Il buco con la bicicletta intorno

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Don Perigon

Maglia Iridata
1 Agosto 2013
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Trecase (NA) sotto il Vesuvio collinetta sul mare
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Trek madone RSL /Trek madone 9 H2 /Madfiber /DT Swiss RRC dicut 46T /Spada oxygeno, breva 30 e 38
Riflettendo il mio carissimo Amico @Ipercool è sempre stato schiavo dell’elettronica e grazie a Lui mi son appassionato all’elettronica sulla bdc, menomale che il gruppo di2 non era scarico altrimenti con la sua tenacia sarebbe uscito anche col monomarcia
 
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Ipercool

Ciociaro
13 Agosto 2012
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Trek M9 al Teide:

Nonostante i molteplici acciacchi fisici e gli incalzanti impegni di lavoro sono riuscito a ritagliare qualche giorno per una piccola vacanza con accenti ciclistici.
Sono andato a Tenerife Sud, per i ciclisti "al Teide".

Ovviamente, oltre a mia moglie (santa donna), mi ha accompagnato la M9 costruita intorno al buco.

Ancora ovviamente era pieno di ciclisti veri, presunti, improbabili (tra i quali io) e tantissimi elettrificati.
Del resto lì o si sale o si scende, pianura niente, senza ausilio o spingi, o agonizzi.

Tempo ottimo, 23-25 gradi tutti i giorni, vento sempre presente, lo sapevo, infatti all'anteriore mi sono portato la 51 invece della solita 62... :mrgreen:
Cassetta 11-30, 34 frequentemente cercato e rimpianto.

Vi racconterò alcune cose che hanno caratterizzato questi pochi giorni, chi può avere interesse le troverà descritte nei prossimi post.

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Ciociaro
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Viaggio e sistemazione:

Da Roma poco più di 4 ore di volo, ci sono voli diretti. Un'ora di fuso orario in meno.
L'aeroporto Sud si trova ad una 15ina di km da Los Cristianos o da Adeje, località consigliate se si desidera usare la bicicletta.
Un volo di oltre 4 ore a metà giornata la occupa praticamente per intero, se si riesce sarebbe vantaggioso trovare l'andata presto al mattino ed il ritorno al pomeriggio, ma non è facile, almeno da Roma.
La spedizione della bicicletta costa sui 60 euro a tratta, dopo il check-in va spedita e ritirata al varco bagagli XL.
Per motivi assicurativi occorre una borsa specifica, ne parlerò in altro post.

Attenzione, se noleggiate una macchina tenete conto che le auto sono in piazzali distanti dall'aerostazione per cui dovranno caricarvi con delle navette e portarvi ai parcheggi.
Solo i marchi di autonoleggio più importanti hanno un ufficio in aeroporto, altri hanno agenti che vi intercettano all'uscita e vi portano all'auto, ma in questo caso SOLO FINO ALLE 21.
Assicuratevi che la vettura noleggiata abbia un portellone attraverso il quale passi la sacca della bicicletta.

In taxi il trasporto della bicicletta costa 15 euro supplementari.

Normalmente gli alberghi sono organizzati per accogliere biciclette in camera, diversi hanno centri di assistenza.

Io sono andato all'Arona Gran, ottimo, buffet sconfinati e piscine a profusione, soltanto che su un migliaio di ospiti non c'era neanche un altro italiano oltre a me e mia moglie.
Per molti potrebbe essere un aspetto positivo...
Moltissimi inglesi, molti scandinavi e molti belgi ed olandesi.
Bagno a mare impossibile se non con la muta.

Viste dell'albergo e dall'albergo:

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Ciociaro
13 Agosto 2012
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Trasporto della biciletta:

Nella polizza assicurativa c'era scritto che si rispondeva di danni al bagaglio soltanto se correttamente imballato in borsa rigida o semi-rigida.
Tra l'altro se non si stipula una qualche forma aggiuntiva di massimale il tetto previsto è 3.500 Euro, con quello che costano le biciclette oggi mi sembra una presa in giro.

Come borsa ho quindi usato una Evoc road bike bag pro.
Questa borsa consente di smontare ben poco della bicicletta, soprattutto non è necessario toccare il manubrio e relativi comandi.
Considerato il proliferare di pieghe integrate è un atout non da poco.
Su questa borsa ci sono moltissimi tutorial per il primo assemblaggio (arriva smontata), quelli che vi dicono che è una passeggiata non sono del tutto obiettivi, almeno il primo inserimento delle stecche di sostegno laterali richiede l'aiuto di una seconda persona.
Molto interessante la parte superiore rigida, infatti di botte nel trasporto se ne rimediano comunque (vedi foto sotto).
Ben fatto anche il supporto per la bicicletta che si estrae con la bicicletta sopra e può essere usato come stand da viaggio per manutenzione.
Vanno rimosse entrambe le ruote per le quali ci sono custodie apposite che vano dentro la borsa ed i pedali, anche per questi ultimi c'è un apposita tasca con chiusura all'interno.
Rispetto agli standard, nel mio caso ho dovuto togliere anche la sella , la quale, a causa del reggisella lungo e della taglia (58), non ci stava.
Comunque all'interno oltre alla eventuale sella entrano comodamente delle sacche per casco, scarpe, occhiali, accessori ecc ecc.
Volendo ci sta anche l'abbigliamento tecnico, ma bisogna dare un'occhio al peso complessivo.
C'è un efficace sistema omologato TSA per la chiusura con combinazione.
La manovrabilità è sorprendentemente buona rispetto alle dimensioni, ruote (2 posteriori + 1 anteriore rimovibile) e maniglie varie sono posizionate in maniera ottimale.
Si riesce senza problemi a manovrare contemporaneamente la borsa ed un trolley.

Il nastro per spedire i bagagli XL a Fiumicino si trova nella hall dei check-in, a Tenerife è accanto ai nastri dei bagagli normali, infatti c'è parecchia gente con bicilette o tavole da surf al seguito.
Il varco per il ritiro invece a Fiumicino è vicino ai nastri dei normali bagagli, a Tenerife in una saletta separata al piano inferiore rispetto al resto dei bagagli.
In entrambi i casi l'attesa per ritirare la biciletta è stata simile a quella per i normali bagagli.

Nelle immagini che seguono una vista della borsa con accanto la mia bicicletta ed alcuni dei segni riscontrati a valle dei trasporti.
Se qualcuno fosse interessato posso approfondire su questa borsa ma, ripeto, è pieno di tutorial che la descrivono.
La borsa è MOLTO cara, ma con pazienza si trovano offerte con sconti anche oltre il 20%.

Nei taxi normali la borsa non ci sta o comunque i tassisti non sono disposti ad abbattere gli schienali dei sedili, ma sono sempre presenti ai parcheggi veicoli tipo furgoncino che invece riescono ad accogliere le borse.
Come già detto il trasporto della bicicletta da aeroporto a Los Cristianos richiede un costo aggiuntivo in media di 15 euro.
Il trasporto dei passeggeri sullo stesso tragitto costa una trentina di Euro.

In ogni caso a Tenerife c'è ampia possibilità di noleggio di bicilette, anche top di gamma.

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Ciociaro
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Ciclismo:

Come già scritto a Tenerife o si sale o si scende, altri scenari non sono contemplati.
A Los Cristianos o Adeje o Playa des Americas o comunque in quell'area all'estremo sud dell'isola sono di solito concentrati i ciclisti.
Molto spesso, come noto, ci sono squadre WT in ritiro/allenamento, nei giorni in cui ci sono stato io c'erano Evenepoel con diversi compagni e Pinot anch'egli con compagni di squadra.

Dai punti di partenza citati il "giro del Teide" prevede circa un centinaio di km, almeno la metà dei quali in salita.
Qui dalle mie parti la maggior parte delle salite mediamente ha pendenze intorno al 5%, lì lo standard e 6,5-7%. NON è la stessa cosa, soprattutto per i pachidermi come me.
Altra notazione interessante è che ci sono segmenti Strava anche dal bagno alla camera da letto... :wacko:
La stragrande maggioranza delle posizioni di vertice di tali segmenti sono occupate da nomi noti.
Circa il Teide, dal versante di Vilaflòr il KOM è di Porte, dalla parte opposta di Evenepoel, fatto da poco.
O si sale da Arona-Vilaflòr e si scende da Chìo o viceversa.
Io non ho fatto un vero giro, nel senso che sono salito (si fa per dire...) da Vilaflòr e sono sceso dallo stesso lato, una A/R insomma.
C'è un terzo accesso al cratere di quota 2.000, da nord ma passando da lì il giro viene lungo quasi il doppio.

Non pensavo di andare al Teide, ma di girare nelle strade sottostanti, ma una volta lì non ho resistito.
Pensavo di non essere minimamente nella condizione di salire ed infatti era esattamente così, negli ultimi 10km di salita mi sono fatto pena da solo.
Però sopra si viene ripagati da un a soddisfazione immensa, il paesaggio è incredibile, poi pensavo che andare alla funivia fosse facile ed invece a momenti ci resto secco, vento e rampe terribili, ma d'altro canto ero senza acqua e non ci sono altri posti dove trovarne.
La maggior parte dei ciclisti incontrati per strada erano italiani, chissà dove alloggiavano visto che nel mio hotel non ce n'era neanche uno.
Trovato anche due compatrioti che fanno 6 mesi lì e sei mesi qui, che li possino.

Riassumendo, da Los Cristianos, partendo dal livello del mare per andare al Teide la prima salita (continua) è lunga 36km e si scollina a 2.200 mslm.
Poi si scende per 3km per accedere al primo cratere a quota 2.000 circa e, o si piega a sinistra e si scende da un altro versante (Chìo), oppure si tira diritto e si fanno una decina di km infernali sia per lo scenario, sia per il vento a 100 all'ora, sia per le pendenze, sia per l'altitudine, con i quali si arriva alla stazione della teleferica (a quota 2.400 circa) la quale porta quasi in cima al cratere di quota 3.770.
Alla teleferica la strada termina (per fortuna) ci sono soltanto sentieri per salire ulteriormente, forse in MTB, ma è molto dura.

Nei giorni precedenti e successivi ho bazzicato più a valle, arrivando al massimo a Vilaflòl (1350 mslm), ma in ogni caso dovunque si vada si accumula dislivello a non finire.

Vi allego dei link a Strava, solo per illustrare meglio quello che sto scrivendo, non guardate tempi e medie mi raccomando, invece le foto le potete guardare. :mrgreen:

 

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Ciociaro
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Aneddoti (1).

- Al baretto di Vilaflòr (foto nell'attività "Mandato esplorativo"), crocevia obbligato per i ciclisti che tentano l'assalto al Teide dal versante sud sono seduto a bere una bibita, nella rastrelliera per le biciclette il buco con la bicicletta intorno genera molta curiosità.
Non sono abituato, qui da me non mi fermo mai ai bar, quindi me ne sto accuratamente in disparte.
Quando però mi alzo e vado a prendere il mio mezzo per ripartire si avvicinano tre ciclisti inglesi, "Very nice bike" ed altre frasi di circostanza, con repliche del tipo: "Si la bici è figa, è il ciclista che fa pena".
A
d un certo punto noto che uno dei tre mi sta fissando, che succede?
Il tipo punta il dito verso il logo della Oetzy che c'è sulla mia maglietta e dice: "Did you race the Oetztaler?".
Replica: "Ehm si, due volte, ma "race" non mi pare adeguato, ci ho messo 11 ore".
Replica inefficace. L'inglese abbozza una sorta di inchino e dice: "RESPECT!".

- Sto penosamente arrancando su un tratto più duro di altri, ad un certo punto comincio ad avvertire un frastuono proveniente da dietro, frastuono in rapido avvicinamento, mi dico: "Incredibile sembra un cavallo..."
Dopo pochi secondi mi passa realmente un cavallo al galoppo (sull'asfalto) sbuffando come una vaporiera con un fantino in groppa che in piedi lo incita freneticamente. Proseguono la folle corsa e ben presto scompaiono dietro la curva successiva.
Spero vivamente per il cavallo che non andassero al Teide anche loro.
 
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Ipercool

Ciociaro
13 Agosto 2012
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Viabilità e traffico:

Le Canarie godono di una sorta di autonomia amministrativa, non so però in quale misura.
Ignoro quindi se le caratteristiche della viabilità e del traffico che ho riscontrato qui siano estendibili all'intera Spagna, tendenzialmente direi di no, ma non ne sono certo.

Lo stato delle strade è assolutamente eccellente, nella stragrande maggioranza dei casi le condizioni dell'asfalto, delle cunette, dei guardrail e della segnaletica sia verticale che orizzontale sono ottime, sembra tutto appena installato.

Ma la cosa che mi ha veramente lasciato esterrefatto è l'attenzione data dagli automobilisti a pedoni e ciclisti, anni luce distante da quanto accade qui da noi.

Il pedone è sacro, se attraversano sulle strisce lo fanno quasi senza guardare, tanto sono certi che i veicoli si arresteranno ed infatti tutti si fermano alla minima avvisaglia di qualcuno che voglia attraversare.
Spero per loro che se dovessero venire in Italia si accettino.per bene di che aria tira prima di tentare la sorte sulle strisce.

Sul fronte ciclisti, se stai pedalando a 10 all'ora su una di quelle salitacce e senti un veicolo in avvicinamento, senti anche che rallenta, si accoda e ti segue a 10 all'ora fino a che non c'è la possibilità di andare in sicurezza nell'altra corsia per effettuare il sorpasso.
Se provengono veicoli di fronte oppure percorri una lunga curva senza visibilità, il veicolo, qualunque esso sia, ti segue pazientemente senza alcun problema.
Mi sono spesso sentito a disagio.

Tutto proprio come qui da noi, dove su strade che sono tutte un buco lo stronzo o il rincoglionito di turno ben che ti vada ti butta nel fosso.
 
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Tabione

Passista
21 Marzo 2011
4.386
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Trek Madone 9 project one
...
Se provengono veicoli di fronte oppure percorri una lunga curva senza visibilità, il veicolo, qualunque esso sia, ti segue pazientemente senza alcun problema.
Ciao Paolo, sempre bello leggerti. Su strava ho visto i bei giri che hai fatto, bravissimo.

In merito alla parte che ho citato ci meravigliamo sempre di queste cose che, in un paese civile, dovrebbero essere la normalità....e invece
 

77bebe77

Apprendista Velocista
7 Settembre 2014
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Firenze
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Tcr Pro Team 2021 (ex tarmac '15)
Viabilità e traffico:

Le Canarie godono di una sorta di autonomia amministrativa, non so però in quale misura.
Ignoro quindi se le caratteristiche della viabilità e del traffico che ho riscontrato qui siano estendibili all'intera Spagna, tendenzialmente direi di no, ma non ne sono certo.

Lo stato delle strade è assolutamente eccellente, nella stragrande maggioranza dei casi le condizioni dell'asfalto, delle cunette, dei guardrail e della segnaletica sia verticale che orizzontale sono ottime, sembra tutto appena installato.

Ma la cosa che mi ha veramente lasciato esterrefatto è l'attenzione data dagli automobilisti a pedoni e ciclisti, anni luce distante da quanto accade qui da noi.

Il pedone è sacro, se attraversano sulle strisce lo fanno quasi senza guardare, tanto sono certi che i veicoli si arresteranno ed infatti tutti si fermano alla minima avvisaglia di qualcuno che voglia attraversare.
Spero per loro che se dovessero venire in Italia si accettino.per bene di che aria tira prima di tentare la sorte sulle strisce.

Sul fronte ciclisti, se stai pedalando a 10 all'ora su una di quelle salitacce e senti un veicolo in avvicinamento, senti anche che rallenta, si accoda e ti segue a 10 all'ora fino a che non c'è la possibilità di andare in sicurezza nell'altra corsia per effettuare il sorpasso.
Se provengono veicoli di fronte oppure percorri una lunga curva senza visibilità, il veicolo, qualunque esso sia, ti segue pazientemente senza alcun problema.
Mi sono spesso sentito a disagio.

Tutto proprio come qui da noi, dove su strade che sono tutte un buco lo stronzo o il rincoglionito di turno ben che ti vada ti butta nel fosso.
Un sogno
E qualcuno si domandava perché le squadre vanno lì invece che nelle nostre regioni più calde
 

Barbo

Apprendista Velocista
30 Agosto 2020
1.636
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Lyon - France
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Merida Reacto - Giant TCX
Ma la cosa che mi ha veramente lasciato esterrefatto è l'attenzione data dagli automobilisti a pedoni e ciclisti, anni luce distante da quanto accade qui da noi.

Il pedone è sacro, se attraversano sulle strisce lo fanno quasi senza guardare, tanto sono certi che i veicoli si arresteranno ed infatti tutti si fermano alla minima avvisaglia di qualcuno che voglia attraversare.
Spero per loro che se dovessero venire in Italia si accettino.per bene di che aria tira prima di tentare la sorte sulle strisce.
Per aver girato in lungo e in largo la Spagna (e il Portogallo) direi che le strisce pedonali sono molto rispettate e tutti si fermano.

Una volta ero in un paesino e volevo attraversare su delle strisce, ma non ero chiaramente intento a impegnarle per attraversare; c'era un'automobile che quindi passa e dopodiché io attraverso, nessun problema per me. Beh il tizio vedendo che io ho attraversato e che lui non si era arrestato prima si è fermato e si è scusato! Io, da buon italiano, ero assolutamente esterrefatto e pensavo di essere atterrato su Marte :shock:
 

bicimix

Ammiraglia
6 Agosto 2009
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ABRUZZO all’ombra del Blockhaus
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7 Tour de France consecutivi!
Trek M9 al Teide:

Nonostante i molteplici acciacchi fisici e gli incalzanti impegni di lavoro sono riuscito a ritagliare qualche giorno per una piccola vacanza con accenti ciclistici.
Sono andato a Tenerife Sud, per i ciclisti "al Teide".

Ovviamente, oltre a mia moglie (santa donna), mi ha accompagnato la M9 costruita intorno al buco.

Ancora ovviamente era pieno di ciclisti veri, presunti, improbabili (tra i quali io) e tantissimi elettrificati.
Del resto lì o si sale o si scende, pianura niente, senza ausilio o spingi, o agonizzi.

Tempo ottimo, 23-25 gradi tutti i giorni, vento sempre presente, lo sapevo, infatti all'anteriore mi sono portato la 51 invece della solita 62... :mrgreen:
Cassetta 11-30, 34 frequentemente cercato e rimpianto.

Vi racconterò alcune cose che hanno caratterizzato questi pochi giorni, chi può avere interesse le troverà descritte nei prossimi post.

Vedi l'allegato 397035
Mi piacerebbe andarci ma il vento sempre presente, prerogativa un po’ di tutte le isole, mi fa essere molto titubante.
Come detto più volte per me il vento è come la criptonite per Superman :))):
 
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robeambro

Velocista
25 Aprile 2018
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Scozia
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Factor Ostro Gravel
Anedotti (1).

- Al baretto di Vilaflòr (foto nell'attività "Mandato esplorativo"), crocevia obbligato per i ciclisti che tentano l'assalto al Teide dal versante sud sono seduto a bere una bibita, nella rastrelliera per le biciclette il buco con la bicicletta intorno genera molta curiosità.
Non sono abituato, qui da me non mi fermo mai ai bar, quindi me ne sto accuratamente in disparte.
Quando però mi alzo e vado a prendere il mio mezzo per ripartire si avvicinano tre ciclisti inglesi, "Very nice bike" ed altre frasi di circostanza, con repliche del tipo: "Si la bici è figa, è il ciclista che fa pena".
A
d un certo punto noto che uno dei tre mi sta fissando, che succede?
Il tipo punta il dito verso il logo della Oetzy che c'è sulla mia maglietta e dice: "Did you race the Oetztaler?".
Replica: "Ehm si, due volte, ma "race" non mi pare adeguato, ci ho messo 11 ore".
Replica inefficace. L'inglese abbozza una sorta di inchino e dice: "RESPECT!".

- Sto penosamente arrancando su un tratto più duro di altri, ad un certo punto comincio ad avvertire un frastuono proveniente da dietro, frastuono in rapido avvicinamento, mi dico: "Incredibile sembra un cavallo..."
Dopo pochi secondi mi passa realmente un cavallo al galoppo (sull'asfalto) sbuffando come una vaporiera con un fantino in groppa che in piedi lo incita freneticamente. Proseguono la folle corsa e ben presto scompaiono dietro la curva successiva.
Spero vivamente per il cavallo che non andassero al Teide anche loro.

Paolo, per cortesia vedi di infortunarti di meno e di scrivere di piu' perche' e' bello leggere questi racconti :mrgreen:

Io son andato in bici a Gran Canaria a Natale (sembra un'eresia ma lo rifarei 100 volte), e ho avuto sensazioni identiche sulla civilta' degli automobilisti. Aggiungerei che anche i vari ristoratori erano tutti sorridenti, simpatici e pazienti. Per carita', ad essere cinici si puo' pensare anche che lo facciano per opportunismo (i ciclisti/turisti portano soldi), ma c'e' anche sicuramente un aspetto culturale completamente diverso, educazione civica top.
 

Ipercool

Ciociaro
13 Agosto 2012
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Atina (Fr)
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Trek (alcune)
Aneddoti (2).

- Quando giungi alla stazione della teleferica del Teide (se ci giungi :wacko: ) sei certamente provato, nel mio caso ero veramente più che malridotto.
Entro nel piccolo ristoro che c'è alla ricerca di qualcosa da bere, entro con la biciletta in spalla stile ciclocrossista, tutti mi guardano ed in un barlume di lucidità (l'ultimo) realizzo che non essendoci altre biciclette all'interno forse sto facendo qualcosa di bizzarro, retrocedo e la appoggio alla porta di ingresso del tipo scorrevole, la appoggio dal lato interno ovviamente, non si sa mai. :mrgreen: .
Intanto ogni volta che entra o esce qualcuno la porta si apre e si chiude, il varia lo "vede" e fa il biribip che fa di solito e lampeggia all'impazzata. Questo teatrino va avanti per tutto il tempo che sono rimasto lì dentro, me ne sono reso conto soltanto quando mi accingevo ad uscire, fortunatamente nessuno ha protestato.
Comunque, mi avvicino al banco assetato ed affamato, arraffo una cola e dell'acqua più l'unico cornetto superstite. Faccio per dare una banconota da 20 all'addetto, lui mi fa segno di no e mi indica una macchinetta che si trova davanti a me, non vedo una stramazza, né da lontano e né da vicino e non capisco che diavolo dovrei fare, mosso a compassione il tipo mi indica una fessura dove devo introdurre la banconota. Inserisco, entra, sento macinare per qualche secondo, poi con cadenza regolare l'infernale congegno mi restituisce 9 (nove) monete da un euro. Dove c@zzo la metto tutta questa ferraglia? Finisce nella falsa borraccia e ripensandoci si trova ancora lì.
Con la mia mercanzia in mano mi dirigo verso un piccolo tavolo libero, due passi e la cola cade... la raccolgo e proseguo. Mi siedo, appoggio tutto disordinatamente sul tavolo ed avidamente afferro la bottiglia di cola e la apro.... azzzz era appena caduta, per la miseria, con uno spruzzo poderoso si inondano il tavolino, me stesso ed il pavimento, un casino.
Cerco maldestramente di usare il tovagliolino del vassoio per limitare i danni con scarsi risultati.
Al tavolo accanto c'è una famigliola, il padre aveva fatto la fila con me al banco, lui di Barcellona io no.
Visto il disastro che sto combinando tutti si girano ovviamente, il padre di cui sopra in un decente italiano mi fa: "Sapevo che venire quassù in biciletta fosse dura, ma non credevo che lo fosse così tanto...".

- All'arrivo siamo stati costretti a prendere un taxi (furgoncino con supplemento di 15 Euro per la bicicletta) in quanto il volo ha avuto due ore di ritardo e chi doveva consegnarci la vettura noleggiata non c'è più, poi ci rimborseranno la mezza giornata dandoci un veicolo di classe superiore.
Dopo contrattazione di rito sul prezzo del trasporto, condotta da mia moglie, che però non porta che a soli 5€ complessivi di sconto (ci scontriamo con il granitico cartello dei tassisti Canàri :))): ) saliamo a bordo del veicolo di un gioviale ragazzotto marocchino. Io mi accomodo dietro per sorvegliare la borsa della bicicletta che potrebbe cadere di lato, non cadrà. Mia moglie è davanti, lei è di lingua madre francese e siccome non si fa i cazzi suoi comincia a colloquiare con il conducente, in pochi km sappiamo tutto di lui su famiglia, lavoro, aspirazioni, collegamenti con il Marocco ed altro.
Mia moglie pensando di alimentare con argomenti scherzosi la conversazione che sta prendendo una piega formale dice sorridendo al tizio: "Noi siamo italiani, siamo della mafia, siamo qui per lavoro".
Per la miseria, in un nanosecondo questo si pianta a bordo strada e ci intima di scendere, "Io lavoro sodo, non voglio problemi, voi portate guai, scendete".
Inizia un affannoso tentativo di spiegazione, che si tratta di uno scherzo, che siamo due poveracci che con la mafia non c'entrano una mazza, non si convince, è necessario insistere fino a quando per fortuna mia moglie gli dice che gli sembra normale che due della mafia vanno a dirlo proprio a lui chi sono? Finalmente si convince e ripartiamo, però fino all'arrivo a destinazione noto che con un occhio guarda davanti e con l'altro guarda nello specchietto per vedere cosa faccio io, evidentemente, anche in Marocco, fidarsi è bene ma...
 
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Spanner

Apprendista Cronoman
13 Agosto 2020
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- Quando giungi alla stazione della teleferica del Teide (se ci giungi :wacko: ) sei certamente provato, nel mio caso ero veramente più che malridotto.
Entro nel piccolo ristoro che c'è alla ricerca di qualcosa da bere, entro con la biciletta in spalla stile ciclocrossista, tutti mi guardano ed in un barlume di lucidità (l'ultimo) realizzo che non essendoci altre biciclette all'interno forse sto facendo qualcosa di bizzarro, retrocedo e la appoggio alla porta di ingresso del tipo scorrevole, la appoggio dal lato interno ovviamente, non si sa mai. :mrgreen: .
Intanto ogni volta che entra o esce qualcuno la porta si apre e si chiude, il varia lo "vede" e fa il biribip che fa di solito e lampeggia all'impazzata. Questo teatrino va avanti per tutto il tempo che sono rimasto lì dentro, me ne sono reso conto soltanto quando mi accingevo ad uscire, fortunatamente nessuno ha protestato.
Comunque, mi avvicino al banco assetato ed affamato, arraffo una cola e dell'acqua più l'unico cornetto superstite. Faccio per dare una banconota da 20 all'addetto, lui mi fa segno di no e mi indica una macchinetta che si trova davanti a me, non vedo una stramazza, né da lontano e né da vicino e non capisco che diavolo dovrei fare, mosso a compassione il tipo mi indica una fessura dove devo introdurre la banconota. Inserisco, entra, sento macinare per qualche secondo, poi con cadenza regolare l'infernale congegno mi restituisce 9 (nove) monete da un euro. Dove c@zzo la metto tutta questa ferraglia? Finisce nella falsa borraccia e ripensandoci si trova ancora lì.
Con la mia mercanzia in mano mi dirigo verso un piccolo tavolo libero, due passi e la cola cade... la raccolgo e proseguo. Mi siedo, appoggio tutto disordinatamente sul tavolo ed avidamente afferro la bottiglia di cola e la apro.... azzzz era appena caduta, per la miseria, con uno spruzzo poderoso si inondano il tavolino, me stesso ed il pavimento, un casino.
Cerco maldestramente di usare il tovagliolino del vassoio per limitare i danni con scarsi risultati.
Al tavolo accanto c'è una famigliola, il padre aveva fatto la fila con me al banco, lui di Barcellona io no.
Visto il disastro che sto combinando tutti si girano ovviamente, il padre di cui sopra in un decente italiano mi fa: "Sapevo che venire quassù in biciletta fosse dura, ma non credevo che lo fosse così tanto...".

- All'arrivo siamo stati costretti a prendere un taxi (furgoncino con supplemento di 15 Euro per la bicicletta) in quanto il volo ha avuto due ore di ritardo e chi doveva consegnarci la vettura noleggiata non c'è più, poi ci rimborseranno la mezza giornata dandoci un veicolo di classe superiore.
Dopo contrattazione di rito sul prezzo del trasporto, condotta da mia moglie, che però non porta a soli 5€ complessivi di sconto (ci scontriamo con il granitico cartello dei tassisti Canàri :))): ) saliamo a bordo del veicolo di un gioviale ragazzotto marocchino. Io mi accomodo dietro per sorvegliare la borsa della biciletta che potrebbe cadere di lato, non cadrà. Mia moglie è davanti, lei è di lingua madre francese e siccome non si fa i cazzi suoi comincia a colloquiare con il conducente, in pochi km sappiamo tutto di lui su famiglia, lavoro, aspirazioni, collegamenti con il Marocco ed altro.
Mia moglie pensando di alimentare con argomenti scherzosi la conversazione che sta prendendo una piega formale dice sorridendo al tizio: "Noi siamo italiani, siamo della mafia, siamo qui per lavoro".
Per la miseria, in un nanosecondo questo si pianta a bordo strada e ci intima di scendere, "Io lavoro sodo, non voglio problemi, voi portate guai, scendete".
Inizia un affannoso tentativo di spiegazione, che si tratta di uno scherzo, che siamo due poveracci che con la mafia non c'entrano una mazza, non si convince, è necessario insistere fino a quando per fortuna mia moglie gli dice che gli sembra normale che due della mafia vanno a dirlo proprio a lui chi sono? Finalmente si convince e ripartiamo, però fino all'arrivo a destinazione noto che con un occhio guarda davanti e con l'altro guarda nello specchietto per vedere cosa faccio io, evidentemente, anche in Marocco, fidarsi è bene ma...
Tua moglie mi ha fatto morire…
 

yagone64

Maglia Rosa
29 Settembre 2015
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Cervelo' R3 gruppo Ultegra 6800 , Factor Ostro Vam v2 Dura Ace Di2 11v, Carbonda CFR696 Ultegra 6800
Anedotti (2).

- Quando giungi alla stazione della teleferica del Teide (se ci giungi :wacko: ) sei certamente provato, nel mio caso ero veramente più che malridotto.
Entro nel piccolo ristoro che c'è alla ricerca di qualcosa da bere, entro con la biciletta in spalla stile ciclocrossista, tutti mi guardano ed in un barlume di lucidità (l'ultimo) realizzo che non essendoci altre biciclette all'interno forse sto facendo qualcosa di bizzarro, retrocedo e la appoggio alla porta di ingresso del tipo scorrevole, la appoggio dal lato interno ovviamente, non si sa mai. :mrgreen: .
Intanto ogni volta che entra o esce qualcuno la porta si apre e si chiude, il varia lo "vede" e fa il biribip che fa di solito e lampeggia all'impazzata. Questo teatrino va avanti per tutto il tempo che sono rimasto lì dentro, me ne sono reso conto soltanto quando mi accingevo ad uscire, fortunatamente nessuno ha protestato.
Comunque, mi avvicino al banco assetato ed affamato, arraffo una cola e dell'acqua più l'unico cornetto superstite. Faccio per dare una banconota da 20 all'addetto, lui mi fa segno di no e mi indica una macchinetta che si trova davanti a me, non vedo una stramazza, né da lontano e né da vicino e non capisco che diavolo dovrei fare, mosso a compassione il tipo mi indica una fessura dove devo introdurre la banconota. Inserisco, entra, sento macinare per qualche secondo, poi con cadenza regolare l'infernale congegno mi restituisce 9 (nove) monete da un euro. Dove c@zzo la metto tutta questa ferraglia? Finisce nella falsa borraccia e ripensandoci si trova ancora lì.
Con la mia mercanzia in mano mi dirigo verso un piccolo tavolo libero, due passi e la cola cade... la raccolgo e proseguo. Mi siedo, appoggio tutto disordinatamente sul tavolo ed avidamente afferro la bottiglia di cola e la apro.... azzzz era appena caduta, per la miseria, con uno spruzzo poderoso si inondano il tavolino, me stesso ed il pavimento, un casino.
Cerco maldestramente di usare il tovagliolino del vassoio per limitare i danni con scarsi risultati.
Al tavolo accanto c'è una famigliola, il padre aveva fatto la fila con me al banco, lui di Barcellona io no.
Visto il disastro che sto combinando tutti si girano ovviamente, il padre di cui sopra in un decente italiano mi fa: "Sapevo che venire quassù in biciletta fosse dura, ma non credevo che lo fosse così tanto...".

- All'arrivo siamo stati costretti a prendere un taxi (furgoncino con supplemento di 15 Euro per la bicicletta) in quanto il volo ha avuto due ore di ritardo e chi doveva consegnarci la vettura noleggiata non c'è più, poi ci rimborseranno la mezza giornata dandoci un veicolo di classe superiore.
Dopo contrattazione di rito sul prezzo del trasporto, condotta da mia moglie, che però non porta a soli 5€ complessivi di sconto (ci scontriamo con il granitico cartello dei tassisti Canàri :))): ) saliamo a bordo del veicolo di un gioviale ragazzotto marocchino. Io mi accomodo dietro per sorvegliare la borsa della biciletta che potrebbe cadere di lato, non cadrà. Mia moglie è davanti, lei è di lingua madre francese e siccome non si fa i cazzi suoi comincia a colloquiare con il conducente, in pochi km sappiamo tutto di lui su famiglia, lavoro, aspirazioni, collegamenti con il Marocco ed altro.
Mia moglie pensando di alimentare con argomenti scherzosi la conversazione che sta prendendo una piega formale dice sorridendo al tizio: "Noi siamo italiani, siamo della mafia, siamo qui per lavoro".
Per la miseria, in un nanosecondo questo si pianta a bordo strada e ci intima di scendere, "Io lavoro sodo, non voglio problemi, voi portate guai, scendete".
Inizia un affannoso tentativo di spiegazione, che si tratta di uno scherzo, che siamo due poveracci che con la mafia non c'entrano una mazza, non si convince, è necessario insistere fino a quando per fortuna mia moglie gli dice che gli sembra normale che due della mafia vanno a dirlo proprio a lui chi sono? Finalmente si convince e ripartiamo, però fino all'arrivo a destinazione noto che con un occhio guarda davanti e con l'altro guarda nello specchietto per vedere cosa faccio io, evidentemente, anche in Marocco, fidarsi è bene ma...
A questo punto chissà cosa, il povero tassista, avrà pensato che trasportavi in quella strana valigia :))):
 

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