io c'ero e le cose sono andate così come descritte, un rammarico, con questi toni di polemica non costruttiva, non si va da nessuna parte. Mi viene da difendere la CLAP e non la MAPEI (ben inteso), perchè hanno fatto tanto per la pista e se non ci fossero stati loro in questi anni, avremmo solo avuto gare Udace che di pista hanno solo lo spazio in cui girare. Ho mandato una e-mail di protesta per i toni, non per la critica, se non si ha rispetto di persone che hanno oltre gli ottant'anni, che tirano fuori soldi dal loro portafoglio per organizzare quelle quattro garette all'anno nelle quali dei ciclisti di mezzo livello che si credono dei campioni (mi metto in mezzo anche io, nessun escluso) gareggiano con modesti risultati, e sono sempre gli stessi. Dovremmo ringraziare la CLAP, anzi dovremmo aiutarla, allargare i volontari. Anzi il prossimo anno, se correrò ancora, penso che mi dedicherò solo ad una specialità della serata per poi dare una mano agli altri dell'organizzazione nella altre gare. Io ho scritto anche più volte di fare meno gare, organizzate meglio e con maggior risalto mediatico. Forse arriveremo lì in qualche modo, anche perchè è insostenibile i costi di piccole garette, che sono costi fissi uguali a quelle con maggior rilievo: ambulanza, tasse federali, cronometraggi e in parte premi. Certo ci sono cose da migliorare, di imperfezioni ce ne sono, e forse delle cose da rivedere, ma a noi servono gente che abbia voglia di sporcarsi le mani e buone idee, non polemica. Quindi, quando si va via da una gara, andate a salutare e ringraziare la giuria, Scotti, quelli della croce rossa, in fondo loro non sono li per prendere delle cose da voi, ma perchè sono o volontari o appassionati di ciclismo.
La gente viene se: si mette da una parte l'agonismo e si coopera, se c'è un bel clima sportivo.