Divieti per coronavirus: come ti comporti?

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Corvo Torvo

Apprendista Passista
11 Aprile 2016
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A me pare la volontà del legislatore quella di contenere una pandemia.
Ma più leggo, e più capisco che è impossibile farlo.
Fatevene una ragione, se in Cina ne stanno uscendo dopo 3 mesi di clausura, facendo un pò come cazzo ci pare non ne usciamo sicuro.
Stiamo cercando la virgola messa nel posto sbagliato per continuare i nostri comodi.....

E' proprio questo il nocciolo: popoli abituati all'ordine e a fare quello che gli si dice ne usciranno, noi italiani a metà maggio saremo conciati peggio di adesso, adesso dobbiamo solo attendere i bubboni generati al Sud dai 10000 sciagurati
 
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golias

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mia
Patrizia ho premesso che credo ciecamente a quello che scrivi. Che vale per la tua esperienza, che per altro è assurta alle cronache nazionali.
Ho solo fatto notare che in altre zone, pur flagellate dal virus , la cose stanno diversamente
Non aggiungo altro per non appensatire la già complessa situazione.
 

faberfortunae

Scalatore
30 Settembre 2011
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sempre una in meno...
Non aggiungo altro per non appensatire la già complessa situazione.
E quindi con questo prezioso contributo cosa speri di aver dimostrato?
Ora sappiamo che il pluribannato Golias , Dagos, Dagoterzo e compagnia bella, è rientrato nella discussione come solo lui sa fare: ossia flammando amorevolmente.
Salutiamo tutti il Primario Dagos.
E non aggiungo altro per non appesantire la già complessa situazione.
 

Corvo Torvo

Apprendista Passista
11 Aprile 2016
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Ti sbagli di grosso, non si cerca nessuna virgola nel posto sbagliato, si sta solo cercando di capire cosa fare/non fare. Per fortuna non siamo noi due a prendere le decisioni in questo momento. Personalmente non credo che fare un giro in solitaria contribuisca a diffondere la pandemia. Se mi dici che vivi a Cremona (esempio) e che vuoi evitare la remota possibilità di finire al pronto soccorso ti faccio un grande applauso e ti stimo, ma non vedo come questo debba impedirmi di girare in bici in una regione dove non ci sono pazienti in terapia intensiva. Resta il fatto che se non potessi farlo non lo farei.

Nessuno ti dice che andando in bici ti ammali o diffondi la pandemia, non è quello il punto, molti fanno finta di non capirlo. Si tratta di senso civico Qui a PC io abito fuori città, ma si sentono di continuo ambulanze passare. E' probabile che stiano andando a prendere qualcuno con difficoltà respiratorie. Per quale motivo dovrebbero andare a raccogliere un ciclista che ha deciso di testa sua di andare a fare un giro e ha avuto la sfiga di farsi male?
Io sinceramente lo lascerei crepare a bordo strada.
 
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troppe
Patrizia ho premesso che credo ciecamente a quello che scrivi. Che vale per la tua esperienza, che per altro è assurta alle cronache nazionali.
Ho solo fatto notare che in altre zone, pur flagellate dal virus , la cose stanno diversamente, forse ancora per poco, questo non lo so, ma stanno diversamente da quello che mi viene raccontato da chi ci lavora.
Nessuno mette in discussione il significato "etico" di un decesso e di tutte le conseguenze dolorose che lo accompagnano (precisarlo è fin ridondante secondo me perché penso di avere a che fare con persone normali e non con degli animali); c'è però modo e modo di considerare le sue cause. E di raccontarle all'opinione pubblica.
L'obbiettivo è fermare il contagio, sottoscrivo: come ho sempre scritto che avrei seguito le norme di profilassi e così farò senza interrogarmi se siano giuste o sbagliate.
Lasciami però la possibilità di analizzare i fatti (è una deformazione professionale ormai, che ci vuoi fare) in modo incondizionato ed il più possibile critico.
Ho due genitori anziani e sono in pensiero per loro, ovviamente. E la loro salute è proprio il mio incentivo principale del mio stare alle regole. Lo faccio per loro e per quelli come loro, prima che per quelli come me.

ma infatti il decreto emanato e le varie regole di comportamento sono non per proteggere il singolo dal virus ma per evitare il diffondersi del contagio a livello incontrollabile come sta succedendo nella mia zona.
Io non metto in dubbio che in altre zone d'Italia la situazione non sia critica come da noi e mi auguro non lo diventi mai, ma per questo è necessario l'impegno di tutti.
Ieri il nostro DG ha inviato una mail a tutti i dipendenti, per questioni interne non la posso pubblicare per intero, metto solo una frase che dovrebbe dare l'idea di quanto è brutta la situazione vista dall'interno "Abbiamo dovuto limitare al massimo l’accesso ai nostri ospedali, vietando le visite dei parenti e definendo una procedura sicura per l’ultimo commiato. Abbiamo allora istituito un nuovo servizio gestito dai colleghi dell’URP e attivo da tre giorni che chiama a casa i parenti e fornisce loro informazioni e messaggi personali da parte dei loro cari."
 

faberfortunae

Scalatore
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sempre una in meno...
ma infatti il decreto emanato e le varie regole di comportamento sono non per proteggere il singolo dal virus ma per evitare il diffondersi del contagio a livello incontrollabile come sta succedendo nella mia zona.
Io non metto in dubbio che in altre zone d'Italia la situazione non sia critica come da noi e mi auguro non lo diventi mai, ma per questo è necessario l'impegno di tutti.
Ieri il nostro DG ha inviato una mail a tutti i dipendenti, per questioni interne non la posso pubblicare per intero, metto solo una frase che dovrebbe dare l'idea di quanto è brutta la situazione vista dall'interno "Abbiamo dovuto limitare al massimo l’accesso ai nostri ospedali, vietando le visite dei parenti e definendo una procedura sicura per l’ultimo commiato. Abbiamo allora istituito un nuovo servizio gestito dai colleghi dell’URP e attivo da tre giorni che chiama a casa i parenti e fornisce loro informazioni e messaggi personali da parte dei loro cari."
Capisco. Speriamo davvero di non dover arrivare a questo punto ovunque. Deve essere straziante lavorare in quella condizione
 

faberfortunae

Scalatore
30 Settembre 2011
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sempre una in meno...
Che ti sbagliavi e pur di avvallare le tua teoria metti in discussione ciò che è comprovato anche da testimonianze dirette fatte giusto qui in questo thread.
Quanto al resto sorvolo perchè ti qualifichi da solo.
Scusa un attimo ma tu, per esempio sai come sia la situazione a Reggio Emilia? a Bologna? a Forlì? o a Firenze? O Bolzano?
O lo leggi nell'articolo che hai postato?

Non sono io che mi qualifico da solo da quel che scrivo, sei tu che sei una violazione vivente del regolamento : se l'arbitro mi espelle io prendo su e vado a fare la doccia. Non mi metto una parrucca e torno in campo con un numero diverso.
 

green dolphin

Maglia Amarillo
3 Gennaio 2008
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Ti pongo delle domande. Perché se è meglio non rischiare per non gravare sul SSN, il divieto di fare sport, come tanti altri divieti non è stato inserito nel decreto che anzi consente espressamente lo sport seppur a certe condizioni di sicurezza? Non facevano prima a non scrivere appositamente la postilla che consente lo sport? Non avranno forse ritenuto che un divieto assoluto, sarebbe stato più dannoso degli ipotetici danni da infortuni?
Ti poni una domanda lecita, ma che potrebbe avere una risposta già nelle prossime settimane (nel senso che se sarà necessario ci chiuderanno tutti in casa in quarantena). Da parte mia mi sono accorto che questo governo ad una situazione di emergenza che stava nascendo, ha sempre proceduto per gradi, e per gradi intendo gradi troppo soft. Per poi arrivare al giro di vite finale, come è stato fatto con l'ultimo decreto, quando la cosa stava ormai andando fuori controllo (e non sempre per colpa loro che fanno le norme, ma anche per colpa di chi fa di tutto per aggirarle). Quindi mi aspetto che anche questa situazione chiamiamola di "libertà motoria" potrebbe essere revocata, sia a causa della diffusione del virus, sia per come si comporterà la gente nelle prossime settimane.

La realtà è che il ciclismo è da considerare un'attività motoria che presuppone in molti casi un pericolo dovuto alla velocità, al controllo del mezzo o al non controllo degli altri mezzi della strada. L'attività motoria in genere, come la corsa, la camminata, etc. sono meno o poco esposte a simili rischi, quindi avrebbero dovuto fare postille e distinguere in base all'attività sportiva, in maniera abbastanza articolata?!? Ad esempio NO bici, mtb, parapendio, arrampicata sportiva, alpinismo, nuoto in mare, etc., SI camminata, corsa, salto della corda, ping pong, etc.

Ma vedi che sarebbe stata una esagerazione: il focus di questo provvedimento non è lo sportivo amatoriale, sbaglia il ciclista o chiunque si metta al centro della situazione, credendo che al governo abbiano tempo di pensare a distinguere chi deve o non deve fare sport. Suvvia, non stiamo parlando di servizi e beni fondamentali. Ed infatti anche ieri sera a Conte le prime domande dei giornalisti sono state sui trasporti, le aziende, le attività, negozi di generi alimentari: è questo che tiene a galla una nazione. Non l'attività motoria, che ognuno potrebbe gestirsi con buon senso nel rispetto degli altri e delle conseguenze, ma almeno non saremmo confinati in casa. Non è poco.

Francamente, come ciclisti, e siamo una minoranza, dobbiamo fare un passo indietro, prendendo spunto dai suggerimenti degli enti a cui siamo affiliati. Al contrario come cittadini dobbiamo fare un passo avanti e dimostrare interesse per gli altri e senso civico. Anche se non siamo una nazione perfetta, se il governo non ci rappresenta, se la politica ci ha deluso.
 

samuelgol

Flughafenwächter
24 Settembre 2007
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Ti poni una domanda lecita, ma che potrebbe avere una risposta già nelle prossime settimane (nel senso che se sarà necessario ci chiuderanno tutti in casa in quarantena)…..
Questo è possibile.

……. Da parte mia mi sono accorto che questo governo ad una situazione di emergenza che stava nascendo, ha sempre proceduto per gradi, e per gradi intendo gradi troppo soft. Per poi arrivare al giro di vite finale, come è stato fatto con l'ultimo decreto, quando la cosa stava ormai andando fuori controllo (e non sempre per colpa loro che fanno le norme, ma anche per colpa di chi fa di tutto per aggirarle). …..
In verità ha proceduto per gradi, ma sul punto di cui parliamo in controtendenza. Fino a ieri era consentito in tutta Italia lo sport, tranne che nelle zone a rischio. Ora la possibilità di farlo è stata espressamente estesa anche alle zone a rischio. ieri in Lombardia non si poteva pedalare. oggi si. Perché?
...La realtà è che il ciclismo è da considerare un'attività motoria che presuppone in molti casi un pericolo dovuto alla velocità, al controllo del mezzo o al non controllo degli altri mezzi della strada. L'attività motoria in genere, come la corsa, la camminata, etc. sono meno o poco esposte a simili rischi, quindi avrebbero dovuto fare postille e distinguere in base all'attività sportiva, in maniera abbastanza articolata?!? Ad esempio NO bici, mtb, parapendio, arrampicata sportiva, alpinismo, nuoto in mare, etc., SI camminata, corsa, salto della corda, ping pong, etc.
Ammettiamo. Ma in tempi di crisi, di contigenza, di velocità decisionale, nessuno chiedeva una distinzione. Vietavano tutto e basta. Invece hanno espressamente inteso consentire una cosa che prima era in parte vietata e lo hanno fatto anche più chiaramente di come non lo fosse prima dove era consentita. Perché?
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Francamente, come ciclisti, e siamo una minoranza, dobbiamo fare un passo indietro, prendendo spunto dai suggerimenti degli enti a cui siamo affiliati. Al contrario come cittadini dobbiamo fare un passo avanti e dimostrare interesse per gli altri e senso civico. Anche se non siamo una nazione perfetta, se il governo non ci rappresenta, se la politica ci ha deluso.
Sinceramente avrei trovato più normale e corerente un blocco totale (non solo dello sport invero) e mi chiedo perché ciò non è avvenuto. Posso trovare una qualche motivazione (anche se a questo punto non la condivido più) al blocco delle attività lavorative, ma lo sport perché consentirlo?
 

California 72

Novellino
7 Maggio 2018
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Mi associo al pensiero di Cassani.
Italiani dimostriamoci persone serie. Ne usciremo e tutto sarà più bello di prima, semplicemente perché riscopriremo le cose essenziali della vita..
 
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golias

Factotum :-)
28 Marzo 2018
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Scusa un attimo ma tu, per esempio sai come sia la situazione a Reggio Emilia? a Bologna? a Forlì? o a Firenze? O Bolzano?
O lo leggi nell'articolo che hai postato?
Non v'era bisogno di sapere quale era la situazione dei luoghi che citi, bastava usare il buon senso per capirlo.
L'ospedale civile di Brescia si è trovato costretto a spostare i casi più gravi da terapia intensiva in altri centri ospedalieri fuori provincia.. quindi sarebbero potuti servire anche quelli che citi.
Comunque fai una buona azione già che ci sei:

E se mi è consentito.. smettila di gridare al lupo al lupo che lupi non ce ne sono.. siamo persone e come tutti coinvolti nello stesso destino.
 

TheMagnifico

Novellino
26 Gennaio 2010
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Correttamente è stato scritto che il nuovo decreto (del 9/3/2020) riporta la dicitura:

"Lo sport e le attività motorie svolti all'aperto sono ammessi esclusivamente a condizione che sia possibile consentire il rispetto della distanza interpersonale di un metro;"

Ma come riportato da green dolphin, la dicitura "lo sport e le attività motorie" è una definizione comprensibilmente ampia e vaga.

Non è nel merito del decreto puntualizzare le differenze tra i vari sport e le varie attività motorie.

Nel nostro caso specifico, il ciclismo è uno sport / un'attività motoria che presuppone uno spostamento, cosa che comunque è da evitare in base all'art 1.1.a del decreto del 8/3/2020:

evitare ogni spostamento delle persone fisiche in entrata e in uscita dai territori di cui al presente articolo, nonché all'interno dei medesimi territori, salvo che per gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessita' ovvero spostamenti per motivi di salute.

Considerando che con il decreto del 9/3/2020 le misure sono estese all'intero territorio nazionale,
ritengo, purtroppo, che una buona interpretazione dei due decreti sia quella di evitare il ciclismo su strada.
 

green dolphin

Maglia Amarillo
3 Gennaio 2008
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Posso trovare una qualche motivazione (anche se a questo punto non la condivido più) al blocco delle attività lavorative, ma lo sport perché consentirlo?

Perché vogliono dare uno spiraglio di normalità, perché ad ogni decreto con restrizioni varie, la gente si è ammassata ai supermercati, ai treni, etc., roba da psicosi ed isteria collettiva. Sanno bene che ad una quarantena forzata per tutto il paese, la popolazione risponderebbe in un modo difficilmente arginabile che potrebbe creare problemi che si sommerebbero al problema virus già dilagante.

Però è solo questione di tempo, dovranno fare marcia indietro anche su questo aspetto. Ma a quel punto la situazione potrebbe già essere fuori controllo.
 

ABDC*73

Cronoman
19 Agosto 2014
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bdc
Correttamente è stato scritto che il nuovo decreto (del 9/3/2020) riporta la dicitura:



Ma come riportato da green dolphin, la dicitura "lo sport e le attività motorie" è una definizione comprensibilmente ampia e vaga.

Non è nel merito del decreto puntualizzare le differenze tra i vari sport e le varie attività motorie.

Nel nostro caso specifico, il ciclismo è uno sport / un'attività motoria che presuppone uno spostamento, cosa che comunque è da evitare in base all'art 1.1.a del decreto del 8/3/2020:



Considerando che con il decreto del 9/3/2020 le misure sono estese all'intero territorio nazionale,
ritengo, purtroppo, che una buona interpretazione dei due decreti sia quella di evitare il ciclismo su strada.
E anche qui avrei da ridire. E' scritto "evitare" e non "divieto assoluto" come ad esempio nel paragrafo (c
 

samuelgol

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Correttamente è stato scritto che il nuovo decreto (del 9/3/2020) riporta la dicitura:



Ma come riportato da green dolphin, la dicitura "lo sport e le attività motorie" è una definizione comprensibilmente ampia e vaga.

Non è nel merito del decreto puntualizzare le differenze tra i vari sport e le varie attività motorie.

Nel nostro caso specifico, il ciclismo è uno sport / un'attività motoria che presuppone uno spostamento, cosa che comunque è da evitare in base all'art 1.1.a del decreto del 8/3/2020:



Considerando che con il decreto del 9/3/2020 le misure sono estese all'intero territorio nazionale,
ritengo, purtroppo, che una buona interpretazione dei due decreti sia quella di evitare il ciclismo su strada.
Non andiamo a complicarci la vita con interpretazioni strane. Lo sport è permesso. Fine. Non c'è scritto lo sport che non presuppone spostamenti. C'è scritto lo sport (e le attività motorie) all'aperto. Quale sport e quale attività motoria all'aperto non presuppongono spostamenti? Se vai a correre a piedi e fai 5 km non ti sposti? Se vai sui pattini, non ti sposti? Se giochi a tennis a meno di non avere il campo condominiale non ti sposti? Se vai a fare atletica, a meno di non avere il campo di atletica nel parco di casa non ti sposti?
 

samuelgol

Flughafenwächter
24 Settembre 2007
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……….
Però è solo questione di tempo, dovranno fare marcia indietro anche su questo aspetto. Ma a quel punto la situazione potrebbe già essere fuori controllo.
Io credo che una marcia indietro, paradossalmente passi più per le attività lavorative che per lo sport. nella mia vita e penso anche in quella di molti altri, rischio un contagio molto, ma molto di più andando a lavorare che non se decidessi di fare sport. Se il problema sarà il contagio fuori controllo eliminare lo sport all'aperto non servirà a nulla.
 
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