Secondo me la velocità non può essere prova di doping assolutamente comunque vi posto un articolo che mi ha fatto riflettere:
Fonte: Procycling (rivista inglese che a BS je fa na pippa) pag. 32 numero di settembre
Intervista a Datilloux pro rider della Francaice deJeux che ha avuto un infortunio al giro della GErmania e spera di tornare prima della fine della stagione:
-"Non voglio fare la Vuelta" tratto a sua volta da un'intervista fatta al giorrnale BElga (lui è belga) Derniere Heure" arrivo dal Giro della Germania e basandomi sulle poche tappe che ho fatto posso dirvi che niente è cambiato: il ritmo è sempre elevatissimo e non è più pulito di quanto fosse prima nonostante l'affare Puerto e il caso Landis. Quando sai come fanno le cose in Spagna, non sei molto motivato ad andare. Io sicuramente non ho voglia di andare e di dover andare come una motocicletta".
Il 32enne belga crede che il principio di presunzione di innocenza fino a prova contraria debba rimanere nei casi di doping , ma aggiunge"in nove casi e mezzo su 10 quando c'è sospetto è perchè il ragazzo non è pulito. In gruppo parliamo tra di noi e sappiamo che ci sono certe gare dove non ci speranze di fare qualcosa. Questo è il perchè non voglio andare alla vuelta, ma devo vedere cosa dice la mia squadra. Ma forse le cose cambiaranno nella prossima edizione dopo i fatti recenti"
Datilloux crede anche i team debbano anche portare la colpa dei cmportamenti sbagliati dei corridori " Dobbiamo fermare l'ipocrisia: quando c'è un caso di sangue dopato, non puoi dirmi che non sapevi cosa stava succedendo!!"
"E quando guardi a nazioni in cui il ciclismo fa parte della cultura come il BElgio, che a fatica tira fuori 4 o 5 professionisti all'anno, e ci sono invece 20 america, la maggior parte dei quali vola come jet, pensi forse che siamo cosìi fessi da non capire?"-
L'articolo finisce qui, ho cercato di essere il più letterale possibile nella traduzione, io non commento ma pensavo che fosse interessarvi proporre questo articolo.