Sono i classici test che vengono fatti per definire il profilo potenza e "profilo metabolico" di un atleta.
Posso garantire che, anche senza problemi di salute e/o gravi problemi di posizionamento...dopo 3h "a bassa intensità" ci può comunque essere un'affaticamento generalizzato se non si è "allenati a stare in sella". Cosi, per parlare in italiano.
Ciò detto, riprendendo i famigerati professionisti...i 270w di Pogacar (FTP 440w?) possono essere equivalenti a 180w di uno che ha FTP a 300w...Tadej fa allenamenti da 5h a 270w "senza grossi problemi" (dice che fa giri da 5h a 300-340w in Z2) ...l'atleta con FTP a 300w non è affatto detto che riesca a fare 5h a 180w senza tanti problemi.
E si che il primo, ha un dispendio calorico orario generale ben più elevato del secondo.
Ma per forza, c'è una differenza enorme tra l'esempio che avevi fatto prima e questo. Prima hai parlato di 3 ore a 33% di FTP, ora di ben 5 ore a 60% di FTP, su gente presumibilmente già allenata (300 watt di FTP). Il primo esempio mi pare assurdo, il secondo è realistico.
Il paragone con Pogacar in realtà fa capire quanto possano contare certi parametri nella durability, e quindi di come sarebbe utile concentrare le ricerche su questi aspetti. Se uno ha una Z2 più alta rispetto agli altri, risparmierà più energie (glucosio, ma anche forse energie mentali) e alla fine può essere più fresco degli altri. Da notare che per Z2 si intende quella metabolica, non credo che Pogacar la imposti con formulette basate su FTP, ma su esami specifici.
Tra l'altro noto soltanto ora forse un'altra assurdità, cioè che Brambilla mi pare citasse i kilojoule/kg come misura dello sforzo, e utilizzando soltanto questo parametro 1 ora a FTP sarebbe equivalente come dispendio a 3 ore a 33% di FTP, anche se sono evidentemente sforzi completamente diversi con impatti stressogeni diversi. Mi sembra però che nello studio i dati venissero estrapolati dalle gare... da qui l'ulteriore dubbio di Brambilla sulle differenze nella gestione della corsa.