Colnago Club - Capitolo 8

andry96

Ammiraglia
23 Luglio 2018
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Mtb, holdsworth competition, Favaloro, cervelo
sei alto 1cm meno di me e pedali 8 cm più basso...tanto per renderti conto della mia "sproporzione"
eh siamo quasi ai due estremi opposti
Nessun astio, solo che a non mi piacciono. Io voglio la bici uguale a quella dei pro, soprattutto se il pro è Taddeo, il mio ciclista preferito del momento. Non me ne faccio un cazzo,lo so. Ma quella voglio e quella mi compro. Appagare l'ego è importante :D :D
questo fuori da ogni dubbio o-o o-o
 
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Kaiser Jan

Ammiraglia
19 Maggio 2010
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prov. BS
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colnago eps
I miei più sentiti e affettuosi auguri di buon compleanno al grande Ernesto Colnago, Cavaliere della Repubblica Italiana.
Grazie per aver creato dei capolavori tecnologici che tutto il mondo invidia, universalmente ritenuti un punto di riferimento, e sui quali ho l'onore di pedalare.
Un esempio di imprenditorialità e di creatività di cui avremmo ancora un gran bisogno, e non solo nel settore della bicicletta.
L'hai visto ieri sera su Raisport?
Persona e uomo unico al mondo
Auguri ancora grandissimo Ernesto ♧
 
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minodoc3

Apprendista Velocista
15 Dicembre 2017
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Brianza
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Trek Emonda
Eh lo so... è questione di costanza...a me allenarmi non piace,non ho mai seguito un sistema o una tabella di allenamento...mi piace fare i giri in bici o anni fa mi piaceva fare le gare,ed era bellissimo anche perché mi toglievo da fare le solite strade,che ormai ho consumato l'asfalto in lungo e in largo,lì mi allenavo di più perché era finalizzato alla gara, però cmq non sono mai uscito in bici 7 giorni su 7.
Attualmente esco in bici 3 volte a settimana,solitamente lunedì e mercoledì e poi giro più lungo il sabato.
Basta e avanza. gandalf
 

andry96

Ammiraglia
23 Luglio 2018
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Mtb, holdsworth competition, Favaloro, cervelo
Tanti auguri al maestro,oggi leggevo una intervista per il suo 92 compleanno,ad una domanda afferma che il limite minimo per garantire la sicurezza di un telaio in carbonio è 750 grammi in taglia media
con tutto il rispetto per il cavaliere lascerei dare questi numeri a chi li progetta i telai, il carbonio è un mondo quantomeno complicato, dare un numero così definitivo per me vale poco, poi che Colnago ed altri marchi puntino alla assoluta affidabilità e longevità di un telaio magari più di altri non c'è dubbio.
 

palmer

Apprendista Scalatore
20 Ottobre 2005
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vicino a Milano
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Due in carbonio, una in titanio, ma sette in acciaio
L'hai visto ieri sera su Raisport?
Persona e uomo unico al mondo
Auguri ancora grandissimo Ernesto ♧

Purtroppo no, magari vedo su raiplay se riesco a recuperare il servizio.
Qualche settimana ho visto una sua intervista su Bike Channel accompagnato da Gianni Motta.
Mi ha colpito la lucidità del Sig. Colnago, alla faccia della sua età.

Una confidenza, so che mi invidierai: ho avuto l'enorme onore di incontrarlo qualche anno fa, per l'esattezza 9: anche il quell'occasione mi colpì la forza dell'uomo, la prontezza nelle risposte, ma anche la reattività fisica, sembrava avesse 10 anni in meno.
Veramente un grand'uomo, ancora oggi mi emoziono nel ricordare la marea di aneddoti raccontati.
 
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palmer

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20 Ottobre 2005
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Due in carbonio, una in titanio, ma sette in acciaio
con tutto il rispetto per il cavaliere lascerei dare questi numeri a chi li progetta i telai, il carbonio è un mondo quantomeno complicato, dare un numero così definitivo per me vale poco, poi che Colnago ed altri marchi puntino alla assoluta affidabilità e longevità di un telaio magari più di altri non c'è dubbio.

Io non capisco un'acca di tecnologia legata al carbonio, ma parlo con imprenditori, per professione, da oltre 30 anni.
Per me, e non solo per me, ciò che dice il Cav. Colnago sulla tecnica legata alla bicicletta è vangelo, secondo tutti e quattro gli evangelisti.
Un uomo, un imprenditore che ha un'esperienza da vendere, unico nel suo genere.
La sua parola è autorevole, punto.
 

Kaiser Jan

Ammiraglia
19 Maggio 2010
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colnago eps
Le lightweight postate qualche pagina addietro da @Kaiser Jan son da 47. Le ho avute nella versione rim, ruote fenomenali anche se ovviamente per i pesi piuma (sotto 60Kg) il vento laterale diventa un problema :mrgreen:
Nonostante io ami le campagnolo, le Lightweight son le ruote definitive :sbavon:
Le ho avute anche io rim ...stupende!
 

andry96

Ammiraglia
23 Luglio 2018
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Mtb, holdsworth competition, Favaloro, cervelo
Io non capisco un'acca di tecnologia legata al carbonio, ma parlo con imprenditori, per professione, da oltre 30 anni.
Per me, e non solo per me, ciò che dice il Cav. Colnago sulla tecnica legata alla bicicletta è vangelo, secondo tutti e quattro gli evangelisti.
Un uomo, un imprenditore che ha un'esperienza da vendere, unico nel suo genere.
La sua parola è autorevole, punto.
gli imprenditori è bene che facciano gli imprenditori, possono indubbiamente dare linee guida e gestire lo sviluppo dei progetti e quelli che sono i target da raggiungere in progettazione, ma i progetti non li fanno, giustamente, loro ma chi di dovere con i tempi gli strumenti e le conoscenze adeguate.
anche perché inevitabilmente, le variabili sono molteplici, un telaio tipo ad esempio aethos tubi tondi, molto sloping niente integrazioni può permettere di raggiungere pesi più bassi di un progetto diverso.
oltre allo sviluppo(o applicazione nel mondo bici) di strumenti di progettazione e produzione più avanzati cambia ovviamente i limiti

che poi vorrei leggerla l'intervista perchè è sempre facile travisare o semplificare quello che magari ha detto in maniera differente...
 
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Kaiser Jan

Ammiraglia
19 Maggio 2010
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colnago eps
Purtroppo no, magari vedo su raiplay se riesco a recuperare il servizio.
Qualche settimana ho visto una sua intervista su Bike Channel accompagnato da Gianni Motta.
Mi ha colpito la lucidità del Sig. Colnago, alla faccia della sua età.

Una confidenza, so che mi invidierai: ho avuto l'enorme onore di incontrarlo qualche anno fa, per l'esattezza 9: anche il quell'occasione mi colpì la forza dell'uomo, la prontezza nelle risposte, ma anche la reattività fisica, sembrava avesse 10 anni in meno.
Veramente un grand'uomo, ancora oggi mi emoziono nel ricordare la marea di aneddoti raccontati.
Io l'ho incrociato fuori da un bar dove ha la casa a Bratto,e accarezzava le sue creature. N°1
 

futre81

Pignone
15 Dicembre 2018
130
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castelnuovo garfagnana
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olmo
gli imprenditori è bene che facciano gli imprenditori, possono indubbiamente dare linee guida e gestire lo sviluppo dei progetti e quelli che sono i target da raggiungere in progettazione, ma i progetti non li fanno, giustamente, loro ma chi di dovere con i tempi gli strumenti e le conoscenze adeguate.
anche perché inevitabilmente, le variabili sono molteplici, un telaio tipo ad esempio aethos tubi tondi, molto sloping niente integrazioni può permettere di raggiungere pesi più bassi di un progetto diverso.
oltre allo sviluppo(o applicazione nel mondo bici) di strumenti di progettazione e produzione più avanzati cambia ovviamente i limiti

che poi vorrei leggerla l'intervista perchè è sempre facile travisare o semplificare quello che magari ha detto in maniera differente...
Si trova su tuttobiciwe b l'intervista
 
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toni77

Apprendista Scalatore
30 Aprile 2017
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4.822
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Colnago V3RS Disc "La Gina" , 3T Exploro Race "La Wanda"
gli imprenditori è bene che facciano gli imprenditori, possono indubbiamente dare linee guida e gestire lo sviluppo dei progetti e quelli che sono i target da raggiungere in progettazione, ma i progetti non li fanno, giustamente, loro ma chi di dovere con i tempi gli strumenti e le conoscenze adeguate.
anche perché inevitabilmente, le variabili sono molteplici, un telaio tipo ad esempio aethos tubi tondi, molto sloping niente integrazioni può permettere di raggiungere pesi più bassi di un progetto diverso.
oltre allo sviluppo(o applicazione nel mondo bici) di strumenti di progettazione e produzione più avanzati cambia ovviamente i limiti

che poi vorrei leggerla l'intervista perchè è sempre facile travisare o semplificare quello che magari ha detto in maniera differente...
Giustissimo e il primo a saperlo è proprio Colnago. Quando fece esordire il primo telaio in carbonio alla Roubaix, aveva una certezza granitica che non si sarebbe rotto nulla, basata non sul suo fiuto da imprenditore (a differenza di Squinzi che, per quello che si vociferava in giro, il giorno prima della gara voleva rinunciare a far partire la Mapei con il telaio nuovo), ma su test e calcoli fatti per Colnago dal Politecnico di Milano. Sappiamo tutti come andò a finire… :-)xxxx
 

palmer

Apprendista Scalatore
20 Ottobre 2005
2.267
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Due in carbonio, una in titanio, ma sette in acciaio
gli imprenditori è bene che facciano gli imprenditori, possono indubbiamente dare linee guida e gestire lo sviluppo dei progetti e quelli che sono i target da raggiungere in progettazione, ma i progetti non li fanno, giustamente, loro ma chi di dovere con i tempi gli strumenti e le conoscenze adeguate.
anche perché inevitabilmente, le variabili sono molteplici, un telaio tipo ad esempio aethos tubi tondi, molto sloping niente integrazioni può permettere di raggiungere pesi più bassi di un progetto diverso.
oltre allo sviluppo(o applicazione nel mondo bici) di strumenti di progettazione e produzione più avanzati cambia ovviamente i limiti

che poi vorrei leggerla l'intervista perchè è sempre facile travisare o semplificare quello che magari ha detto in maniera differente...

Stiamo parlando del protagonista indiscusso della bicicletta da corsa degli ultimi 70 anni.
E mi fermo qui perché potrei perdere la pazienza.
 

barce

Passista
9 Ottobre 2007
4.405
1.778
Val di Vara
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Trek varie....
Nessun astio, solo che a non mi piacciono. Io voglio la bici uguale a quella dei pro, soprattutto se il pro è Taddeo, il mio ciclista preferito del momento. Non me ne faccio un cazzo,lo so. Ma quella voglio e quella mi compro. Appagare l'ego è importante :D :D
Giusto la bici in primis appaga il nostro ego....moneta permettendo. Concordo con la tua opinione, sopratutto alla mia età dove le velleità sportive sono scomparse e rimane solo un amatore raccatato in costante sovrappeso.
 

andry96

Ammiraglia
23 Luglio 2018
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Giustissimo e il primo a saperlo è proprio Colnago. Quando fece esordire il primo telaio in carbonio alla Roubaix, aveva una certezza granitica che non si sarebbe rotto nulla, basata non sul suo fiuto da imprenditore (a differenza di Squinzi che, per quello che si vociferava in giro, il giorno prima della gara voleva rinunciare a far partire la Mapei con il telaio nuovo), ma su test e calcoli fatti per Colnago dal Politecnico di Milano. Sappiamo tutti come andò a finire… :-)xxxx

Ma infatti il lavoro di un grande imprenditore è quello, deve trovare e mettere le persone giuste, dargli fiducia e dare la direzione e prendere scelte, ma è normale che non possa e no debba seguire tutta la progettazione. Non può più essere legato alla produzione e progettazione come nei primi anni è inevitabile e sarebbe illogico il contrario
Così come Enzo ha fatto la storia nel suo mondo ma le macchine vincenti poi le disegnava Forghieri e tutti gli altri.

E tornando al discorso iniziale sono certo che alle riunioni coi suoi ingegneri magari Colnago abbia privilegiato l'affidabilità in luogo di progetti super leggeri così come magari in altre aziende si litiga perché il management vuole un target di peso per il telaio e gli ingegneri vorrebbero un fazzoletto di carbonio in più, ma devono invece trovare una soluzione diversa.