Io ho sempre avuto paura dei cani fin da bambino senza che mi abbiano mai fatto niente di male...adesso che ci sono veramente tanti cani,la maggior parte in mano a proprietari che sono molto peggio dell'animale, vorrei sterminare tutti,proprietari di cani,cani,lupi, cinghiali e caprioli.
Non si capisce come mai abbiamo vissuto benissimo con pochi o senza cinghiali , lupi e caprioli per i boschi,ora invece c'è impestato...
Allevatori e agricoltori qui dalle mie parti sono disperati,cinghiali e capriolo buttano all'aria tutti i raccolti,e i lupi si mangiano laqualsiasi pecore ,galline...stiamo solo aspettando che si mangino qualcuno che si fa una camminata nei boschi,o qualche ciclista.
Ormai ci siamo.
Purtroppo non posso essere d'accordo con quanto hai scritto, e spesso mi confronto con la forestale al riguardo, o con i guardiaparco di una zona a 15 km da casa, che conosconpersonalmente.
quanto scriverò di seguito dipende dla tali contatti.
1) I lupi attaccare l'uomo? Fanno di tutto per evitarlo. Che poi facciano danni è vero, ma nelle zone dove sono riusciti a tenerli lontani dai paesi ormai si dedicano a cacciare cinghiali e caprioli. Confermato dalla forestale e da alcuni report diramati alla RAI.
Poi è anche vero che lo Stato dovrebbe essere molto più sollecito nel dare una copertura (soldi) a chi ha comunque ha avuto bestie uccise, e sempre la forestale però conferma che gli attacchi riguardano più chi non attua difese (soprattutto cani pastore e sistemi di luci e petardi) o alloggia le mandrie all'aperto tutte le notti anche d'inverno senza nemmeno cani da guardia.
2) cinghiali: a) proliferano per eccesso costante di protezione invocata ed ottenuta per TROPPI anni da pseudoanimalisti a cui le p.a. prestano orecchio a fini elettorali b) eravamo in equilibrio fino al 1970 ca... vero, ma in quegli anni varie Federcaccia provinciali appoggiarono o addirittura collaborarono a ingenti acquisti e introduzioni di cinghiali balcanici.
Adesso li abbiamo sull'uscio di casa e guai fargli la bua.
c) in alcuni paesini ci sono state iniziative di cacciatori locali (incoscienti e sopratutto abissalmente ignoranti) volte a liberare femmine di maiale per ottenere incroci di maggior peso, fino a 120 kg, i porcastri.
Altra idiozia sfuggita di mano con proliferazione decuplicata
d) In un parco-zona protetta ecc i locali guardiaparco (con cui ho parlato di ciò) in funzione dei censimenti e soprattutto delle segnalazioni ricevute, organizzano piani di abbattimento cinghiali, e lì i vari sindaci avversi (pochi se non zero, visti i danni subìti) e tutti i vari ignoranti totali che si autoproclamano ambientalisti non possono per fortuna metterci becco.
3) I caprioli stanno aumentando, proprio per mancanza di lupi che, dalle mie parti, mai potrebbero scorazzare vicino ai paesi perché la gente sta attenta, interviene subito e li manda a mangiare le prede selvatiche.
I cinghiali invece non si possono toccare, e nella breve finestra di caccia al cinghiale può anche capitare di vedere due o tre scalmanati che urlano "assassini", e lo fanno anche ai pescatori sul fiume.
4) Ultimo pensiero ai cani da guardiania in montagna, possono essere aggressivi ma dovrebbe sempre esserci il pastore entro una certa distanza a controllarli, perché non poter fare un'escursione su un sentiero aperto a tutti mi dà veramente i nervi, se poi con te hai un cane mite e tranquillo...apriti cielo.
Personalmente ho sempre gestito bene questi incontri, ma leggo di testimonianze meno fortunate.
Rimedio? Avere qualche biscotto in tasca.
Un paio di volte ho gridato e il pastore si è svegliato... dormiva ... però i cani si sono limitati a "scortarci" fino alla fine del gregge.
Se non funziona, muoversi lentamente e tornare indietro, ma come dicevo sopra, è cosa che mi darebbe I nervi. Salvo poi fare un giro ampio fuori pista.
Sugli Appennini mi son venuti incontro due pastori grossi 2 volte la mia setterina, e con il collare a punte, ma camminando lentamente e salutandoli con dei ciaooo mielosi son rimasti li a guardarmi e non hanno ringhiato.
Controllavano se avevo un biscotto da dargli, atteggiamento classico che riconosco da un miglio.