Io credo che ci si possa lamentare ora delle restrizioni proprio perché prima si sono rispettate regole in cui si chiedeva collaborazione ai ciclisti. Ovvio che non eravamo noi il problema per la diffusione del virus, ma come dissi allora, non mi costa nulla fermarmi anche se lo trovo assurdo, ma mi si chiede collaborazione e non voglio trovarmi nella situazione in cui tutti sono obbligati a stare in casa e noi ciclisti fuori. Per gli altri non sarebbe stato logico e ne avremmo comunque fatto le spese perché questa situazione avrebbe creato differenza e odio.
Proprio perché ho aspettato e ho creduto in quello che il governo mi prometteva due mesi fa, ora posso lamentarmi.
Che poi non è nemmeno così: speranze ne avevo poche e già allora sapevo che saremmo slittati a metà/fine Maggio per uscire in bici.
Ora sono tranquillo, sarà quel che sarà. Tanto più che sono più dentro la provincia di te
Non credo nemmeno più che al 18 maggio le cose cambieranno come vorremmo tutti. Ci vuole pazienza. Sarà lunga.