Esatto. Il giro in bici in solitaria non è un rischio diretto per il contagio, ma indiretto. In caso di incidente, infortunio, o malore, non solo si va a sovraccaricare il sistema sanitario già in crisi, pronto soccorso, reparti, call center, ecc., ma c'è poi il rischio concreto che se non lo si è già preso il virus, in quei locali si va a prendere sicuro, e con le nostre mani. Ora, il problema è che l'italiano medio, che viene prima dell'essere anche ciclista amatoriale, pensa ma tanto a me non succederà.Io la vedo così, non si può restringere la libertà delle persone e poi lasciare carta bianca sullo sport.
Per me hanno scritto una "cagata" con la postilla sulle attività motorie & c.
Anche se oggettivamente il giro in bici da solo non ha rischi diretti per il contagio, bisogna far passare il messaggio che stando ognuno a casa sua (i.e. eliminando qualsiasi rischio di un eventuale contatto con altre persone) il virus non può più propagarsi, matematico.