Io pedalo sempre seduto? Ti confonderai con qualcun altro. E' l'esatto contrario, io da quando ho la protesi d'anca in salita pedalo quasi sempre in piedi, da seduto non riesco più a spingere e dopo un certo tempo data la postura non equilibrata iniziano i crampi. Persino in pianura ogni tanto mi devo rialzare altrimenti ho lo stesso problema, e non riesco più a tenere l'andatura di prima. E' come se avessi un carciofo sulla sella (vedi nota in appendice). A Trieste feci tutta la cronoscalata in piedi sui pedali, salvo forse due brevissimi tratti dove la pendenza mollava. Questo problema, benchè abbia tentato di trovare una soluzione, mi limita parecchio sulle salite lunghe: se pedalabili, la postura seduta sortisce l'effetto sopra descritto, se dure, dopo 15-20 minuti in piedi (anche con brevi pause) la schiena inizia ad affaticarsi e sono costretto a sedermi, perdendo velocità.Per il tuo modo di pedalare diciamo che il percorso della gara di ieri si addiceva alle tue caratteristiche visto che pedali sempre seduto. Se ci fossi stato io avrei fatto una pessima gara visto che sono sempre sui pedali e so che sarebbe slittata la ruota posteriore.
Per il tuo modo di pedalare ti avrei visto bene quest'anno a Cavlera dove il manto stradale era parecchio scivoloso e dove tu hai sempre fatto delle ottime performance.
Per quanto riguarda Bergamo Alta...beh sarebbe bellissimo. Mi alleno spesso anche io in quella zona salendo dalla madonna delle Castagne.
Fanton lo conosciamo...e proprio per questa passività del ns.presidente che la mia mente sta partorendo l'idea di creare qualcosa di nuovo...magari in accordo con altri team bergamaschi.
Appendice (per non interrompere troppo il discorso sopra e perchè OT): il 18/04/1999, quando da Elite correvo nella SS Lazio di Roma, dopo una nottata in treno andai al ritrovo della squadra presso l'Azienda agricola del DS a Ladispoli, sul litorale laziale, per poi andare a correre a Sora (FR) nel pomeriggio. Dovevo anche ritirare la bicicletta fornita dalla squadra (un cancello da 10kg, quando la presi in mano istintivamente mi chinai a vedere se la ruota era rimasta incastrata a terra). Era in corso la raccolta dei carciofi, ce n'erano casse ovunque, e io da buon intenditore li guardavo con ammirazione e facevo commenti sulle loro caratteristiche confrontandoli con quelli di altre regioni.
Al che, il DS, che mi considerava uno svogliato (anche se l'anno prima ero stato l'unico a piazzarmi della squadra e la settimana prima in una gara dura in provincia di Rieti ero nel gruppetto di testa ma un guasto meccanico alla bici vecchia mi costrinse al ritiro) mi disse: "Fato' , se non t'alleni te metto un carciofo su la sella, eppo' vedemo se non pedali!".
Purtroppo però in gara mi dovetti ritirare per una congestione dovuta al freddo, addirittura in un punto del percorso (sotto la Maiella, a circa 500m di quota) si mise a nevicare, arrivarono meno di 15 al traguardo.
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