancora, più di una volta ho visto la Gasparrini 23enne Pro della UAE fare dietro macchina sulla strada che da Orbassano va verso Pinerolo… Poi che a noi comuni mortali serva o meno è un altro discorso… Sicuramente se fai gare a circuito può essere molto allenante, un po’ come ai bei tempi qui si andava a girare la Pasta dietro la gara…
Problema inesistente.. non lo farò mai, non ne vedo neppure il motivo.Stai parlando di gente che corre ad alti livelli, se ti prendo e ti metto un numero sulla schiena e ti faccio partire in un circuito è già tanto se fai 3 km e non fai cadere nessuno.
Si meno impegno lo ribadisco.. perchè se lo fai in modo più mirato eviti dietro motore ed SFR e cazzate varie, chiedi a Pogi se le faLa parte in evidenza poi è la più divertente....... meno impegno ........ bisogna farsi un culo come un sombrero per camminare un po', altro che meno impegno.
Non capisco come facciate a sostenere questa tesi, non avete la più pallida idea di cosa faccia io durante le mie uscite, al massimo potete vedere le belinate che si vedono su strava.Problema inesistente.. non lo farò mai, non ne vedo neppure il motivo.
Si meno impegno lo ribadisco.. perchè se lo fai in modo più mirato eviti dietro motore ed SFR e cazzate varie, chiedi a Pogi se le fa
Personalmente è già tanto se tre volte l'anno pedalo con qualcuno che non sia la mia ombra. Non so perché dovrei allenarmi per una gara. peraltro, vedendo che ho circa 1/3 dei km di chi frequenta il topic, so benissimo dove cominciare a lavorare volessi migliorare.Problema inesistente.. non lo farò mai, non ne vedo neppure il motivo.
Si meno impegno lo ribadisco.. perchè se lo fai in modo più mirato eviti dietro motore ed SFR e cazzate varie, chiedi a Pogi se le fa
A parte il fatto che si parlava di frequenza e spinta sui pedali, non di imparare astare in gruppo che non c'entra nulla, ma vabbè...È inutile discutere con chi non vuole capire perché non riesce a guardare oltre al suo orticello e a quello che fa il vicino di casa senza volersi rendere conto che oltre quello c'è il mondo...Da queste due risposte si comprende benissimo che non avete nessuna esperienza.
Il dietro motore è ancora usato moltissimo, soprattutto da chi fa un certo tipo di lavoro. Non è raro da queste parti vedere anche ragazzi giovani, allievi o dilettanti.
Posso capire che abbiate paura....... andare a 50 all' ora dietro una moto non è come stare in cantina a pedalare guardando un muro o un display, così come pedalare in un gruppo dove tutti vogliono starti davanti, dove ci sono continui cambi di ritmo, frenate, a volte spallate.......
E' inutile discutere con gente che non sa di cosa parla.......
Di bello c'è che quando sei stretto in un angolo.. trascendiNon capisco come facciate a sostenere questa tesi, non avete la più pallida idea di cosa faccia io durante le mie uscite, al massimo potete vedere le belinate che si vedono su strava.
Ma pensate davvero che zwift sia fondamentale ? Potrebbe essere utile un misuratore di potenza per fare le cose in maniera più precisa, ovviamente se seguiti da un preparatore. Come lo usano molti di voi è quasi totalmente inutile.
Per comuni mortali intendo noi amatori e non PRONon capisco il discorso dei "comuni mortali". Io non sono mica un marziano, eppure tra le uscite con il gruppo di Valenza e le 4-5 uscite dietro moto sono riuscito a tornare a correre in un circuito. Sarebbe stato meglio continuare, ma purtroppo è andata come sapete...... ma non ho fretta, il ragazzo si rimetterà, o magari il prossimo anno non sarà più necessario.
Mi dispiace perchè eravamo solo all' inizio...... mi sarebbe piaciuto provare ( non l' ho mai fatto ) a farmi trainare anche in salita.
Il dietro motore serve molto per chi corre, aiuta a stare in gruppo e gestire le variazioni di velocità, quando ero alle superiori, almeno una volta alla settimana andavo da un mio compagno di classe, che correva tra i dilettanti, era un velocista , aveva un Malaguti Fifty elaborato, arrivava tranquillamente a 80km/h, io guidavo il motorino e prima di partire mi dava le varie indicazioni, si facevano lunghe tirate a 50km/h e 150/200 m di volate, mi ricordo di una volta che in una di queste volate mi superò gli ultimi metri e il tachimetro del motorino segnava quasi 70 km/hAllora, ma guarda, non è verso di te, ma verso tutto il mondo ciclistico. Se hai un mezzo davanti fai meno fatica per la minore resistenza aerodinamica se non per un effetto risucchio; se hai fatto un giro lungo e sei in difficoltà ad arrivare a casa, capisco cosa dice @bikernat. Ma in condizioni normali, quale è la differenza tra spingere un rapporto duro con il "risucchio" di un mezzo e spingere un rapporto morbido ? Vai più piano, ma per il resto, come fanno le gambe a capirlo ? Andare in bici può essere ridotto ad un muscolo che preme su un pedale, e il pedale fa più o meno resistenza. Che la resistenza venga da un freno (rulli o spin bike), dalla strada, dalla salita, dall'aria, da uno gnomo che ti tiene i pedali, come cavolo fa il muscolo a saperlo ? Parimenti, non credo vi sia differenza tra un dietro moto, rapporto corto, o una e-bici !
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