Il Novellino e il Campione (chiacchiere in libertà con un professionista del pedale)

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via col vento
16 Aprile 2004
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Castelnuovo d.G.
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Bici
Focus Izalco Sram Red
- Che esperienze hai avuto rispetto ai diversi telai, come ti sei trovato e quali sono le differenze che hai riscontrato?


- Ho iniziato con le bici in “ferro” e immediatamente dopo sono passato a quelle in carbonio. Sicuramente vi sono differenze ma non così tante come qualcuno afferma, almeno per me. Ciò che davvero mi ha fatto percepire la differenza positiva è la consistente diminuzione di peso col passaggio al carbonio.

- Che ne pensi dei telai in titanio?

- Il titanio è uno di quei materiali che non ho mai avuto occasione di sperimentare; fin da ragazzino mi ha sempre affascinato e incuriosito. Prima o poi credo proprio che lo proverò per saggiarne le caratteristiche.


- Trovi che siano molto importanti le geometrie del telaio ai fini della resa su strada della bicicletta?


- Onestamente non ho mai avvertito sostanziali diversità a livello prestazionale dovute a piccole differenze di impostazione del telaio. Ribadisco però che non mi ritengo quel tipo di corridore spiccatamente sensibile che riesce a cogliere facilmente queste differenze.


Questo mi pare il classico tipico modo di pensare di chi tace e mena... e mena forte. E non è costretto dagli sponsor a mitizzare un componente, un telaio o una scarpa...
 

gptar

Apprendista Velocista
24 Gennaio 2005
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Trek emonda srl 7
L'intervista è molto bella e verace, ma mi lascia un pò di amaro in bocca, in quanto questa generazione di ciclisti non è innamorata della bici e la considera solo un mezzo con cui lavorare, come la cazzuola per un muratore, di cui non conosce e non apprezza la poesia.
Pantani, tanto per fare un esempio a caso, portava la bici in camera, la lavava nella vasca da bagno, per lui non era un mezzo di lavoro, ma era la sua bicicletta, la sua morosa.
Questa generazione di ciclisti è senz'altro più informata ed affezzionata all'elettronica ed alla conoscenza delle proprietà di integratori e vitamine.
 

LU

Passista
24 Luglio 2007
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FM015
L'intervista è molto bella e verace, ma mi lascia un pò di amaro in bocca, in quanto questa generazione di ciclisti non è innamorata della bici e la considera solo un mezzo con cui lavorare, come la cazzuola per un muratore, di cui non conosce e non apprezza la poesia.
Pantani, tanto per fare un esempio a caso, portava la bici in camera, la lavava nella vasca da bagno, per lui non era un mezzo di lavoro, ma era la sua bicicletta, la sua morosa.
Questa generazione di ciclisti è senz'altro più informata ed affezzionata all'elettronica ed alla conoscenza delle proprietà di integratori e vitamine.

Solo perchè non si fa le pippe pensando alla sua bici non mi sembra il caso di giudicare un'intera generazione....e se devo dirla tutta preferisco una persona come Manuel Belletti ad un Marco Pantani, che da prendere come esempio non è proprio il massimo....

Il discorso, a mio avviso, è che sono più gli amatori ad essere inclini ad appassionarsi all'oggetto bici, chi invece vive di ciclismo e ne fà la propria professione dà la priorità a cose oggettivamente più importanti come l'allenamento e l'alimentazione....poi una bici vale l'altra....magari non farà piacere sentirselo dire da chi ci investe migliaia di euro....ma le bici vanno tutte uguali, cioè zero, poi contano la testa e le le gambe.
 

afterandrea

Pedivella
2 Agosto 2010
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romagna
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Bici
fatta dalla SALDATRICE
e bravo Andrea,gran bella iniziativao-o
ps:sei andato con la tua belva?l'ha notata?

grazie Sante!

visto il tempo sono andato quasi alla "eroica", con la mia gloriosa bici regalatami per la comunione! la mia prima bici "da grande".
una bici da passeggio classica, con il cambio a 4 rapporti, manettino sull'obliquo, colore bianco...
pensa che quando era un "bocia" (in dialetto vuol dire bambinetto o ragazzo di bottega) ci impennavo alla grande, facevo anche le curve (voi non fatelo, è PERICOLOSO!!! :scassat:).
pensa che ho anche bucato, per fortuna ho fatto poca strada e per terra c'era un bel po' di neve...
 
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sante pollastri

Guest
Solo perchè non si fa le pippe pensando alla sua bici non mi sembra il caso di giudicare un'intera generazione....e se devo dirla tutta preferisco una persona come Manuel Belletti ad un Marco Pantani, che da prendere come esempio non è proprio il massimo....

Il discorso, a mio avviso, è che sono più gli amatori ad essere inclini ad appassionarsi all'oggetto bici, chi invece vive di ciclismo e ne fà la propria professione dà la priorità a cose oggettivamente più importanti come l'allenamento e l'alimentazione....poi una bici vale l'altra....magari non farà piacere sentirselo dire da chi ci investe migliaia di euro....ma le bici vanno tutte uguali, cioè zero, poi contano la testa e le le gambe.

potevi replicare benissimo lasciando in pace la memoria di Marco Pantani.
 

iceman06

Apprendista Passista
16 Febbraio 2010
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Bg
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N/D
bello leggere come i prof vedano grosso modo noi amatori (io sono un pivello, pirma bdc da 1 anno). Penso che lui e altri non si preoccupi troppo della bici perchè fornita al meglio.
Ma secondo voi se i prof potessero scegliere senza sponsor come la vorrebbero, cambierebbe qualcosa? (in teoria se ogni prof fosse libero di cercare il meglio del mercato si arriverebbe ad avere la super bici x ogni attività in funzione delle caratteristiche fisiche??)
 

afterandrea

Pedivella
2 Agosto 2010
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fatta dalla SALDATRICE
bello.
solo un appunto: le interviste risultano più "autentiche" se si riporta il più possibile "alla lettera" quello che dice l'intervistato. ;-)

posso essere d'accordo con te ma solo in parte:
va da se' che per rendere "leggibile" quella che più che un intervista sono state 4 chiacchere tra amici serva un minimo di editing.
credo altresì che sia chiaro che quelle riportate non siano proprio tutte le parole identiche/sputate proferite dal Belletti (non avevo un registratore, ho preso qualche appunto e la sera stessa ho trascritto tutto quanto a botta calda).
Il significato però è stato mantenuto al 100%. ti dirò che ha avuto anche un minimo imbarazzo quando ha intuito che magari, dall' "articolo" poteva venir fuori come uno che non se ne intende troppo di tecnica ciclistica. io l'ho tranquillizzato e gli ho detto che era bello così, che doveva dire quel che pensava e che sarebbe stato interessante appunto perchè strideva con tanti luoghi comuni. nemmeno io sapevo cosa sarebbe saltato fuori... figurati!
gli ho chiesto anche se voleva leggere quanto da me poi scritto prima che l'avessi inviato al forum ma mi ha detto che si sarebbe fidato.
l'ha letto solo in un secondo momento, direttamente sul forum, e non ha avuto da ridire; quindi spero di esser stato sufficientemente fedele al suo pensiero.
poi non è che io sia uno scrittore professionista, son novellino anche lì... :mrgreen:
 
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Il Dott

Apprendista Scalatore
4 Agosto 2009
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bella
posso essere d'accordo con te ma solo in parte:
va da se' che per rendere "leggibile" quella che più che un intervista sono state 4 chiacchere tra amici serva un minimo di editing.
credo altresì che sia chiaro che quelle riportate non siano proprio tutte le parole identiche/sputate proferite dal Belletti (non avevo un registratore, ho preso qualche appunto e la sera stessa ho trascritto tutto quanto a botta calda).
Il significato però è stato mantenuto al 100%. ti dirò che ha avuto anche un minimo imbarazzo quando ha intuito che magari, dall' "articolo" poteva venir fuori come uno che non se ne intende troppo di tecnica ciclistica. io l'ho tranquillizzato e gli ho detto che era bello così, che doveva dire quel che pensava e che sarebbe stato interessante appunto perchè strideva con tanti luoghi comuni. nemmeno io sapevo cosa sarebbe saltato fuori... figurati!
gli ho chiesto anche se voleva leggere quanto da me poi scritto prima che l'avessi inviato al forum ma mi ha detto che si sarebbe fidato.
l'ha letto solo in un secondo momento, direttamente sul forum, e non ha avuto da ridire; quindi spero di esser stato sufficientemente fedele al suo pensiero.
poi non è che io sia uno scrittore professionista, son novellino anche lì... :mrgreen:

Veramente ottimo!!
ti contraddico solo in una cosa:
sei anche un bravo scrittore!!
le tue considerazioni sono assolutamente
oculate!!
o-o
 

giampy63

Apprendista Scalatore
27 Marzo 2010
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Livorno
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Bici
BMC SLR02 - COLNAGO Etreme Power - CANNONDALE Caad5 - 3 Colnago "storiche" insomma troppe bici.
Anche una racchetta da tennis o una mazza da golf ..

sono ot ma nn resisto... non esistono le "mazze" da golf si chiamano "bastoni" e si dividono in "legni" e "ferri" che a loro volta prendono altri nomi tutti di derivazione anglosassone. Purtroppo il termine mazze è ormai diventato di uso comune tanto che spesso anche Camicia lo usa nelle telecronache del PGA tour.
Mi ammonisco da solo e chiedo umilmente scusa a ser pecora ma da ex addetto ai lavori del mondo del golf non ho resistito. Vogliate perdonarmi.o-o
Naturalmente grande articolo e grandisiomo prof. Uno di quelli che mi piacciono piu di altri proprio per come sono.