I prezzi cominciano a scendere (non per tutto)

leandro_loi

Velocista
20 Luglio 2019
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54
dovunque si possa pedalare
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mia
Non credo sia solo una questione di bravi o meno, ma anche di "selezione naturale" tra i marchi che uno puo' tenere o meno. Con quelli medio piccoli che pagheranno dazio.
Per me si. Ci sono punti vendita che in Italia sono diventati degli autentici "feudi" basati su una tradizione di rapporto col cliente, che diventano per gli stessi brand un fiore all'occhiello, e ci pensano bene prima di scontentarli. Un occhio di riguardo su qualche questione spinosa o controversa, una bici in più per un cliente particolare, sono quelli che sul territorio fanno la differenza fra un negozio di riferimento e un negozio che fa quello che può, onestamente certo, ma avrà agli occhi del consumatore un appeal differente.
Solitamente, a parte qualcuno, questi feudi sono anche quelli che devono ricorrere meno all'arma dello sconto per lavorare. Tutto aiuta chi lavora bene (in tutti i campi sia chiaro, non solo nella vendita o nell'assistenza post vendita) a fagocitare il minor numero di vendite che ci sono in questo periodo, e che ci saranno nell'immediato futuro.
Prima, diciamo da fine 2020 a tutto il 2021, più o meno bastava avere una bici in casa, e la vendevi. Anche se come reputazione sul territorio non eri un granchè.
 

robeambro

Velocista
25 Aprile 2018
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5.897
Scozia
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Factor Ostro Gravel
Sono segnali, ma non so quanto siano davvero significativi. Rose e YT non sono certo dei colossi, e SRAM molto probabilmente vuole cercare di ridurre le rimanenze di Red e Force in vista del lancio della nuova generazione che dovrebbe avvenire a breve, ma appunto mi pare piu' una mossa temporanea rivolta a due linee di prodotto "quasi obsolete" piuttosto che non un cambiamento strategico di politica prezzi.
 
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martin_galante

Nel Gruppetto
24 Ottobre 2017
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Pianeta Terra
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cletta
A me sembra di capire che alla fine e' venuto fuori nel settore bici quel che si e' manifestato pure in altri settori. Ossia che i lunghissimi tempi di consegna non erano dovuti solo ad uno sbilanciamento del rapporto domanda (cresciuta a dismisura e poi rientrata) e dell'offerta (con la produzione rallentata per la pandemia). Ma pure ad un cambiamento della catena logistica, che non solo per la pandemia ma anche per una seria di congiunture geopolitiche e di una parziale "deglobalizzazione" degli scambi che stiamo vivendo, e' divenuta meno efficiente. Abbassando i prezzi si prende atto che oggi il bene bicicletta ha perso una parte del suo valore, che era quello della pronta consegna, della disponibilita' immediata o quasi, della sostituzione rapida in caso di problemi. Per me personalmente c'e' sempre stata una grossa differenza tra entrare in un negozio ed uscire con la bici, ed ordinarla. Credo sia cosi' per molti, anche perche' i feticisti del tutto-come-lo-voglio ci sono (comprensibilmente) ma non fanno numero. Mi sembra che Orbea lo abbia ammesso anche con una certa onesta': costa meno, perche' in fondo vi stiamo dando meno, e quindi siete disposti a spendere meno.

Spero che la riduzione dei prezzi non si riduca a questo, ma e' senz'altro un fattore.
 

Lumi

Scalatore
8 Novembre 2020
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Italia
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Colnago V3Rs
Mia opinione sui tre casi citati nell’articolo:

-Rose mi sembra un brand con qualche problema di posizionamento, forse ha reputato piu’ semplice fare sconti che investire in ricerca & sviluppo, marketing e comunicazione
-sram al momento si trova col prodotto piu’ vecchio sul mercato rispetto ai concorrenti, probabilmente in attesa del nuovo modello deve ricorrere agli sconti per non perdere quote di mercato rispetto a Shimano, ma scommetto che quando usciranno i nuovi modelli costeranno piu’ dei concorrenti

YT lo conosco poco ed è quello che mi stupisce di piu’, mi sembrava un brand top sul mercato MTB ma puo’ darsi che sbaglio e che abbia necessita’ di scontare per vendere, oppure semplicemente aveva alzato troppo i prezzi prima, non lo so.
 

lory71

Novellino
8 Luglio 2020
43
82
52
Suzhou, Jiangsu, China
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Orbea
E' un dato di fatto che il costo dei trasporti stia tornando quello pre - Covid ( per quanto possa incidere ). La Cina non sta vivendo aumenti del costo dell'energia e non sono previsti aumenti almeno per tutto il 2023. Il costo delle materie prime e' in calo ( -20% rispetto a inizio 2022, dipende poi da cosa ma mediamente i valori sono questi) e la previsione e' che scendano ancora a causa del mercato interno che ha rallentato parecchio. Il Covid rimane un problema ma non ci sono piu' blocchi alla produzione come avvenuto nel 2021 o inizio 2022 e le aziende possono comunque lavorare anche se sono in zone a medio/alto rischio salvo rare eccezioni. Secondo me ci sono tutti i presupposti per un ritorno ai prezzi "pre-covid" specialmente se la domanda in Europa calera' un po'. Le aziende hanno assolutamente margine per scendere con i prezzi, fatto salvo gli aumenti dei costi che hanno in Europa.
 
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VM67

Pedivella
1 Maggio 2010
350
33
Monza
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TREK Emonda
Dalla mia esperienza lavorativa, i prezzi non scenderanno a breve e comunque non significativamente.

COSTI DI TRASPORTO: La normalizzazione della domanda, fortemente aumentata (concentrata) dopo il blocco totale del Covid, contribuirà a fare scendere i prezzi di questo comparto.
Tuttavia, spedire un container dalla Cina per l’Italia oggi è 3 volte più caro rispetto al 2019 (durante il Covid si è arrivati fino anche a 8 volte). Il prezzo è in decremento, ma bisogna anche considerare per quanto sarà impossibile fare arrivare container via treno, a causa delle sanzioni imposte a Mosca per l’invasione dell’Ucraina.

COSTO DEL PRODOTTO: L’industria degli articoli per lo sport da anni è particolarmente sensibile ai temi della sostenibilità. Dopo il Covid il settore dell'Outdoor ha accelerato sensibilmente in questa direzione impegnandosi sempre più concretamente a ridurre il proprio impatto ambientale.
Quando non si tratta di ecologismo di facciata (greenwashing), il cambiamento dell’intero processo produttivo è una rivoluzione!
Per esempio, circa il 70% delle emissioni dell'industria tessile proviene da attività a monte come la produzione, preparazione e trasformazione dei materiali.
Il restante 30% è stato associato alle operazioni trasporto, di vendita al dettaglio, alla fase di utilizzo e alla fine della vita del prodotto.
Scegliere di utilizzare solo materiali ecosostenibili e lavorarli in fabbriche socialmente responsabili costa fino a 30% di più.
Dopo il Covid, il significativo aumento della domanda di queste materie prime e soprattutto la volontà di lavorare solo con aziende certificate, ha causato imbuti produttivi con aumenti di costi anche in parte ingiustificati, ma la direzione è tracciata.
 

Adelmor

via col vento
5 Ottobre 2019
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261
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Imola
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Bianchi Vento 6
Secondo me il grosso problema é il prezzo di una dignitosa bici entry level per chi compra la bicicletta la prima volta.

Chi compra senza sapere se gli piacerá andare in bici, o magari chi compra una bici che vuole usare sia per divertirsi ma anche per andare a lavoro.

Tempo fa era possibile acquistare una bicicletta dignitosa a 1000 euro. Oggi a 1000 euro che si trova?

Io ho preso una Endurace AL6 della Canyon, tra spedizione e tutto siamo quasi a 1500, e la considero una bicicletta dignitosa e completa, ma basica rispetto a quelle che vedo su questo forum. Ho speso questi soldi perché ho avuto la fortuna che mi avevano regalato una vecchia bici da corsa che ho usato per 3-4 anni prima di decidermi a fare questa spesa. Non avessi avuto la vecchia bicicletta da provare (e ovviamente la disponibilitá di spesa di una somma comunque non piccola per me) non avrei incominciato questo sport.

Purtroppo questo é un problema principalmente italiano: Germania, UK, Francia, USA ecc.. hanno ben altri stipendi e quindi ben altra disponibilitá di spesa.
Salve,

Noi Italiani in generale, spendiamo molto in abbigliamento, rispetto ai nord europei ad eccezzionedel ceto medio alto nord europa.

Saluti

Adelmo
 

Adelmor

via col vento
5 Ottobre 2019
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Bianchi Vento 6
Dalla mia esperienza lavorativa, i prezzi non scenderanno a breve e comunque non significativamente.

COSTI DI TRASPORTO: La normalizzazione della domanda, fortemente aumentata (concentrata) dopo il blocco totale del Covid, contribuirà a fare scendere i prezzi di questo comparto.
Tuttavia, spedire un container dalla Cina per l’Italia oggi è 3 volte più caro rispetto al 2019 (durante il Covid si è arrivati fino anche a 8 volte). Il prezzo è in decremento, ma bisogna anche considerare per quanto sarà impossibile fare arrivare container via treno, a causa delle sanzioni imposte a Mosca per l’invasione dell’Ucraina.

COSTO DEL PRODOTTO: L’industria degli articoli per lo sport da anni è particolarmente sensibile ai temi della sostenibilità. Dopo il Covid il settore dell'Outdoor ha accelerato sensibilmente in questa direzione impegnandosi sempre più concretamente a ridurre il proprio impatto ambientale.
Quando non si tratta di ecologismo di facciata (greenwashing), il cambiamento dell’intero processo produttivo è una rivoluzione!
Per esempio, circa il 70% delle emissioni dell'industria tessile proviene da attività a monte come la produzione, preparazione e trasformazione dei materiali.
Il restante 30% è stato associato alle operazioni trasporto, di vendita al dettaglio, alla fase di utilizzo e alla fine della vita del prodotto.
Scegliere di utilizzare solo materiali ecosostenibili e lavorarli in fabbriche socialmente responsabili costa fino a 30% di più.
Dopo il Covid, il significativo aumento della domanda di queste materie prime e soprattutto la volontà di lavorare solo con aziende certificate, ha causato imbuti produttivi con aumenti di costi anche in parte ingiustificati, ma la direzione è tracciata.alve,

Salve,

I prezzi a mio avviso non caleranno per molto molto tempo in quanto i prezzi delle materie prime utilizzate per la costruzione delle bici moderne e suoi accessori sono e saranno più alte del passato. L incidenza della mano d opera non credo migliori il prezzo di vendita, quindi eventuali ribassi nel breve periodo saranno dettati da promozione speciali o dagli algoritmi delle case costruttrici che ci vedranno un aumento del volume delle vendite a quel prezzo, mantenendo i profitti invariato.

Un termometro dei prezzi del nuovo sono i prezzi dell usato che negli ultimi 2 anni hanno prezzi fuori dai coppi, a mio modesto parere.

Saluti
Adelmo
 

Adelmor

via col vento
5 Ottobre 2019
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Mia opinione sui tre casi citati nell’articolo:

-Rose mi sembra un brand con qualche problema di posizionamento, forse ha reputato piu’ semplice fare sconti che investire in ricerca & sviluppo, marketing e comunicazione
-sram al momento si trova col prodotto piu’ vecchio sul mercato rispetto ai concorrenti, probabilmente in attesa del nuovo modello deve ricorrere agli sconti per non perdere quote di mercato rispetto a Shimano, ma scommetto che quando usciranno i nuovi modelli costeranno piu’ dei concorrenti

YT lo conosco poco ed è quello che mi stupisce di piu’, mi sembrava un brand top sul mercato MTB ma puo’ darsi che sbaglio e che abbia necessita’ di scontare per vendere, oppure semplicemente aveva alzato troppo i prezzi prima, non lo so.
Salve,

Nel settore vendite spesso si diceva che il prezzo di un brand lo stabilisce il prezzo del concorrente, in sintesi tutti allineati più o meno a parità di prodotto.

Saluti
Adelmo
 

leandro_loi

Velocista
20 Luglio 2019
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Secondo me il grosso problema é il prezzo di una dignitosa bici entry level per chi compra la bicicletta la prima volta.

Chi compra senza sapere se gli piacerá andare in bici, o magari chi compra una bici che vuole usare sia per divertirsi ma anche per andare a lavoro.

Tempo fa era possibile acquistare una bicicletta dignitosa a 1000 euro. Oggi a 1000 euro che si trova?

Io ho preso una Endurace AL6 della Canyon, tra spedizione e tutto siamo quasi a 1500, e la considero una bicicletta dignitosa e completa, ma basica rispetto a quelle che vedo su questo forum. Ho speso questi soldi perché ho avuto la fortuna che mi avevano regalato una vecchia bici da corsa che ho usato per 3-4 anni prima di decidermi a fare questa spesa. Non avessi avuto la vecchia bicicletta da provare (e ovviamente la disponibilitá di spesa di una somma comunque non piccola per me) non avrei incominciato questo sport.

Purtroppo questo é un problema principalmente italiano: Germania, UK, Francia, USA ecc.. hanno ben altri stipendi e quindi ben altra disponibilitá di spesa.
Bicicletta da Corsa VITUS RAZOR Shimano Claris 34/50 Argento 2023 769 euro su probike.

E' una cosa da italiani confrontarsi con le bici degli altri. Nel forum vedi solo la creme della creme, ma c'è gente che gira con quello che può, e gira bene.
 

longjnes

Maglia Gialla
10 Luglio 2008
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Gianni2
Io ho visto che i rulli smart hanno subito un tracollo. E' bastato il ancio del rullo zwift ad un prezzo democratico per far svalutare tutti i top di gamma di 3-400 euro. Il neo smart 2 che andava su 1200-1300 adesso si porta via a poco più di 800. e non è il solo.
speriamo anche che nel settore dei gruppi cinesi si apra una breccia anche sui prezzi dei gruppi americani e giapponesi, che reputo uno scandalo. prodotti di grande tiratura, venduti come l'oro.
idem per le ruote dove i big brand hanno portato il top di gamma alla soglia dei 4000 euro.
 
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Lumi

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Io ho visto che i rulli smart hanno subito un tracollo. E' bastato il ancio del rullo zwift ad un prezzo democratico per far svalutare tutti i top di gamma di 3-400 euro. Il neo smart 2 che andava su 1200-1300 adesso si porta via a poco più di 800. e non è il solo.
speriamo anche che nel settore dei gruppi cinesi si apra una breccia anche sui prezzi dei gruppi americani e giapponesi, che reputo uno scandalo. prodotti di grande tiratura, venduti come l'oro.
idem per le ruote dove i big brand hanno portato il top di gamma alla soglia dei 4000 euro.
Brava Zwift da questo punto di vista, ha avuto una buona idea, peraltro prima di arrivare a questo prodotto (che è un rebranding del rullo Jetblack) avevano provato senza successo a produrre un rullo in proprio, hanno dimostrato perseveranza e capacità di adattamento.

In questo modo si abbatte il costo di ingresso per chi vuole usare la sua piattaforma con un beneficio per Zwift stessa e per gli utenti.

I produttori di rulli "premium" ora devono rinunciare ad extra profitti o inventarsi qualcosa per evitare di perdere quote di mercato, l'innovazione e la competizione funzionano così, il problema è che sulle bici non sanno più cosa inventarsi per innovare!
 
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RamboGuerrazzi

via col vento
28 Marzo 2007
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corsa+gravel
Brava Zwift da questo punto di vista, ha avuto una buona idea, peraltro prima di arrivare a questo prodotto (che è un rebranding del rullo Jetblack) avevano provato senza successo a produrre un rullo in proprio, hanno dimostrato perseveranza e capacità di adattamento.

va anche detto che lo zwifthub è già esaurito, e chissà quanto torna disponibile per la vendita. Perciò ha sicuramente influito sui prezzi, ma non così tanto.

Su ruote e telai, il mondo cina permette di avere il top di gamma a metà prezzo. Certo, servono conoscenze tecniche/meccaniche che il ciclista medio di solito non ha, per questo sembra non ci siano alternative ad aprire il portafogli e tirare fuori 6mila euro.
 

longjnes

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Brava Zwift da questo punto di vista, ha avuto una buona idea, peraltro prima di arrivare a questo prodotto (che è un rebranding del rullo Jetblack) avevano provato senza successo a produrre un rullo in proprio, hanno dimostrato perseveranza e capacità di adattamento.

In questo modo si abbatte il costo di ingresso per chi vuole usare la sua piattaforma con un beneficio per Zwift stessa e per gli utenti.

I produttori di rulli "premium" ora devono rinunciare ad extra profitti o inventarsi qualcosa per evitare di perdere quote di mercato, l'innovazione e la competizione funzionano così, il problema è che sulle bici non sanno più cosa inventarsi per innovare!
Volendo semplificare una bici è fatta da 3 componenti principali
framekit
ruote
gruppo

poi a complemento ci va trittico e copertoni e fronzoli vari

sulle ruote si riesce ad aggirare la trappola delle ruote bigbrand, assemblandosi ruote top (brand e materiali) con prezzi tra i 1000 e i 1500
per i gruppi si stanno affacciando adesso gruppi (tipo sensah) che fanno concorrenza al medio/basso gamma e che speriamo tirino giù un po' i prezzi bigbrand. sconti dell'ordine del 20% si cominciano a vedere, lontano comunque dai prezzi pre-bolla.
sul framekit difficile che si assisterà ad uno sgonfiamento dei prezzi dei big brand. i 5000 sono ormai una costante. marchi ottimi come giant sono un 30% sotto, con sconti interessanti sui fine-serie.
 
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RamboGuerrazzi

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sulle ruote si riesce ad aggirare la trappola delle ruote bigbrand, assemblandosi ruote top (brand e materiali) con prezzi tra i 1000 e i 1500
per i gruppi si stanno affacciando adesso gruppi (tipo sensah) che fanno concorrenza al medio/basso gamma e che speriamo tirino giù un po' i prezzi bigbrand.

potrebbe anche succedere il contrario. Vedi i prezzi delle ruote farsports, cresciuti parecchio negli ultimi 3 anni. D'altronde ne comincio a vedere sempre di più, di ruote Farsports, Ican, CSC o altro, perciò se non calano i bigbrand, aumentano gli smallbrand.

In tutto questo, il branding non è influenzabile. Perché la bici che corre il Tour de France varrà sempre di più di quella che non corre il tour de france. Anche se tra di loro non ci sono differenze.
 

leandro_loi

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Su ruote e telai, il mondo cina permette di avere il top di gamma a metà prezzo.
Rispondo per quanto concerne il discorso ruote, se pensi che una ruota low budget di produzione e commercializzazione orientale sia paragonabile ad una ruota di livello alto di un brand famoso, sei totalmente fuoristrada. Se non riesci ad avvertirne le differenze, o se "per quello che ci fai va bene" prendo atto, ma in termini assoluti non sono per niente la stessa cosa.
La roba bella, anche se presa in oriente, costa.
 

RamboGuerrazzi

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Rispondo per quanto concerne il discorso ruote, se pensi che una ruota low budget di produzione e commercializzazione orientale sia paragonabile ad una ruota di livello alto di un brand famoso, sei totalmente fuoristrada. Se non riesci ad avvertirne le differenze, o se "per quello che ci fai va bene" prendo atto, ma in termini assoluti non sono per niente la stessa cosa.
La roba bella, anche se presa in oriente, costa.

prendi la platea dei clienti delle ruote di cui parli e prova a immaginare in quanti avvertono le differenze di cui parli. Se poi consideri che c'è gente che su bici nobrand ci vince la oetzaler...
 

leandro_loi

Velocista
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prendi la platea dei clienti delle ruote di cui parli e prova a immaginare in quanti avvertono le differenze di cui parli. Se poi consideri che c'è gente che su bici nobrand ci vince la oetzaler...
quale parte di questa mia frase:


Se non riesci ad avvertirne le differenze, o se "per quello che ci fai va bene" prendo atto, ma in termini assoluti non sono per niente la stessa cosa.

Non ti è chiara?
 

longjnes

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potrebbe anche succedere il contrario. Vedi i prezzi delle ruote farsports, cresciuti parecchio negli ultimi 3 anni. D'altronde ne comincio a vedere sempre di più, di ruote Farsports, Ican, CSC o altro, perciò se non calano i bigbrand, aumentano gli smallbrand.

In tutto questo, il branding non è influenzabile. Perché la bici che corre il Tour de France varrà sempre di più di quella che non corre il tour de france. Anche se tra di loro non ci sono differenze.
non consideravo farsport, ma assemblate tipo cerchi duke o newmen o similia , mozzi dt o equivalenti + raggi. sotto i 1500 ci si sta.
 

RamboGuerrazzi

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quale parte di questa mia frase:




Non ti è chiara?
sei sempre così simpatico? (spoiler: sì)

1668435960775.png

Ad ogni modo, questo qui nel 2019 ha vinto la oetzaler nonostante al suo inseguimento ci fossero bici che in termini assoluti non erano la stessa cosa. Avrà avuto il motorino come il tizio della mdd :mrgreen:
 
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