News Due campioni UCI Gran Fondo sospesi per doping

golias

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Lo fa per vanità

Autostima comprata sotto forma di pillole o fialette.

Solo per "farsi bello" nelle uscite di gruppo. i.

di salire sul gradino più alto del podio.

pur di vincere si farebbe arrivare l'ematocrito a n+1
Non è facile accettare di sentirsi nessuno.. frutto del concetto bacato del doversi affermare sugli altri, come se la vita desse solo quella come opzione :roll:
 

ian

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Mettiti d'accordo. Inizi il discorso dicendo che incide di più fra i prò....però poi lo concludi che x via del regolamento incide meno.
Incide di più o meno?
Allora è semplice: che boost può darti l'Epo? 6-7%? Ecco variare la prestazione del 6-7% tra professionisti, dove alla fine hanno tutti doti fisiche fuori dal comune, tutti curano l'alimentazione, tutti sono preparati a puntino, tutti fanno vita monastica, incide più che fra gli amatori dove la forbice tra massimo e minimo di tutti elementi è molto più dilatata. Per contro ovviamente le regole rendono più difficile conseguire quel vantaggio tra i professionisti piuttosto che fra i dilettanti. Però secondo me guadagnare uno 0,5% nel gruppo livellatissimo dei professionisti incide almeno quanto un 5% nel gruppo variegato degli amatori, se non di più. Spero di essermi spiegato
 

ian

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non so il figlio ma su cecchini padre c'è poco da dire. considerato il contesto in cui operò diciamo fu uno dei meno compromessi. ricordo che nell'ambiente pro tutto gira intorno a soldi e a gente consenziente che deve vincere per lavoro e che probabilmente in altri contesti aveva approcci al doping più easy rispetto alle cure di cecchini.
non mi sentirei di parlarne in termini negativi.
certo il fatto che il padre sia stato nel giro pro può far, giustamente, sorgere sospetti sul figlio amatore ma attualmente non c'è nulla.
Mi pare che nel suo libro Hamilton dica di Cecchini, in epoca di trasfusioni, che sostenesse che in salita è più importante avere un kg in meno che un punto di ematocrito in più. Per dire quale fosse il suo pensiero sulla preparazione dei pro (ovvero il doping è un male irrinunciabile, ma non spingo gli atleti a farne uso)
 

samuelgol

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.......
c'è gente che potrebbe correre tra i pro ma a cui non interessa prendere uno stipendio più basso di quello che prende o per le più svariate ragioni.
schiacciante minoranza quello che si vuole. ma esistono...........
Condivido. Tra un buon avvocato e un prò continental, passano migliaia di euro al mese. Il buon avvocato può farlo fino a che ne ha voglia, il prò continental può farlo fino a 35 anni? E poi con quei 4 soldi cosa sa fino a che campa?
Ci possono essere tranquillamente, tra gli amatori, gente che per talento e possibilità fisiche è (o sarebbe stata a 25 anni) più forte di molti prò e che per ragioni sue di vita ha scelto altre strade, fosse anche il non volersi dopare per forza in un momento in cui lo facevano tutti e ammesso che anche ora non sia ancora così. Escluderei che uno che avesse le prospettive di talento di un Nibali, Froome, Sagàn o comunque di quei 30/40 che col ciclismo si possono assicurare anche il futuro post carriera, abbia parato altrove. Se hai una passione ed eccellenti prospettive che quella ti dia da campare per sempre, al 99.99% fai quella. Ma il non essere tra i primi 30/40 al mondo (fossero anche 100) non vuol dire essere una pippa. Quindi il dire che fra gli amatori ci son solo pippe è falso....ovvio mediamente molti lo sono.
Comunque guadagnano più gli amatori top che moltissimi che hanno il tesserino da prò. In questo un Elettrico (sia chiaro non lo sto tacciando di doping) è stato molto più furbo. Ha seguaci, follower e prebende varie molto più di molti prò. E ciò è ovvio....è conosciuto da molti più praticanti di quanto lo siano molti prò, quindi lo spirito di emulazione che muove i soldi in questo settore da parte dei mammalucchi che pendono dalle gesta di queste persone, è molto più appetibile per gli sponsor.
Prendete qualche squadra italiana prò. Bardiani, Androni.....squadre che saranno al Giro. Scorrete i nomi che corrono per queste squadre. Quanti di loro sono più conosciuti dai praticanti di un Elettrico che va in giro con la maglia di campione del mondo, vince a braccia alzate la MdD e dà consigli su Twitter e FB manco fosse il Papa....e fa sul Giovo alla Oetztaler tempi migliori di quasi tutti i prò che a loro volta hanno corso la Oetztaler.....gente che magari paga lei per correre mentre lui è servito e riverito.
 
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samuelgol

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Mi pare che nel suo libro Hamilton dica di Cecchini, in epoca di trasfusioni, che sostenesse che in salita è più importante avere un kg in meno che un punto di ematocrito in più. Per dire quale fosse il suo pensiero sulla preparazione dei pro (ovvero il doping è un male irrinunciabile, ma non spingo gli atleti a farne uso)
Il punto è che arriva un momento in cui il kg in meno non ce lo hai più da togliere senza che diventi controproducente ed è quello il momento in cui ti fai tentare dal punto di ematocrito in più.
Peraltro, vado a memoria, potrei sbagliare, il dottor Cecchini mi pare sia stato coinvolto in inchieste che alla fine non sono sfociate in una condanna definitiva, dunque ci andrei piano ad associarlo pubblicamente al doping con certezza.
 
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In questo un Elettrico (sia chiaro non lo sto tacciando di doping) è stato molto più furbo. Ha seguaci, follower e prebende varie molto più di molti prò. E ciò è ovvio....è conosciuto da molti più praticanti di quanto lo siano molti prò, quindi lo spirito di emulazione che muove i soldi in questo settore da parte dei mammalucchi che pendono dalle gesta di queste persone, è molto più appetibile per gli sponsor.
N'altro influencer ;-)
 

Ser pecora

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Allora è semplice: che boost può darti l'Epo? 6-7%? Ecco variare la prestazione del 6-7% tra professionisti, dove alla fine hanno tutti doti fisiche fuori dal comune, tutti curano l'alimentazione, tutti sono preparati a puntino, tutti fanno vita monastica, incide più che fra gli amatori dove la forbice tra massimo e minimo di tutti elementi è molto più dilatata. Per contro ovviamente le regole rendono più difficile conseguire quel vantaggio tra i professionisti piuttosto che fra i dilettanti. Però secondo me guadagnare uno 0,5% nel gruppo livellatissimo dei professionisti incide almeno quanto un 5% nel gruppo variegato degli amatori, se non di più. Spero di essermi spiegato

Mica tanto...se gli amatori possono variare di quanto gli pare perché tanto i controlli non li hanno alla fine possono fare tutta la differenza del mondo...l'epo può tranquillamente dare un "boost" del 20% in termini di watt, se preso a macrodosi. Un buon amatore con una ftp di 310-320w, senza essere un fenomeno, può arrivare a wattaggi che gli consentirebbero tranquillamente di stare in un gruppo di pro.

Perché poi non si capisce perché questi paragoni debbano essere sempre fatti tra l'amatore e Froome o Nibali....quando si parla di "prestazioni da pro" si parla anche di quelli che arrivano a metà classifica...o quelli non sono pro?
Basti prendere gare fatte sullo stesso percorso (chessò, la Oetzy 5000 Pro vs la Oetzy radmarathon): i tempi dei migliori amatori gli avrebbero consentito di stare tranquillamente a metà classifica tra i pro. Quindi le prestazioni sono paragonabili? Mi pare proprio di si.

Poi ovvio che il discorso si allarga a quanto siano "amatori" quelli che vincono le gf più prestigiose, dato che la maggior parte sono "amatori-professionisti" con ammiraglie, radioline, gregari, training camp di mesi in inverno, etc.etc.. Quell'aspetto forse dovrebbe essere "fustigato", non tanto dare credito all'amatore (vero) che invece pare dovrebbe vergognarsi di alzare la coppa o per essere menzionato su un giornale...
 
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Maglia Amarillo
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Mica tanto...se gli amatori possono variare di quanto gli pare perché tanto i controlli non li hanno alla fine possono fare tutta la differenza del mondo...l'epo può tranquillamente dare un "boost" del 20% in termini di watt, se preso a macrodosi. Un buon amatore con una ftp di 310-320w, senza essere un fenomeno, può arrivare a wattaggi che gli consentirebbero tranquillamente di stare in un gruppo di pro.

Perché poi non si capisce perché questi paragoni debbano essere sempre fatti tra l'amatore e Froome o Nibali....quando si parla di "prestazioni da pro" si parla anche di quelli che arrivano a metà classifica...o quelli non sono pro?
Basti prendere gare fatte sullo stesso percorso (chessò, la Oetzy 5000 Pro vs la Oetzy radmarathon): i tempi dei migliori amatori gli avrebbero consentito di stare tranquillamente a metà classifica tra i pro. Quindi le prestazioni sono paragonabili? Mi pare proprio di si.

Poi ovvio che il discorso si allarga a quanto siano "amatori" quelli che vincono le gf più prestigiose, dato che la maggior parte sono "amatori-professionisti" con ammiraglie, radioline, gregari, training camp di mesi in inverno, etc.etc.. Quell'aspetto forse dovrebbe essere "fustigato", non tanto dare credito all'amatore (vero) che invece pare dovrebbe vergognarsi di alzare la coppa o per essere menzionato su un giornale...
infatti. esiste una zona grigia tra i migliori amatori e i peggiori prof. non stiamo ovviamente parlando di top level ma di un livello basso.
michele ferrari, per tagliare la testa al toro, parlava dello spartiacque dato dai 6 watt kg 20 minuti condizione necessaria (non sufficiente) per poter aspirare a correre tra i professionisti. aspirare a correre eh. non vincere il tour de france ma stare in gruppo...quella misura, quel dato non è tanto ma neanche poco. è poco per i top level (tipo un bernal li tiene 40 minuti in gara...) è abbatanza per un gregario. poi ci vuole la tecnica.
ci saranno sicuramente tra i pro gente che tiene i 6.5 watt kg ma che ha poco manico e gente che ha 6.1 e sta davanti perché sa limare etc...
 

Ser pecora

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infatti. esiste una zona grigia tra i migliori amatori e i peggiori prof. non stiamo ovviamente parlando di top level ma di un livello basso.
michele ferrari, per tagliare la testa al toro, parlava dello spartiacque dato dai 6 watt kg 20 minuti condizione necessaria (non sufficiente) per poter aspirare a correre tra i professionisti. aspirare a correre eh. non vincere il tour de france ma stare in gruppo...quella misura, quel dato non è tanto ma neanche poco. è poco per i top level (tipo un bernal li tiene 40 minuti in gara...) è abbatanza per un gregario. poi ci vuole la tecnica.
ci saranno sicuramente tra i pro gente che tiene i 6.5 watt kg ma che ha poco manico e gente che ha 6.1 e sta davanti perché sa limare etc...

Con tutte le varianti e variabili del caso, anche perché non mi pare ci siano tante corse amatoriali a tappe di 3 settimane. Ed è anche difficile vedere i granfondisti a gare in circuito e contrario. Mentre i pro, tendenzialmente, corrono un po' di tutto.
Quindi i parametri vanno considerati in base ad una certa "iperspecializzazione" che hanno gli amatori.
 

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Maglia Amarillo
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Con tutte le varianti e variabili del caso, anche perché non mi pare ci siano tante corse amatoriali a tappe di 3 settimane. Ed è anche difficile vedere i granfondisti a gare in circuito e contrario. Mentre i pro, tendenzialmente, corrono un po' di tutto.
Quindi i parametri vanno considerati in base ad una certa "iperspecializzazione" che hanno gli amatori.
anche il livello di chi affronti ti fa migliorare. ossia in ambiente professionistico c' èun abitudine a determinati ritmi che fa fare il salto di qualità che magari in campo amatoriale con ritmi più umani non è possibile.
quel numero da me citato prima è un primo punto di partenza non certo quello di arrivo.
 

utah

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infatti. esiste una zona grigia tra i migliori amatori e i peggiori prof. non stiamo ovviamente parlando di top level ma di un livello basso.
michele ferrari, per tagliare la testa al toro, parlava dello spartiacque dato dai 6 watt kg 20 minuti condizione necessaria (non sufficiente) per poter aspirare a correre tra i professionisti. aspirare a correre eh. non vincere il tour de france ma stare in gruppo...quella misura, quel dato non è tanto ma neanche poco. è poco per i top level (tipo un bernal li tiene 40 minuti in gara...) è abbatanza per un gregario. poi ci vuole la tecnica.
ci saranno sicuramente tra i pro gente che tiene i 6.5 watt kg ma che ha poco manico e gente che ha 6.1 e sta davanti perché sa limare etc...

Qualche tempo fa.. Ho avuto modo di discutere di prestazioni, atleti, amatori, professionisti con un Medico che si occupa sopratutto di Test valutativi.
Al riguardo prestazioni Atleti Professionisti/Amatori, mi spiegava che ormai aveva smesso di dare una classificazione tra queste due categorie. sempre in funzione ai numeri( che da soli non fanno un Atleta ma molto dicono..)
Classifica in Atleti di Fascia altissima chi puo' ambire al professionismo.. Mi spiegava che qualche caso di Atleti che evidenziano quel livello nei test lo si trova anche in chi non fa e non ha fatto il professionista, poi magari neppure fa attività amatoriale intensa..

In questo era la netto del discorso doping..
Infatti il ricorso ad un doping diciamo piu' grossolano e tradizionale.. un professionista che è in quel mondo da molto tempo ha tutti i mezzi per valutarlo.

Altro discorso se forme di doping piu' sofisticato, a cui credo il mondo professionistico di prima fascia faccia ricorso..
Questa frase è attribuibile a chi scrive e non ad altri...:==
 
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samuelgol

Flughafenwächter
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Con tutte le varianti e variabili del caso, anche perché non mi pare ci siano tante corse amatoriali a tappe di 3 settimane. Ed è anche difficile vedere i granfondisti a gare in circuito e contrario. Mentre i pro, tendenzialmente, corrono un po' di tutto.
Quindi i parametri vanno considerati in base ad una certa "iperspecializzazione" che hanno gli amatori.
Ma alla fin fine l'iperspecializzazione c'è anche tra i prò.....Froome o Dumoulin (cito stranieri così i fanboy son tranquilli) al Fiandre o alla Roubaix allo stato attuale non sono competitivi, da vedersi se lo sarebbero allenandosi specificamente per quelle. Dubito. Un Quintana sicuramente è ancor più specialista.
Al contrario in un GT anche un fuoriclasse cristallino come Sagàn difficilmente sarebbe mai competitivo.
Tra gli amatori è discorso similare, ma forse lo è meno. I big da Gf tendenzialmente sono ottimi scalatori e non può essere altrimenti, visto che sul Giau o sul Rombo se non sei scalatore ti pianti. Così come i circuitari da volata sono più Sagàn. Ma nel mondo amatoriale, proprio perchè il doping, almeno da parte di chi ne fa ricorso è incontrollato, si vedono numeri fuori dai canoni classici. Granfondisti che dopo aver fatto la differenza in salita, si mettono in pianura alla Cancellara e da soli resistono al ritorno di gruppi più o meno numerosi che gli corrono appresso (e non gruppi di tapascioni, ma di gente che magari si gioca il secondo posto) magari distanziandoli. Imprese stile Froome sul Finestre, tra gli amatori se ne vedono tot all'anno :))):. Ricordo ancora il buon Sorrenti Mazzocchi che un mese prima di essere pizzicato, vinse con 3 minuti sul secondo (a sua volta pizzicato per doping un paio di anni dopo) e 16 minuti sul 3, la Straducale dopo 180 km di fuga solitaria. Da notare che vinse con 32 di media una gara in cui condusse da solo 180 dei 201 km con 4600 metri di dislivello. Questo consente il doping fra gli amatori!!!!!
Idem alcuni circuitari che dici: ...quello con quelle cosce ti fulmina in pianura, ma al primo cavalcavia si stacca e invece reggono pure sulle salite al 10%.
Nel mondo amatoriale vedi di quei fenomeni veramente paranormali che paradossalmente fra i prò non vedi e dove tutto è più lineare per cui tra Sagàn e Quintana il primo vincerà 100 volate e il secondo 100 granfondo.
 
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Lightwave

Scalatore
26 Luglio 2013
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B'Twin Triban 5
P.S. Il duca di Urbino lo hanno chiamato. Roba da far sembrare gli 80 km di fuga di Froome sul Finestre una roba da pippe :))):
http://www.marchemarathon.it/news/100-e-il-trevigiano-sorrenti-mazzocchi-il-duca-di-urbino.html
Sorrenti, quello che alla MdD fece il Giau un minuto meglio di Riccò e Piepoli (:roll:) che poi vinsero la tappa delle 3 Cime di Lavaredo. Riccò e Piepoli!!!!!
Andrebbe riabilitato anche solo per il fatto di aver rallegrato il forum con i suoi interventi deliranti [emoji23]

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Ser pecora

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Ma alla fin fine l'iperspecializzazione c'è anche tra i prò.....Froome o Dumoulin (cito stranieri così i fanboy son tranquilli) al Fiandre o alla Roubaix allo stato attuale non sono competitivi, da vedersi se lo sarebbero allenandosi specificamente per quelle. Dubito.

C'è specializzazione, ma non fanno solo un tipo di gare. Van Avermaet lo vedi anche al Tour per dire. Chi vince oggi le Gf non mi pare si dedichi più che tanto ad altro, anche proprio per com'è strutturato "il business" delle Gf. E contrario con chi fa circuiti, che non dico scoppierebbe ad una Mdd, ma perlomeno non me lo vedo per niente competitivo. Un Viviani un Giro se lo sciroppa tutto, e per non finire fuori tempo massimo in salita non può guardare il paesaggio...

ps
Sorrenti la Straducale l'ha vinta davanti Krys, che il pro l'ha fatto per davvero, per 3 stagioni.
 

faberfortunae

Scalatore
30 Settembre 2011
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Modena
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sempre una in meno...
se ne conosci di amatori uno che non lo è , avrebbe facilmente un contratto. tour, giro, classiche, coppe continentali, il mondo è pieno di gare c'è posto per migliaia. forse decine di migliaia. essere il 10000° del rancking o il 10000000° cambia qualcosa nella sostanza? a volte è semplice eh. poi come ho detto nel preambolo, massimo rispetto per tutti, dal primo che si allena duro, all'ultimo che in più ha pure il coraggio di partire! faccio parte anche io della barca.
Scusa ma che c'entra? Stai parlando di professionisti, quindi dell'eccellenza che il genere umano produce per quel tipo di attività sportiva. Ciò non toglie che chi non rientri nell'élite sia automaticamente da classificare come carta igienica. Chi lo pensa a mio modo di vedere ha un problema di invidia latente che risolve minimizzando o banalizzando le prestazioni altrui ( smaccatamente superiori alle proprie, ma pur sempre da catalogare nel medesimo scatolone, quello delle pippe appunto)
 

Tall

Cronoman
4 Febbraio 2018
796
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Veneto
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Wilier
A leggere i resoconti delle granfondo sembra di essere su Strava dove vedi gente di 45 anni che pubblica giri di 150 chilometri e 2000 di dislivello in solitaria a 35 all'ora di media e fa i kom sui segmenti a 60 all'ora di media, tutto pulitissimo insomma.
 

ian

Apprendista Scalatore
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Peraltro, vado a memoria, potrei sbagliare, il dottor Cecchini mi pare sia stato coinvolto in inchieste che alla fine non sono sfociate in una condanna definitiva, dunque ci andrei piano ad associarlo pubblicamente al doping con certezza.
Cito il libro "La corsa segreta":
"E aveva un approccio nuovo, rivoluzionario, nei confronti del doping, vale a dire: mi incoraggiava a doparmi il meno possibile. Non mi ha mai dato EPO, mai passato neanche un'aspirina.[...] Per vincere il Tour bastava seguire tre regole: 1. Essere molto, molto in forma. 2. Essere molto, molto magri. 3. Mantenere alto l'ematocrito. Agli occhi di Cecco, la regola numero 3 era deplorevole ma fondamentalmente inevitabile, così è la vita. Cecco lo aveva subito messo in chiaro: lui non era di quel giro, non lo era mai stato."

Parafrasando un po' ricordavo bene, è quello che ho scritto