È pieno di gente competente sul forum. Da mancati direttori sportivi, a mancati luminari della virologia, economia, finanza, fisica dei sistemi complessi, geopolitica e arte culinaria. Quel che ci accomuna e che siamo pure mancati vincitori del tour de france. Non per i watt, quelli ci starebbero pure, ma perché i ds delle squadre non capiscono niente e non ci prendono. E così spec non ci da le bici gratis, ma noi raggiriamo questa ingiustizia e le prendiamo senza pagare veramente, ma solo versando comode rate.
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- Creatore Discussione BDC-MAG.COM
- Data di inizio
In questa maniera pero' chi ha poche possibilita' non dovrebbe permettersi nulla. Non stiamo parlando di una Ferrari ma di una bici da 4900 euro che magari uno poi si tiene una vita.
fabiopon
Maglia Gialla
- 19 Novembre 2009
- 10.560
- 9.691
- 60
- Bici
- Specialized Roubaix SL2 + Olmo Zeffiro VCT + Rockraider 5.1
Oltretutto quasi mai si parte da zero per comprarsi la bici dei sogni (appunto...). C'è sempre un usato che mitiga l'anticipo e qualche componente magari riciclato...
Molti sono disposti a sedersi davanti alla televisione sulle cassette della frutta pur di togliersi qualche soddisfazione...
Fino a certi limiti mi sembra legittimo.
non è questione di perfezione assoluta, ma di obiettivi, del loro valore, e di come raggiungerli. Se la società percepisce il 110 come valore massimo, e tu condividi tale visione, allora fai tutto ciò che è nelle tue corde per arrivare a quel 110. Non importa come. Il laureato con 110 ovviamente è uno che ha mezzi importanti, ma da quello che ho visto li ha dedicati solo ed esclusivamente al raggiungimento del 110. Perché gli è stato insegnato che conta solo quello. Magari una volta uscito dall'università sa riadattarsi a qualsiasi cosa, io però con quel tipo di persona ci lavoro male.
(siamo OT ma conosco anche uno che è uscito con 110 giusto quest'anno ed ha cambiato la sua SL7 con una willier colorazione Astana. Molto meglio la willier secondo me)
Questo e' argomento di discussione accesa tra me e mia moglie. Mio figlio e' alterzo anno di ingegneria informatica con tutti gli esami regoalri e buoni voti, nello stesso tempo lavora mantenendosi, in una ditta del settore che gli da la possibilita' di gestirsi gli orari come vuole. Lei vorrebbe che non andasse a lavorare per massimizzare il risultato scolastico, io sono contentissimo che continui un'esperienza lavorativa/formativa in contemporanea e sono convinto che ne avra' solo vantaggi.
ingegneria informatica lavorando è uno sforzo notevole. Buon per lui che riesce, l'importante è che gli piaccia
Ha il vantaggio che e' sempre stata una passione e non gli pesa.Tieni conto che ci sono periodi che lavora 8 ore ed altri che gli chiedono un minimo di 12 ore settimanali, permettendogli di lavorare anche da casa.
Questo è un enorme vantaggio e seguendo il filo del discorso di @RamboGuerrazzi chi come lui mai arrivasse al 110 saprà farne tesoro a differenza di chi si impegna solo per il voto finale o appunto ne fa solo una finalità.
Se posso dare un consiglio un minimo informato, ovviamente e' una grande opportunita' lavorare durante gli studi. Le uniche cose di cui deve sincerarsi sono: che il lavoro sia effettivamente un ambiente di crescita personale, perche' quando si e' cosi' giovani si deve investire su se stessi e non guardare allo stipendio; che lo studio non subisca ritardi: cioe' non e' assolutamente un problema prendere qualche voto in meno perche' non si e' avuto tempo di ripassare il giorno prima, mentre puo' essere un problema e sicuramente un handicap sul cv non finire in corso.
Probabilmente ha trovato una impresa lungimirante.. Visto l'estrema difficoltà a trovare Laureati in questa materia.
alla metà la bici glie l'hanno regalata, in pratica glie la paghiamo noi con i nuovi acquisti
mlv
Cronoman
Io parlo per me; io se non ho i soldi non cambio la bici.
Però accetto di indebitarmi per comprare una casa.
Se tu preferisci fare diversamente ... non vedo il problema. O per lo meno io di problemi non ne ho
Lavora come sviluppatore ed e' perfettamente nei tempi, ha dato tutti gli esami del primo e del secondo senza cannarne uno. Speriamo continui cosi'.
Io non ho problemi ad acquistatla pagandola subito perche' fortunatamente ho un reddito discreto, nonostante questo penso che sia sbagliato dire ad altri che hanno redditi inferiori che non devono acquistare ricorrendo all'aiuto del credito al consumo magari rinunciando a qualcos'altro.
Da quello che ho visto,si. E' praticamente una piccola realta' consociata di una grossa azienda che fa lavorare tutti ragazzi giovani trattandoli bene e li prendono non ancora laureati.
mlv
Cronoman
Ahhhh ... ma allora non leggi. Ho scritto che io parlo per me. E per me, secondo me, applicato a me ... comprare beni voluttuari indebitandomi ... è da pazzi.
È un'opinione. Altri penseranno il contrario. Non mi offendo
stavamo parlando di un ingegnere alla ricerca di un lavoro, da lì i 2000 netti, che in Germania non sono di certo l'eccezione.
Sì e no, diciamo che è meglio emigrare da giovani ma non vale per tutti, io qualche anno fa non avrei potuto, poi al cuore non si comanda. A vent'anni avevo la morosa a Parigi conosciuta mentre era in Italia per studio, pensavamo che avremmo messo su famiglia o qua o la, poi le cose non sono andate, lei era più grande di qualche anno e più matura, io studiavo ancora. Anche il discorso che al nord è tutto bello va mediato, secondo me bisognerebbe avere occasione di poter vedere davvero molti posti prima di trasferirsi, ma non vederli quando si è in vacanza, ma per lavoro.
Ho amici che per vent'anni hanno fatto i trasfertisti per mezzo mondo e alla fine concordano tutti che si sta bene qua, anche se continuano con quel lavoro perché paga meglio
Io non credo riuscirei a vivere in un paese come la Svizzera ad esempio, mentre invece penso che potrei trovarmi tutto sommato bene in Germania, anche se va detto che non ci ho viaggiato molto ad essere onesto.
Comunque visto che ho già parlato degli studi, vorrei portare qualche esempio personale del mio periodo post laurea.
Dopo essermi laureato sono finito per tre mesi a lavorare in una ditta che produce serramenti, ingenuo mi ero fatto fregare dalla agenzia di collocamento, la quale mi aveva raccontato un sacco di favole: "cercano uno che segue la produzione, c'è tanta meccanica, è un posto d'oro", etc. etc.
Era una ditta di matti, uno dei due titolari esplodeva di continuo perché aveva accentrato tutta la parte tecnica sotto di lui senza delegare e vedeva tutte le magagne, paranoico aveva messo telecamere dappertutto, nei bagni non c'erano le porte per evitare che i dipendenti stessero troppo tempo in pausa.
Io ero finito nella logistica, non mi avevano mai dato il computer aziendale e perciò usavo il portatile di mia mamma, visto che a casa avevo il fisso.
Passano tre mesi e cadendo in moto mi rompo la clavicola, mi operano e mi mettono una piastra con sei viti, dopo una settimana mi chiamano e mi chiedono di tornare urgentemente al lavoro. Ci provo, ma devo guidare per due ore la macchina tra andata e ritorno, dopo una settimana gli dico che non ce la faccio, mi fa male la spalla. Mi hanno licenziato.
Passa qualche mese e trovo lavoro nella ditta dove lavoro adesso, il mio predecessore ha resistito un mese ed è scappato, lo conosco è un ragazzo che aveva iniziato l'università con me, brillante negli studi ha ricevuto il premio per il miglior progetto di laurea per due anni, totalmente inadatto al lavoro in azienda ora fa l'insegnante alle superiori. A volte non è detto che uno che esce con un voto più alto valga più di un altro in una determinata posizione, secondo me conta molto avere la fortuna di capire in cosa siamo naturalmente portati.
Dopo essermi laureato sono finito per tre mesi a lavorare in una ditta che produce serramenti, ingenuo mi ero fatto fregare dalla agenzia di collocamento, la quale mi aveva raccontato un sacco di favole: "cercano uno che segue la produzione, c'è tanta meccanica, è un posto d'oro", etc. etc.
Era una ditta di matti, uno dei due titolari esplodeva di continuo perché aveva accentrato tutta la parte tecnica sotto di lui senza delegare e vedeva tutte le magagne, paranoico aveva messo telecamere dappertutto, nei bagni non c'erano le porte per evitare che i dipendenti stessero troppo tempo in pausa.
Io ero finito nella logistica, non mi avevano mai dato il computer aziendale e perciò usavo il portatile di mia mamma, visto che a casa avevo il fisso.
Passano tre mesi e cadendo in moto mi rompo la clavicola, mi operano e mi mettono una piastra con sei viti, dopo una settimana mi chiamano e mi chiedono di tornare urgentemente al lavoro. Ci provo, ma devo guidare per due ore la macchina tra andata e ritorno, dopo una settimana gli dico che non ce la faccio, mi fa male la spalla. Mi hanno licenziato.
Passa qualche mese e trovo lavoro nella ditta dove lavoro adesso, il mio predecessore ha resistito un mese ed è scappato, lo conosco è un ragazzo che aveva iniziato l'università con me, brillante negli studi ha ricevuto il premio per il miglior progetto di laurea per due anni, totalmente inadatto al lavoro in azienda ora fa l'insegnante alle superiori. A volte non è detto che uno che esce con un voto più alto valga più di un altro in una determinata posizione, secondo me conta molto avere la fortuna di capire in cosa siamo naturalmente portati.