Nel caso in questione l'eccesso di velocità non era per far soldi. Stavano facendo una "sfida" a stare (non guidare ma stare dentro) 50 ore in una macchina. Non serviva ai fini della sfida farlo a 50 kmh o a 100. Probabilmente andava a più del doppio della velocità consentita che i giornali riferiscono in quel punto essere di 30. Voglio dire: era anche lui in torto e pagherà ed è giusto che paghi ma nei giorni ho letto veramente augurargli di tutto a lui ai suoi amici alla sua ragazza che non era nemmeno in macchina a tutti gli youtuber manco fossero nazisti ora hanno sposato il mirino anche su suo padre che anni fa ha avuto una indagine giudiziaria da cui è stato scagionato ancor prima del processo. Si è proprio persa la misura. Se quel bambino lui si innocente non c'è più è per colpa di uno che correva troppo e di sua madre che era a sua volta distratta e ha girato senza dare una precedenza. Il dramma dell'evento non dovrebbe far scordare a chi lo commenta che un eccesso di velocità o una mancata precedenza sono cose capitate a ognuno e che non ci sia scappato il dramma è stato un caso e non un evento evitato.Il problema è vedere quanto veloce, se è oltre una certa soglia scatta l'aggravante e sono otto anni (diviso due se c'è il concorso di colpa) più le lesioni gravi. Non è una passeggiata.
Detto questo, posso condividere le tue obiezioni di principio ma nella sostanza trovo qualche differenza tra chi commette un eccesso di velocità per distrazione o per "necessità" e chi lo fa sostanzialmente per fare soldi.
Il discorso si riuniva all'autista tedesco uccisore di Rebellin solo per il fatto di irrogare pene giuste e previste dalle norme. Un vedere una persona morta per propria mano (se pure per colpa lo si valuterà) e andarsene via come nulla fosse perdipiù senza che sia la prima volta se non il carcere a vita dei provvedimenti sull'uso della patente sarebbero auspicabili. Per certi fatti non colposi come anche alcool e droga per me andrebbe revocata già alla prima occasione e invece questo autista ancora guidava.