Un paio di considerazioni a freddo, dopo la sbornia prestazionale di ieri.
Storicamente, se c’è una “nuova risorsa” che fa andare più forte, la usano tutti, o almeno tutti quelli che, economicamente, si possono permettere l’esborso di accedere a quella risorsa e implementarla a livello di team.
Questo fa sì che il doping, in uno sport come il ciclismo, dove gli avversari passano decine di ore di gara all’anno fianco a fianco, sia come il segreto di Pulcinella. Se esiste lo sanno tutti e, tempo un paio di anni, la novità di turno è adottata da tutti.
E’ curioso, invece, vedere come i sospetti (vale per il Pogacar di ieri, ma anche per il Vingegaard del Granon, o della crono 2023) si accentrino sul vincitore di turno, e non si cerchi di capire come facciano TUTTI ad andare così forte.
L’UCI dal canto suo non si aiuta (o non vuole): per assurdo un gara su Zwift, con i dati di potenza e cardio in chiaro, è più trasparente di una qualunque competizione WT.
Ti rispondo con un paio di appunti, solo perchè sei tu e ti stimo
1° grassetto: il fatto che una "nuova risorsa" sia accessibile a tutti coloro che abbiano la disponibilità economica è una semplificazione totalmente arbitraria
2° grassetto: ai fini della comunicazione posso capire che si faccia di tutta l'erba un fascio, ma dire che i "sospetti" si concentrino su uno è scorretto, io ho letto molto stupore, velati sospetti ma trasversali. Il popolino da bar che da del bombato al vincitore di turno c'è sempre stato, quindi non è ciò di cui si sta parlando. Per onestà intellettuale bisogna dire che però uno su tutti ha dominato, non sono arrivati in un gruppetto di 5.
3° una mia considerazione: al netto di tutti i distinguo tra epoche, di tutta l'acqua che è passata sotto i ponti dagli anni 90 ad oggi, stiamo vedendo un ciclismo estremamente convincente sotto molti aspetti, che ha raggiunto un livello di professionalità che spiega oggettivamente la media di prestazioni eccezionalmente migliore di altri periodi storici... ma a volte si vedono cose che escono in maniera molto evidente dal contesto che ci si è creati.
Per me fino a prova contraria son tutti puliti (o quantomeno "in linea con le normative antidoping" per essere precisi) ma il fatto che vi sia qualcosa, una pratica, una conoscenza, un metodo (lecito, non lecito questo non sta a me giudicarlo) appannaggio di pochi mi sembra difficile negarlo.
Storicamente credere troppo alle coincidenze miracolose porta a rimanere delusi, ma via... cerco di crederci anche io il più possibile ma in certi ambiti lo scetticismo non è un difetto; avendo vissuto da spettatore un sacco di scandali negli anni, sono portato a vedere le prestazioni abnormi non come momenti di esaltazione, ma come
red flags grandi come una casa. Tanto più guardando al passato di certi soggetti di contorno che già di per sè sono delle red flags.